Originariamente Scritto da
Voradhor
Perchè definirle contro natura?
La natura non è l'albero con il prato sotto o lo stile di vita "selvaggio". L'uomo non può andare contro natura, dato che è figlio della natura stessa, e sempre sarà soggetto alle stesse regole a cui sono sottoposti tutti gli altri esseri viventi. Di certo l'uomo vive ed è soggetto a queste regole in un modo diverso dal leone, ma c'è poco da girarci intorno, sono sempre le stesse per quanto possa sembrare strano.
L'uomo non trasmette il DNA in modo diverso dal leone, non segue un codice genetico diverso, non vive di reazioni chimiche esclusive e non si comporta in modo anomalo. Di base respira, si nutre e si riproduce :D, con tutte le eccezioni e peculiarità della nostra specie, così come ogni specie ha le sue diverse dalle nostre.
Le chiamo contro natura perché nascono da bisogni sociali che non sempre implicano un processo naturale. Prendi la politica sul controllo delle nascite in Cina, la ritengo contro natura. Avrebbe dovuto fungere da controllo e quindi potremmo assimilarla ad una forma di sopravvivenza affinché le risorse non venissero bruciate dall'eccessivo numero di persone, ma in realtà si è rivelata controproducente ed è stata abolita. Solo un contesto sociale evoluto (leggi umano) avrebbe potuto portare ad una decisione così drastica e fuori dai processi naturali, dove sappiamo invece che nella maggior parte delle specie (penso agli insetti ad esempio) le possibilità di riproduzione si basano sulla quantità non sulla qualità.
Comunque ti ringrazio per la spiegazione che hai dato, l'ho letta con interesse. Ma continuo a pensare che ritenere che l'uomo segua solo le stesse leggi naturali che vengono seguite da ogni essere vivente sia troppo semplicistico. Come se non si fosse in grado di descrivere un fenomeno fisico perché non si ha a disposizione la teoria corretta. Che poi fisica, genetica e scienza siano universali siamo d'accordo.
Una persona che si suicida dopo essersi riprodotto tendenzialmente è assimilabile ad un uomo che dopo che si è riprodotto invecchia e muore. Se i figli del suicidia non muoiono prima si essersi riprodotti allora il suo scopo ultimo è riuscito (pensate alla famosa vedova nera).
Per quanto sia strano da pensare il fatto che noi appunto "pensiamo" ed elaboriamo in modo molto più complesso di altre forme di vita, non ci eleva oltre agli equilibri naturali cosi come non ci evita di andare nella direzione destinata ad ogni essere vivente.
Pur agendo in modo molto diverso noi ci comportiamo come tutti gli esseri viventi.
Io mi chiedo se altre forme di vita "pensano". Un leone pensa o agisce in base all'istinto? La distinzione non è semplice ma credo che oltre un certo grado di complessità del pensare le regole naturali non siano più sufficienti a descrivere e prevedere il comportamento.
Invece esistono specie che si suicidano in natura, così come esistono animali gay (famoso l'esempio del leone gay).
In ogni caso ribadisco che il suicida, parlando in modo asettico e a-sentimentale, è di fatto un individuo che l'evoluzione elimina dal sistema società umana in quanto i suoi geni non devono essere tramandati poichè di scarsa qualità nel contesto ecologico in cui si trova.
Il fatto che la morte derivi da motivazioni psicologiche e non fisiche non preclude dal concetto evoluzionistico.
Nella società umana l'aspetto psicologico-mentale assume di fatto tutte le caratteristiche di un "carattere" che può essere vantaggioso o svantaggioso in base al contesto.
L'essere umano non è uscito dall'evoluzione semplicemente, con l'evolversi della società, ha cambiato i criteri con sui essa si manifesta.
Se un cucciolo di cane nasce meno forte e resistente degli altri, e la cucciolata è abbondante, probabilmente morirà perchè gli altri cuccioli gli precludono l'accesso al latte materno, ovvero nel contesto cucciolata l'evoluzione ha favorito gli individui più forti perchè in ottica futura saranno quelli con più chance di riprododursi.
Oggi se un feto nasce male, malformato o prematuro, in ospedale si salva e cresce diventando un uomo senza problemi. Questo perchè nella nostra società l'aspetto "fisico" ha perso d'importanza per l'evoluzione, e le caratteristiche che determinano il successo riproduttivo sono diventate altre. La tecnologia ha provocato un cambiamento netto dell'evoluzione per l'uomo ma è sbagliato dire che l'uomo non sia più soggetto alla stessa.
Ad esempio? Il suicidio e l'omosessualità hanno complessità molto differenti. Non dubito dell'esistenza di animali gay, ma non conosco animali che si suicidano. Puoi portarmi un esempio? Non sono molto informato in questo campo.
Cmq anche Mendel contava i piselli, ma le regole che lui ha scoperto per la genetica, nonostante manco sapesse cosa fosse il DNA, sono identiche ancora oggi.