Originariamente Scritto da
cattivocervello
Io semplicemente credo che il gioco valga la candela, come s'è già detto; parlando di integratori, ho amici vegani che praticano attività fisica (palestra e kung-fu, nello specifico), e l'unico integratore che assumono, previo consulto di dietologo, è quello per la b12, che comunque mi risulta essere consigliato anche in caso di totale assenza di attività sportiva. Io non mi sogno neanche alla lontana di mettermi a fare le pulci ai piatti della gente, dico solo che in questo ambito ho sempre tastato con mano un grande circo dei pregiudizi, da qualsiasi parte mi girassi. E io stesso sono vegetariano da un anno, non da quando sono nato. Essere carnivori non è un vizio ed essere vegetariani non è virtuoso, è molto semplice. Tuttavia considero la carne estremamente superflua: un soggetto non ha bisogno di praticare attività sportiva a livelli tremendamente agonistici, per stare in forma basta avere la fortuna di abitare in campagna e potersi permettere un'oretta di corsa quotidiana, il tutto associato ad uno stile di vita "sano". Tra l'altro, parentesi prettamente personale, se essere vegetariani fosse un sacrificio io non sarei vegetariano. Questo per dire che il termine "sacrificio" implica parecchie variabili, diversamente interpretabili.
Una pelliccia incarna lo specismo più becero al soldo della vanità umana, e questa, ne sono convinto, è una presa di posizione non negoziabile.
Orlando, ascolta: quello che io vorrei è che ogni singolo abitante del pianeta fosse pienamente consapevole di cosa significhi avere una bistecca nel piatto, in termini di sofferenza animale soprattutto, anche se so molto bene che il discorso non si esaurisce lì; verificata la consapevolezza sarei ben lieto di accettare una risposta tipo: "zitto stronzo, voglio la braciola". Significa che trovo ossimorosa l'idea d'imposizione, da qualunque parte provenga: tanto il vegetariano che dà del crudele ad un carnivoro tartassandolo ad ogni pasto quanto il carnivoro che per reazione si mangia due bistecche invece di una. Mi piacerebbe inoltre discutere con te il ruolo degli animali da compagnia, se hai voglia. Te ne dico un'altra: mi sono abituato a pensare che la maniera migliore di passarsi questi concetti sia la condivisione spontanea e non mediata: se ne fai una questione così prepotentemente etica corri il rischio di sortire l'effetto opposto, capisci cosa intendo? Soprattutto perchè il vegetarianismo è una scelta, e deve essere una scelta, l'essere onnivoro/carnivori è un'abitudine. Mi permetto l'ardire di consigliarti di non ragionare in termini noi/loro, non siamo in guerra e non dobbiamno esserlo: lo specismo finisce quando inizia la concordia tra simili. Rispondi, se credi sia il caso, tengo molto a questi argomenti.