Coscienza e clonazione

**Daredevil** · 07-06-2011, 23:14

E' una curiosità che mi porto da quando vidi il film "Il Sesto Giorno", quello con Schwarzenegger sui cloni.

Il fondamento del film è avere la vita eterna grazie alla clonazione, cosa che viene ricordata più volte in molte scene. Per essere più espliciti, i tirapiedi del cattivo della situazione ogni volta che muoiono tornano clonati pochi secondi dopo, in modo da continuare la missione. Loro stessi considerano la clonazione come un semplice modo per tornare, infatti, ad esempio, anche quando si è feriti a morte per tornare subito in azione ci si uccide e poi ci si clona.

Il punto è che questi tirapiedi si lasciano uccidere quasi spontaneamente perchè sicuri di poter tornare, ma quella del clone non si tratta poi di coscienza diversa? Quando si muore e ci si clona, è vero che il clone ha tutti i ricordi e le esperienze dell'originale o del clone precedente, e difatti il suo pensiero è subito quello di "essere riuscito a tornare dopo essere morto", ma in realtà il precedente non è morto davvero portandosi con sè la propria coscienza? Si contraddicono ad esempio quando lo stesso Schwarzenegger vede e interagisce col suo clone contrapponendo la sua coscienza con quella della sua copia, eppure tutti gli altri considerano i cloni come un modo per tornare in vita, quando in realtà non è così perchè effettivamente è un altro a portare avanti una sua esistenza "a tuo nome". E' un concetto di immortalità piuttosto ambiguo e non comprendo ancora del tutto il ragionamento degli autori. Infatti i cloni, a parte nel caso del protagonista, non coesistono mai, ma si susseguono in nome del principio di un "trasferimento di coscienza". Senza questo principio, per logica, con i cloni ci farebbero un esercito di tirapiedi e non userebbero i soliti due o tre pipponi in continuazione.

E' dunque un ingenuo errore degli autori o in qualche modo la nuova coscienza può essere legata alla precedente? E' questo che nel film fanno oltre alla clonazione, cioè trasferire la coscienza? Se sì, perchè creano senza problemi il clone del protagonista quando questi è ancora vivo?

Pippe mentali su un vecchio film alle undici di sera, che ci volete fare

**John Fitzgerald Gianni** · 08-06-2011, 00:43

Anche a me quel film ha dato un sacco da pensare

Per me i cloni sono persone diverse ma chissene alla fine.
Io penso che ognuno non sia altro che i propri ricordi quindi finché rimango intatti questi è come se fossero la stessa persona.
L'originale che è schiattato non prova più niente(grazie al cazzo)mentre il clone è bello che contento di essere immortale.

**Daredevil** · 08-06-2011, 00:56

Contento fino a che non schiatta, cioè fino a quando non è costretto a cedere la sua esistenza al prossimo clone

**John Fitzgerald Gianni** · 08-06-2011, 01:03

Conta che quando schiatta è convinto di continuare a vivere e se anche così non fosse una volta crepato non soffre più né niente visto che non esiste.
Un tempo per "vivere" dopo la morte si facevano grandi cose, nel futuro si faranno i cloni

**Lorenzo GOV** · 08-06-2011, 01:05

Tutto si gioca sulla domanda: la coscienza è semplicemente il bagaglio di ricordi ed esperienze che ognuno ha o qualcosa di più?

**John Fitzgerald Gianni** · 08-06-2011, 01:09

Yuu si filosofeggia.
Per me la coscienza o, meglio, noi non siamo altro che i nostri ricordi.

**Daredevil** · 08-06-2011, 01:15

Io la filosofia la volevo evitare, ma vabeh

Mi riferivo al film in sè che ad altro.
Perchè insomma non si fanno un esercito piuttosto che considerare ogni clone come il proprio erede?

**Alessandro330** · 08-06-2011, 01:52

Potresti continuare ad essere "te stesso" se impiantassi il cervello in un altro corpo.

Ma da una persona morta, non basta tirare fuori il DNA e i ricordi, per riportarla allo stato prima della morte.

Sarebbe un'altro essere vivente con i tuoi ricordi, ma tu non esisteresti più.

E' solo un film.