Propositi di Hideo
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Kojima morirà facendo videogame
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Si comunque oramai è da qualche anno che a leggere le dichiarazioni di Hideo mi viene da pensare se lo abbiamo perso per strada...
detto questo lui SICURAMENTE morirà facendo videogame, e SICURAMENTE io morirò cercando di entrare in qualche modo in quel mondo... questo è poco ma sicuro: è una cerchia filomafiosa ristretta ai soliti noti, non c'è spazio per gli outers anche se qualitativamente parlando non hanno nulla da invidiare a chi è nel campo.. non so neanche perchè me la prenda tanto visto che qualsiasi settore funziona con questa mentalità: o sei amico di qualcuno o sei fuori.
Ran, c'è anche da dire che gli sviluppatori italiani, sono relativamente pochi e con scarsa visibilità rispetto ai loro colleghi stranieri. Poi il resto del discorso fila liscio come l'olio.
guarda io di colloqui ne ho fatti tre in diverse software house italiane, poi non ho concretizzato principalmente per l'impossibilità di lavorare in outsource in paragone al tipo di lavoro richiesto e ti posso garantire che apparte il livello di visibilità/risorse che sono ovviamente basse se paragonate ad un Konami o vattelapesca, se parli con il senior designer o il producer di turno ti accorgi che hanno proprio il vuoto assoluto in testa: niente idee, niente caratterizzazione, zero voglia di stupire/stupirsi... ti chiedi veramente come fanno ad essere li, da quella parte della scrivania. Ovviamente Kojima non è uno di questi e lo ha ben dimostrato, ma di gente come lui ne puoi contare pochi purtroppo e gli altri... (imho) amici di amici di amici di amici...Originariamente Scritto da Shooter
Ed è giusto che sia così caro Kojima
Dragon Slayer riguardo Devil's Third
Capisco la tua frustrazione, a mio avviso il vero problema delle software house italiane è che non hanno saputo sfruttare il momento giusto per farsi notare; mi spiego meglio: quando si programmava negli anni '80, le risorse monetarie per ottenere un ottimo gioco erano irrisorie, tant'è vero che una buona parte di "vecchi successi", erano ottenuti programmando a casa propria ed era un divertimento farlo, non un lavoro. E' chiaro che adesso per farsi notare, oltre a delle buone idee, servono budget spropositati e chi non è riuscito in passato a "crearsi" il proprio nome, ora ha delle difficoltà molto elevate nel farlo. Un esempio palese è Prince of Persia che ha superato ben tre decadi indenne e fruttando ancora. Ricordi Another World? Io lo adoravo, mi è rimasto nel cuore, ma quando gli altri si sbattevano nel fare degli ottimi titoli, noi dov'eravamo? ;)
cavolo ran la tua situazione si avvicina molto alla mia!! è incredibile quanto la mia esperienza con la tua ci calzi a pennello,e figurati che io vivo pure a londra "una città con mille possibilità di lavoro"!! credimi, da quando son li che ci provo e ci riprovo a fd entrare in posti del genere ed è sempre la stessa minestra,la stessa gente fancazzista che ti fa il sorrisetto poi come ti giri chissà cosa tutto dice alle spalle!!purtroppo la maggiorparte di questi parassiti come hai detto tu assumono solo amici di amici e così via!così è e così proprio il mondo morirà,cone questa gente Falsa!
C'è chi muore creando i metal gear e c'è chi muore giocando ai metal gear!
La cazzata del giorno ormai l'ho detta.
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
cit M.L.KING
credo che mai nella storia come oggi, il mercato offra speranze anche a chi dietro non ha nulla.
sulle prime pagine arrivano sviluppatori dal nulla a patto che abbiano una buona idea, spesso assemblabile con pochi euro.
vedi angry birds, vedi fez, vedi fLow, Limbo, Braid e altri mille.
se uno ha davvero idee e vuole iniziare, la strada è questa.
proverò anche questa strada, vediamo che salta fuori
Permessi di Scrittura
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