Originariamente Scritto da
Red
Il mondiale nippo-coreano fu uno dei più brutti (oltre che controversi) mai giocati, tanto che infatti non ne parlo più nessuno pochi giorni dopo la fine (e francamente dopo il 2006 mi sembra ridicolo parlarne ancora...). Ovviamente ci stava giocarlo lì, perchè USA 94 era stato un successo e il calcio asiatico stava conoscendo un boom lungo quasi tutto il continente, e Giappone e Sud Corea avevano la cosa migliore che potevano offrire al calcio, gli sponsor. Poi venne trasformato in una farsa da arbitri corrotti (Moreno e forse anche altri) e terne incapaci, con episodi insulsi sin dai gironi, vedi la sceneggiata di Rivaldo e i 4 goal a noi annullati (2 con la Croazia e 2 con il Messico).
Noi... bah, era una bella ammucchiata di figurine, e basta. 4 anni dopo con più o meno gli stessi nomi in difesa e in attacco (centrocampo a parte, che era 10 volte meglio) abbiamo vinto meritatamente un Mondiale. Difesa che a parte Buffon-Cannavaro-Nesta era un pianto, attacco anche migliore rispetto al 2006 come nomi... ma mai servito a dovere da un centrocampo dove, in fase di interdizione, a Gattuso venne preferito letteralmente chiunque, mentre come manovra offensiva c'era un Totti che giocò la sua peggiore manifestazione con l'Italia (il che è tutto dire), oppure Zanetti e Di Biagio a fare entrambe le fasi in maniera modesta. Maldini e Vieri erano mezzi acciaccati e giocarono tutto il mondiale, con risultati alla fine disastrosi, mentre Del Piero giocò solo 90 minuti in 3 partite, e in questi 90 minuti sembrò il secondo migliore attaccante che aveva l'Italia.
Trapattoni era buono a rappresentare l'Italia soltanto come il classico vecchio rincoglionito che se la gira come vuole, mancando totalmente il punto di qualsiasi cosa gli venga detta. Allenatore bollitissimo, fu il primo a deprimere l'ambiente tra bottiglie con l'acqua benedetta, la nomea di spauracchio affibbiata allo scarsissimo De La Cruz, le sue tattiche rinunciatarie (che è diverso da difensive), e i suoi cambi sballati o tardivi. Fu protagonista del più grande spreco della storia della Nazionale italiana (la partita con la Corea si poteva vincere senza problemi, e si poteva arrivare davvero lontano, con quella rosa), e continuò a fare danni anche al successivo Europeo (dove tra i titolari c'erano anche Gattuso e Pirlo, e si riuscì a fare addirittura peggio), nonostante non lo volesse più praticamente nessuno.
Insieme all'arbitro dal poetico nome, fu corresponsabile del disastro. Grazie a Dio arrivò un allenatore con le palle dopo di lui, si rischiava davvero di non far vincere niente ad una delle migliori generazioni della storia del calcio italiano.