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  1. #1
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    Smile Dragon Ball 3-L'invasione!

    Ciao a tutti, sono un grande appassionato di Dragon Ball ed amo molto scrivere.
    Da qualche anno mi ero un pò disinteressato alla serie per vari motivi, ma poi, a febbraio, la folgorazione. Mi sono ammalato ed ho dovuto passare a letto una settimana. Che bellezza, che goduria saltare scuola così! E, non sapendo che fare, ho rivisto per caso una puntata di Dragon Ball Z, quella in cui appare la macchina del tempo di Cell. E' stato un attimo, la passione per DB che si era sopita in me è di colpo ritornata in vita, spingendomi a non perdermi più una puntata, a ricordarmi nuovamente i nomi delle tecniche e perfino i livelli di combattimento! Anni fa frequentavo questo forum come visitatore ed ho avuto modo di leggere veri e propri capolavori della fanfiction, come la struggente Innocence, la monumentale Dragon Ball Adventure di Final Goku (fossi in lui la spedirei in Giappone a chi di dovere) e la mia preferita a livello di trama, Dragon Ball T, pertanto cercherò di mantenermi fedele alle loro opere colossali per partorire una fanfiction che spero risulti leggibile per i vostri palati fini!

    Basta preamboli, veniamo al sodo! Premetto che, a causa della mia avversione per Dragon Ball GT, questa storia sarà ambientata dopo lo Z. Buona lettura a tutti

    PROLOGO
    Il vento scorreva gelido tra le abitazioni della città gigantesca, producendo rumori sinistri nella notte non terrestre. Le strade erano completamente deserte, se si eccettuava la presenza spettrale di qualche soldato di pattuglia nei vicoli, mentre l'illuminazione era pressochè assente, costringendo gli abitanti a riscaldarsi con mezzi di fortuna. D'altronde, l'energia elettrica, prodotta direttamente dal nucleo pulsante del pianeta, chiamato Vizdum, non poteva essere sprecata per le miserabili case dei cittadini comuni. Essa spettava quasi esclusivamente al colossale palazzo, simile a una Ziqqurat, che svettava nel centro della metropoli e che espandeva intorno a sè un'aura di malvagità, paura e violenza dai suoi spigoli acuminati. Le mura della fortezza erano presidiate da centinaia di soldati, il cui compito era unicamente quello di impedire alla gente comune l'accesso alle stanze reali, all'interno delle quali nessuno sapeva cosa avvenisse davvero. Capitava spesso che incauti cittadini vi si avvicinassero ma, dopo un primo avvertimento, essi venivano folgorati senza pietà da colpi di ki blaster da polso sparati dai militari. Ma, mentre nella capitale oppressa tutti dormivano in preda ai loro incubi, nella stanza più lussuosa della Ziqqurat era in atto una riunione di primaria importanza. Tre figure erano inginocchiate di fronte ad una grande scrivania di fronte alla quale, avvolto nell'ombra, sedeva un misterioso individuo. Tutti e quattro i personaggi avevano la pelle squamata, simile a quella dei pesci, ma occhi grandi ed espressivi come quelli dei grandi mammiferi terrestri e, a parte la figura inginocchiata a destra, avevano la pelle blu. L'alieno al centro, un vero colosso di muscoli, parlò con voce profonda: "Pertanto, altezza, abbiamo identificato questo pianeta come il migliore per cominciare l'espansione nella Galassia del Nord. E' grande, spazioso e ha un'atmosfera respirabile dalla nostra razza". L'individuo seduto alla scrivania tacque per qualche istante, quindi rispose: "Ottimo lavoro, Sethber. Di tutti i miei generali, sei indubbiamente il migliore come stratega. Ma, ti confesso, questa scelta non mi sorprende affatto". I tre interlocutori, soprattutto Sethber, rabbrividirono e si irrigidirono. Non si poteva scherzare con colui che stava loro davanti. "Vuoi forse dirmi che quell'antica leggenda non ha influito sull'esito della tua indagine?" "Altezza, io..." "Avanti, Sethber, ammettilo!". Sethber, pungolato dal gomito del collega alla sua destra, annuì e disse: "Si. E' un mio chiodo fisso da quasi vent'anni ed ho intenzione di andare a fondo". Il sovrano, chiamato Lundhar, sorrise: "Ho sempre apprezzato la tua tenacia... Tu che ne dici, Merythia?". Colei che aveva dato di gomito a Sethber si differenziava dagli altri per il colore della pelle, rossa come il sangue. Nonostante la pelle squamata, emanava un'aria di sensualità dai suoi grandi occhi viola capace di far tremare chiunque, anche il granitico Sethber. L'aliena rispose: "Io sono pienamente d'accordo con Sethber, altezza. La Terra è un trampolino di lancio ideale e non sarà certo uno sciocco mito Saiyan a fermarci. I Changeling erano degli incapaci, potrebbero essere morti dal sonno!". Lundhar commentò: "Niente può abbattere il tuo spirito, non è vero, Merythia? Nemmeno ciò che potrebbe aver distrutto uno dei più potenti imperi dell'Universo... Ma ciò non mi interessa, noi siamo infinitamente più potenti di loro. Wanax, fratello mio, mi seguirai in questa scampagnata?". Wanax, che aveva una corporatura più robusta del fratello ma molto meno elegante, rispose con fierezza: "Si, fratello! Uniti conquisteremo l'Universo!". Lundhar sorrise di scherno nell'ombra. Suo fratello era sempre stato pomposo ed arrogante, inadatto al governo dell'impero. Fortunatamente, c'era qualcuno più pronto ed abile sul trono...
    "Molto bene, allora. Questo sarà l'inizio di una nuova fase di espansione per il mio impero e voglio che sia celebrato come si deve!" il tiranno chiamò con una specie di interfono i servitori ed ordinò che portassero da bere, quindi concluse: "Sethber, manda una squadra esplorativa!" "Si, altezza!". Risate malvage scossero la notte

    Nel frattempo, sulla Terra, la vita scorreva tranquilla e serena. Erano passati cinque anni dalla partenza di Goku con Ub e tutti i guerrieri Z avevano ripreso a trascorrere le loro normali esistenze. Bulma, un pò attempata ma sempre vulcanica, era ancora molto presa dal suo lavoro di presidentessa della Capsule Corporation, mentre suo padre si godeva una splendida pensione con la moglie. Il primogenito, Trunks, aveva ormai 23 anni ed era praticamente identico al ragazzo misterioso che era giunto dal futuro per salvare l'umanità. Nonostante la madre lo avesse investito di un importante ruolo dirigenziale nell'azienda di famiglia, il saiyan preferiva di gran lunga allenarsi con suo padre o, in alternativa, combinare incontri con l'amico Goten, che pure viveva molto lontano, e passare il tempo con lui a bighellonare in giro. La famiglia Son ferveva della consueta attività, con Gohan che, dopo aver passato i primi due anni della pace restaurata a lavorare come ricercatore, seguendo i desideri di Chichi, aveva ripreso ad allenarsi, anche se in modo blando. Chichi, dal canto suo, lo perseguitava in continuazione, tanto che il guerriero, con la complicità di Gyuma, aveva staccato il telefono della sua abitazione di Satan City, dove viveva con Videl. I super terrestri, invece, così come il riflessivo Piccolo, continuavano ad allenarsi con la consueta vigoria, anche se Crilin cominciava ad essere stanco delle arti marziali. "Ebbene si, preferisco starmene in panciolle sul divano con mia figlia piuttosto che fare a botte con voi!" aveva detto una volta scherzosamente a Yamcha e a Tenshinhan.
    Ma la quiete venne sconvolta quando, un giorno, Goku si materializzò improvvisamente di fronte a Chichi che, per la sorpresa, svenne. Dopo laboriosi tentativi di svegliarla, la donna si destò ed urlò: "Delinquente!" per poi colpire il marito con uno schiaffo. Il saiyan ignorò il colpo ed abbracciò con forza la moglie, quindi disse: "Sono tornato! Devo dire che non mi aspettavo un'accoglienza migliore!".
    Venne istantaneamente organizzata da Bulma una grande festa alla Capsule Corporation per celebrare il ritorno dell'eroe e del suo discepolo.
    Goku, affiancato da un timidissimo Ub, rivide tutti i suoi vecchi amici.
    Tenshinhan, Yamcha, Jiaozi e Crilin erano esattamente come li aveva lasciati, grandi ma mai del tutto cresciuti, mentre i suoi figli erano ormai uomini.
    "Ragazzi, non ero mica morto! Mi sono solo preso un pò di tempo" scherzava Goku, distribuendo pacche sulle spalle a tutti, perfino a Piccolo. Una voce tonante dietro di lui lo fermò: "Kakaroth!". Goku si girò di scatto e sorrise, esclamando: "Vegeta! Quanto tempo! Come stai?". Il Principe dei Saiyan non era cambiato di una virgola, a parte il fatto che indossava nuovamente una battle suite come quella del Cell Game. La sua espressione era truce come sempre, le braccia conserte come nei tempi migliori, ma sul suo volto era delineato un sorriso sincero. "Bene! Non vedevo l'ora che tu tornassi..." "Oh, Vegeta! In anni che ci conosciamo non avevi mai..." "...per potermi finalmente misurare con te! Non crederai che sia stato tutti questi anni con le mani in mano! Non è vero, Gohan?". Il primogenito di Goku e il Principe dei Saiyan si scambiarono una strana aria complice, quindi il secondo stupì tutti e diede una pacca sulla spalla al rivale. Goku passò una splendida giornata con tutti, compresi amici come Olong, Pual, Mr Satan e Mr Bu, gente di cui non aveva più avuto notizie da anni. Tutti erano ignari della minaccia incombente...

    Attendo commenti prima del secondo capitolo!
    Ultima modifica di BlackRevan; 11-04-2012 alle 18:50

  2. #2
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    CAPITOLO 2

    Due mesi più tardi, l'euforia per il ritorno a casa di Goku era già sfociata nella routine. Il saiyan eroe di mille battaglie aveva ripreso la sua vita da beato nullafacente, costringendosi così a sopportare le continue sfuriate di Chichi.
    Come sempre, l'unica vera occupazione del figlio di Kakaroth era costituita dagli allenamenti nelle arti marziali, dai quali non si distraeva ormai da quasi trent'anni.
    Nel tentativo di emulare le sue gesta e di essere sempre pronti a difendere il pianeta, anche gli altri Z Warriors si impegnavano in durissimi allenamenti.
    In una calda giornata di sole, infatti, su un altopiano poco lontano dalla Città del Centro, Crilin, seduto su una roccia, si stava godendo un entusiasmante scontro tra Tensinhan e Yamcha. L'allievo di Muten aveva fatto passi da gigante negli ultimi anni, ma il triclope era ancora il più forte dei super-terrestri. Yamcha assestò un violento pugno verso il volto di Tenshinhan, il quale deviò il colpo senza problemi e contrattaccò con un calcio all'addome. L'ex predone volò all'indietro per diversi metri, ma evitò lo scontro con un costone incrementando la propria aura per poi scattare in direzione dell'avversario. Seguì un fitto scambio di calci e pugni al quale Tenshinhan pose fine con una gomitata al torace. Ma Yamcha era tenace, non aveva mai amato abbatersi di fronte agli ostacoli, dunque si rialzò e prese alla sprovvista Tenshinhan con un gancio destro. Stava per avventarsi all' inseguimento quando avvertì una presenza alle sue spalle, nient'altro che il triclope stesso, sparito con la super-velocità. Per Yamcha non ci fu niente da fare, venne nuovamente messo al tappeto dall'amico. "Basta così" disse l'ex fidanzato di Bulma "Non ce la farò mai a superarti". Crilin, dalle rocce, ribattè: "Non dire sciocchezze, Yamcha! Non hai niente da invidiare a nessuno di noi. L'unica nostra sfortuna, se così possiamo chiamarla, è stata avere a che fare con gente fuori dal comune come i saiyan e Piccolo... ". Yamcha era sconsolato: "Lo so, amico, ma ormai ci ho fatto l'abitudine. Sono destinato ad essere superato da altri". Tenshinhan gli assestò una forte pacca sulla schiena e concluse: "Ti prego, basta con questi discorsi, altrimenti ti faccio male sul serio!". I tre amici risero di gusto, ma la loro allegria venne interrotta da una strana luce in cielo. "Che cos'è?" chiese Crilin, grattandosi il capo. La luce era emanata da un oggetto volante dalla forma oblunga che, dopo aver fluttuato in aria per qualche secondo, si diresse velocemente verso il suolo e vi atterrò, a poche decine di metri dai tre guerrieri terrestri e sollevando un gran polverone. "Sembrerebbe un'astronave!" constatò Tenshinhan, coprendosi gli occhi. "Sarà meglio andare a controllare" disse Yamcha, dirigendosi verso il misterioso mezzo. I tre guerrieri si appostarono tra le rocce circostanti e, dopo aver azzerato l'aura, attesero in silenzio l'evolversi della situazione. Dalla prua dell'astronave, che ricordava la bocca di un grosso pesce, calò una lunga passerella d'acciaio da cui scesero cinque individui. Avevano tutti la pelle squamata di colore blu ed indossavano tute da combattimento bianche con strisce verticali rosse, mentre il collo era contornato da una specie di V nera. I cinque alieni si sparpagliarono nello spiazzo e cominciarono ad armeggiare con i lati dei loro caschi, spingendo i tre terrestri a sforzare al massimo l'udito. L'alieno al centro del gruppo disse: "Quartier Generale, qui è il gruppo esplorativo 12! Abbiamo appena cominciato la scansione globale del Ki". Un commilitone gridò, con voce concitata: "Rilevo moltissime forme di vita, Burdikar, ma nessuna dalla forza ragguardevole. Hanno tutte un livello di combattimento compreso tra 1 e 75". Un altro aggiunse: "L'insediamento più vicino dista quindici chilometri, andiamo a controllare eventuali sistemi difensivi esterni?". Il capo, Burdikar, ordinò: "D'accordo, sparpagliatevi e riferite ogni cosa. Ci rivediamo qui tra tre ore". I cinque alieni non fecero in tempo a muovere un passo, perchè Tensinhan, Yamcha e Crilin comparvero dal nulla nella radura. "E questi chi diavolo sono?" esclamò Burdikar, incredulo. "Probabilmente autoctoni, capo, ma hanno un livello di combattimento talmente basso da non essere rilevato dagli scouter" replicò un alieno, per poi aggiungere: "Li sistemo io, meno ci facciamo notare, meglio è". L'alieno si scagliò verso i terrestri lanciando un urlo belluino e caricando un ki blast nel palmo della mano destra, ma non fece in tempo a lanciare il suo attacco perchè venne centrato allo stomaco da una ginocchiata di Yamcha. "Come... come è possibile che sia così veloce?" ansimò il guerriero, stringendosi la pancia con le mani e stillando saliva dalla bocca. Tenshinhan pose fine alla sua agonia colpendolo con un pugno e con una gomitata, per poi lanciarlo in aria. Una Dodonpa del triclope trapassò da parte a parte l'alieno e ne causò l'esplosione. Gli altri quattro invasori serrarono le file, ringhiando per la rabbia e per la paura. Burdikar sorrise e disse: "I nostri scouter devono essere difettosi, questi tre moscerini se la sanno cavare discretamente. Non che per eliminare quell'incapace di Pirk ci volesse un grande guerriero... Belhas, Trikos, Ultan! Liberate la mia vista da questi terrestri". "Vi impediremo di mettere le vostre zampe sul nostro pianeta!" tuonò Crilin, incrementando la propria aura insieme ai due compagni.
    Lo scontro si fece subito molto violento: Yamcha scaraventò in aria il proprio diretto avversario, gli stette alle calcagna con la super-velocità e cominciò a tempestarlo di colpi. L'alieno, però, schivò all'ultimo una gomitata potentissima e, afferrato il terrestre per un piede, lo scagliò verso il suolo.
    Nel frattempo, Tenshinhan non stava incontrando alcuna difficoltà nell'affrontare Ultan. Il nemico cercava disperatamente di colpire il triclope con colpi rabbiosi e furenti, ma invano e, dopo essere stato respinto da un calcio, si rialzò e urlò: "Questa è la tua fine, treocchi! Corrente distruttrice!" per poi scagliare un grosso lampo di energia dalla mano sinistra protesa davanti a sè. Tenshinhan guardò il colpo che si avvicinava con fare sprezzante, quindi congiunse le mani e urlò: "Kikoho!!!". La tecnica più famosa di Tenshinhan divorò lungo il tragitto l'attacco dell'alieno e si abbattè su quest'ultimo, carbonizzandolo. Il terrestre si voltò subito per correre in soccorso dei compagni, ma capì che non ce n'era bisogno. Yamcha, infatti, stava crivellando il suo avversario con i colpi dello Shin-Rogafufuken, che lo lasciarono a terra, esangue. La Kamehameha di Yamcha brillò insieme a quella di Crilin e, nell'arco di un paio di secondi, dei due invasori non rimase alcuna traccia. Burdikar, che fino a quel momento era rimasto impassibile, applaudì sarcasticamente i terrestri che ora lo fronteggiavano. "I miei complimenti! Non vi facevo così abili! Ma temo che non abbiate più niente per cui giorire". Detto questo, l'alieno si tolse il casco ed incrementò a dismisura la propria aura, facendo letteralmente impallidire i tre guerrieri, che, tuttavia, non si persero d'animo.

  3. #3
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    "Non sarà certo un nemico più forte degli altri a fermarci! Sotto, ragazzi!" gridò Crilin, volando verso Burdikar. Il marito di C-18 evitò il colpo che l'alieno gli aveva sferrato, ma Yamcha non riuscì nello stesso intento e venne scaraventato a trenta metri di distanza. Burdikar parò senza difficoltà la raffica di pugni di Crilin, quindi gli tirò un calcio, subito schivato dal terrestre con la super-velocità. L'allievo di Muten era comparso alle spalle dell'alieno caricando un uppercut, ma il nemico aveva previsto la mossa e lo colpì con una gomitata all'indietro. Tenshinhan gli tenne testa più a lungo, ma si trovò ben presto a malpartito. "Questo è troppo più forte degli altri" ansimò dopo aver schivato un pugno "Sarà dura cavarmela!". "E' tutto qui quello che sai fare?" lo provocò Burdikar, sparandogli un ki blast. Tenshinhan balzò in aria ed evitò il colpo, mentre al suo posto comparve una velocissima sfera di luce che si diresse subito verso l'alieno. Il Sokidan, lanciato da Yamcha, si abbattè decine e decine di volte sul corpo di Burdiikar che, irritato, lo dissolse con un'impetuosa esplosione d'aura. "Quel colpo non era male, ma ci vuole ben altro per sconfiggermi!" gridò il nemico, avvicinandosi ai tre malconci terrestri. "Ora ci penso io!" disse Tenshinhan, caricando il Kikoho. "Fermo!" sbraitò una voce sopra di loro. Era Piccolo, comparso dal nulla come sempre. "Piccolo! Cosa ci fai qui?" chiese Crilin, visibilmente sollevato. Il namecciano rispose: "Ho sentito il fragore del vostro combattimento da molti chilometri! Chi sono questi mostri?". Burdikar replicò con rabbia: "Mostri? Il mostro sarai tu, muso verde! Io sono Burdikar, guerriero scelto dell'Impero Vizdum e ti garantisco che la pagherai per questo affronto!". L'alieno incrementò la sua aura, causando un forte terremoto. "Che paura" commentò Piccolo, scagliandosi contro l'avversario. Il namecciano schivò con disarmante naturalezza tre violentissimi colpi del Vizduniano per poi atterrarlo con un terribile montante.
    Burdikar si rialzò di scatto e, schiumando rabbia, tirò una ginocchiata a Piccolo con tutta la forza che aveva in corpo, ma la sua gamba venne bloccata dal demone verde. "Cosa!?!?!?!" boccheggiò Burdikar, prima che Piccolo cominciasse a farlo roteare su sè stesso. Dopo migliaia di giri a velocità supersonica, il namecciano scagliò il suo avversario in cielo e cominciò a bersagliarlo con una raffica di ki blast. L'alieno ricadde al suolo con il corpo lacerato da numerose ferite e Yamcha disse: "Finiamo questo invasore!" caricando un altro Sokidan. "No!" tuonò Piccolo "Dobbiamo scoprire cosa vuole". Il namecciano afferrò l'alieno per il collo e lo sollevò. "Dicci cosa sei venuto a fare, mostro, e ti giuro che porrò fine alle tue sofferenze!".
    Burdikar tossì violentemente, quindi rispose: "Non devi chiederlo a me! Ben presto arriveranno i miei compagni, molto più forti e molto, molto più crudeli! Sarà la vostra fine, nessuno può resistere alla potenza di Lundhar il Grande!".
    Mentre l'alieno rideva in modo isterico, Piccolo sospirò: "Si, certo! Lo dicono tutti! Addio!" e carbonizzò per sempre Burdikar con una Bakurimaha.
    "Sei grande, Piccolo!" esultava Yamcha, seguito da Tenshinhan: "Se non fosse stato per te non so come sarebbe finita". Piccolo, però, non era allegro. Quando mai lo era, dopotutto? "Aspettate ad esultare, sciocchi. Temo che il peggio debba ancora iniziare!".


    Livelli di combattimento
    Spoiler:
    Yamcha: 24.000.000
    Crilin: 26.500.000
    Tenshinhan: 29.000.000
    Pirk: 5.000.000
    Ultan, Belhas, Trikos: 12.000.000-20.000.000
    Ultan+Corrente distruttrice: 28.000.000
    Burdikar: 50.000.000
    Tenshinhan+Kikoho: 35.000.000
    Piccolo: 75.000.000

  4. #4
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    EPISODIO 3

    In seguito al "primo contatto" con i misteriosi invasori, Tenshinhan, Crilin, Yamcha e Piccolo si erano recati in tutta fretta ad avvertire il resto della Squadra Z. La reazione fu un misto di apprensione e di stupore da parte di tutti, a parte, ovviamente, i due saiyan puri. Goku, infatti, aveva commentato: "Finalmente potrò misurarmi con nuovi avversari! Sono proprio curioso di vedere di cosa sono capaci". Lapidario, invece, era stato il commento di Vegeta: "Che vengano pure. Assaggeranno la mia potenza prima di invocare pietà!".
    Piccolo, come sempre il più assennato, aveva apostrofato duramente i due saiyan: "Ma bene! La Terra sta per essere invasa e voi non aspettate altro, neanche fosse una festa! Io non esulterei troppo, il mostro che ho sconfitto non era affatto un novellino".
    "E adesso cosa facciamo?" aveva chiesto Goten, poco smanioso di combattere.
    "Semplice. Facciamo come se niente fosse, continuando ad allenarci e preparandoci al meglio. Solo così potremo resistere a dovere" era stata la risposta di Gohan.
    Così, i Guerrieri Z ripresero ad allenarsi, fremendo per l'attesa di un male oscuro e indefinito.

    Un male che si manifestò neanche una settimana dopo, nel primo pomeriggio.
    Il primo ad accorgersi che qualcosa non andasse per il verso giusto fu Goten.
    Il secondogenito di Goku era appena uscito dal liceo e si stava apprestando ad alzarsi in volo per tornare a casa quando avvertì la presenza di numerose aure malvage. Lasciò subito cadere la borsa e guardò verso l'alto, scorgendo alcuni punti neri che si facevano sempre più grandi, rivelandosi come gigantesche astronavi di forma circolare. Una di esse atterrò con uno schianto nel bel mezzo di Satan City, seminando il panico nella popolazione.
    Goten pensò subito a Gohan e a Videl nella loro abitazione poco distante ma, osservando il luogo dello schianto, si disse: "Possono cavarsela da soli, qui c'è bisogno di me!" e spiccò il volo. Nel frattempo, una fiumana di soldati in divisa bianca si stava diffondendo in tutte le direzioni, sparando su chiunque capitasse a tiro con i letali ki blaster da braccio. "Prendetevela con me, maledetti!" gridò Goten, vedendo un numeroso reparto comparire sulla strada davanti a sè. Il saiyan si avventò su di loro come una furia, distribuendo calci e pugni ai suoi avversari. La fanteria aliena non riusciva a competere neanche lontanamente con lui, ma continuò ad assalirlo con veemenza e determinazione, sparando a tutto spiano. Dopo che ebbe sfondato il cranio di un fante, Goten si volse contro un commilitone e lo decapitò con un calcio, quindi piroettò su sè stesso e ne incenerì un altro con un ki blast. Per nulla intimoriti, una trentina di soldati lo circondarono e caricarono le proprie armi.
    Non fecero in tempo a fare alcunchè poichè una potente esplosione d'aura li spazzò via come foglie secche al vento. Goten si rivolse alla folla che lo osservava in preda al panico: "Scappate, prima che sia troppo tardi! Io cercherò di distrarli...". "Cosa credi di fare, ragazzino?" lo interruppe una voce roca. Goten si volse e vide un soldato più grosso degli altri, con un grande corno al centro della fronte e con un mantello rosso agganciato all'uniforme.
    "Ti ritieni forte perchè sei riuscito a sbarazzarti dei miei uomini? Illuso! Adesso te la vedrai con me, Unakor, guerriero d'èlite di Vizdun!". Goten non fece in tempo a controbattere poichè si ritrovò subito l'avversario addosso. "Sorpreso?" chiese l'alieno, per poi assestargli un pugno che lo fece volare a quaranta metri di distanza. "Però, è veloce..." constatò Goten, rialzandosi di scatto. Schivò appena in tempo un calcio diretto verso il suo addome, parò un altro pugno ma non potè niente contro la testata a sorpresa di Unakor, che lo mandò nuovamente al tappeto. Il saiyan si scagliò contro l'alieno e lo colpì con una serie di calci e pugni seguita da una ginocchiata al ventre, ma l'avversario incassò senza problemi e scagliò rapidamente un ki blast che costrinse Goten a scansarsi rapidamente. I due combattenti si affrontarono nuovamente al centro della via ormai deserta. Goten sorrise: "Devo ammettere che ci sai fare, ma è ora che tu veda la mia vera forza!". Ciò detto, con un'esplosione di aura dorata, il figlio di Goku si trasformò in Super Saiyan. Unakor arretrò lievemente e balbettò: "M-m-ma è impossibile! Il mio scouter deve essere difettoso, tu non avevi questo livello di combattimento un minuto fa! Dev'essere l'aria di questo fetido pianeta, ma non credere di spaventarmi con quella nuova acconciatura!". "Fatti sotto allora, se sei così sicuro!" lo esortò Goten, mettendosi in posizione di guardia. Unakor tempestò l'avversario di colpi, ma il saiyan si limitò a schivarli con disinvoltura, sorridendo beatamente. "Adesso basta!" urlò Unakor, scagliando un ki blast che venne evitato senza problemi dal saiyan. L'esplosione che ne derivò coprì appena il crepitio dell'aura di Goten, che attaccò a sua volta con un pugno nello stomaco. Unakor si accasciò, senza fiato, ma venne nuovamente colpito da un destro al volto. L'alieno volò attraverso tre grattacieli, ma Goten lo inseguì con la super-velocità e si materializzò alle sue spalle, afferrandolo per una gamba e scagliandolo verso terra. "Non è possibile..." ansimò Unakor, sepolto sotto un cumulo di macerie. "Non ho tempo da perdere, devo salvare la città dai tuoi compagni. Per te è finita, Unakor!" gridò Goten sopra di lui, cominciando a caricare una Kamehameha. "No! Morirai per mano mia!" ribattè Unakor, rialzandosi velocemente e librandosi in volo. L'alieno vibrò un pugno fortissimo verso l'immobile Goten, che si abbassò all'improvviso e scagliò la Kamehameha nel suo stomaco. Dopo un bagliore accecante seguito all'esplosione di Unakor non rimase traccia. Goten si diresse verso un'area della città che crepitava per le esplosioni, constatando che il cielo era ormai percorso da decine di astronavi da sbarco. "E' un'invasione in piena regola" commentò fra sè e sè, perdendo quota. L'area in questione, un quartiere residenziale, era gremita di figure in divisa bianca che sparavano all'impazzata, subito incenerite da una raffica di ki blast di Goten. Il capo dei soldati, però, deviò il colpo senza patemi e squadrò con interesse il nuovo arrivato. "Tu devi essere quello che ha ucciso Unakor. Sapevo che non era ancora pronto per guidare l'assalto al centro della città, ma tant'è... Vorrà dire che sarò io a sistemarti, biondino! Il mio nome è Dedalus, sarà un onore ridurti in polvere". Goten atterrò davanti a lui e disse: "Ti sbagli, dannato! Farai la stessa fine del tuo compagno, che tu lo voglia o no!". "Quanta arroganza!" sghignazzò Dedalus, seriamente infastidito. "Non posso credere che ti sia montato la testa per aver battuto un misero sottufficiale! Secondo i dati del mio scouter non dovrò neanche impegnarmi per darti una lezione...". Goten non tradì alcuna emozione, ma era preoccupato. Effettivamente, l'aura emanata dall'alieno era molto superiore a quella dell'avversario sconfitto in precedenza. Tuttavia, confidando nella trasformazione in Super Saiyan, si fece coraggio e scattò verso il nemico. Schivò subito un colpo di Dedalus e, saltando alle sue spalle, lo colpì con una ginocchiata. Dedalus si rimise subito in piedi e scagliò un ki blast contro Goten che, parandolo, perse la concentrazione per il tempo che servì all'alieno ad avvicinarsi nuovamente, attaccando con una raffica di pugni e calci. Il saiyan si difese a fatica dalla gragnuola di colpi, ma non riuscì ad evitare un tremendo uppercut che lo scagliò in cielo. Dedalus si materializzò sopra di lui e lo rispedì al suolo con un martello a due mani, quindi calò in picchiata. Goten evitò per un soffio un calcio che lo avrebbe ucciso, per poi balzare in piedi e scagliare una rapida Kamehameha. L'attacco energetico centrò in pieno Dedalus, scatenando una tremenda esplosione che, tuttavia, non tranquillizzò Goten. "E' vivo" si disse "Percepisco ancora la sua aura...". "I tuoi sensi non ti ingannano!" replicò Dedalus, sbucando alle sue spalle e colpendolo con un calcio alla schiena. Goten volò per cento metri e si schiantò contro un palazzo, rimanendo sepolto sotto le macerie. Il saiyan, non più in grado di mantenere la trasformazione, guardò verso l'alto e vide Dedalus avvolto in una inquietante aura bianca. "E' la tua fine, terrestre! Preparati a morire! Combattere con te è stato fin troppo noioso, credevo di divertirmi di più!" gridò l'alieno, unendo le mani davanti a sè. "Fulmine distruttore!" disse, e scagliò dai palmi un raggio di energia nero. Stava per incenerire Goten, quando venne deviato da un attacco energetico dorato. Goten, pieno di ferite e dolorante, sorrise. Aveva capito di chi si trattasse.
    "E tu chi sei?" gridò Dedalus dall'alto, rivolgendosi al nuovo venuto. Quest'ultimo rispose fermamente ma con voce pacata: "Devi sapere che qui, su questo pianeta, noi fratelli maggiori siamo molto protettivi nei confronti dei fratellini, specialmente quando sono pestiferi ed attaccabrighe come il mio! Ora proverai sulla tua pelle il significato delle mie parole!". Il nuovo guerriero, che non era altri che Gohan, vestito con la divisa di Great Saiyaman senza casco, si trasformò a sua volta in Super Saiyan e si avventò sul nemico.

    Livelli di combattimento
    Spoiler:
    Goten: 60.000.000
    Goten Super Saiyan: 220.000.000
    Soldati: 100-1000
    Unakor: 120.000.000
    Dedalus: 280.000.000
    Dedalus+Fulmine distruttore: 330.000.000
    Gohan: 125.000.000
    Gohan Super Saiyan: 350.000.000

  5. #5
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    EPISODIO 4

    Gohan coprì in pochi istanti la distanza che lo separava da Dedalus e cominciò a tempestarlo di calci e di pugni. L'alieno di Vizdun riuscì, seppur con grande difficoltà, a pararne e a schivarne la maggior parte, quindi balzò in aria, subito braccato dal primogenito di Gohan. "Te la cavi nettamente meglio di tuo fratello, ma sappi che non ti basterà a salvare la pelle! Non meriti neanche di essere esaminato dallo scouter" si vantò Dedalus, fermandosi improvvisamente e vibrando una gomitata al saiyan, che sopraggiungeva dal basso. Gohan sparì con la super-velocità e ricomparve alle spalle del nemico, centrandolo con una ginocchiata alla schiena che lo scaraventò via. Dedalus si rimise subito in posizione di guardia dopo un breve volo e scagliò vari ki blast, subito deviati dall'avversario che, senza fermarsi un attimo, partì nuovamente all'attacco.
    Decine di metri più in basso, Goten si era rimesso in piedi con grande fatica. "Accidenti, che dolore! Questi alieni sono proprio ossi duri... Sarà meglio fare attenzione". Una specie di proiettile supersonico si abbattè poco lontano, causando il crollo di due palazzi. Era Dedalus, colpito da un tremendo pugno al volto. "Goten! Devi cercare di salvare tutte le persone che puoi, hai capito?" urlò Gohan, scendendo verso terra. "Ma io voglio aiutarti!" replicò il fratello. "Non restare lì impalato, vai a renderti utile!" "E tu che farai? Dov'è Videl?" "Non preoccuparti, sta andando in un posto sicuro con la bambina, tu pensa agli abitanti della città. Ricordati che ci dovrebbe essere anche Mr. Satan in giro da qualche parte. Quanto a me, posso cavarmela benissimo da solo. Questo tizio non è niente di particolare!". Un'esplosione squarciò uno spesso strato di macerie, sparando calcinacci e frammenti di muro in tutte le direzioni come proiettili. Era Dedalus, avvolto da una luminosa aura verde ed evidentemente furibondo. "Niente di particolare?!?! Questa me la pagherai, biondino! Preparati ad andare all'altro mondo!" gridò, prima di fiondarsi sull'avversario. I due contendenti continuarono a scontrarsi nelle vie cittadine, scatendando una miriade di esplosioni. Goten comprese che non era il caso di restare lì e, lanciato un ultimo sguardo carico di apprensione al fratello, si diresse in direzione delle aure nemiche più vicine.
    Dedalus era furioso, accecato dall'ira per l'umiliazione subita poco prima ed aveva intenzione di causare il maggior dolore possibile a Gohan. Lo assalì con frenetiche raffiche di colpi, insultandolo pesantemente. Il figlio di Goku si limitò a rintuzzare le sue cariche per un pò, ma ben presto si stancò ed allontanò violentemente il nemico con un'esplosione d'aura. L'alieno di Vizdun non fece in tempo a rimettersi in posizione, poichè venne colpito da un fortissimo pugno allo stomaco che lo fece piegare in due. "Ma... come fai?!?!" boccheggiò Dedalus stringendosi il ventre, il volto ridotto ad una maschera di sofferenza. Gohan saltò e lo colpì con un calcio rotante in faccia, tanto forte da spararlo violentemente in avanti. Il guerriero alieno venne inseguito dal suo nemico, che gli comparve alle spalle e lo incastonò al suolo con un martello a due mani. Dedalus tentò di rimettersi in piedi ma, rendendosi conto di essere ormai allo stremo, tentò un ultimo attacco suicida gridando: "Muori!". Gohan rispose: "Addio!" e lo scagliò in cielo con un montante sotto il mento, per poi incenerirlo definitivamente con una Kamehameha.
    "E anche questa è fatta" si disse il saiyan, che percepì subito una nuova aura malvagia in avvicinamento. "Chiunque sia, è molto più forte di Dedalus. Farò bene a stare in guardia".

    Nel frattempo, anche la Città dell'Ovest era stata invasa in massa dall'esercito di Vizdun, composto da soldati provenienti dalle innumerevoli colonie dell'impero. Accanto ai normali fanti dalla pelle squamata erano presenti anche alieni con le fattezze di dinosauri e con le corna, con la testa oblunga come quella delle cavallette o maculata come quelle dei felini.
    "Sembra di essere in un film dell'orrore!" pensava Trunks, sminuzzando nugoli di avversari utilizzando solo pugni e calci. Erano piombati sulla città dal nulla e avevano subito cominciato a seminare morte e distruzione ovunque, allertando immediatamente gli abitanti della Capsule Corporation. Bulma e Bra si erano nascoste in cantina con i genitori della prima, mentre Trunks e Vegeta erano subito balzati fuori, pronti alla lotta. Il Principe dei Saiyan, che indossava la sua inseparabile battle suit, si era diretto verso i quartieri residenziali, ordinando al figlio di proteggere la famiglia. Non gli diede spiegazioni, ma quasi sicuramente aveva percepito qualche aura più forte delle altre. "E così mi ha lasciato il lavoro sporco!" commentò amaramente l'uccisore di Freezer, trapassando tre soldati con un ki blast. Si scagliò contro una squadra, incurante del fuoco delle loro armi, e ne uccise i membri con disarmante facilità, quasi danzando sulle punte. Ne aveva appena incenerito un altro plotone con un forte raggio di energia quando si sentì chiamare: "Vieni a combattere con me, pivello! Non pensavo che su questo pianeta esistessero avversari meritevoli, devo dire che sei una piacevole sorpresa!". Trunks si trasformò subito in Super Saiyan e gridò: "Chiunque tu sia, mostro, sappi che ti accontenterò!". Il nuovo venuto sorrise, contemplando una variazione di dati sul suo scouter, e rispose: "Il mio nome è Malakar, sono colui che ti manderà all'altro mondo!". Non ci furono altri convenevoli e, con l'esplosione delle rispettive aure, i due contendenti si scagliarono l'uno contro l'altro.

  6. #6
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    A centinaia di chilometri di distanza, su un'isola dei mari del Sud, era atterrata un'astronave più grande delle altre e ne era sceso, affiancato da due grosse guardie del corpo, Wanax, fratello dell'imperatore, seguito da altri alti ufficiali e da un nugolo di soldati. "E così questa è la terra!" disse l'alieno, sorridendo con aria compiaciuta, per poi voltarsi verso gli altri. "Ho parlato con l'imperatore, ha detto che si aspetta molto da noi e che spera di non essere deluso da nessuno. Doriban, hai fatto la scansione che avevo chiesto?". Gli rispose un alieno alto e slanciati dai capelli lunghi e dal profilo elegante: "Si, Lord Wanax. Sul pianeta non c'è alcun luogo adeguato per lo sbarco dell'imperatore, a parte una strana piattaforma situata al confine con l'atmosfera. Non so dire in che condizioni sia, nè se sia occupata da qualcun altro, ma credo che sarebbe l'ideale". "Ottimo lavoro. L'invasione sta procedendo, ma è giunto il momento che scendiamo in campo di persona. Merythia?". La bellissima fanciulla, attorniata da quattro compagne belle come lei, deliziò i presenti con uno stupendo sorriso: "Si, Lord Wanax?". "Prendi le tue... ragazze e bonifica gli arcipelaghi a Sud, quindi occupati della metropoli del settore". Le cinque ragazze si inchinarono e risposero in coro: "Sarà fatto!". Il fratello dell'imperatore annuì e si rivolse al gigantesco Sethber, che ancora non aveva parlato, e ad un altro energumeno in piedi vicino a lui, sprovvisto di alcun capo di vestiario superiore, eccezion fatta per un grosso fazzoletto rosso intorno al collo, che aveva sul volto un'espressione folle e feroce: "Sethber, tu e tuo cugino dovete ripulire le zone centrali da chiunque si opponga alle nostre truppe. In una città del centro sono comparsi due misteriosi guerrieri biondi capaci di modificare l'aura a comando". L'energumeno accanto a Sethber, che aveva sorriso impercettibilmente sentendo parlare dei guerrieri biondi, rise fragorosamente: "Ma che discorsi fai, Wanax? Credi davvero che bastino due pivelli qualsiasi a spaventarmi? Potrei conquistare questo pianeta da solo, bendato e con le mani legate!". Wanax sbuffò per il disappunto e lo rimproverò aspramente: "Prima o poi la tua spavalderia ti costerà caro, Athlas! Sappi che Unakor e Dedalus ci hanno lasciato le penne, e che ad Ovest ne sono comparsi altri due! Uno sta combattendo contro Malakar". Athlas non si fece impressionare: "Balle! Me ne occuperò personalmente. Quei due idioti hanno sottovalutato l'avversario, ma io non farò lo stesso errore!". Wanax si allontanò e concluse, rivolgendosi ad altri due alieni, uno filiforme, longilineo e con i capelli raccolti in una treccia lunghissima, l'altro basso, tarchiato e massiccio: "Keryos, Paunter, voi verrete con me, Retos e Drackar a sistemare la piattaforma individuata da Doriban. Non vorrete certo far attendere l'imperatore!". I due alieni si inchinarono ed assentirono, quindi intervenne Doriban: "E io cosa faccio?". Wanax, seguito dagli altri quattro alieni e da una squadra di soldati, rispose alzandosi in volo: "Và a nord ed elimina chiunque ti si opponga, resta in attesa di ordini più precisi". Dopo che il fratello dell'imperatore si fu allontanato con il suo seguito, sull'isola rimasero solo Sethber, Athlas, la squadra di Merythia e Doriban. Quest'ultimo disse: "Beh, Wanax ha parlato! Ci rivederemo quando tutto sarà finito. Buona fortuna!" e spiccò il volo a sua volta. "Vai pure, idiota" lo derise sottovoce Athlas, subito rimbeccato dal cugino: "Possibile che tu non tenga mai la bocca chiusa?". I due giganti si fronteggiarono sotto lo sguardo impossibile delle cinque guerriere. "Sono il più forte di questo esercito di incapaci e vengo trattato come un semplice strumento. Perchè? Perchè mi rifiuto di vestirmi da idiota come voi e di seguire delle regole assurde? L'Universo è dei forti, io sono maledettamente forte". Sethber scosse la testa e disse: "Fà come ti pare, cugino, ma cerca di non far arrabbiare Wanax. E' troppo forte, anche per te". Athlas esibì un sorriso sprezzante e replicò: "Vogliamo scommettere?". Sethber non rispose, mentre il cugino disse: "Basta chiacchiere, ho voglia di divertirmi un pò. Credo proprio che farò quello che ha detto Wanax, sono proprio curioso di vedere questi misteriosi guerrieri che hanno seccato quei due incapaci di Unakor e Dedalus. Tu non vieni?". Sethber rispose: "Si, ma credo che prima darò un'occhiata in giro". Athlas spiccò il volo e gridò: "Tanto meglio, almeno non avrò nessuno tra i piedi! A presto, cugino!" per poi sparire. Sethber commentò: "Povero sciocco! La tua stupidità sarà la tua rovina". Merythia, che aveva taciuto fino a quel momento, intervenne: "Allora, Sethber, cosa facciamo ora?". Sethber rispose: "Eravamo d'accordo, se non sbaglio: non diamoci fastidio". Merythia disse: "Si, la penso come te. D'altronde, io non perseguo vani sogni di potere come il tuo. A me interessa qualcosa di ben più importante e durevole". "Fatti tuoi. Addio, Merythia, è stato un piacere combattere con te. Da adesso mi interessa una sola cosa: trovare il leggendario Super Saiyan!". Sethber volò via, diretto ad Ovest. Merythia si rivolse alle compagne: "Ora tocca a noi, ragazze. Funzionano gli scouter modificati che vi ho dato?" "Si" rispose una "Ma è maledettamente antiestetico". "Pazienta" argomentò Merythia "Dopo che avremo compiuto la nostra missione niente sarà più antiestetico! Sparpagliatevi e tenetemi costantemente informata. Muoviamoci!". Anche le cinque guerriere abbandonarono l'isola, cercando chissà cosa

    Livelli di combattimento

    Spoiler:
    Soldati: 100-1000
    Dedalus: 280.000.000
    Dedalus (arrabbiato): 300.000.000
    Gohan: 125.000.000
    Gohan Super Saiyan: 350.000.000
    Gohan Super Saiyan+Kamehameha: 400.000.000
    Trunks: 83.000.000
    Trunks Super Saiyan: 295.000.000

  7. #7
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    geniale l'idea dei lv di combattimento legati alla storia
    ..

  8. #8
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    EPISODIO 5

    Nella sua abitazione sul Monte Paoz, Goku aveva immediatamente percepito l'approssimarsi di un grande quantitativo di aure malvage. Ignorando le proteste di Chichi, che mai si sarebbe abituata alla smania di combattere del marito, si era catapultato fuori di casa indossando la sua tipica tuta arancione. "Vegeta, Trunks e i ragazzi stanno già combattendo, non posso credere di essere l'unico a non aver ancora incrociato il nemico!". Il saiyan sfrecciò in direzione di Satan City, dove stavano combattendo Goten e Gohan, sperando che stessero bene e che non fosse successo loro niente di male. Venne distolto dai suoi pensieri una ventina di minuti dopo, quando un colpo improvviso lo spedì a terra, in mezzo a un bosco. "Ahiahiahiahiai, che botta!!!" si lamentò Goku, rialzandosi e preparandosi a fronteggiare la minaccia. Non fece in tempo ad alzare la testa a causa del ramo di un pioppo che, muovendosi a velocità supersonica, lo centrò in piena fronte. Il saiyan scattò in aria ed evitò altri due colpi tirati inspiegabilmente dagli alberi, ma non potè niente contro le fronde di un pino, che lo inchiodarono al tappeto. "Ma che succede?!" urlò Goku, incapace di reagire.
    "Ti è piaciuta la sorpresa, terrestre?" disse una voce sprezzante proveniente dalle foglie. "Fatti avanti, vigliacco!" sbraitò Goku, rialzandosi e mettendosi in posizione di guardia. Dal nulla sbucò un alieno che vestiva una divisa tipica dell'esercito di Vizdun, ma che aveva caratteri somatici completamente diversi dagli altri. Al posto dei capelli, infatti, aveva rami di arbusti, mentre l'intero corpo sembrava più il tronco di un albero che un insieme di carne e di pelle. "Il mio nome è Vegan" si presentò l'alieno, inchinandosi, per poi proseguire: "Sono nato sul pianeta Kasvin poco dopo la sua occupazione da parte di Lundhar il Grande. Sono il migliore combattente del mio popolo, famoso per la sua capacità di comandare a proprio piacimento i vegetali di ogni tipo e dimensione, e l'Imperatore mi ha voluto nella sua gloriosa armata come ufficiale! Per me è un onore e un privilegio farne parte". Goku ribattè: "E così vi divertite a vagare per lo Spazio conquistando mondi liberi! Per cosa? Avresti dovuto lottare per liberare il tuo pianeta, non arrenderti a coloro che lo hanno occupato!". Vegan si accigliò: "Tsk! Non ho intenzione di stare a sentire le sue ciance! Non hai speranze contro di me, posso far marciare una foresta di baobab e sparare un miliardo di spine! Preparati a morire" e mosse improvvisamente le braccia. Goku si ritrovò a dover lottare con tutte le sue forze per schivare gli innumerevoli colpi che gli venivano sferrati dagli alberi e dagli arbusti del bosco. "Ma guarda! Cerco degli alieni assassini e trovo una specie di pianta grassa! Che noia" disse, venendo ferito innumerevoli volte. Dopo pochi minuti, il suo corpo venne interamente avvolto da un fascio misto di radici e rami, mentre Vegan lo derise: "Hahahahaha! Sei patetico, terrestre, questa è la tua fine! Tra poco i miei germogli ti stritoleranno fra atroci sofferenze". Goku, impassibile, sorrise e disse: "I miei complimenti, Vegan, bella tecnica! Peccato che la tua aura sia drammaticamente bassa. Vedi, già così potrei batterti tranquillamente, ma non mi va di perdere tempo. Prendi questo!". Ciò detto, Goku si trasformò in Super Saiyan, rivelando l'incredibile aumento di potenza che aveva maturato negli anni di allenamento con Ub. La "prigione" vegetale esplose letteralmente, mentre Vegan venne scagliato a centinaia di metri di distanza. L'alieno di Kasvin si rialzò a fatica, mormorando imprecazioni, ma Goku non lo risparmiò e, con una potente Kamehameha, lo sbriciolò insieme a buona parte del bosco. Senza neanche voltarsi, il saiyan ripartì a tutta velocità.

    Intanto, Mr. Satan si era barricato nella propria palestra di Satan City, terrorizzato dall'arrivo dei soldati invasori. "No, no, no, non posso morire, non posso morireeeee! Sono un campione di successo, io, un uomo affermato, io, sono troppo giovane per sparire!" ululava il campione di arti marziali, nascosco sotto una panca. D'un tratto, il portone della palestra esplose e una decina di soldati fece irruzione con le armi spianate. "Non posso stare qui senza far niente! Se proprio devo morire, preferisco farlo con onore" decise Satan, prima di balzare da sotto la panca e di colpire un soldato con un fortissimo calcio volante. Colto alla sprovvista, l'alieno incassò la botta e si schiantò contro una parete. Gli altri nove soldati gli puntarono contro i ki blaster e uno disse: "Livello di combattimento 120, pensavo di più! Sotto, ragazzi, smembriamolo!". Mr. Satan era ormai rassegnato alla morte, ma dei nove soldati, colpiti da un misterioso raggio rosa, rimasero soltanto tre bignè, due babà e quattro fette di millefoglie. Majin Bu, comparso dal nulla, strillò: "Così imparate a fare del male al mio amico!". "Grazie, grazie amico mio, mi hai salvato la vita!" gridò Satan, saltando in braccio al demone rosa. L'esultanza venne interrotta da un sanguinante Goten, giunto sul posto percependo l'aura di Bu. "Finalmente vi ho trovati! La città è invasa, io e mio fratello stiamo cercando di evacuare i civili, ma il nemico è ovunque! Raggiungete la Kame House, è lì che stanno andando Videl e Pan. Io torno a combattere" ordinò il saiyan, spiccando il volo. "No, noooooooo! Fermati, non lasciarci soliiiiiiiiiiiii" sbraitò Satan, tra le braccia di Bu.

    Poco lontano, Gohan era ormai pronto ad affrontare il nuovo nemico, apparso fra le macerie. La sua aura era molto più potente di quella di Dedalus, ma il primogenito di Goku aveva imparato a non farsi intimorire da niente e da nessuno. L'alieno, in piedi sulle rovine di un grattacielo, urlò: "Finalmente ci incontriamo, ragazzo! Io sono Vekas di Vizdun, colui che ti sconfiggerà. Devi essere un buon combattente o un tipo maledettamente fortunato per essere riuscito a sconfiggere Dedalus! Era un guerriero molto forte, uno dei migliori del nostro esercito... Beh, sappi che con me dovrai sudare molto di più!" ed incrementò a dismisura la propria aura, subito imitato da Gohan, che rispose: "Come vuoi! Farai la stessa fine degli altri" per poi scagliarsi contro l'avversario. La prima raffica di colpi del figlio di Goku venne elusa con irrisoria facilità, quindi l'alieno di Vizdun lo scaraventò a terra con un colpo a mano aperta. Gohan si rialzò subito e sparò una raffica di ki blast verso il cielo, ma Vekas era già sparito. "Sono qui" gli sussurrò nell'orecchio, quindi lo scagliò a diversi metri di distanza con una ginocchiata nella schiena. Il saiyan, furibondo, ripartì all'assalto e continuò a tempestare il nemico di pugni e di calci, senza tuttavia riuscire a scalfirlo minimamente. Gohan fece innumerevoli capriole all'indietro e si mise in posizione di guardia, ansimando: "Devo ammettere che te la cavi bene! Sei di tutt'altra pasta rispetto al tuo compare, ma devi sapere che non ti ho ancora fatto vedere la mia piena potenza!". "Davvero?" chiese Vekas, incuriosito "Menomale, mi stavo annoiando. Sei troppo debole per i miei gusti, biondino!". Gohan lo ignorò e cominciò a caricarsi: i capelli si alzarono ancora di più, l'espressione sul volto divenne più truce e battagliera, mentre l'aura aumentò di consistenza e venne pervasa da incontrollate saette azzurre. Era diventato un Super Saiyan II!

    Nel frattempo, alla Città dell'Ovest, Trunks se la stava vedendo con Malakar...

    Livelli di combattimento
    Spoiler:
    Goku: 165.000.000
    Goku Super Saiyan: 400.000.000
    Vegan: 88.000.000
    Mr.Satan: 120
    Majin Bu: 150.000.000
    Soldati: 100-1000
    Goten (Zenkai Power):78.000.000
    Goten Super Saiyan (Zenkai Power): 270.000.000
    Gohan: 125.000.000
    Gohan Super Saiyan: 350.000.000
    Gohan Super Saiyan II: 625.000.000
    Vekas: 600.000.000

  9. #9
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    Non male, ma secondo me c'è una cosa che potresti migliorare e che manca in ogni FF di DB, anche perchè manca pure nell'anime, e non mi riferisco alla caratterizzazione dei personaggi o all'inventarne di nuovi, mi riferisco alle tecniche utilizzate. Bisogna ammettere che nell'anime vi è una varietà così infima di tecniche che forse inventarne qualcuna renderebbe i personaggi più interessanti e le battaglie più imprevedibili, certo non dico d'arrivare al livello di One Piece che ogni pg ha almeno tipo una ventina di tecniche ma qualcosa come due o tre nuove per ogni pg secondo me farebbe solo bene.

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