Originariamente Scritto da
C18-Crilin 4ever
Ecco la mia ^^
Il grande scontro
Polvere.
Era finito tra la polvere.
Crilin si rialzò agilmente, tornando nella posa di combattimento che gli era più congeniale.
Non doveva arrendersi. Poteva farcela.
Caricò la sua aura al massimo, pronto per il colpo che l’aveva reso famoso, l’adrenalina era alle stelle, così come la sua energia.
Fu un attimo.
Un gran numero di Kienzan solcarono il cielo, andando a colpire la donna bionda che gli stava davanti.
Perfetto.
Caricò nuovamente l’aura, pronto a tentare un nuovo colpo, doveva riuscire a sconfiggerla, a sconfiggere C18.
Ne andava del suo onore di guerriero.
Del suo onore di uomo.
La donna si rialzò, apparentemente senza alcun danno.
Riuscì a caricare l’aura, pronta a colpire il pelato.
Quando la sua energia raggiunse il picco massimo, colpì ripetutamente il marito con colpi rapidi e perfetti che lo fecero cadere al suolo.
Lo guardò brevemente per qualche secondo, un sorriso beffardo dipinto in volto.
Con la punta dello stivale gli diede un calcio, facendolo atterrare un metro più in là.
Era il momento del colpo finale.
Si girò e, senza guardarsi alle spalle, lanciò contro di lui un’onda dalla straordinaria potenza, che lo scaraventò lontano.
Lui stava perdendo.
Crilin imprecò a bassa voce.
Se solo non le avesse permesso di utilizzare quell’oggetto…
Adesso non si sarebbe trovato in quella situazione!
Si rialzò.
Un ultimo, disperato tentativo. La sua aura era di nuovo carica, lui era di nuovo pronto.
Mise tutte le energie che gli erano rimaste in un disperato Kakusandan.
Il piccolo guerriero lanciò una potente onda in cielo, sembrava avesse mancato il bersaglio, invece l’onda si divise in tante onde più piccole, che andarono ad infrangersi sul corpo della giovane cyborg.
L’aveva colpita, ma bastò un solo sguardo per capire che non aveva sortito l’effetto sperato.
Ormai gli rimaneva poca energia, stava morendo.
C18 gli si avventò contro, con rapidità ed efficienza.
Una serie di colpi ben piazzati, e per Crilin non ci fu scampo.
Si ritrovò faccia a terra, immerso nella polvere.
Aveva perso.
C18 sorrise allo sconfitto.
Un sorriso umiliante, per il povero uomo.
Immediatamente un nuovo guerriero scese dal cielo, fermandosi davanti alla donna.
Lei lo osservò alzando le sopracciglia.
Il Principe dei Saiyan era davanti a lei, pronto alla battaglia.
I capelli dorati che oscillavano al vento.
Un segno impresso a fuoco gli ornava la fronte.
Il segno di Majin Bu.
La giovane sorrise.
Era arrivato per lei il momento di ritirarsi, toccava a qualcun altro dare una bella lezione a quello scimmione.
Pochi rapidi gesti, e l’attraente cyborg prese il volo, sparendo nell’azzurro del cielo.
Non passò nemmeno un secondo che subito un altro guerriero fece la sua apparizione.
Capelli neri lunghi che gli incorniciavano il viso.
Una lunga cicatrice sul viso.
Occhi neri come al notte.
Un predone del deserto: Ianko.
Scese dal cielo, prendendo posto davanti a Vegeta.
Era il momento dello scontro.
I due guerrieri si abbatterono l’uno contro l’altro, in un crescendo di pugni e calci, senza che nessuno dei due sembrasse prevaricare.
Alla fine fu Ianko ad avere la meglio, con un rapido calcio si liberò dell’avversario, mandandolo al tappeto.
Caricò la sua energia, mentre l’altro era ancora a terra.
Doveva approfittare di quel momento.
Il guerriero diede prova di se, colpendo ripetutamente il saiyan.
Una calcio, che scaraventò il principe lontano.
Ripetuti colpi mirati al visto, che imprigionarono il principe nella morsa di un lupo.
E infine un attacco energetico portato sul ventre del saiyan.
Il principe si ritrovò così a terra, ma si rialzò prontamente.
Vegeta stinse i denti, inghiottendo il gusto amaro della sconfitta.
Non aveva ancora perso, no.
Ma quel singolo colpo era bastato a minare la sua autostima.
Il guerriero dorato si lanciò contro il terrestre, cercando di colpirlo ripetutamente, ma invano.
L’avversario rendeva nulli tutti i suoi colpi, schivandoli o parandoli.
Immediatamente la situazione si capovolse, adesso era Ianko a cercare di colpire il principe.
Qualche disperato tentativo di difesa, ma ormai era palese la superiorità del nemico su Vegeta.
Il saiyan venne colpito ripetutamente e scaraventato lontano.
Caricò la sua aura.
Doveva far vedere a tutti quanto valeva, lui era il principe dei saiyan!
Lanciò un disperato Final Flash, sperando di colpire il terrestre.
Niente, era tutto inutile.
Ianko scomparì, per poi riapparire dopo un secondo, era riuscito a schivare l’attacco.
Il principe iniziava a sentirsi frustrato.
Il giovane moro partì all’attacco travolgendo il principe con un gran numero di colpi, che lo lasciarono ormai quasi privo di energia.
Una Kamehameha ravvicinata fu l’ultimo tocco.
La ciliegina sulla torta.
La mossa finale.
Il principe giaceva ora a terra, prono.
Il viso schiacciato contro il terreno.
Con i capelli mossi dal vento, intanto, Ianko annunciava la sua vittoria.
Una grande scritta apparve sullo schermo: “Vittoria”
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“Mi dispiace per voi ragazzi, ma a quanto pare vi abbiamo sconfitto”
Bulma strizzò l’occhio, mentre con le dita faceva il segno della vittoria.
Crilin e Vegeta abbassarono il capo, umiliati, mentre C18 li guardava beffarda.
“Allora, cari…”
Incominciò la cyborg con voce mielata
“Com’è che dicevate? Che noi donne siamo inferiori a voi uomini nei giochi di lotta?”
I due abbassarono ancora di più il capo, mentre Vegeta stringeva i pugni, fino a sbiancare le nocche
“E adesso, che cosa avete da dire?”
I due non dissero niente.
Vegeta si alzò, scoccando alle due uno sguardo di fuoco, quindi andò a rinchiudersi nella Gravity Room.
Doveva ancora digerire la sconfitta.
E doveva anche digerire il fatto che Bulma avesse scelto proprio il personaggio di Ianko, per umiliarlo ancora di più.
Bulma sorrise, tronfia d’orgoglio, aveva distrutto il suo bel principe.
In fondo se lo meritava.
Prese la scatola, posizionata sul tavolino, e la guardò con soddisfazione.
Grazie a quel gioco, l’ego maschile del suo uomo aveva subito un duro colpo.
La confezione era semplice.
Un gran numero di guerrieri ammassati e in basso, al centro, una grande scritta: “Budokai Tenkaichi 3”.
Sì, comprare quel gioco era stato un ottimo affare.
Crilin aveva ancora la testa abbassata, mentre la moglie lo guardava con un sorriso di scherno.
“Allora, mio caro?”
Il giovane guerriero alzò la testa, fissando gli occhi glaciali della moglie, quindi fece un gesto di stizza.
“Non è valido! Se non avessi utilizzato quell’Oggetto Z ti avrei sconfitta!”
La moglie alzò le spalle, per niente turbata.
“La colpa è tua. Sei tu che me l’hai permesso, perché eri convinto che in quanto uomo avresti vinto comunque ad un gioco di lotta”
Crilin abbassò nuovamente il capo.
Sapeva che la moglie aveva ragione, l’errore era stato suo.
“E quindi? Su, ammettilo”
L’uomo la guardo con due occhi da cucciolo. Aveva già subito un duro colpo, era il caso di rigirare il coltello nella piaga?
Sì, stando agli occhi della sua bella moglie era il caso.
“Va bene…non è vero che noi maschi siamo più bravi nei giochi in cui c’è da combattere. Voi donne siete un milione di volte più brave e più astute di noi”
Bulma e C18 si guardarono, sorridendo compiaciute.
Donne 2, Uomini 0
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Nota: l'Oggetto Z di cui si parla è, ovviamente, "Carica dell'aura" che, equipaggiato ad un androide/cyborg, permette a quest'ultimo di caricare l'energia come gli altri guerrieri, senza dover aspettare che si carichi in automatico ^^
