Si ma se van più piano,non arrivano più e quindi niente tv.
E tutto un giro.
Dubito che in certi sport si possa fare a meno di sostanze illecite.
Già il fatto che limitano (non so il termine) a lv 50 nel sangue non mi ricordo bene cosa e tutti i migliori arrivano quasi al limite,mi fà sospettare!
E come a dire :"ok,dopatevi,ma a 50 stop",perchè oltre è doping.
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
cit M.L.KING
Penso che tu stia parlando dell'ematocrito e la famosa soglia di 50.
Quella regola non c'è più da anni, ora credo ci sia il passaporto biologico (non sono certo della sua introduzione). In pratica invece di tenere dei valori fissi come parametri per qualsiasi atleta, ogni atleta ha dei valori suoi oltre il quale non può andare in condizioni normali (detta molto alla buona).
Si YO scusa,io il ciclismo non lo seguo in pratica dal ritiro di Pantani,poi dopo lo schifo Armstong,ho detto basta.
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
cit M.L.KING
A parte che l'ematocrito è più che altro un indicatore del tasso di viscosità del sangue, oltretutto per una persona normale un valore sino a 54 viene considerato ancora entro i limiti (e anche nel ciclismo, alcuni che ce l'avevano stabilmente oltre 50 non sono mai stati fermati per questo...), e infine come detto è ormai superato dal passaporto biologico praticamente dappertutto...Originariamente Scritto da enzo680
Basta fare un po' di calcoli per capire che se corrono più piano, semplicemente è sufficiente o fare partire il gruppo un'ora (o anche meno) prima, oppure tagliare appena 20-30 chilometri a tappa per mantenere praticamente intatta la programmazione televisiva. È semplice matematica, non c'è alcun bisogno di dimezzare le corse o qualcosa di simile.
Io parlo sempre da profano,eh!
Bhe già 20-30 km in meno a tappa è già un qualcosa,meglio tappe da 170 che tappe da 200 o tapponi da 250.
Ultima modifica di enzo680; 08-08-2012 alle 15:03
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
cit M.L.KING
Non è che se accorciano le tappe i corridori non si dopano più eh.
Resto dell'idea siccome il doping non si può totalmente debellare dallo sport, soprattutto laddove è richiesto un grande sforzo fisico,che un qualcosa per ridurlo si può fare,poi è chiaro che i furbi o presunti tali,ci saranno sempre.
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
cit M.L.KING
Non hai capito niente.
Io ho scritto che SE smettessero di doparsi (cosa che nel ciclismo pare praticamente impossibile...), A QUEL PUNTO, per recuperare tempo POTREBBERO accorciare le tappe di 20 chilometri per venire incontro alle esigenze televisive, che tu (per qualche motivo che mi sfugge) hai tirato fuori.
Guarda, te lo dico papale papale, se no qua rischiamo di andare avanti all'infinito: il problema non sono i chilometri (170 chilometri a tappa li può fare senza grande difficoltà un under23, figuriamoci un professionista, il che mi fa pensare che non hai neanche una grande idea dello sforzo fisico a cui sono sottoposti sti qua), il problema sono le MEDIE.
E che questa storia di ridurre i chilometri non serva a una Beneamata, lo conferma il fatto che il Tour De France una volta aveva tappe da 500 chilometri e durava tipo 2000 chilometri in più di adesso. È servito a qualcosa? No, visto che quando ho smesso di seguire il ciclismo si dopavano 10 volte più di quei tempi.
Ah,ok,ok!
Chiaro.
Avevo tirato fuori la tv,perchè tu avevi tirato fuori la storia dei 20-30 km in meno,ma dopo stò post è tutto chiaro.
Ripeto io non posso parlare di ciclismo,se non da profano.
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
cit M.L.KING
Pantani è stato mostruoso soltanto in salita ed è stato pulito fino al '98.
Scalatore stratosferico, il "Pirata" ha SEMPRE pagato enorme dazio a cronometro. Il vero Pantani è quello che, in maglia verde, veniva raggiunto e superato da Zulle, in maglia rosa, che era partito tre minuti prima: è il Giro '98, che venne poi vinto da Pantani in salita, piegando la resistenza di Tonkov nell'ascesa a Plan di Montecampione.
Stesso discorso per il Tour de France.
Il più forte era Jan Ullrich, il vincitore della precedente edizione.
Ed il tedesco pagò carissimo un solo giorno di crisi, nella tappa di Les Deux Alpes.
Beninteso, Pantani era nettamente il più forte in salita. Già l'anno prima era stato capace di staccare il tedesco sull'Alpe d'Huez con una progresione impressionante, stabilendo tra l'altro il record di percorrenza della storica salita. Ed anche nel '98 i valori rimasero immutati. A Plateau de Beille impone la sua supremazia, ma il distacco rifilato ad Ullrich non è enorme. Senza la crisi imputabile al freddo, il tedesco avrebbe vinto il Tour e lo dimostra l'enorme reazione del giorno successivo sulla Madeleine.
Il Pantani del '99 fu un qualcosa di molto diverso. NON per quanto mostrato in salita; anche la leggendaria rimonta di Oropa può essere ascritta al DNA di questo meraviglioso scalatore. E' piuttosto la prestazione fornita nella cronometro di Ancona, vinta da Jalabert, a destare più di un sospetto. Non si tratta della crono di fine Giro, contesto che appiattisce abbondantemente i valori in campo. Siamo alla NONA tappa e gli specialisti dovrebbero farla da padrone (come infatti accadde l'anno prima con Zulle). Ed invece Pantani arriva TERZO assoluto, collezionando soltanto 55 secondi di ritardo da Jalabert e 30 da Gontchar.
I distacchi che il Pirata infligge nella generale sono d'altri tempi. Prima della squalifica, Savoldelli è secondo a 5.38, Gotti è terzo a 6.22.
Non puoi essere il numero uno in tutto; il punto è sostanzialmente questo.
Ed è proprio per questo motivo che il Pantani pre '99 è stato fantastico: perché era anche vulnerabile, esattamente come il "Navarro triste", imbattibile nelle prove contro il tempo*, ma costretto a difendersi nelle salite caratterizzate dalle pendenze più ardue.
*Nel video postato, Armstrong era professionista da tre anni e sicuramente il raffronto con il miglior cronoman del mondo è asimmetrico.
Senza contare che stiamo parlando di un biker capace di laurearsi campione del mondo al secondo anno.
Che poi che i sospetti su un ciclista che troppo spesso ha dato la sensazione di essersi spinto un po' troppo oltre siano indubbiamente fondati, non lo mette in discussione nessuno. Mi premeva unicamente sottolineare come non si stia parlando di un signor nessuno e, soprattutto, che i casi di improvvisi power up siano ben più numerosi di quanto si possa supporre.
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