Beh un problema fino ad un certo punto. Almeno ai miei occhi. Ti spiego. Se si considera il fascismo ad esempio, non esiste una scrittura o altro, che identifichi univocamente questo pensiero. Sostanzialmente si ha un idea vaga di virtu romana, fasulla ovviamente e di lucenti uniformi. Sostanzialmente il fascismo era il pensiero di una persona. Mussolini. Ora come può uno essere d accordo fino ai più profondi recessi con la mente di mussolini? Per quanto mi riguarda, la mente umana si difende. Per affermare di essere fascista quindi, uno modifica il pensiero di mussolini nel suo cervello, fino a renderlo accettabile, oppure addirittura si inganna. Esempio? I campi di concentramento sono male, i nazisti mi piacciono, divento negazionista. E questo modo di pensare diventa anche ferreo e difficile da scalfire!
Venendo poi al cattolicesimo, bisogna stare attenti. è vero che potrebbe anche a prima vista sembrare che un cattolico sia uno che obbedisce alla chiesa. Ma bisogna anche interpretare la cosa sotto un punto di vista temporale. è innegabile una certa evoluzione nel pensiero cattolico, e questo, persino nelle alte sfere è evidente, pensiamo all inquisizione, o al limbo o a quantaltro, e insomma nel bene e nel male anche credenze ferree sono state oggetto di modificazioni. Ora però se ammettiamo una certa evoluzione come possiamo stringere il termine cattolico fino a farlo calzare su qualcuno? Quindi se io credo che l aborto sia un orrore, e domani la chiesa lo leggittima, io devo piegare il mio pensiero a quello di altri senza alcuna base o principio? Insomma l evoluzione scardina tutto. Ecco per me la concezione vaga, e con i bordi più arrotondati del cattolico, è la classica evoluzione appunto. Una maggiore civilizzazione, la scienza, ma anche altre religioni "più morbide" per così dire, ci hanno portato a staccarci dalla gerarchia ecclesiastica (che io non demonizzo per carità e ad avvicinarci a lei solo quando un dubbio ci assale. Ma non ogni volta che dobbiamo decidere se aprirci un panino insomma. Si ha bisogno di ispirazione, ma non di qualcuno che pensa al posto nostro. (ovviamente quì non stò riportando gli errori di tale gerarchia). Ecco quindi una fase evolutiva proprio come quelle precedenti. Meno legame con la santa gerarchia . Però ora, fondamentalmente, possiamo dirci cattolici se non siamo d accordo con tutto ciò che dice un papa ? Io direi di si. Innanzitutto perchè dubito che ci siano membri di religioni antiche (e quindi stratificate e persino contraddittorie a seconda di chi scrive) che rispettano e tengono ad ogni singolo principio delle loro dottrine. In secondo luogo trovo che una certa elasticità mentale e rispetto di se stessi sia un dovere civico comune ad ogni cattolico, che non deve in alcun modo diventare uno strumento nelle mani di una classe ecclesiastica che non sempre si rivela così illuminata. Insomma per sintetizzare in una frase, il cervello è mio, il cuore è di DioDobbiamo stare attenti alle parole. Se uno apre un sondaggio per sapere quanti cattolici ci sono nel mondo e per capire quanto potere abbia la chiesa sulla morale, si avrebbe un risultato falsato nel caso in cui si dichiari cattolico anche chi ama il nuovo testamento ma giudica la chiesa come stupratrice del testo sacro. Le parole sono importanti e bisogna stare attenti nell'attribuirsi l'appartenenza ad un concetto con tante variabili interne (tutte con un grande peso).