Originariamente Scritto da
IISNT
Per come sono fatto io penso di sì, lo penserei... ma non tanto per l'utilità in sè rispetto alla società, quanto per l'utilità rispetto alla vita stessa. In effetti ho mia nonna, che amo molto, in uno stato avanzato di Alzheimer, e per quanto mi riguarda ho individuato il periodo della malattia in cui a mio avviso è morta. Nello stato attuale mi rappresenta una sorta di zombie, e per ogni giorno in cui il suo corpo vive sofferente e la sua testa no non posso fare altro che dispiacermi per lei (e augurarle di smettere di soffrire quanto prima). Considerando che la persona in SVP è in uno stato ancora più vegetativo (che da un certo punto di vista è anche meglio, almeno non prova angoscia), se un mio caro fosse in tale stato in effetti dovrei dire che la sua "utilità" sarebbe inferiore a quella di un tavolino. Ma non nel senso che non servirebbe agli altri, quanto nel senso che non servirebbe nemmeno a sé stessa, in quanto non ci sarebbe vita, non ci sarebbe gioia, parola, scopo, discorso, pensiero. Solo un corpo nutrito artificialmente, privato della sua intimità, lavato da infermieri e costretto all'artificiosità fino al bisogno più naturale. In effetti un corpo che non va in decomposizione perché mantenuto attivo da macchine non fa altro che consumare risorse, in cambio offre soltanto una finta presenza a parenti che non riescono ad accettare la separazione con una persona che in realtà è già morta. Questo lo dico pensando ai miei familiari più stretti in quella situazione.
Non direi la stessa cosa per persone a me estranee. In quel caso non mi sentirei di esprimere giudizi troppo categorici, ma difenderei con forza la volontà della persona in stato vegetativo. Ovviamente è una volontà che possiamo conoscere soltanto da sue dichiarazioni precedenti all'SVP. Questo è quanto. Violare l'intimità di una persona che non vuole "vivere da morto" è uno scandalo, su questo ho pochi dubbi. Se i miei familiari mi tenessero in uno stato del genere vorrei resuscitare per prenderli a pedate, per quanto amorevole possa essere il loro desiderio di non lasciarmi andare. Ma un desiderio di questo tipo ha due lati molto oscuri. Uno particolarmente macabro, che porta di fatto le persone a tenere attivo il corpo di un morto. E uno particolarmente immorale, che è il non rispettare l'autonomia e la volontà di una persona, violando la sua sfera più intima, dal colon ai genitali.