Sto continuando la seconda di AHS. Ottima, superiore alla prima per ora.
Sto continuando la seconda di AHS. Ottima, superiore alla prima per ora.
Visto il primo episodio, come inizio non male
Lagertha <3
La seconda di Da Vinci's demons mi aveva fatto sperare in una serie divertente ma questa terza mi fa più sospettare in una roba stile terra nova: mortorio di filler per poi sciogliere la trama negli ultimi secondi dell'ultima puntata.
Il problema è che doveva durare almeno quattro puntate di meno.
1x01 di Battlestar Galactica, sotto consiglio di Dare ho saltato la puntata zero. Il primo impatto è confusionario, ma la cosa non mi dispiace, anzi, per ora il personaggio che mi incuriosisce di più è Gaius (ma mi pare anche scontato visto che è quello a cui dedicano più tempo) e voglio scoprire di più sulla bionda che ha un fare molto da... lucciola
L'unica cosa che non mi ha convinto è che alcuni elementi sono veramente poco futuristici, lavagnette sopra le quali si scrive con pennarelli? Telefoni che sembrano appartenere a decenni fa? Va bene che per problemi di budget non si possano fare cose esagerate e tutte in cg, ma diamine...
La Galactica è una nave vecchia che ormai doveva andare in pensione, ma per cause di forza maggiore ha dovuto prorogare il proprio servizio
Breaking Bad 4x11.
Cazzo che puntata, un finale a dir poco pazzesco, se non fosse già tardi correrei a guardarmi l'episodio successivo. Penso che stia diventando la migliore serie che abbia mai seguito in assoluto.
The Following fino a 1x08. Mantiene un ritmo serrato fino a quello che è, a detta di Carroll, il secondo atto del romanzo. Questo ha bisogno di un vero e proprio avvio ma mi aspetto anche qui qualcosa di bello movimentato e le premesse* ci sono.
*Spoiler:
Conclusa la prima stagione di The Following con l'episodio 1x15. Che cliffhanger...non ho parole e per adesso non ragiono con lucidità
The Wire è generalmente riconosciuto come la migliore serie TV di tutti i tempi, partito dal 2002 e ritenuto innovativo per il realismo di storia e personaggi e per l'uso intelligente delle critiche sociali rese di contorno alla storia. Ero interessato da tempo a iniziarmi questa serie, anche perché vista l'overdose da Breaking Bad ero curioso nel vedere se la serie di Gillian sia davvero la migliore attualmente in circolazione. La storia si apre con un caso di tribunale a cui il protagonista Jimmy (Dominic West) assiste da esterno. Quando l'imputato viene assolto sotto un chiaro segno d'intimidazione nei confronti dei testimoni, Jimmy parla col giudice e gli fa notare come quella tattica sia stata usata un'altra decina di volte dal gruppo di Backsdale, principale rifornitore di droghe a Baltimora. Questo spingerà il giudice a richiedere l'apertura di un caso che scotterà a diversi membri del dipartimento di polizia (Jimmy stesso avrà i suoi problemi) e da qui nascerà un gruppo di pessimi soggetti che spaziano da una poliziotta lesbica, a un novellino che ha come zio una testa grossa del dipartimento fino a Jimmy stesso, ritenuto la feccia della feccia. Su queste basi si svilupperà la trama nell'arco dei 13 episodi, e qui devo subito far notare un fattore che mi ha colpito positivamente, ovvero l'assenza di filler. Procede tutto in modo uniforme, non ci sono puntate di riempimento, il caso è sempre lo stesso che volta per volta si diramerà sempre di più. L'esperienza è molto realistica, lo spettatore sa già chi sono gli obiettivi e anzi ne vivrà spesso i punti di vista, visto che la serie è corale, con ampio spazio a praticamente tutti i personaggi che vediamo collegati al caso, che siano del dipartimento o della gang stessa. I personaggi sono fatti bene, in modo abbastanza concreto senza risparmiargli aspetti positivi o negativi, come il protagonista stesso, un uomo distrutto a livello familiare che lavorativo (tempo prima della vicenda era stato usato per una scalata di grado da diverse persone, tra cui il suo attuale migliore amico) e abbandonato a sé stesso, alcolizzato, dedito solo a un lavoro che sa non gli darà mai le soddisfazioni che vuole, così si impegna solo a dimostrarsi migliore di tanti suoi colleghi, mettendo in secondo piano il lavoro stesso, tutto per una piccola macchia egocentrica che ha sulla coscienza. La storia scorre bene, nelle prime puntate ci si può trovare spiazzati nel vedere come si parte praticamente dal nulla, ma volta per volta c'è sempre un indizio in più, qualcosa che rende tutto più definito e interessante. Alla fine i personaggi sono grigi e realistici, la storia coerente e non per forza di cose con un finale così scontato (piuttosto amaro devo aggiungere, in linea con lo stile della serie) e la cura notevole. Come prima stagione è ottima, rispetto all'esordio di Breaking l'ho trovato migliore e so che a ogni stagione migliora notevolmente fino a raggiungere l'apice nella quarta (idolatrata da ogni parte), per ora sono soddisfatto e ho già iniziato la seconda stagione
8.5