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    Smile Dragon Ball 3-L'invasione!

    Ciao a tutti, sono un grande appassionato di Dragon Ball ed amo molto scrivere.
    Da qualche anno mi ero un pò disinteressato alla serie per vari motivi, ma poi, a febbraio, la folgorazione. Mi sono ammalato ed ho dovuto passare a letto una settimana. Che bellezza, che goduria saltare scuola così! E, non sapendo che fare, ho rivisto per caso una puntata di Dragon Ball Z, quella in cui appare la macchina del tempo di Cell. E' stato un attimo, la passione per DB che si era sopita in me è di colpo ritornata in vita, spingendomi a non perdermi più una puntata, a ricordarmi nuovamente i nomi delle tecniche e perfino i livelli di combattimento! Anni fa frequentavo questo forum come visitatore ed ho avuto modo di leggere veri e propri capolavori della fanfiction, come la struggente Innocence, la monumentale Dragon Ball Adventure di Final Goku (fossi in lui la spedirei in Giappone a chi di dovere) e la mia preferita a livello di trama, Dragon Ball T, pertanto cercherò di mantenermi fedele alle loro opere colossali per partorire una fanfiction che spero risulti leggibile per i vostri palati fini!

    Basta preamboli, veniamo al sodo! Premetto che, a causa della mia avversione per Dragon Ball GT, questa storia sarà ambientata dopo lo Z. Buona lettura a tutti

    PROLOGO
    Il vento scorreva gelido tra le abitazioni della città gigantesca, producendo rumori sinistri nella notte non terrestre. Le strade erano completamente deserte, se si eccettuava la presenza spettrale di qualche soldato di pattuglia nei vicoli, mentre l'illuminazione era pressochè assente, costringendo gli abitanti a riscaldarsi con mezzi di fortuna. D'altronde, l'energia elettrica, prodotta direttamente dal nucleo pulsante del pianeta, chiamato Vizdum, non poteva essere sprecata per le miserabili case dei cittadini comuni. Essa spettava quasi esclusivamente al colossale palazzo, simile a una Ziqqurat, che svettava nel centro della metropoli e che espandeva intorno a sè un'aura di malvagità, paura e violenza dai suoi spigoli acuminati. Le mura della fortezza erano presidiate da centinaia di soldati, il cui compito era unicamente quello di impedire alla gente comune l'accesso alle stanze reali, all'interno delle quali nessuno sapeva cosa avvenisse davvero. Capitava spesso che incauti cittadini vi si avvicinassero ma, dopo un primo avvertimento, essi venivano folgorati senza pietà da colpi di ki blaster da polso sparati dai militari. Ma, mentre nella capitale oppressa tutti dormivano in preda ai loro incubi, nella stanza più lussuosa della Ziqqurat era in atto una riunione di primaria importanza. Tre figure erano inginocchiate di fronte ad una grande scrivania di fronte alla quale, avvolto nell'ombra, sedeva un misterioso individuo. Tutti e quattro i personaggi avevano la pelle squamata, simile a quella dei pesci, ma occhi grandi ed espressivi come quelli dei grandi mammiferi terrestri e, a parte la figura inginocchiata a destra, avevano la pelle blu. L'alieno al centro, un vero colosso di muscoli, parlò con voce profonda: "Pertanto, altezza, abbiamo identificato questo pianeta come il migliore per cominciare l'espansione nella Galassia del Nord. E' grande, spazioso e ha un'atmosfera respirabile dalla nostra razza". L'individuo seduto alla scrivania tacque per qualche istante, quindi rispose: "Ottimo lavoro, Sethber. Di tutti i miei generali, sei indubbiamente il migliore come stratega. Ma, ti confesso, questa scelta non mi sorprende affatto". I tre interlocutori, soprattutto Sethber, rabbrividirono e si irrigidirono. Non si poteva scherzare con colui che stava loro davanti. "Vuoi forse dirmi che quell'antica leggenda non ha influito sull'esito della tua indagine?" "Altezza, io..." "Avanti, Sethber, ammettilo!". Sethber, pungolato dal gomito del collega alla sua destra, annuì e disse: "Si. E' un mio chiodo fisso da quasi vent'anni ed ho intenzione di andare a fondo". Il sovrano, chiamato Lundhar, sorrise: "Ho sempre apprezzato la tua tenacia... Tu che ne dici, Merythia?". Colei che aveva dato di gomito a Sethber si differenziava dagli altri per il colore della pelle, rossa come il sangue. Nonostante la pelle squamata, emanava un'aria di sensualità dai suoi grandi occhi viola capace di far tremare chiunque, anche il granitico Sethber. L'aliena rispose: "Io sono pienamente d'accordo con Sethber, altezza. La Terra è un trampolino di lancio ideale e non sarà certo uno sciocco mito Saiyan a fermarci. I Changeling erano degli incapaci, potrebbero essere morti dal sonno!". Lundhar commentò: "Niente può abbattere il tuo spirito, non è vero, Merythia? Nemmeno ciò che potrebbe aver distrutto uno dei più potenti imperi dell'Universo... Ma ciò non mi interessa, noi siamo infinitamente più potenti di loro. Wanax, fratello mio, mi seguirai in questa scampagnata?". Wanax, che aveva una corporatura più robusta del fratello ma molto meno elegante, rispose con fierezza: "Si, fratello! Uniti conquisteremo l'Universo!". Lundhar sorrise di scherno nell'ombra. Suo fratello era sempre stato pomposo ed arrogante, inadatto al governo dell'impero. Fortunatamente, c'era qualcuno più pronto ed abile sul trono...
    "Molto bene, allora. Questo sarà l'inizio di una nuova fase di espansione per il mio impero e voglio che sia celebrato come si deve!" il tiranno chiamò con una specie di interfono i servitori ed ordinò che portassero da bere, quindi concluse: "Sethber, manda una squadra esplorativa!" "Si, altezza!". Risate malvage scossero la notte

    Nel frattempo, sulla Terra, la vita scorreva tranquilla e serena. Erano passati cinque anni dalla partenza di Goku con Ub e tutti i guerrieri Z avevano ripreso a trascorrere le loro normali esistenze. Bulma, un pò attempata ma sempre vulcanica, era ancora molto presa dal suo lavoro di presidentessa della Capsule Corporation, mentre suo padre si godeva una splendida pensione con la moglie. Il primogenito, Trunks, aveva ormai 23 anni ed era praticamente identico al ragazzo misterioso che era giunto dal futuro per salvare l'umanità. Nonostante la madre lo avesse investito di un importante ruolo dirigenziale nell'azienda di famiglia, il saiyan preferiva di gran lunga allenarsi con suo padre o, in alternativa, combinare incontri con l'amico Goten, che pure viveva molto lontano, e passare il tempo con lui a bighellonare in giro. La famiglia Son ferveva della consueta attività, con Gohan che, dopo aver passato i primi due anni della pace restaurata a lavorare come ricercatore, seguendo i desideri di Chichi, aveva ripreso ad allenarsi, anche se in modo blando. Chichi, dal canto suo, lo perseguitava in continuazione, tanto che il guerriero, con la complicità di Gyuma, aveva staccato il telefono della sua abitazione di Satan City, dove viveva con Videl. I super terrestri, invece, così come il riflessivo Piccolo, continuavano ad allenarsi con la consueta vigoria, anche se Crilin cominciava ad essere stanco delle arti marziali. "Ebbene si, preferisco starmene in panciolle sul divano con mia figlia piuttosto che fare a botte con voi!" aveva detto una volta scherzosamente a Yamcha e a Tenshinhan.
    Ma la quiete venne sconvolta quando, un giorno, Goku si materializzò improvvisamente di fronte a Chichi che, per la sorpresa, svenne. Dopo laboriosi tentativi di svegliarla, la donna si destò ed urlò: "Delinquente!" per poi colpire il marito con uno schiaffo. Il saiyan ignorò il colpo ed abbracciò con forza la moglie, quindi disse: "Sono tornato! Devo dire che non mi aspettavo un'accoglienza migliore!".
    Venne istantaneamente organizzata da Bulma una grande festa alla Capsule Corporation per celebrare il ritorno dell'eroe e del suo discepolo.
    Goku, affiancato da un timidissimo Ub, rivide tutti i suoi vecchi amici.
    Tenshinhan, Yamcha, Jiaozi e Crilin erano esattamente come li aveva lasciati, grandi ma mai del tutto cresciuti, mentre i suoi figli erano ormai uomini.
    "Ragazzi, non ero mica morto! Mi sono solo preso un pò di tempo" scherzava Goku, distribuendo pacche sulle spalle a tutti, perfino a Piccolo. Una voce tonante dietro di lui lo fermò: "Kakaroth!". Goku si girò di scatto e sorrise, esclamando: "Vegeta! Quanto tempo! Come stai?". Il Principe dei Saiyan non era cambiato di una virgola, a parte il fatto che indossava nuovamente una battle suite come quella del Cell Game. La sua espressione era truce come sempre, le braccia conserte come nei tempi migliori, ma sul suo volto era delineato un sorriso sincero. "Bene! Non vedevo l'ora che tu tornassi..." "Oh, Vegeta! In anni che ci conosciamo non avevi mai..." "...per potermi finalmente misurare con te! Non crederai che sia stato tutti questi anni con le mani in mano! Non è vero, Gohan?". Il primogenito di Goku e il Principe dei Saiyan si scambiarono una strana aria complice, quindi il secondo stupì tutti e diede una pacca sulla spalla al rivale. Goku passò una splendida giornata con tutti, compresi amici come Olong, Pual, Mr Satan e Mr Bu, gente di cui non aveva più avuto notizie da anni. Tutti erano ignari della minaccia incombente...

    Attendo commenti prima del secondo capitolo!
    Ultima modifica di BlackRevan; 11-04-2012 alle 17:50

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