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finito il regno dei lupi,iniziato l'inverno del mondo,adoro follet,ogni suo libro è un lungo viaggio verso un epoca passata,peccato solo per qualche banalità a cui spesso si lascia andare,e per alcuni personaggi un po troppo stereotipati,ma come ricostruzione storica è eccezionale
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Arrivati La danza dei Draghi, La furia, Il demone e La leggenda di Otori completa
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Dargil
Arrivati La danza dei Draghi, La furia, Il demone e La leggenda di Otori completa
Bella la Leggenda di Otori.
Aspetto, anche via mp se preferisci, tuo commento sull'evoluzione, doprattutto dal primo al secondo capitolo. c'è chi l'ha aprrezzata molto, chi invece è rimasto un pò disorientato.
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Fai conto che l'ho comprato dopo i tuoi commenti con Derfel lol
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Quasi finito la danza dei draghi, non mi rimane che piangere, in tutti i sensi.
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Un canchero a Martin, ma solo in senso figurale è inteso
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"Ora e per sempre" di Ray Bradbury
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appena arrivati "la spada del destino" e "ragione e passione"di sgarbi,ma ancora non posso finire di leggere "l'inverno del mondo maledizione
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La scorsa settimana ho recuperato un po' di numeri di Urania dedicati a due dei miei autori di fantascienza perferiti (Roger Zelazny e Robert Sheckley, più una raccolta di racconti di Bradbury). Per ora ho letto Io, l'Immortale; Signore di Sogni; La Pista dell'Orrore. Tutti e tre di Zelazny. Il primo e il terzo sono fondamentalmente dei romanzi pulp col protagonista tutto d'un pezzo che sa il fatto suo e ha fatto già tutto quel che doveva fare prima del tempo del racconto, così da vivere della sua stessa leggenda e dell'esperienza che ha già raccolto (il che lo rende in automatico taciturno). Dei due il primo (che è il primo romanzo di Zelazny) possiede una quantità tale di riferimenti letterari da fare spavento (per non parlare della facilità con cui cita il folklore greco) e dal punto di vista di gestione della trama, dei personaggi e anche della narrazione è mille volte superiore. Il secondo alla fine è il racconto di un viaggio.
Sorprendente è Signore dei Sogni (che a quanto ho capito è stato il suo secondo romanzo): il retroterra fantascientifico è usato più come scusa per giustificare la tematica (una donna cieca dalla nascita che vuole diventare una formatrice, ovvero una specialista di una strana forma di psicoterapia che opera manipolando i sogni del paziente), un po' come avviene nei romanzi di Philip Dick, ma lo spessore del testo è impressionante per la quantità di punti di vista (che aumentano coll'andare avanti del romanzo), per la serietà e la competenza con cui vengono affrontate certi argomenti (l'autodistruttività umana in rapporto allo sviluppo della tecnica, fondamentalmente, oltre alla radicale solitudine di ciascuno di noi) e per la padronanza dello stile. Per quanto manchi la leggerezza di Io, l'Immortale (che me l'aveva fatto apprezzare molto), credo sia un romanzo davvero notevole.
Consiglio Signore dei Sogni a Lorenzo GOV, se gli capita di trovarlo su una bancarella.
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Mi ha molto incuriosito, appunto e prendo sicuramente alla prossima man bassa di libri. Un grazie niccoso. :)
Ultimamente ho avuto davvero pochissimo tempo per leggere, ma davvero poco: mi sto concentrando sui due libri più famosi di Marc Levy, regalati da una mia amica.
Tematica amorosa affrontata con grande capacità.