Non intendo questo. Intendo che proprio il concetto di colpa intesa come "azione consapevolmente malvagia" è sbagliata. Noi siamo il prodotto dell'ambiente che ci ha cresciuti, di determinati fattori fisiologici e psicologici che esulano dal nostro controllo. Ciò significa che in realtà la parte conscia dell'uomo ha decisamente poco da dire su ciò che facciamo. Quanto la nostra educazione, la nostra cultura, determinate caratteristiche fisiche e meccanismi psicologici ormai assodati influiscono, senza neanche che ce ne rendiamo conto, sulle nostre decisioni?
Ormai parlare di malvagità è fuori luogo. Il concetto di malvagità presuppone che la nostra parte conscia abbia un livello di libertà di scelta che in realtà non ha. Ciò non significa che una persona non si dovrebbe ritenere responsabile delle sue azioni; sarebbe il caos più totale e sarebbe per giunta ingiusto sia eticamente che legalmente. Ciò non significa che non bisogni aprire gli occhi e capire che il realtà il sistema legale occidentale, che sembrerebbe la cosa più lontana possibile dalla religione cristiana, è in realtà profondamente intriso di cattolicesimo, di idea di colpa, di peccato, di libero arbitrio, tutti concetti inventati dal cristianesimo.
Diciamo che sintetizzo con Spinoza: Noi pensiamo che una cosa ci piaccia perché è bene; in realtà è bene perché ci piace.