Kinami chiude al "calciomercato estero"
Continua a leggere la notizia
Kinami chiude al "calciomercato estero"
Continua a leggere la notizia
Ma posso sapere che senso ha una scelta del genere? Giusto per curiosità
Tizio europeo: "Uffa, voglio giocare PES ma mancano ancora alcuni mesi all'uscita europea... e dire che in giappone lo vendono già... ehi, aspetta! Su questo shop online jappo lo consegnano anche in Europa... e costa anche meno! Lo compro!" Tizio malvagio della Konami: "Acc! Io perdere zoldi! Achtung!"
Ma non è che facendo cosi calano un pò le vendite del gioco?
Tutte le console domestiche hanno il blocco da sempre in pratica, invece i vari portatili di Nintendo dal Gameboy al Ds sono sempre stati senza blocchi, in questo caso invece si è voluto far scegliere agli sviluppatori volta per volta. Diciamo che dal punto di vista dei produttori a volte possono non avere tutti i torti a volere i blocchi territoriali; immaginate un gioco americano molto atteso che esce appunto negli Usa prima che in'Europa; magari il produttore ha speso molti soldi per la localizzazione e per la distribuzione e poi scopre che molti di questi soldi sono stati spesi diciamo vanamente perché in tanti si sono rivolti all'importazione parallela.
Il fatto è che il mercato si sta via via distinguendo nei contenuti dei giochi. Ai Giapponesi piacciono infatti i giochi più "facili", mentre gli occidentali cercano un po' di più "la sfida". Un esempio è FFXIII: la riedizione per 360 ha una modalità "easy" che prima non c'era, ma anche la modalità ultra easy di Bayonetta ne è un esempio. Per giochi come PES non è da escludersi che una variazione intrinseca della difficoltà, realizzata per soddisfare entrambe le utenze, vada poi a richiedere una distinzione di verisoni anche per il gioco online... Cmq, siamo nel campo delle ipotesi...