Certo che più passa il tempo e più siamo tutti sempre più a pezzi... in questi giorni sto sentendo le storie più incredibili. Ad ogni modo ho letto solo ora la tua storia e sono con te. Penso anche di parlare a nome di tutti nel dirti che per qualsiasi problema (se posso/possiamo) siamo pronti a sostenerti. In certi momenti una spalla su cui piangere è indispensabile, da soli non si è nulla. Auguri e facci sapere
Fatti coraggio e pensa a quello che ha scritto Black Ghost
Ultima modifica di Hal996; 16-05-2012 alle 15:18
Ultimamente la mia situazione interna (per ciò che riguarda il mio cervello e il mio "essere") è tragica. Ho pensato varie volte in questa settimana a porre fine alla mia vita,perché ho sempre pensato che la morte è la fine di ogni sofferenza. Il motivo principale è dovuto al rischio di portarmi dei debiti a scuola oppure di essere bocciato.
Su questo non posso contare del sostegno dei miei compagni di classe, perché sia io mi sono sempre emarginato per il loro "modo di scherzare" (usare le mani,insultarsi a vicenda senza motivo)oltre a sentirmi emarginato per il fatto di sentirmi diverso e penalizzato perché,ad esempio non ho mai avuto una ragazza.
A volte ho reagito agli "scherzi" con le mani perdendo completamente le staffe (questo lo faccio dalle elementari) o alle provocazioni,per questo ultimamente, penso di avere dei raptus mentali che i terapeuti (ho fatto terapia per quasi 10 anni) non hanno notato e paragonandomi da solo a Marco Materazzi per essere considerato da alcuni un bravo ragazzo ma da altri un pazzo per dei comportamenti iracondi.
Queste sono le motivazioni che mi hanno spinto a sottolineare una cosa: che non sto stare con un gruppo di persone di qualsiasi età, e forse per questo stavo riflettendo se lasciare o no questo forum e l'ACR perché io non ho una personalità e soprattutto faccio schifo per colpa della mancanza assoluta di autostima.
P.S: Riguardo mio padre ci sono ottime notizie. La settimana scorsa è tornato a casa e ultimamente l ho chiamato,sembrava stare molto meglio. devo solo sperare che i farmaci provenienti dagli USA gli facciano effetto.
non pensare queste cose, già il fatto che tu ne parli qua con noi significa che sei molto forte e in grado di uscire da questa situazione, fregatene di quello che ti dicono i compagni, non ti abbassare al loro livello evidentemente non sono abbastanza maturi per capire...per quanto riguarda le ragazze non disperarti, ancora sei un ragazzo e di tempo davanti ne hai molto, come per tutti arriverà anche la tua occasione...
non vedo il motivo per lasciare questo forum, non crei problemi a nessuno e sei un buon utente...
contento per le ottime notizie
Mai mollare,anche quando tutto sembra andare nel peggiore dei modi,anche quando la vita sembra ci stia prendendo in giro e ci volta le spalle....Farla finita alla tua giovane età sarebbe davvero uno spreco,perchè hai ancora tantissimo da vivere,da provare e anche se ora ti sembra di non vedere nulla se non difficoltà,dietro l' angolo potrebbe esserci la tua direzione giusta,la tua strada da intraprendere,qualunque essa sia....basta solo aspettare e stringere i denti,perchè davvero,ne vale la pena.
La vita è una nobile causa per cui lottare e combattere. Non devi buttarti giù: cadere nella depressione non servirebbe a nulla e peggiorerebbe il tuo stato d'animo. Devi reagire, devi farti forza e andare avanti nonostante quello che ti è successo.
So che io non sono la persona più appropriata per darti consigli, non ho mai provato il dolore che hai provato tu. Ma vorrei solo dirti questo: devi essere forte.
Sei giovane, hai la vita davanti, non buttarla.
Mettere fine alla tua vita non porrerebbe fine alle tue sofferenze, anzi, ne creerebbe delle altre.
Lascia perdere tutte quelle persone come i tuoi compagni di classe: tu sei più maturo e più intelligente, non abbassarti ai loro livelli. Non abbandonare il forum, sei un grande utente e una brava persona.
Tutti noi ti siamo vicini.
Un mio ex compagno di classe (è stato bocciato una sola volta ed ora, sempre nella mia stessa scuola, si trova nella classe precedente alla mia) ha vissuto un' esperienza allucinante, forse non paragonabile alla tua ma ad ogni modo orrenda.
Lui è autistico ed i suoi litigavano in continuazione, o almeno così mi diceva. Molto spesso mi citofonava in cerca di compagnia nel bel mezzo del pomeriggio (lo trovavo un atteggiamento alquanto bizzarro, ma solo più tardi mi resi conto che io ero uno dei pochi a non trattarlo come una merda a causa del suo autismo e che quindi mi vedeva come il suo migliore amico). Dopo un pò di tempo mi abituai alle sue visite ed iniziai ad aiutarlo anche nello studio dato che rimaneva sempre indietro a causa dell'atmosfera opprimente che lo circondava sia a casa (dove i suoi litigavano in continuazione a causa dei tradimenti del padre), sia tra i banchi di scuola (dove alcuni deficienti non gli davano tregua, lo fecero anche sospendere dicendo ai professori che aveva rotto il muro dell'aula sebbene in realtà fossero stati proprio loro mentre lo sbeffeggiavano in classe). Non riusciva a studiare, era pieno di pensieri e anche col mio aiuto si trovava in enorme difficoltà.
Tre anni fa (eravamo in prima liceo, io lo conoscevo dalle medie e lui mi seguì al liceo classico) sua madre mi inviò una lettera con dei ringraziamenti per ciò che facevo per suo figlio. Mi sentivo quasi in colpa, io non meritavo alcun ringraziamento, non ero riuscito a risolvere nessuno dei problemi del mio amico. A scuola andava ancora molto molto male, e la situazione familiare non sembrava migliorare. In realtà, pensavo che la sua decisione di venire con me al classico fosse stata molto azzardata; non era in grado, in quella situazione, di affrontare bene lo studio. Ma mi sbagliavo (capirai dopo perchè.
Poi, sua madre morì. Era rimasto solo con suo padre, il genitore che tanto odiava. Tutta la classe andò al funerale, e per la prima volta tutti lo trattarono da persona normale. Ne aveva passate tante, anche i mongoloidi che lo tormentavano capirono che non era proprio il caso di continuare a fare gli imbecilli.
Colpo digrazia: bocciato a fine anno, con sei debiti. Ero immensamente dispiaciuto per lui.
Ora è da tre anni che non ha nemmeno un debito. La sua media generale si aggira intorno al 7. I suoi nuovi compagni lo rispettano, scherzano con lui, organizzano giornate da passare insieme a studiare al parco. Non viene più a citofonarmi a casa, non ha più problemi di studio, non viene più infastidito dai bulli. È completamente diverso da prima, non è il ragazzo che conoscevo io. Si è rialzato dalla montagna di merda in cui sguazzava e se l'è lasciata alle spalle per sempre.
Con tutto questo discorso non voglio dire che le tragedie sono positive nè che migliorino la vita delle persone, assolutamente, sarebbe una bugia. Dico solo che non devi scoraggiarti. Se riuscirai a non farti travolgere dagli eventi, ne uscirai rafforzato. L'atteggiamento negativo che stai assumendo non ti porterà da nessuna parte, guarda in faccia la realtà ed affrontala con tutte le tue forze, e vedrai che in futuro tutto si sistemerà. Stanne certo.