Secondo me meritava di bruciare all'inferno con satana che canta ininterrottamente what is love
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Secondo me meritava di bruciare all'inferno con satana che canta ininterrottamente what is love
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Un film che ruota intorno alla diversità di un albino che non riesce ad integrarsi nella società.
Voto: 6
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E finalmente dopo tante attese ho visto anche il thriller psicologico con Di Caprio e Scorsese nuovamente insieme a lavorare.
Il film è davvero molto molto bello, a patto di non aspettarsi qualcosa di scontato e prevedibile, la storia inizia con l'arrivo sull'isola di Shutter Island di Teddy Daniels un agente federale che deve indagare sulla misteriosa scomparsa di una donna dal manicomio criminale dell'isola.
L'inizio se vogliamo è un po' lento, ma il film non annoia mai, Scorsese è bravo fin da subito a dare indizi, tracce e a disegnare scenari inquietanti e ambigui, il film unisce bene elementi del thriller psicologico e del poliziesco e alcune sequenze (gli incubi di Daniels) sono oniriche e fortemente simboliche.
Ci sono molti colpi di scena e la trama qui e li può apparire un po' contorta, non un film per tutti forse ma chi non si ferma alle apparenze e non cerca un prodotto facile lo apprezzerà sicuramente.
Se Scorsese ha fatto un ottimo lavoro anche Di Caprio non è da meno, alcune scene non erano facili da recitare ma la recitazione del nostro non scade mai e anche il resto del cast fa bene il suo lavoro, da vedere.
Voto: 8
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Altro film americano con una chiara retorica antibellicistica.
La cosa risulta anche più chiara se il film è ambientato in Iraq, dove ogni sguardo, ogni gesto, ogni viso può essere l'ultima cosa che vedrai prima di saltare in aria. Il film gira intorno ad una squadra di artificieri, tra i quali Will James, grande esperto di esplosivi e grande coglione incosciente. In guerra si trova a completo suo agio, sviluppa quasi una morbosità nei confronti dell'ambiente bellico, del suo mestiere, al punto da collezionare gli ordigni disinnescati. Tuttavia, anche lui non riesce a farsi scorrere tutto addosso, anche lui patisce gli orrori della guerra, e molto conflittuale sarà il suo rapporto con il suo mestiere e con i suoi compagni.
Film a tratti lento, a tratti con dosi elevate di suspance, soprattutto la seconda metà del film merita.
Voto 7.
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Difficile catalogare The Prestige.
Diciamo che si tratta di un anomalo thriller, alla fine dell'Ottocento una compagnia teatrale composta dall anziano Mr Cutter, da Robert Angier (interpretato da Hugh Jackman) e da Alfred Borden (interpretato da Christian Bale) da spettacoli di prestigio sbalordendo gli spettatori, un giorno però la moglie di Robert muore durante uno dei trucchi, fin da subito Robert ritiene Alfred responsabile e la compagnia si scioglie, in seguito però nasce tra i due una rivalità insanabile e il film gira attorno a questo, ai nuovi trucchi, alle idee, all'ossessione che spinge a fare della vendetta artistica e umana l'ossessione di Robert.
Sia Jackman che Bale fanno un buon lavoro e il fim scorre bene, da segnalare i continui colpi di scena e soprattutto il finale a sorpresa, niente di particolarmente contorto ma sicuramente inaspettato.
Non un film per tutti ma sicuramente è da vedere per vedere qualcosa di diverso dal solito.
VOTO: 8
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Un bel film che mescolo una buona trama (ispirata ad una storia vera) a un comicità mai eccessiva. Davvero ottima l'interpretazione di Tom Hanks che, nel ruolo di Viktor Navorski, riesce a conquistare lo spettatore.
Voto: 7.5
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Remake del grande film horror di Romero. A mio avviso questo remake batte l'originale. Sarà che si avvicina di più alla mia concezione di film horror e quindi lo preferisco all'originale. Film basato tantissimo sull'azione, reso ottimo dai tanti colpi di scena e mai noioso. Gli zombie sono molto più credibili rispetto alla versione originale e il personaggio di Barbara è nettamente superiore. Forse mancano un po' troppo i dialoghi come nel film di Romero, ma rimane sempre su alti livelli.
Voto: 8,5
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Visto questa sera. È la trasposizione cinematografica del capolavoro di Orwell. Fedelissimo alla copia cartacea, riesce a riassumere alla perfezione i molteplici spunti di riflessione presenti nel libro e rende molto bene l'idea dello stato creato da Orwell.
Voto: 8,5
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Il film riesce a piacere, pur essendo strapieno di cose già viste e riviste (e riviste). Il maggior punto di forza è la trama, ma non per come è sviluppata (alla fine è banalissima e lineare, senza complicazioni), tutto il merito va agli argomenti che tratta, la mitologia greca cioè. Io essendo un gran fan di certe tematiche, non posso non farmelo piacere (anche con la forza), sopratutto se l'argomento sopracitato viene mostrato in un modo mai visto prima (da me). In pratica le divinità/miti greche/i vengono ''ridicolizzati'', e mostrati in un modo che non li fa sembrare potenti, bensì ridicoli, per l'appunto. Prendiamo per esempio Ade, il signore degli inferi. Nel film sembra un rocker poser fan dei Motley Crue, il che a dire la verità gli dona un certo fascino da eroe del male, ma lasciamo stare. A dire la verità ho preferito non ci abbiano rifilato un copiaincolla dal libro di storia, è molto più godibile ed originale cosi, anche se fa sembrare il tutto una bambinata, che in fin dei conti è. Passando ad altro, ho trovato le recitazioni decenti, tuttosommato. Anche se certi attori hanno fatto pena, altri hanno fatto bene, equilibrando un po' la qualità complessiva della recitazione nella pellicola. Una cosa che mi ha fatto storcere il naso sono gli effetti speciali. Non che siano fatti male(forse un po'), e che vengono usati troppo poco. Facendo un film sulle divinità mi sarei aspettato che facessero mostra di ogni cavolo di potere nascosto (lo fanno anche, ma in modo limitato), e invece no. Percy, l'eroe della storia, pur essendo capace di usare poteri strafigherrimi, non lo fa. Perché? Alcune volte poteva anche tranquillamente risolvere la situazione semplicemente evocando l'acqua, ma non lo fa...boh, sarò strano io a voler vedere gli eroi percorrere la via facile. Comunque andiamo al finale. Questo fa cagare in tutti i modi possibili. Molto probabilmente figurerete come andrà a finire appena sentirete il problema da affrontare. E' talmente prevedibile e sa anche tanto di ''vissero per sempre felici e contenti'' (cazzo, è fin troppo perfetto come finale, persino i buoni che sono morti resuscitano in un modo o in un altro).Ve lo consiglierei se siete fan di Harry Potter&Co., altrimenti lasciate stare.
VOTO:7
In pratica non dobbiamo guardarlo?:asd:Citazione:
Originariamente Scritto da Chuck
Vabbè, per il genere, non i film di Harry Potter in specifico.