Originariamente Scritto da
Cloud Strife
Quasi quanto è divertente vedere un ragazzino di 16 anni convinto di aver capito tutto dalla vita.
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Mi pare che pure tu pecchi di presunzione, o sbaglio?
Comunque non pretendo di capire "tutto dalla vita", ma credo di potermi esprimere sulla scuola che frequento, o c'è il limite di età?
Io non parlo per antipatia personale verso il classico (o perlomeno, non solo per quello), visto che io conosco varie persone (anche molto intelligenti), tra amici e familiari, che hanno finito il classico, sono andati all'università e hanno fatto bene, e hanno tutti ammesso che la preparazione fornita dal classico verteva su campi abbastanza inutili.
Perché no, il classico NON dà una preparazione totale,
Mai detto, non penso esista una scuola del genere
bensì dà una preparazione teoricamente totale ma che in pratica favorisce (naturalmente) le materie umanistiche e tralascia (di molto) la matematica, la fisica e le scienze in generali.
Sembri veramente parlare solo per stereotipi e sentito dire secolari. Al classico si fanno due ore in meno di matematica rispetto allo scientifico (nel mio caso un'ora in meno visto che faccio il PNI), ma le ore di scienze sono le stesse e di ore di fisica ce n'è una in meno. Quindi sto "molto" l'hai tirato fuori dal cilindro. Ovviamente allo scientifico verrà approfondito tutto di più, ma vale lo stesso discorso per il latino. Magari io farò più letteratura e critica rispetto a quanta ne hai fatta te, ma la grammatica è la stessa, e le basi sono identiche nel caso uno dei due volesse fare lingue antiche all'università.
Mia sorella, 100 alla maturità, 14 di versione di latino (o greco, non ricordo cosa dovesse tradurre per la maturità), nel primo semestre di università si è dovuta far aiutare da me (quarta scientifico) perché avevo conoscenze e metodi di ragionamento in ambito fisico e matematico che a lei mancavano (perché la traduzione di versioni e la filosofia forma la logica e il pensiero quanto vuoi ma non è un metodo che vale anche per il ragionamento matematico, e anche qui non parlo per antipatia personale ma per aver conosciuto persone andate al classico che mi hanno confermato questa cosa).
Non conosco persona brava in latino e greco che non sia brava in matematica. Ti insegna un ragionamento analitico che si può applicare benissimo a qualsiasi altra scienza che non sia la grammatica. La filosofia non capisco cosa c'entri visto che si tratta di studi eminentemente storici. Senza contare lo sforzo di studio che viene richiesto, abitua decisamente all'università.
A facoltà come ingegneria e medicina la conoscenza del greco è solo parzialmente utile, visto che comunque queste due facoltà esplorano materie e discipline affrontate maggiormente e meno superficialmente da un istituto scientifico.
Non per il greco, ma per la forma mentis che viene impartita con lo studio delle lingue classiche. Viene insegnato il rigore delle nozioni e l'importanza dell'enciclopedismo (non si improvvisa, le cose si sanno o non si sanno) in maniera quasi maniacale. Certo, non è una scuola simpatica da fare, ma ti fa sopportare ogni cosa che viene dopo. Le ore di scienze sono le stesse e di fisica abbiamo un'ora in meno.
Ovviamente, se si vuole andare a una facoltà di filosofia o di lettere (classiche o moderne che siano) la preparazione di un indirizzo classico è sicuramente invidiabile, ma rimane il fatto che gli sbocchi di questi indirizzi siano davvero limitati rispetto a quelli che si possono avere ad ingegneria e medicina.
Le basi di fisica e di anatomia vengono insegnate in entrambe le scuole allo stesso livello, quindi non vedo che senso abbia tutto il ragionamento a monte. E comunque, la maggior parte degli studenti in medicina viene dal classico.
Comunque ripeto che questo varia anche da persona a persona visto che c'è gente del classico che ha una mentalità adatta alle discipline scientifiche e riesce a recuperare le grandissime lacune nell'ambito all'università e brillare, così come c'è gente che va allo scientifico giusto per dire "vado ad un liceo" e non saper derivare x² (cosa che ho scritto anche nel post precedente, ma a quanto pare è troppo facile focalizzarsi sulla provocazione per leggere attentamente il resto).
Le grandissime lacune NON ESISTONO. Non so che scuola abbiano frequentato i tuoi conoscenti o amici, ma io sono ancora in contatto con alcuni amici delle medie che fanno lo scientifico e le differenze, le lacune, gli argomenti saltati non ci sono. Ovviamente ogni scuola ha il suo focus, ma le basi indispensabili per andare all'università vengono OVVIAMENTE insegnate in ogni scuola. E quando capirai che l'ammettere che provochi non rende le tue argomentazioni più forti ma esattamente l'opposto?
Ma nemmeno per quello, è proprio perché molta gente pensa di andare allo scientifico per desiderio dei familiari o per bearsi di andare in una scuola "tosta" e poi appena arriva a qualcosa di leggermente complicato sprofonda nella propria inettitudine per certe materie (e di solito quelli che proprio sono negati nel DNA sono anche quelli che passano più tempo sui libri di matematica e fisica per strappare un miserissimo 6).