Gli Elii sono competenti e bravi a passare da genere a genere senza calare di qualità. Ma non sono sto mostro di bravura tecnicamente.
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Gli Elii sono competenti e bravi a passare da genere a genere senza calare di qualità. Ma non sono sto mostro di bravura tecnicamente.
Però oddio il vio di Parco Sempione è fantastico. D'altronde c'è il mitico Marcello Macchia.
Stiam parlando di gruppi odierni, oh! :lol:
Starei attento a dire 'ste cose. Faso con ogni probabilità è uno dei migliori bassisti d'Italia. Mayer è un gran bel batterista, Rocco Tanica pure è geniale con le tastiere, almeno a livello d'esecuzione. E finché era in vita, Feiez era un sassofonista da urlo, con una voce stupenda, un percussionista d'eccezione, un tuttofare maledettamente bravo.
Da qui a dire che sono fra i migliori tecnicamente ne passa di acqua.
Piccolo esempio: http://www.youtube.com/watch?v=1pau3clhUKk
Beh,Marc ha detto che difficilmente in italia si trova di meglio sotto il punto di vista tecnico,allora io ho fatto un piccolo esempio..Poi che sia un genere tecnico di per sè non conta.Citazione:
Poi è naturale che se mi mostri un gruppo che fa musica tecnica di suo l'esempio non calza.
Ieri notte ho concesso il primo ascolto a Still Life dei Van der Graaf Generator, gruppo di cui ho già provato Pawn Hearts, disco che semplicemente adoro, il mio secondo disco prog preferito.
Che dire, avendogli dato solo un ascolto per ora non posso sbilanciarmi più di tanto, ma la prima cosa che salta all'orecchio è la particolare attenzione data alla voce di Hammill: le sezioni strumentali sono piuttosto ridotte se paragonate con l'altro disco che ho provato. Non che la cosa mi disturbi, anzi, è una scelta come un'altra.
Le linee vocali sono piuttosto buone ma da Hammill ce lo si può aspettare, è una delle voci più interpretative e belle che conosca.
Qualora non l'aveste provato consiglio fortemente Pawn Hearts, del 1971.
Rispetto a cosa lo reputi secondo?
Per conto mio da Pawn Heearts ho ascoltato Lemmings e A plague of Lighthouse Keeper e li trovo due pezzi affascinanti che mi fanno considerare quel disco uno dei migliori dischi prog che abbia mai ascoltato; anche il precedente H to He Who Am the Only One merita parecchio, secondo me. La voce di Hammill è incredibilmente evocativa
Rispetto al fatto che gli preferisco In the Court of the Crimson King, che è una perla a dir poco xD
Sono due prog diversi (ed anzi, il debut del Re Cremisi ha una concezione piuttosto personale di prog), però lo preferisco come album.
A Plague of Lighthouse Keepers è abbastanza pesante ma una volta assimilata diventa a dir poco meravigliosa.
Io preferisco nettamente Pawn Hearts a In the Court of the Crimson King. All'inizio il disco dei Van der Graaf non lo apprezzavo pienamente, ma una volta assimilato non puoi non considerarlo uno tra i migliori dischi mai partoriti nel prog rock.
Oggi davo il secondo ascolto a La valle dei templi dei Perigeo: che dire, conosco pochissimo il genere, ma il disco lo sto trovando molto fresco e si lascia ascoltare abbastanza, anche se sono tutte tracce strumentali.
Cazzo, se concordo.Citazione:
Originariamente Scritto da Paolo Vespa
Io di album prettamente strumentale di recente ho provato invece Fourth dei Soft Machine: di ascolto molto meno difficile del predecessore e, pur non conoscendo bene il genere, lo sto apprezzando abbastanza, in particolar modo Teeth e la suite Virtually.
Avendo dato altri due ascolti a Still Life posso parlarne un po' di più.
Il disco è veramente molto bello e risulta notevolmente più semplice di Pawn Hearts da assimilare a causa delle ricchissime parti vocali che, almeno nel mio caso, rendono il tutto memorizzabile.
La prima track Pilgrims si basa su delle linee vocali soffuse e procede "veloce" per tutti i suoi quasi otto minuti di durata senza stancare mai.
La title track Still Life invece, dopo una calmissima intro di voce, lascia partire un riff di tastiere davvero accattivante, per poi andarsi ad incrociare nei sax. Un'altra traccia davvero bella.
La Rossa è più rockeggiante e forse dura un paio di minuti di troppo, pur convincendomi anche lei.
Quella che mi convince di meno invece è My Room (Waiting for Wonderland) a cui in effetti un netto taglio sul minutaggio avrebbe di certo giovato.
Finale col botto con l'ultima Childlike Faith in Childhood's End, canzone molto introspettiva che mostra un funambolico Hammill destreggiarsi in tutta la sua gamma interpretativa, pur non toccando le vette istrioniche di A Plague of Lighthouse Keepers.
Gli darò sicuramente un altro o due ascolti ma per ora è tutto.
Consigliato fortemente a chi ha già provato Pawn Hearts.
Con il quarto ascolto non posso far altro che ribadire quello che ho detto, con l'unico cambiamento che le prime due tracce e l'ultima stanno prendendo distacco dalla terza e dalla quarta, in particolare le prime due.
Hahahaha che ridere Blaze, sembri un bimbo diligente che ascolta come per dovere un album x volte, con la x che viene decisa in precedenza :rotfl:
Ma mi domando che gusto ci provi a sfottermi, cazzo... io non t'ho fatto niente .-.
Vedi, io non mi ritengo (semplicemente perché non lo sono) un esperto di musica, tuttavia sto provando roba che mi piace (per quanto qualcuno ami affermare il contrario). Roba che, nonostante tutto, mi riesce difficile comprendere ed anche apprezzare con un singolo ascolto, e spesso anche con due.
Mi dispiace deludere le tue aspettative, ma la "x", come l'hai chiamata tu, non è decisa in precedenza ma varia in base a cosa riesco ad apprezzare in un album. Se dopo non so quanti ascolti ancora quell'album mi dice "?", è evidente che non posso capire quell'album, che quell'album non mi può piacere ma non per l'album in sé, ma perché non ho provato abbastanza roba o forse perché è un genere verso cui io stesso sono ostico per motivi che neanche io so.
Però boh, mi secca perché passo sempre per lo studentello idiota che cerca di imitare questo o quello. Non è così. O se proprio ci tieni a pensarlo, evita le offese dirette, per cortesia.
Tra i miei ultimi ascolti figura anche Red dei King Crimson. Già a primo ascolto ci si rende conto del drastico cambiamento al sound, molto più diretto e duro. I primi tre pezzi sono di grande valore, davvero molto ben costruiti e ricchi di spunti di qualità. Il disco sembra perdersi con la folle Providence, ma si riprende in parte con Starless, che chiude molto bene il disco. In generale, l'ho apprezzato davvero molto e credo che Red sia una chiara testimonianza di come i Crimson siano riusciti a rinnovarsi, pur non perdendo la loro abilità compositiva.
Ho appena finito di dare il secondo ascolto a The Rise and the Fall of Ziggy Stardust,mi sento già di poterne parlare perchè non l'ho trovato un'album molto complicato.
È veramente un bell'album,tranquillo,facilmente assimilabile.
A detta di tutti il capolavoro di Bowie.
Dato stanotte il primo ascolto a Blood on Ice dei Bathory.
Che dire, un disco molto epicheggiante anche se la produzione è marcia forte... a volte non riesco a distinguere gli strumenti.
Comunque, dato l'ultimo ascolto all'omonimo degli Alphataurus. Buon disco prog con degli spunti che potevano essere sviluppati meglio e questo è davvero un peccato, viste le potenzialità della band. Inoltre i testi sono di una banalità disarmante... Comunque molto bella La Mente vola.
Crac! degli Area.
Album fantastico,ogni canzone più bella dell'altra,con i picchi raggiunti,a mio parere,con Elefante Bianco e Gioia e Rivoluzione.
Punta di diamante del prog italiano.
91 :sisi:
Crac! è davvero bellissimo, il mio secondo disco preferito degli Area... trovo le prime tre veramente ottime e Gioia e Rivoluzione è meravigliosa. Nervi Scoperti, Implosion e Area 5, invece, sono inferiori, anche se la prima di queste in effetti non è affatto male.