Visto "Kotonoha no niwa"(Il giardino delle parole), di Makoto Shinkai. Come in "Cinque centimetri al secondo", permane lo stile fotografico/pittorico dell'autore, che anche in questo caso suole sovrapporre la voce narrante a scorci di vita quotidiana, rappresentati da oggetti di uso comune. Ottimo lo stile del disegno, soprattutto per quel che riguarda i paesaggi, al limite del fotorealismo, che fanno da contorno ad una storia permeata di grande sensibilità e delicatezza, di cui non voglio spoilerare nulla. Mi è piaciuto decisamente di più di "Cinque centimetri al secondo", l'ho trovato più maturo e in grado di creare empatia tra lo spettatore e i protagonisti, nonostante la sua brevità (46 minuti circa). Breve, ma intenso, per me è un film da vedere.