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bell'articolo
Bello davvero.
serio
Dico davvero.
Ottimo articolo. Mi spiace per Nicco...
roscio... evita...
Ro, fossi in te inizierei seriamente a preoccuparmi.
Dice che WoW ha regalato al figlio un anno di vita in più, secondo te questo che significa?
Comunque, ritornando in tema, questa madre è degna soltanto di profonda stima e ammirazione, senza se e senza ma.
Vorrei soltanto dissentire dalla totale e incondizionata beatificazione di WoW, che la mamma mette in atto comprensibilmente visto che il gioco aveva tanti effettu positivi sul figliolo.
Ma non è tutto così rosa e fiori a mio avviso, WoW è un gioco che può dare letteralmente "dipendenza", con tutte le conseguenze sociali e fisiopatologiche che ne derivano. Ho sentito di persone normalissime che hanno buttato la vita al cesso a causa di WoW, quindi ci andrei coi piedi di piombo a consigliarlo in maniera così appassionata, dipingendone solo i pregi.
c1cc10, ciascuno descrive l'esperienza come la vive e come l'ha vissuta: anche io leggendo le parole di Luana non potuto fare a meno di pensare a persone per cui WoW è diventato un interesse eccessivo, così come non ho potuto fare a meno di pensare che non è mica l'unico gioco che permetta di raggiugnere gli obiettivi di libertà, vastità e immersione che l'autrice cita. Ciò comunque non toglie che qui sia stato vissuto nel suo modo assolutamente migliore, e non c'è assolutamente niente di male, anzi: solo del bene. Viva WoW? si, ma sopratutto viva i videogiochi quando uniscono e fanno del bene. E' questo il messaggio che deve trapelare...