Nuove generazioni.

[Alessandro330]

Io penso che la nostra generazione (cioè quella ultimi anni 80, primi anni 90) sia stata l'ultima che si sia potuta godere la vita in modo differente.

Il motivo principale è nella tecnologia, che quando eravamo piccoli noi non era così invasiva e alla portata di tutti.
Se dovessi fare un paragone lo accosterei al boom dell'automobile e della tv degli anni 60.
Io a 12 anni mi guardavo tonnellate di cartoni e stavo perennemente fuori a giocare.
Adesso conosco bimbi di 8/9 anni che hanno già FB, girano liberamente per internet e hanno cellulare sempre a portata di mano.

Sembra una visione nostalgica, ma se lo noto io che ho 20 anni un fondo di verità c'è.

[Antanikkius]

Secondo me si ha fin troppa fretta di crescere, io ho avuto una gioventù piuttosto limitata, in senso che uscivo pochissimo con gli amici a causa dello sport, e non potendo frequentarli mi sono accorto che molti hanno perso di vista ciò che è davvero importante.
Molti ragazzi si trovano al mondo senza nemmeno sapere cosa vogliono fare di loro stessi.
Comunque le ultimissime generazioni, partendo dalla 96-97, non mi stanno piacendo affatto, troppi ragazzi (quasi bambini) che hanno una voglia di apparire grandi che li fa comportare in maniere assurde.
La sorellastra della mia ragazza è del 97 e letteralmente va a letto con tutti i ragazzi che trova.

[Lorenzo GOV]

a me sembra tanto il discorso di un ragazzo già maturo fossero tutti così...

No, è il tipico discorso di fase transitoria adolescenziale di rifiuto del comune modello comportamentale coevo e di proiezione di un ideale di se stesso anticonformista e pseudo-ascetico.

Che la generazione odierna sia peggiore di quella passata è un topos divenuto ripetitivo già ai tempi di Plauto: seguendo questo ragionamento, leopardianamente potremmo concludere che siamo fortunati se non siamo già esitinti da una mezza dozzina di secoli.

Semplicemente ogni epoca, ogni generazione, ha i suoi feticci, ha i suoi mezzi di omologazione di massa, ha i suoi comportamenti funzionali alla propria immagine nella società. E ogni epoca, ogni generazione, ha i suoi sofisti, i suoi Don Chisciotte, i suoi poeti romantici, i suoi figli dei fiori, i suoi emarginati, i suoi "brutti".

[sssebi]

Ho sentito dire che in una lapide di diversi migliaia di anni avanti Cristo ci hanno trovato scritto una frase detta da un vecchio nonno di quell'epoca che tradotta significa proprio "Le nuove generazioni non sono più come quelle di una volta"

La frase è ovviamente vera, troppa monotonia se le generazione restassero sempre uguali, poi è impossibile dato il progresso e l'evoluzione. Quindi è naturale che ogni generazione non sarà come le precedenti.
Poi tutte le solite seghe mentali della colpa dei genitori, delle nuove generazioni che fanno schifo, del dove andremo a finire e così via, sono tutte le solite frasi che dicono sempre perchè notando il cambiamento nasce il dubbio se le cose vanno peggio o meglio, alla fine si tende a dire che vanno sempre peggio e che andremo a finire nella merda in mano ai giovani d'oggi. Ma in realtà non è per niente vero, il mondo continuerà ad andare avanti come ha sempre fatto, le generazioni cambieranno sempre e in ogni generazione nasceranno i soliti dibattiti che quelle attuali non sono più come quelle di una volta...

P.S. Mi sono accorto di aver detto più o meno ciò che ha detto Lorenzo, tradotto da me in linguaggio più potabile per tutti

[The Philosopher]

Mi sembri veramente troppo ancorato a pregiudizi e luoghi comuni. Sono tutte cazzate, secondo me. Come ha detto Lorenzo (in modo molto più complicato, ma nel complesso più esplicativo), questa generazione, come tutte, contiene dei coglioni, come delle persone intelligenti, punto.

[Alessandro330]

Secondo me invece la situazione attuale è tutta diversa da 100 - 1000 anni fa.

Stiamo arrivando a un punto dove le macchine stanno prendendo sempre più piede nella nostra vita quotidiana.
Le persone non si conoscono più in modo convenzionale, ora c'è internet.
I ragazzini non giocano più e socializzano come facevamo noi senza cellulare e computer, come facevano i nostri padri, nonni ecc..

Se ci mettessimo nei panni di un ragazzino dell'800 e confrontassimo la sua infanzia con quella di uno dei nostri padri le differenze sarebbero minime.
Si può dire lo stesso di un dodicenne oggi? Io non credo.

[Lorenzo GOV]

E con ciò?
Non dubito che l'avvento di internet abbia prodotto dei cambiamenti che si potrebbero definire epocali nella creazione di una sub-cultura universale e nella possibilità di una rapportualità tutta nuova, ma non cambia il discorso di fondo che ho fatto.
Forse, si può discutere se l'ipertecnologia contemporanea abbia acuito o meno un'impressione che rimane tuttavia storica dell'uomo.

[The Philosopher]

Lorenzo è carico stasera.

[Dargil]

Si parlasse di proprio almeno

[Alessandro330]

E con ciò?
Non dubito che l'avvento di internet abbia prodotto dei cambiamenti che si potrebbero definire epocali nella creazione di una sub-cultura universale e nella possibilità di una rapportualità tutta nuova, ma non cambia il discorso di fondo che ho fatto.
Forse, si può discutere se l'ipertecnlogia contemporanea abbia acuito o meno un'impressione che rimane tuttavia storica dell'uomo.

Invece lo cambia di parecchio.
Perchè se prima l'essere umano viveva in prima persona ogni esperienza della vita, come socializzare o avere un contatto più profondo con il mondo circostante, al giorno d'oggi ci stiamo limitando sempre più dietro a uno schermo.
Siamo abituati ad essere sempre connessi con il mondo, a realtà diverse dalla nostra in pochi secondi.

E' una cosa che il genere umano non ha mai sperimentato prima, quindi non mi sembra il caso di paragonarlo alle generazioni passate.
Il comportamento delle nuove generazioni appunto cambia, e si distingue dalla vita che facevano tutte le generazioni precedenti.