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  1. #1
    Senior Member L'avatar di Dargil
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    Predefinito Torneo recensioni-lavori

    Benvenuti a tutti. E' consueto per lo staff di un torneo offrire una presentazione mastodontica e prolissa del torneo, cosa che non faremo. Perché? Non lo vogliamo noi e non lo volete voi. Andiamo dritti al punto: è una competizione amichevole tra appassionati che daranno sfoggio di due delle loro qualità quali l'abilità nello scrivere e la loro cultura videoludica.
    Non siamo qui per criticare i vostri lavori, ma solo per condividere la nostra passione e dare giudizi che si avvicino il più possibile all'obiettività nei nostri limiti umani, senza fare nessuna distinzione tra utenti e titoli presi in esame.
    Per assicurare la massima lealtà da entrambe le parti, ove saranno postate le regole sulle quali si erigerà questa competizione, vi preghiamo di leggere con attenzione e rispettare il regolamento.

    Regolamento

    1)Il torneo si baserà su 5 turni, il partecipante dovrà presentare una recensione per ognuno di essi, per un totale di 5 lavori compiuti alla fine della competizione.

    2)Ad ogni turno il partecipante potrà scegliere un solo titolo tra gli otto disponibili. In totale la lista vanta di 40 giochi ed è stata creata sulla base delle proposte degli utenti, entro i limiti delle conoscenze dei giudici.

    3)Il partecipante avrà a disposizione sette giorni interi per concludere il lavoro.

    4)Il partecipante è pregato di preannunciare il titolo sul quale si cimenterà per venire incontro alle esigenze dei giudici.

    5)La competizione non pretende recensioni professionali, ma sicuramente questo parametro è l'obiettivo a cui il partecipante deve puntare; è pregato quindi di usare una forma consona correlata ad una presentazione limpida.

    5)Il giudizio non sarà in alcun modo influenzato dai gusti del giudice, ma si baserà unicamente sulla valutazione della forma e del contenuto, cercando di seguire i canoni che più si avvicinano all'oggettività.

    6)E' possibile che in giudice non conosca un titolo, pertanto sarà sufficiente il voto di almeno di 3 membri dello staff per convalidare la review.

    7)La puntualità è una virtù che non va dimenticata. In caso di problemi o ritardi, si è pregati di contattare un giudice.
    Ovviamente varrà anche per un membro dello staff, che dovrà annunciare la propria indisponibilità in anticipo.

    8)Riallacciandosi alla regola precedente, alla fine del quinto turno verrà data un'ulteriore settimana a giudici ed utenti di concludere il loro operato, nel caso ci siano arretrati di vario genere.

    9)La valutazione sarà su scala decimale. Il numero finale verrà dato dalla media dei voti dello staff.

    10)Sarà SEVERAMENTE VIETATO esprimere la propria recensione attraverso un voto (che sia numerico, in stelle e così via). Il testo parla per sé, per noi giudici è assolutamente inutile un freddo e sterile numero che travisa totalmente lo spirito del thread.

    11)Non sarà necessario un linguaggio strettamente tecnico o numerose nozioni, una rielaborazione personale chiara e coesa dettata dal vostro spirito critico sarà più che sufficiente.

    12)Il limite di caratteri per le vostre opere sarà di 15.000, esattamente un post pieno(10.000 caratteri) e mezzo. In caso contrario il partecipante verrà penalizzato.

    13)Sarà vietato l'uso di immagini e video. Al contrario, saranno permesse citazioni del gioco ed informazioni.

    14)Nel caso sveliate particolari importanti del plot del gioco, siete pregati di avvisare gli altri utenti in modo da non rovinare la trama a coloro non l'avessero ancora giocato.

    15)A prescindere dalle circostanze presentate nella regola precedente, siete comunque pregati di inserire le review sotto spoiler, in modo da non appesantire il topic. In caso contrario mezzo/un voto in meno.

    Giudici
    Spoiler:
    Dargil
    Dragon Slayer
    Loaldnt
    ‎~Snake eater
    Sentinel


    Questo topic verrà usato essenzialmente per postare le recensioni stesse e i giudizi, quindi per chi avesse domande usare l'altro topic
    Ultima modifica di Dargil; 28-07-2011 alle 15:37

  2. #2
    Senior Member L'avatar di Dargil
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    Predefinito Lista

    1° turno
    Spoiler:
    God of War-PS2

    Pokemon ver.Rubino-GB.Adcance SP

    Dead space-PC/PS3/360

    Wipeout 2097-PC/PSX

    XIII-PC/PS2/Xbox/Gamecube

    Myst-PC/PSP

    Return to castle Wolfenstein-PC/PS2/Xbox

    Crash Bandicoot 2-PSX


    2° turno
    Spoiler:
    Portal-PC/PS3/Xbox360

    Mass effect-PC/Xbox 360

    Spyro-PSX

    Il signore degli anelli La terza era-PS2/Xbox

    Call of duty 2(IW)-PC/Xbox360

    Grim Fandango-PC

    Fallout 2-PC

    Prince of Persia Le sabbie del tempo-PC/PS2/Xbox


    3° turno
    Spoiler:
    Heavy Rain-PS3

    The elder scrolls IV Oblivion-PC/Xbox360/PS3

    Halo Combat evolved-PC/Xbox

    The secret of Monkey Island-PC/PSN/Xbox Live

    Resident evil 2-PC/PSX

    Mario64-Nintendo64

    Zone of the enders 2-PS2

    DOOM64(essendo il remake del primo ci va benissimo che prendiate in considerazione anche l'originale per pc)-Nintendo64


    4° turno
    Spoiler:
    Metal gear solid 3-PS2

    Devil May Cry- PS2

    Grand thef auto IV-PC/PS3/Xbox360

    Final fantasy VII-PC/PSX

    Sly cooper-PS2

    Beyond Good&Evil-PC/PS2/Gamecube/Xbox

    Half life-PC/PS2

    Never Winter Nights-PC


    5° turno
    Spoiler:
    Max Payne-PC/PS2

    Bioshock-PC/PS3/Xbox360

    Silent hill 2-PC/PS2/Xbox

    ICO-PS2

    Castlevania Symphony of the night-PSX/SegaSaturn/PSP

    Deus EX-PC

    Psychonauts-PC/PS2

    Soul reaver 2-PC/PS2

    siete pregati di avvertire la vostra scelta nell'altro topic
    Ultima modifica di Dargil; 15-08-2011 alle 15:50

  3. #3
    Senior Member L'avatar di Dargil
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    1° turno

    Spoiler:
    Foppa-God of war= 7-6-6.5-7-6.5= 6.6

    R-107-Crash Bandicoot 2= 5.5-4.5-5-5-5.5= 5.1

    Borio-XIII= 7.5-8-7.5-7.8-7= 7.56

    Obs-Dead space= 7.5-8.5-8-8-8= 8

    Uloz-Crash Bandicoot 2= 6.3-5.5-6-6-6= 5.96

    Davide-God of war= 5-5.5-5-5-4= 4.9

    Marcatzeri-Pokemon Rubino= 7.5-6.5-7-7= 7


    2° turno

    Spoiler:
    R-107-Spyro= 5.5-5.5-5-5.8-5.8= 5.52

    Davide-Spyro= 8-7.5-7.5-7.6-7= 7.52

    Borio-Call of duty 2= 8-7-8-7.8-8= 7.76

    Obs-Portal= 6-7.5-7.2-7-5= 6.54

    Uloz-Portal= 7-7.7-6.8-7.5-7.8= 7.36

    Foppa-Prince of Persia Le sabbie del tempo= 8.5-8.7-9-9-8.5= 8.74

    Marcatzeri-Mass effect= 6-7-6.5-6.8-6.5= 6.56

    Jojo-Spyro= 7-7-6-7=
    Ultima modifica di Dargil; 28-07-2011 alle 18:02

  4. #4
    Storm Dragon - Reviewer L'avatar di Tatsumaki
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    guarda che wipeout 2097 è per psx, non per ps2....

  5. #5
    Dancing Dude L'avatar di foppa21
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    Io rompo gli indugi e pubblico la mia prima recensione.

    Titolo God of War dei Santa Monica per PS2.

    Inizialmente volevo prendermi più tempo e pensarci bene. Poi ci ho ripensato e ho scritto di getto. Un gioco che non toccavo da anni, ma che a suo tempo spolpai...

    spero sia di vostro gradimento, segue nel secondo post il commento finale per ragioni di lunghezza (sono sui 11,8K caratteri ma devo spezzarla in due).

    Non mi sembra di aver incluso spoiler di trama, qualche riferimento c'è ed è impensabile non metterlo in una recnsione.

    Spoiler:


    GOD OF WAR per PS2

    Premessa:
    Quando comprai God of War non lo conoscevo affatto. Non leggevo riviste o recensioni online, e non avevo la benchè minima idea di cosa mi aspettasse. Ma trovandomi fra le mani questo gioco nello sperduto e famigerato Auchan di Cepagatti (guai a chi ride! ndr.) fui attratto dalle immagini sul retro della custodia. Un mostro enorme, un ciclope? Non potevo certo lasciarlo lì. E comprai quella che si rivelò una killer application per la ormai vetusta PS2.

    Questa è Spartaaaaaaa!!!
    L’impatto è tanto suggestivo quanto immediato. Una volta inserito il dvd di gioco nel vecchio monolite nero infatti vi troverete di fronte ad un primo piano del faccione del protagonista, alquanto minaccioso anche in virtù di una musica di fondo piuttosto forte ed inquietante, ma molto ispirata.
    Premuto il fatidico tasto “start”, un grugnito degno di una bestia immonda vi introduce alle vicende di gioco: protagonista è Kratos, un valoroso e muscolosissimo generale dell’esercito spartano, o meglio, IL guerriero per antonomasia, capace nel corso degli anni di guidare l’esercito di Sparta verso innumerevoli vittorie grazie al suo coraggio e ad una buona dose di crudeltà.
    La storia in realtà ha inizio dall’epilogo, con il virgulto e nerboruto Spartano che si sporge da una rupe dall’alto del Monte Olimpo, deciso a compiere un gesto clamoroso per porre fine ai suoi tormenti. L’avventura comincerà grazie ad un flashback, che piano piano dipanerà quelli che sono i tragici avvenimenti che hanno portato Kratos, noto anche come il Fantasma di Sparta per via del colore cinereo del suo corpo, a dover affrontare un destino irto di difficoltà e combattimenti sanguinosi. Che culmineranno con uno scontro titanico finale contro la sua nemesi, un essere a lui fin troppo superiore, niente meno che il dio della guerra Ares in persona!
    Senza aggiungere altro sulla trama, non si può fare a meno di constatare che quest’ultima non rappresenta certo un punto di forza del titolo, e non si avvicina alle vette narrative raggiunte negli anni da altri games. Nonostante ciò il plot narrativo rimane godibile e molto funzionale al gioco, ed ogni filmato sull’oscuro passato del guerriero risulterà molto soddisfacente e carico di pathos.

    Gameplay:
    God of War è un action-adventure in terza persona dove si fondono in maniera molto riuscita combattimenti brutali, fasi esplorative, ed enigmi da risolvere per procedere nel corso dell’avventura. Il tutto in una cornice mitologica greca molto evocativa, seppur con tinte noir e qualche elemento di fantasia un pò kitsch (beh, nell’antica Grecia non ricordo ci fossero soldati-scheletri a bighellonare fra gli antichi templi). Nessuna riproduzione storica, ovviamente, ma l’ambientazione risulta molto azzeccata ed è uno dei pregi maggiori del titolo.
    L’arsenale bellico di cui dispone Kratos si compone delle efficacissime Lame del Caos, ossia due lame saldate direttamente alle braccia del protagonista tramite due catene estensibili (gentile dono da parte del suo vecchio “datore di lavoro” Ares). La peculiarità di quest’arma è la possibilità di raggiungere nemici anche lontani a schermo, travolgendoli con un turbinio di mosse e combo che donano al protagonista un’ampia gamma di modalità per fare a pezzi chiunque osi pararsi dinanzi al suo cammino.
    L’uso dei tasti cerchio e croce permetteranno l’uso di attacchi più rapidi e veloci, oppure lenti ma più potenti, ed in più si può dar vita a combinazioni capaci di lanciare in aria nemici per poi saltare, riacchiapparli e scagliarli contro altri eventuali oppositori.
    Il tutto dona al gameplay un ritmo molto frenetico e divertente ma anche variegato.
    A ciò aggiungete gli attacchi magici che Kratos otterrà nel corso dell’avventura, anch’essi in tema di mitologia greca (Furia di Zeus per scagliare fulmini e saette ed arrostire i nemici, oppure lo sguardo di Medusa per pietrificarli, giusto per citarne due a caso).
    Ultima nota di rilievo per i famosi/famigerati QTE (Quick time Event), ossia delle combinazioni di tasti da premere al momento giusto per far compiere delle mosse particolari a Kratos, solitamente colpi finali e risolutivi ai danni di nemici grossi e/o boss finali. Anche qui, nulla di nuovo (Shenmue dice niente?), ma alcuni di questi sono delle piccole chicche.
    La crescita del personaggio e del suo arsenale è legato invece alla raccolta di sfere colorate, ottenibili sia eliminando allegramente gli esponenti del bestiario che Kratos dovrà affrontare e sgozzare, sia aprendo i numerosi scrigni localizzati nei vari scenari. Sfere verdi, rosse ed azzurre, per ripristinare rispettivamente l’energia vitale di Kratos, gli HP per potenziare le Lame del Caos (nuove combo) e per potenziare le magie. Chiudono il repertorio di oggetti da scovare le piume della Fenice e gli occhi della Gorgone per poter ampliare la propria barra dell’energia magica e vitale (rappresentata manco a dirlo da un’elmo spartano).

    In definitiva il gameplay di God of War non fa una grinza. Pur non apportando significative innovazioni rispetto ad altri esponenti del genere, giocare nei panni di Kratos è un piacere. Fluido, frenetico, brutale nel corso della pugna, ma con qualche spazio alla riflessione e all’ingegno nella risoluzione degli enigmi. Forse non saranno dei capolavori in stile “settimana enigmistica”, alla fine si tratta pur sempre di muovere macigni, sposatere oggetti o tirare leve, ma alcuni potrebbero rivelarsi piuttosto impegnativi e non di immediata comprensione.
    Se a questo si aggiungono anche alcune sezioni quasi platform, in cui dovrete guidare lo spartano attraverso gli scenari per fargli raggiungere fisicamente un particolare punto, si capisce quanto questo gameplay sia divertente e mai monotono.

    L’angolo della tecnica: t’è vist che roba?!?:
    Tecnicamente il titolo non fa una grinza. A guardare il gioco la prima cosa che un bauscia milanese come me possa pensare è : T’è vist che roba???
    Graficamente God of War era quanto di meglio si potesse trovare su PS2 nel periodo in cui fu rilasciato. Le animazioni di Kratos sono veramente bellissime in ogni suo movimento. Forse un bestione palestrato coperto da un gonnellino può non rappresentare l’apice di game design, ma non si può discutere la cura profusa nella realizzazione dei vari personaggi nonchè degli ambienti di gioco. Palazzi, strade, strapiombi, statue, fondali, gli inferi, corsi d’acqua, navi, qualunque location è riprodotta con dovizia di particolari, e molti degli oggetti sono devastabili dalle Lame del Caos. Molto particolare il modo in cui gli sviluppatori hanno ricreato l’Ade, sede “temporanea” di lotta per il nostro protagonista, con tinte di giallo/rosso fuoco molto adatte allo scopo.
    Qualcuno potrebbe obiettare che le inquasdrature sono precalcolate, e che questo consenta agli sviluppatori di sfruttare un vantaggino grafico non indifferente.
    La mia risposta è: chissenefrega. Sono chiamato a valutare il risultato finale, e questo è ottimo ed indiscutibile.
    Il sonoro è una delle perle del gioco. Consiglio a chiunque debba ancora giocare questo titolo di farlo con il volume alto per godervi il soundtrack ultra-caricante e capace di gasare anche un bradipo, a patto di aver spedito in vacanza genitori e vicini di casa.
    La colonna sonora è degna di una produzione holliwodiana, e non sfigura nemmeno di fronte a musiche di colossal cinematografici. Pollice in su per il sound, e un plauso anche al doppiaggio italiano che risulta ben curato.
    La longevità non è elevatissima, ma in modalità God (sbloccabile dopo aver concluso il gioco nella modalità di difficoltà precedente) ci ho messo 25 ore per arrivare ai titoli di coda (di cui 10 solo per lo scontro finale, to be honest).
    La rigiocabilità non è elevatissima, ma la modalità God in prospettiva di sbloccare diversi contenuti speciali e features, alcune molto divertenti (costumi bizzarri per Kratos) allunga inevitabilmente la durata dell’avventura per tutti coloro che avranno apprezzato il titolo.
    La difficoltà sembra tutto sommato calibrata verso l’alto (in modalità god è impegnativo), non lo si può definire un titolo difficilissimo, ma a tratti ci vorrà una buona dose d’impegno.

    La chicca: il primo QTE ai danni del ciclope, culminante con l’estirpazione violenta dell’occhio al malcapitato mostrone; le fasi “sessuali” in cui Kratos per guadagnare sfere rosse deve soddisfare, sempre tramite QTE, due affascinanti signorine in topless;

    Il momento memorabile: Kratos fugge dall’ Ade più incazzato che mai; lo scontro con Idra per le dinamiche del combattimento che non ero riuscito a cogliere immediatamente; ed infine l’avvicinamento di Kratos ad Atene in fiamme, con un Ares in versione gigante che sta portando morte e distruzione.

    Il momento da dimenticare: il deserto delle anime erranti in cui Kratos si trova ad affontare le sirene. Per quanto sia intrigante ascoltare i rumori delle sirene per idendtificarle ed ucciderle, e nonostante l’importanza della situazione. è il momento più noioso che ho trovato nel gioco.

    L’enigma più frustrante: Trovare l’uscita nuotando al di sotto di una colonna, e non dirò di più per evitare spoiler. Chi vi scrive sarà un pò tardo, ma ci ho messo molto tempo a capire dove fosse situato il cunicolo per uscire.

    Il personaggio chiave: Il becchino

  6. #6
    Dancing Dude L'avatar di foppa21
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    commento finale:

    Spoiler:

    Commento finale:
    God of War è un grandissimo gioco action. I combattimenti vedranno a volte anche decine e decine di nemici a schermo, e falciarli tutti in maniera selvaggia sarà un’eseprienza appagante e molto divertente. Verserete ettolitri di sangue e vi immedesimerete in un guerriero senza pietà. Scordatevi il tipico eroe senza macchia e senza peccato. Kratos è un anti-eroe spietato, che pur di raggiungere il suo scopo non disdegnerà di spazzare via civili ed innocenti.
    Ovviamente tutta questa violenza, alcune scene a tinte forti (squartamenti, sgozzamenti vari) rendono il gioco consigliato esclusivamente ad un pubblico adulto (infatti è un PEGI 18+, per la cronaca). Senza dimenticare anche alcune scene piccanti di sesso piuttosto esplicite.
    Per i giocatori alla ricerca spasmodica di un action game “diverso” dalla massa, caratterizzato da novità e ultra-originalità....questo non è il vostro titolo.
    La verità è che God of War si distingue dai suoi simili per via dell’atmosfera cupa e gotica, per la carica che infonde al giocatore, per il carisma brutale del protagonista. Andare avanti nella storia darà una sensazione di invincibilità anche nei momenti in cui il livello delle sfide da affrontare salirà di grado fino allo scontro ultimo. D’altronde, “l'unico modo per redimere i peccati commessi in passato, è usare i poteri che gli dei dell'Olimpo gli hanno concesso".
    Per concludere una panoramica sui difetti che nel gioco non mancano, ma che per fortuna non minano lo status di killer application. La visuale della telecamera, per quanto cinematografica e sempre spettacolare non consente cambi di visuale, e a volte penalizza il giocatore nei combattimenti. La longevità non è eccelsa, ma rimane di tutto rispetto considerato il genere cui appartiene (e ad essere onesti prolungare troppo le vicende potrebbe causare alla lunga anche un pò di noia).
    Infine si portrebbe segnalare che per quanto appariscenti le magie di fatto possono essere trascurate a scapito delle lame del caos, che rimangono sempre e comunque l’arma più efficace (a parte qualche caso in cui l’uso della magia è obbligatorio per proseguire).
    Un gioco che consiglio a tutti coloro che cercano un’avventura non lunga ma intensa, da vivere d’un fiato per cercare di capire quale sarà il fato di Kratos e degli dei dell’olimpo.


    PS: sorry per averla postata nel thread sbagliato oggi pomeriggio...sono proprio stordito!

  7. #7
    Senior Member L'avatar di generaleborio
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    Questa è la mia recensione di XIII

    Spoiler:
    Cosa succede quando l’uomo con il fucile incontra l’uomo con il fumetto? La risposta è semplice, nasce XIII, un brillante sparatutto in cel-shading , che unisce le meccaniche classiche di un fps o gioco di azione ad una grafica vivace e fumettosa, arricchita da una trama ricca di colpi di scena e sorprese che vi sproneranno a portare a termine questa incredibile avventura.

    La particolarità di XIII, che lo distingue da tanti altri videogiochi che impiegano questa tipologia di grafica è che vengono utilizzati molti clichè tipici del mondo dei baloons, ossia ci troveremo davanti ad un vero e proprio fumetto interattivo , avente le classiche nuvolette contenenti i discorsi dei personaggi, le tipiche espressioni onomatopeiche come le grida di dolore degli avversari che cadranno sotto i nostri colpi e via dicendo.

    Questo ambizioso progetto trae ispirazione dalla serie di fumetti franco-belga scritta da Van Hamme e pubblicata da Dargaud nel corso degli anni ’80. Protagonista delle avventure virtuali e su carta è un povero smemorato che una mattina si ritrova su una spiaggia statunitense senza sapere nulla sulla sua identità e sui motivi che lo hanno portato in quella situazione; dopo essere stato soccorso da una premurosa bagnina viene assalito da un gruppo di lestofanti senza scrupolo che non esitano a trucidare la giovane soccorritrice ed ha così inizio un’ avventurosa caccia all’uomo e ai suoi preziosi ricordi, che lo legheranno in modo indissolubile ad eventi più grandi di lui come l’omicidio del presidente degli stati uniti d’america. Difatti il capo di stato statunitense nel corso di una parata viene assassinato con un colpo di fucile di precisione, ricordando il nefasto omicidio di John Fitzgerald Kennedy, perpetrato nel 1963 a Dallas, ed il nostro sventurato protagonista pare essere il maggiore indiziato, nonché l’unico dato che tutte le fotografie,scattate quel giorno, lo ritraggono inequivocabilmente armato e pronto a compiere una strage; così dovremo scoprire la verità ed eventualmente riconoscere la nostra colpevolezza. Gli unici frammenti del tenebroso passato sono un il tatuaggio XIII sul nostro petto ed una chiave di una cassetta di sicurezza della Winslow Bank, grande banca internazionale.

    Il gameplay di questo fps riserva molte sorprese ed è forse il motivo per cui risalta nella massa di giochi di questo tipo; infatti oltre a sparare ai nostri avversari con le armi convenzionali ( pistole, shogun, fucili d’assalto,…) potremo utilizzare anche molti elementi presenti nello scenario come sedie, bottiglie, scope, le quali risultano specialmente utili se vogliamo solo stordire i nemici. Un altro importante fattore di varietà sono le fasi stealth in cui ci sarà richiesto di infiltrarci in una banca, in una base militare o in altri luoghi, senza ovviamente far scattare l’allarme e talvolta evitando di causare vittime civili.

    Analizzando XIII da un punto di vista tecnico dobbiamo innanzitutto lodare il comparto grafico, che nel 2003, anno di pubblicazione del titolo, era uno dei migliori presenti sulla piazza grazie soprattutto alla sua originalità ed inoltre le cut-scenes realizzate con strisce di fumetti sono eccellenti e appassionanti, l’unica pecca in questo ambito sono dei banali errori grafici come cadaveri che trapassano i muri e bug di questo tipologia, su cui è possibile chiudere un’occhio. Invece la parte sonora è molto valida con un doppiaggio quasi sempre impeccabile e adeguato ai diversi personaggi di questo frizzante videogames e spesso potremo notare come i nostri avversari siano spassose caricature e usciranno con simpatiche battute prima di andare in contro al loro fatale destino; inoltre la colonna sonora è ottima e alterna le classiche musiche da action movie, adatte a trasmettere adrenalina, a melodie più lounge e jazz che segneranno spesso le cut-scene.

    Oltre ad una longeva campagna assai varia e mai ripetitiva o scontata, vi è un reparto multiplayer non alla altezza del single, difatti sarà che ormai siamo viziati dalle grandi produzione come cod o battlefield, pertanto la modalità online di XIII non spicca affatto per originalità e sebbene le mappe e le modalità siano molteplici, risultano sempre la stessa salsa( deathmatch, team deathmach, cattura la bandiera,…), l’unica interessante è “caccia”, in cui dovremo cercare di uccidere un pupazzetto veloce e letale raffigurante la morte, evitando che ci riescano prima gli altri giocatori e stando attenti ad evitare il suo tocco, ovviamente fatale.

    GIUDIZIO FINALE:

    XIII è un gioco fenomenale per quanto riguarda la sua modalità in singolo, con una trama degna dei migliori thriller e spy movie, in cui attenderemo con ansia ogni rivelazione atta a far luce sui nostri ricordi; inoltre la varietà di situazioni ci stupirà sempre e non ci annoieremo mai, proprio grazie al mix di generi ed ambientazioni di questo gioco, tutto ciò e poi accompagnato da un reparto tecnico favoloso e di tutto rispetto per l’anno di pubblicazione. Comunque anche in XIII sono presenti dei difetti, tra i quali spiccano l’IA dei nemici, troppo tonti ai livelli di difficoltà più bassi, tanto che spesso sembrano cercare apposta di farsi uccidere e non sembrano mai molto reattivi alle nostre azioni; un'altra grossa pecca è data dalla scarsa varietà ed originalità del comparto online, davvero mediocre e trascurabile ed infine non si può che essere in disaccordo con la ubisoft nella scelta di un finale troppo aperto, che in 8 anni non è mai stato completato da un degno sequel.

    Quindi giovani concludo consigliandovi caldamente di andarvi a procurare una copia di questo magnifico capolavoro video ludico, in modo che la ubisoft si degni di creare il tanto agognato XIII 2.

  8. #8
    San Andreas Videogames L'avatar di ObsCorey89
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    Predefinito Recensione Dead Space - PC

    Ho preferito non allungare troppo il brodo per evitare di risultare ripetitivo, avrei voluto aspettare ancora un po' ma preferisco consegnare per primo la rece su Dead visto che siamo in 3 e si potrebbe finire col scrivere cose simili... Preciso che ho recensito la versione per pc che potrebbe presentare leggere differenze da quelle Xbox360/PS3.

    Spoiler:
    Spazio profondo, ventiseiesimo secolo. Un ingegnere minerario e una piattaforma oramai abitata da strani mostri. Questi gli ingredienti serviti da una quanto mai sorprendente Electronic Arts in Dead Space. Un messaggio di richiesta di soccorso e si parte, ma nemmeno il tempo di allacciarsi le cinture e l’atmosfera sale subito a mille, con il guasto della nostra USG Kellion e il successivo schianto su una trivellatrice occupata da creature dall’accoglienza non proprio “calorosa”. Isaac Clarke e la sua lama al plasma non sanno ancora cosa li aspetta, non c’è tempo per gli indugi, benvenuti sulla USG Ishimura!

    La prima cosa che salta all’occhio in Dead Space è l’atmosfera, sin da subito ci ritroveremo a vagare in corridoi nel migliore dei casi vagamente illuminati, con gli occhi spalancati, sperando che da quell’angolo non appaia nessuno pronto a farci a fettine. Il sonoro è probabilmente l’aspetto più curato, grida strazianti, rumori metallici, voci sussurrate e strani versi ci spingeranno quasi alla pazzia, fino quasi a farci sussultare e preoccupare per il rumore dei nostri stessi passi, o per quel cadavere che sotto il peso dei nostri passi emette rumori sinistri. La tensione diventerà palpabile quando i necromorfi vi faranno sobbalzare sulla poltrona facendovi capire con le cattive che in Dead Space non si scherza, ascensori, stanze, o corridoi che siano, potete star certi che non sarete mai al sicuro, tutto ciò che potete fare è armarvi di coraggio e cominciare a far saltare qualche testa o, in questo caso, qualche arto. La grafica è ben curata, soddisferà anche i giocatori più esigenti, mentre la visuale ricorda diversi TPS, ma anch’essa risulta una scelta azzeccata, sarete costretti a guardarvi sempre intorno, con un occhio di riguardo alle spalle, se non volete ritrovarvi con l’ artiglio di qualche malintenzionato a pochi centimetri dalla vostra giugulare. Un altro dei punti di forza di Dead Space risulterà lo scontro con i nemici, i combattimenti infatti non saranno mai scontati o ripetitivi, dovrete mantenere la concentrazione al massimo se non volete rimanere senza munizioni, infatti ogni nemico presenterà i suoi “punti deboli” il tutto ci farà notare quanto in Dead Space il confronto tra umano e mostri sia sbilanciato, fattore cinico ancora più accentuato nel corpo a corpo a mani nude. Qui i meno pazienti potranno lamentarsi per una giocabilità a tratti un po’ macchinosa e frustante e un sistema di mira non proprio adeguato a creature così agili e veloci, fattore che, tuttavia, potrà rappresentare una buona sfida per altri.

    I presupposti non saranno dei migliori, ma non abbattevi coraggiosi esploratori! Dalla vostra avrete i membri della vostra stessa squadra e oramai unici sopravvissuti, Kendra Daniels e Zach Hammond, pronti a guidarvi in quella che sarà una delle odissee più spaventose mai viste nel mondo videoludico. Tutti sappiamo che il sostegno morale non è tutto quando ci si appresta ad affrontare orde di nemici, quindi pronto ad agevolarci la missione ecco un arsenale di tutto rispetto. Oltre alla già citata lama al plasma e ad un armatura in grado di effettuare upgrade, potremo contare sul supporto della modalità stasi, un bullet time alla Max Payne, ovvero un rallenty che ci permetterà di avere la meglio sui nemici più facilmente, inoltre potremo contare sul modulo cinetico, che ci permetterà di scaraventare oggetti a destra e a manca ed altre feature che scoprirete con il proseguire nel gioco. Infine potrete costantemente potenziare il vostro equipaggiamento, o anche fare rifornimenti nei negozi sparsi nella Ishimura, tutto ciò contribuirà, a volte, a cambiare l aspetto di Isaac. Ad evitarci tempi morti alla ricerca della “retta via” ci sarà un sistema di ricerca obiettivo che ci indicherà la strada, un GPS “spaziale” utilizzabile ogni qualvolta lo vorremo. A tutto questo aggiungete sequenze ricche di azione, esplosioni e colpi di scena ed otterrete un quadro completo su questo capitolo.

    Ricapitolando, Dead Space si presenta al grande pubblico come un survival horror di nuova generazione, caratterizzato da un comparto tecnico sbalorditivo, che tuttavia sarà godibilissimo anche a chi non è proprio patito del genere che tanto ci ha fatto emozionare nelle precedenti generazioni, essendo caratterizzato da un impronta action abbastanza marcata. Assente il multiplayer, tuttavia la modalità in singolo ci accompagnerà per almeno una dozzina di ore ad alto tasso adrenalinico. Un titolo che non potrà proprio mancare nella collezione di ogni appassionato, ma ci stiamo divulgando troppo, lasciate che sia l’intreccio delle urla su Aegis VII con il rumore della vostra pistola a parlare per me, lasciate che si alzi il sipario e che si racconti dell’odissea di Isaac Clarke. Welcome in Dead Space.
    Ultima modifica di ObsCorey89; 14-07-2011 alle 22:56 Motivo: errore grammaticale
    ObsCorey89
    Citazione Originariamente Scritto da Phantasmagoria detto "Milf Hunter" Visualizza Messaggio
    è chiaro che la descrizione "milf hunter" è puramente goliardica, serve solo non essere handicappati per capirlo

  9. #9
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    Ecco qua la mia recensione di Crash Bandicoot 2, spero che vi piaccia:
    ci sono anticipazioni sulla trama.
    Spoiler:
    Recensione :
    Crash Bandicoot 2 : Cortex Strikes Back
    Un’ icona del suo genere

    PREMESSA
    Nel lontano 1997 usciva il seguito del primo Crash bandicoot nato dalle menti dei Naughty Dog, il gioco può essere considerato come una riaffermazione potenziata del primo capitolo, che già aveva ottenuto un ottimo successo, consolidando la figura di Crash Bandicoot come icona e punto di riferimento del genere platform. Il gioco si configura come un platform puro, genere che ai giorni nostri sta lentamente morendo, infatti titoli che nella generazione attuale vengono considerati platform (vedi gli ultimi Ratchet and Clank ) hanno abbandonato lo stile dei platform veri e propri in favore di una componente troppo action.
    INTRODUZIONE AL GIOCO
    Come già detto in precedenza il titolo si configura come una riaffermazione potenziata del primo capitolo, in quanto l’impostazione di base è la stessa ma con molti miglioramenti sia a livello di contenuti che sul gameplay. Il gioco inizia dalla fine del primo capitolo quando Cortex cade del suo castello. Precipitato in un grotta buia trova un cristallo viola e lo fa analizzare dal suo assistente N.Gin. Scopre l’esistenza di altri 25 cristalli (in totale 26), che si rivelano fondamentali per salvare il mondo messo in pericolo da un allineamento di pianeti. Cortex chiede a Crash di aiutarlo a trovare a gli altri cristalli sparsi uno in ognuno dei 25 livelli del gioco. Crash, mentre nella parte introduttiva del gioco stava cercando le batterie del computer della sorella Coco, viene e rapito da Cortex e portato nella Warp Room da dove potrà accedere ai vari livelli del gioco attraverso dei portali per recuperare i cristalli. Oltre ai cristalli sarà possibile recuperare 42 gemme che avranno anch’esse una funzione a livello di Storyline. La warp room è suddivisa in 5 stanze ognuna con 5 livelli da completare, l’accesso alla stanza successiva è permesso dal superamento di una boss battle al termine dei 5 livelli di una stanza. Il gioco si configura (come il predecessore) come una serie di livelli da completare, con l’aggiunta della possibilità di scegliere l’ordine con cui completare i portali di una stanza. La trama sarà costituita dal comparire di tanto in tanto della voce o dell’ologramma di Cortex o Coco che annunceranno novità o colpi di scena. Da ciò si può capire come la trama passi in secondo piano mettendo in evidenza come i Naughty Dog si siano dedicati maggiormente ad arricchire e migliorare il gameplay piuttosto che curare la trama (poco male !).
    GAMEPLAY
    Per quanto riguarda il gameplay possiamo dire che si basa su una semplice formula di base tipica di un platform, si tratta di completare i vari livelli seguendo un percorso lineare che si svolge in un unica direzione con vari ostacoli da superare, raccogliendo le già conosciute mele e recuperando i vari cristalli, la telecamera è fissata alle spalle del giocatore tranne in alcuni casi (esempio: nei livelli bonus abbiamo la classica inquadratura da platform in 2D), nonostante la formula di base sia ripetitiva e identica al predecessore ciò che migliora e rende più dinamico e variegato il gameplay sono le tante e piccole innovazioni introdotte che vanno ad arricchire l’esperienza di gioco, per esempio i livelli dove calvacheremo Polar Bear, oppure voleremo con un jetpack sono delle interessanti e divertenti variazioni sul tema, inoltre gli scenari ora sono più arrichiti di particolari e offrono ambientazioni diverse, si spazia da scenari ambientati sulla neve fino ad ambientazioni futuristiche. Ciò che risulta migliorato non è però soltanto il mondo di gioco ma anche il nostro Crash presenta nuove mosse con cui interagire con l’ambiente , oltre alla classica rotazione abbiamo ora anche la scivolata, la panciata, la possibilità di accovacciarsi e spiccare salti più elevati, questo nuovo parco mosse di Crash ha portato alla creazione di diversi tipi di nemici, alcuni dei quali possono essere sconfitti soltanto con una specifica mossa, e all’introduzione di nuovi tipi di casse, come per esempio le scatole metalliche che possono essere distrutte soltanto con una sonora panciata, oppure le scatole NITRO che esplodono al primo tocco. È importante sottolineare anche il fatto che esistono innumerevoli modi in cui Crash può morire, a seconda del nemico o ostacolo che si trova davanti. La difficoltà risulta ben calibrata, adatta sia a giocatori occasionali che hardcore gamer, se vogliamo completare la trama principale non troveremo grandi difficoltà a recuperare tutti i cristalli, mentre se vogliamo completare totalmente il gioco e andare più a fondo raccogliendo tutte le 42 gemme dovremo impegnarci non poco.Sono tutte queste piccole innovazioni a migliorare notevolmente il gameplay, innovazioni ed espansioni che se considerate di singolarmente costituiscono un nulla di fatto ma nel loro insieme riescono ad ampliare un esperienza di gioco già consolidata rendendo questo sequel non un copia-incolla del predecessore, come ad un primo impatto potrebbe sembrare, ma anzi una riaffermazione potenziata di esso.
    GRAFICA E SONORO
    Se sul versante del gameplay abbiamo notevoli miglioramenti non si può dire lo stesso per quanto riguarda il lato tecnico e il motore grafico. Risulta evidente che il motore grafico è identico al predecessore seppur arricchito con migliori texture, poligoni meglio definiti, e ambientazioni più dettagliate del predecessore. Un motore grafico comunque sia fluido che si dimostra adeguato a questo sequel. La fisica risulta molto precisa e ben calibrata come d’altronde necessita un ottimo platform, salti, pattinate sul ghiaccio e immersioni nel fango sono rese con accuratezza. I modelli dei personaggi risultano ben fatti, Crash è sempre il solito “eroe” buffo che non ne combina mai una giusta e le sue espressioni durante tutto il gioco, sia quando muore che quando ottiene una conquista, sottolineano la sua comicità e l’intento di Naughy Dog di strappare qualche sorriso ai giocatori anche nei momenti in cui verrebbe da tirare il joypad contro il muro, ed è proprio questo tipo di caratterizzazione che ha fatto amare Crash da più di una generazione di giocatori. Anche i Boss di fine stanza e l’antagonista per eccellenza Neo Cortex sono ben caratterizzati e risultano divertenti e buffi. Le musiche sono azzeccate e la colonna sonora risulta la migliore di tutta la serie, ogni musica è adatta all’ambiente in cui ci si trova e risulta adeguata all’atmosfera di gioco generalmente comica e divertente. Abbastanza buoni anche i doppiaggi in italiano, le voci risultanto ben calibrate con il labbiale dei personaggi.
    COMMMENTO FINALE
    Se siete in cerca di un vero platform con un’ atmosfera divertente e umoristica allora Crash Bandicoot 2 fa al caso vostro. Il gameplay risulta divertente e si mantiene sempre su alti livelli per quanto la formula di base sia semplice. Se non siete ossessionati dalla grafica datata rispetto ai giorni nostri il gioco si mantiene al passo con i tempi e risulta più godibile di tanti altri titoli che si spacciano per platform ma che in realtà non lo sono o lo sono appena. Inoltre un motivo in più per apprezzare questo gioco è la presenza di Crash, personaggio carismatico che per un periodo è stato l’icona dei platform per Ps1 come lo è sempre stato Mario per Nintendo. Infine questo titolo si configura come il migliore di tutta la saga realizzata da Naughty Dog poiché i titoli seguenti usciti per Ps2 e Xbox360 realizzati da altri team sono un insulto la vero Crash Bandicoot.

    Ultima modifica di Uloz; 18-07-2011 alle 12:21

  10. #10
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    Recensione God of War Ps2.

    Spoiler:

    Quali fattori deve avere un videogioco per essere bello? Ne esistono tanti per ogni genere, ma ne esiste uno che li accomuna tutti: il divertimento. Già il divertimento, quella sensazione che esalta il giocatore in maniera tale da tenerlo incollato allo schermo per ore. Chi videogioca lo sa, e lo avrà sperimentato varie volte. Ebbene, se di divertimento stiamo parlando, ecco che tra la marea di titoli si fa largo God of War. Sapete, la mente umana produce dopamina (una sostanza simile ad una droga) quando raggiunge un determinato obiettivo che si era prefissato. Una volta raggiunto l’obiettivo, il cervello ci fornisce una dose di dopamina gratificandoci. L’effetto che fa God of War sui giocatori è proprio questo. Soddisfazione, felicità, gratificazione, sono tutti sentimenti che si provano dopo aver finito il gioco. La creazione dei ragazzi di SCEA trasporta il giocatore in un’avventura epica, esaltante e fantastica. No, non sto esagerando, provare per credere. In questo taglia-e-affetta dannatamente divertente potremo impersonare un dio vero e proprio, e utilizzare combo devastanti. Ma iniziamo con ordine: impersoneremo Kratos, un eroe spartano tutto d’un pezzo che non teme né uomini né dei, braccato dai sui irrimediabili peccati e dai suoi rimorsi; forse uno dei personaggi videoludici più carismatici di sempre, vista l’aggressività che lo contraddistingue nelle battaglie. Dopo dieci lunghi anni, gli Dei dell’Olimpo decidono di perdonarlo, a condizione che Kratos affrontasse un incarico incredibile: sconfiggere Ares, il dio della Guerra, recuperare il vaso di Pandora e salvare Atene. Ci troviamo nell’antica Grecia, e gli sviluppatori si sono davvero sbizzarriti con la fantasia, creando una Grecia abitata da creature mitologiche aggressive e letali, che non ci penseranno due volte ad attaccare Kratos. Sin dai primi minuti, iniziamo a squartare e ad uccidere orde di nemici, il tutto arricchito da location curate nei minimi dettagli. In God of War infatti, imbattersi in ambientazioni uguali tra loro è pressappoco impossibile, vista la varietà degli ambienti. Ma il bello del gioco, è il gameplay. Uccidere nemici con le due devastanti spade di Kratos è qualcosa di divertentissimo, ma non avremo a disposizione solamente le due spade: man mano che si procede nel gioco, avremo la possibilità di utilizzare una nuova arma ed impararne le nuove tecniche . Un dio che si rispetti poi, deve avere dei poteri magici. Et voilà, ecco che avanzando nel gioco Kratos avrà a disposizione diverse magie devastanti, come la testa di Medusa (dopo averla sconfitta si intende) per pietrificare i nemici o i micidiali fulmini di Zeus. Ognuna di queste armi e magie, possono essere potenziate attraverso i globuli rossi che otterremo uccidendo nemici, inalando combo incredibili o semplicemente aprendo dei bauli sparsi nel gioco. Come in un RPG, potremo potenziare le diverse abilità di Kratos a nostro piacimento e potenziando magie ed armi, non solo renderemo più potenti i nostri attacchi, ma sbloccheremo delle mosse nuove, che andranno ad arricchire la vasta gamma di attacchi disponibili. Se poi il gameplay è arricchito da degli enigmi piuttosto complessi e da dei Quick Time Event, ovvero delle sequenze di gioco dove è necessario premere in tempo il tasto che compare su schermo, non manca veramente nulla. Infatti alcuni nemici, dopo averli tartassati per bene, potranno essere sconfitti con degli spettacolari QTE dove il tempismo è la cosa più importante. La grafica poi, è davvero impressionante: curata nei minimi dettagli e ben fatta per un gioco su Playstation 2. In conclusione, compratelo, poi vedrete la scorta di dopamina che vi procurerete!
    Ultima modifica di El Blaze; 15-07-2011 alle 13:36


    "La guerra è affascinante per chi non l'ha mai davvero provata" - Erasmo

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