Cresimato sotto costrizione, ora mi dissocio da qualsiasi religione.
Non condivido né il credere né il negare un qualcosa che mai potrà essere provato, anche se sotto un profilo giuridico la seconda posizione è piuttosto sensata.
Per un periodo sono stato agnostico, poi ho capito che in realtà non significa un bel niente e ho formulato diverse teorie, ben lungi dall'essere reali o culti.
Si,ma cerca di distinguere i messaggi giusti che un movimento può promuovere, dalle azioni sbagliate di cani che ne hanno distorto il ignificato per raggiungere i loro scopi.
Anche i dogmi di una religione,sebbene non vadano più tanto di moda,possono essere materiale valido per riflettere ed interrogarsi su ciò che è bene e ciò che è male,da soli,senza riti e cerimonie impegnativi.
In sostanza ci sono cristiani che hanno fatto cose buone (tipo esortare gli altri ad amare il prossimo,nell'esempio) e cristiani paraculi, che hanno usato il timore incusso dalla credenza in una divinità per esercitare il potere sulle masse.
Non è vero,dunque, che la religione cattolica è fatta di sole cose brutte.
Perfetto, proprio quello che volevo sentire.
Per quando mi riguarda devo dire una cosa; sono sicuramente cattolico poichè sono nato e cresciuto in una famiglia che lo è (e quindi sono battezzato, cresimato e mi prendo l'ostia quando vado in Chiesa) e perchè continuo a frequentare ambienti come l'oratorio (faccio anche l'animatore durante l'estate) dove ormai ho stretto forti legami d'amicizia con i miei coetanei. Però non posso dire di credere in Dio, non ho ancora prove (nè materiali - com'è ovvio che sia - ma neanche metafisiche) della sua esistenza. Conduco una vita normalissima che però molto spesso è influenzata da questi ambienti cattolici; vado a messa, aiuto la parrocchia quando c'è ad esempio una festa (spesso si organizzano cene per la comunità dove io faccio addirittura il cameriere come volontario), ma questo purtroppo non implica una fede salda nell'individuo, cosa che infatti io assolutamente non ho.
Però devo ammettere che mi diverto molto e gli amici ce li ho anche in questo ambito; pensate che uno dei migliori bestemmiatori che io abbia mai conosciuto è il cerimoniere della parrocchia (per chi non lo sapesse, il cerimoniere è colui che coordina le azioni di chierichetti and company durante messe e cerimonie varie).
Però se permetti fai un pò di confusione in un senso. Pare che per essere cristiani si debba credere alle favolette. Per quanto spesso chi ha il dovere di diffondere il verbo, non si riveli qualificato, mi è capitato di conoscere persone davvero notevolissime. Se leggi la bibbia, gli eventi non son descritti quali una storiella che dovrebbe sostituire la storia vera, bensì per spiegare una filosofia, un modo di pensare, e riconoscere un piano superiore. In questo la religione cattolica (nuovo testamento in primis) è una sorta di dottrina di pensiero del tutto assimilabile alle religioni orientali. Venendo al difetto che vedi tu, è chiarissimo che deriva dall'abuso, e soprattutto dal piegare le difficoltà, e dal chiudere tutto in un bel pacchetto da dare in pasto alle masse. Quella che ti arriva sotto gli occhi, è una religione propagandata da chi talvolta ne sa meno di te, e da chi ha un interesse particolare. Ecco il concetto di Buono<===>cattivo, Obbedienza, tutto ciò che non si capisce l'ha fatto Dio, etc. Però se pretendi di imporre questa generalizzazione io sono costretto a importene un'altra. Pensi che chi non crede e magari non ha una preparazione scientificamente robusta sia più "attaccato" al mondo reale di un credente tipico? Io credo che se la possono litigare. Scie chimiche, dimostrare che Dio non esiste tramite equazioni, Cretinate sul paranormale, Magia, o tante altre cose, inferno e paradiso, sono 2 facce della stessa medaglia, ossia di chi utilizza la fiducia altrui per trarne beneficio.
Concludendo, e col rischio di passare per testimone di Geova, tralasciando il più arcaico e molto meno interessante vecchio testamento, ti invito a leggere il nuovo testamento, e dopo venire quì a dirmi se le parole di Cristo, sono anche lontanamente assimilabili a quelle che la chiesa ha messo in pratica. E non ti parlo di leggerlo in chiave religiosa, ma filosofica. Scoprirai che gli argomenti più gettonati, quali resurrezione, stelle comete, verginità della Madonna, e tutti quei conflitti da Buzzurri, non sono nient'altro che note a margine, di quello che in realtà è stato il pensiero filosofico che ha permesso (insieme alla scienza e a tanti altri fattori siamo chiari!) di arrivare al punto in cui siamo. Per me la prova più eclatante che Dio esista è nell'anacronismo di quello che dice Cristo. E' letteralmente incredibile che parole tanto antiche siano così attuali, e che le interpretazioni successive somiglino ad un rozzo scimmiottare. E' come se tu lasciassi dietro un teorema incredibilmente complesso e accurato, e via via un branco di scimmie tentassero di spiegarlo ad una platea di cretini...
Ultima modifica di Andrew Clemence; 08-11-2010 alle 16:55
Ma infatti ho o non ho criticato innanzi tutto la fede che nasce dall'ignoranza? Ho anche affermato che esiste una fede coscente, che non condivido ma che posso comprendere. Ho esplicitato la mia esperienza, esperienza di un piccolo paese ove difficilmente incontravi esimi conoscitori delle sacre scritture (che, per inciso, a differenza di molti credenti, ho letto, poiché non mi piace discutere di ciò che non so). Infatti nel mio post ho ribadito questo concetto, forse deve esserti sfuggito.
Continuo a non credere, davvero non trovo la necessità di un dio, credo che svuoti l'uomo dei suoi meriti, ma sono mie personali considerazioni. Non vedo nulla di male in una persona che si realizza nella fede in qualcosa di superiore, ciò che voglio evitare per una mia discendenza è quella fade acritica nata dalla mancanza di alternative.
L'agnostico, se non mi sbaglio, è colui che non possiede ancora gli strumenti necessari a prendere una posizione ben definita in ambito religioso. Diciamo che è colui che non può definirsi nè credente nè non-credente poichè sta ancora cercando la verità.
Bene, io allora potrei definirmi agnostico.