Eh ma devi contare anche le vendite degli ebook O,..,O
Eh ma devi contare anche le vendite degli ebook O,..,O
Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.
Posto i primi che mi vengono in mente.
Il signore degli anelli (mamma che bello), la confraternita dell'uva (fante è una meraviglia), il viaggio del veliero (non so perché ma mi ha lasciato buonissime sensazioni), la civiltà bizantina (non è narrativa ma è bellissimo lo stesso), tre uomini in barca (ero a lacrime).
Ah, sto leggendo e rileggendo songs of innocence e songs of experience ed è come volare...
Tralasciando i classici:
1) Alfred Kubin - L'altra parte (capolavoro assoluto, mai letto libro più moderno)
2) William Faulkner - L'urlo e il furore (unico, stupendo, si contende il primo posto, e se lo prenderebbe pure se non fosse che fa rinunciare il 70% dei lettori con il primo capitolo stupendamente illeggibile)
3) Agota Kristof - Trilogia della città di K. (maestosamente pessimistico)
4) Philippe Meyer - Ruggine Americana (sottovalutatissimo e geniale)
5) Walter Moers - La città dei libri sognanti (Moers appartiene alla categoria "libri che leggi nella prima adolescenza e che ti influenzeranno per tutta la vita". Ho messo La città dei libri sognanti ma potevo mettere Rumo, Ensel e Krete o Le tredici vite e mezzo del capitano orso blu: sono dell'opinione che almeno uno di questi libri andrebbe letto nella propria vita, prima o dopo).
La cosa che trovo stupenda è come riesca a inserire significati profondissimi in poche strofe dalla struttura si semplice ma anche estremamente musicale. Sussurrare the tyger e sentire il suono della propria voce è un'esperienza impagabile.
A proposito, quando leggo questo libro ho il vizio di strofinare gli angoli delle pagine e anche di sentirne l'odore...
Uhm...
1 Il Ciclo delle Fondazioni di Asimov.
2 Il Fu Mattia Pascal di Pirandello.
3 Faust di Goethe.
4 La Coscienza di Zeno di Svevo.
51984 di Orwell.
6 On the Road di Kerouac.
7 Il Profumo di Suskind.
8 Macbeth di Shakespeare.
9 Siddharta di Hesse.
10 I Dolori del Giovane Werther di Goethe.
"Don't you know there ain't no devil, there's just God when he's drunk"
Devo leggere McEwan...
Io sono un tipo che ha letto poco/che legge poco e a scoppio ritardato. Vuoi perchè dove vivo non sanno nemmeno come si pronuncia la parola biblioteca, vuoi perchè non mi sono mai potuto permettere di acquistare molti libri (più a scrocco che altro), quello che ho letto non è nemmeno una briciola di quello, che a quanto vedo, avete letto voi. Proprio per questo motivo mi viene spontaneo concentrarmi sul genere che più apprezzo, proprio per recuperarmi i must, e vado avanti arrangiandomi come posso.
In ogni caso, di sicuro metto al primo posto "Il Signore degli Anelli" di Tolkien, a seguito "I Giardini della Luna" di Erikson e poi "Le Pietre Magiche di Shannara" di Brooks (che seppur banale è riuscito a emozionarmi comunque tantissimo).
Al di là dell'impossibilità di stilare classifiche vere e proprie, di libri che mi hanno particolarmente colpito nominerei:
Vita e Opinioni di Tristram Shandy di Sterne
Moby Dick di Melville
Il codice di Perelà di Palazzeschi
Il lupo della steppa di Hesse
Il Giovane Holden di Salinger
Rumo di Walter Moers (qui concordo con Guren)
Bartleby lo scrivano di Melville
Storie di ordinaria follia di Bukowski
Per il teatro
La tempesta di Shakespeare
Il Faust di Goethe (uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale)
Aspettando Godot di Beckett
La vita è sogno di Calderon de la Barca
Se parliamo di poesia, su tutti Howl di Ginsberg, I canti dell'innoscenza e dell'esperienza di Blake e le poesie di Sanguineti. E gli epigrammi di Marziale che mi fanno sempre ridere
In ordine sparso.
- Delitto e castigo di Dostoevskij (il mio colpo di fulmine)
- I fratelli Karamazov dello stesso (il mio amore maturo)
- Memorie dal sottosuolo dello stesso (il mio amore giovanile)
- L'Idiota dello stesso (il mio amore sempiterno)
- Guerra e pace di Tolstoj (paradossalmente, la mia più grande sorpresa letteraria)
- Operette morali di Leopardi (di una profondità disarmante e forzatamente sottovalutata)
- La coscienza di Zeno di Svevo (psicanalisi che rulla assai)
- 1984 di Orwell (distopia realistica)
- Uno, nessuno e centomila di Pirandello (pazzia lucidissima)
- I viaggi di Gulliver di Swift (satira sopraffina)
- I Malavoglia di Verga (la descrizione finale è qualcosa di magnifico)
- La nascita della tragedia di Nietzsche (molto più che una genesi)
- L'ombra del vento di Zafòn (sfigura nel resto, ma ha un particolare valore affettivo per me)
- I Canti di Leopardi (la poesia)
- Affinità elettive di Goethe (l'amore e la coppia)
So' 15, sticazzi.