arieccolo :asd:
Broly è un punto interrogativo. io l'ho sempre visto al livello di un ssj2 o poco più, però altri lo vedono al livello di super vegeth per esempio.
temo che questo incarnerà la seconda opzione :lol:
Spoiler:
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arieccolo :asd:
Broly è un punto interrogativo. io l'ho sempre visto al livello di un ssj2 o poco più, però altri lo vedono al livello di super vegeth per esempio.
temo che questo incarnerà la seconda opzione :lol:
Spoiler:
Dyamans "Io sono onnisciente, onnipotente, onnipresente..."
??? "Onnirottura di palle..."
Dyamans "Taci!"
Broly nel primo film è in grado di tenere testa a 4 Ssj pre cell game e Piccolo e vincerliCitazione:
Broly è un punto interrogativo. io l'ho sempre visto al livello di un ssj2 o poco più, però altri lo vedono al livello di super vegeth per esempio.
temo che questo incarnerà la seconda opzione
Nel secondo come Ssj normale se la gioca con Gohan (forse Ssj2 non è mai chiaro nell'anime) e da Ssj leggendario fa il mazzo a lui e ad altri 2 Ssj full power
La sua potenza inoltre continua a crescere nel duello e il suo potenziale è ignoto, visto cmq che nasce con un livello di 10.000 non c'è alcun paragone con chiunque altro ad oggi e visto che lo scettro di Salzar/Dyamans dona forza in base al potenziale, direi che è logico che sia superiore a tutti i villian presenti al momento e a molti possibili come Baby
Goten "Che idea, se lo scettro l'ha creato Dyamans vuol dire che può anche annullarne gli effetti, maledizione compresa"
Arier "Sinceramente, l'idea di liberare un uragano come Dyamans per fermare una brezza estiva come Broly non mi pare una mossa molto sensata..."
Dyamans "No, no. Date retta al ragazzo... liberatemi ^^"
Citazione:
Spoiler:
Spoiler:
Se andiamo a potenziale, broly alla nascita era quasi 10 volte più potente di gohan, detto il prodigio di potenza nascosta, a tre anni. Volendo fare qualche proporzione, basta pensare al mostro che sarebbe venuto fuori se, al posto di gohan, fosse stato broly a subire il potenziamento dei kaiohshin.
Comunque capitoli di transizione, ora vediamo cosa accadrà.
comunque nel ricapitolare i nemici ci siamo dimenticati gli azelyottiani :teach:
Quindi se andiamo cosi a naso, se ora Gohan ha 1,5 miliardi... Broly... potrebbe essere a 15? O_O
No... penso sia troppo... credo... spero...
Però almeno la metà, 7-8... potrebbe benissimo esserlo, visto che Mecha Bu dovrebbe avere minimo di base 3,3 (da confronto con Majin Borjack che è circa 1,1 ed è circa 1/3 della forza dell'essere artificiale)
Poi tocca a Baby, che sarà ancora più forte (5?)
Quindi non è impossibile che Broly sia 7-8 :sisi:
E vabbé ma quelli saranno nella terza serie :asd: E di sicuro per un pezzo grosso di Alzeryoth nemmeno Broly sarà granché :asd: anzi, a conti fatti, su Alzeryoth è probabile che ci sia anche qualcosa peggiore di Dyamans (e lui di suo è un essere MOSTRUOSO), essendo la saga finale...
EPISODIO 193: DIVENTARE PIU’ FORTI
“Si faccia forza! Posso comprendere meglio di quanto immagina il dolore che sta provando in questo momento!” disse Zaina rivolgendosi a Dende, dopo aver raccontato a coloro che erano divenuti i suoi nuovi alleati tutto ciò che in precedenza aveva detto a Goten, Zangya e Arier, compresa la rivelazione della sorte di Neo Namek e della razza namekiana. Dende chiuse gli occhi, mantenendo una certa compostezza. La sofferenza interiore che lo attanagliava era immane, e in cuor suo sentiva come quanto era accaduto fosse profondamente ingiusto. Il suo mentore Mohori, il suo gemello Cargot e tutti i suoi fratelli namekiano che erano rimasti su Neo Namek erano persone pacifiche e del tutto incapaci di qualsiasi azione malvagia e non meritavano una simile fine, senza peraltro poter nemmeno riposare in pace nell’aldilà. Dende stava rivivendo le terribili sensazioni provate quando Freezer aveva sterminato la sua gente, anzi, la situazione era persino peggiore, in quanto il tiranno galattico aveva un fine chiaro, per quanto malvagio, per agire in tale modo, ovvero recuperare le sfere di Namek e diventare immortale, mentre era ignoto il motivo per cui quella misteriosa entità senza nome e senza volto avesse compiuto un’azione tanto efferata. Ad un certo punto egli riaprì gli occhi “La mia razza sarà vendicata! Ne sono certo! So di poter contare su amici veri animati da un profondo senso di giustizia! Dunque quell’essere diabolico, di chiunque si tratti, pagherà per quello che ha fatto! Ad ogni modo questa non è la priorità! Sono un namekiano, ma in primo luogo sono il dio della Terra! E pertanto la mia priorità è pensare alla salvezza di questo mondo! Solo dopo potrò permettermi di pensare al resto! Sono certo che anche Mohori avrebbe voluto che agissi in questo modo!” disse risoluto Dende. Per quanto egli desiderasse abbandonarsi alle lacrime, emozione tradita dal fatto che il suo corpo fosse scosso da brividi mentre pronunciava parole tanto decise, egli si sforzò di mantenere la compostezza e il senso di responsabilità che il suo ruolo comportava. “E’ cresciuto molto…” pensò Popo compiaciuto, per quanto comprendesse e al contempo condividesse il dolore provato dal suo signore. “Certo che lo faremo! Non ti preoccupare! Lotteremo anche contro questo nemico una volta che ci saremo sbarazzati di Ghiller e del suo Mecha Bu!” asserì Pan con tono determinato. “Anche io e Shora contribuiremo! In questo universo deve regnare la pace, e i miei colpi si abbatteranno su chiunque miri a impedirlo!” concordò Trunks. “Beh… sembra che l’universo sia molto più in subbuglio di quanto pensassi! In ogni caso questo non cambia le cose! Anche noi vogliamo che la giustizia trionfi!” concluse Black Tiger parlando a nome del proprio gruppo. “Vi ringrazio ragazzi! Sapevo di poter contare sul vostro sostegno!” sorrise Dende per poi rivolgersi a Zaina. “Dici di poter comprendere quello che sto provando… deduco quindi che anche la tua razza…” abbozzò il namekiano, la cui frase venne terminata dalla sorella di Zarbon. “Si, io di fatto sono l’ultima superstite! Io e mio fratello siamo stati gli unici superstiti dell’attacco degli uomini di Freezer al nostro pianeta! Il nostro, quello dei Morphium era un popolo di valorosi guerrieri, che non accettò di sottomettersi alla tirannia di Freezer, ma furono tutti sterminati in meno di un giorno da cinque guerrieri!” raccontò Zaina. “La squadra Ginew!” comprese Crilin. “Esatto! La maggior parte dei Morphium aveva una forza combattiva che non superava i 2.000 punti da trasformata, dunque non sarebbe stato necessario scomodare la squadra Ginew se non fosse stato per la famiglia reale, composta da mio padre, mio fratello e io! Mia madre invece era morta di malattia qualche anno prima! Pur essendo io e mio fratello all’epoca ancora dei bambini potevamo contare su un livello di forza che ci avrebbe permesso di uccidere il più debole dei nemici, Guldo, ma non eravamo abbastanza esperti nella lotta e con i suoi poteri psichici riuscì a renderci inoffensivi! Ogni nostra velleità di ribellarci crollò quando vedemmo morire nostro padre! Era un guerriero straordinario! Freezer stesso si rammaricò a lungo di non averlo potuto annoverare tra le proprie fila! Egli riuscì a tenere a testa a tre combattenti della squadra Ginew contemporaneamente, ovvero Recoom, Jeeth e Butter, però non ebbe scampo quando scese in campo il capitano, che lo ammazzò senza battere ciglio, anzi, non mutando mai il suo modo di fare goliardico e grottesco. Vedere nostro padre, che avevamo sempre considerato invincibile, venire brutalmente assassinato da quei farabutti che non dimostrarono il minimo rispetto e che continuavano a ridere e a scherzare ci gettò in uno stato di terrore e sgomento… erano ai nostri occhi come i diavoli dell’inferno! Del resto eravamo pur sempre bambini!” raccontò la Morphium. “Purtroppo non ci sorprende quanto ci racconti! La crudeltà di Freezer ci era fin troppo nota! Fortunatamente adesso non può più nuocere a nessuno!” commentò Goten. “Mi sarebbe piaciuto ucciderlo con le mie mani… però va bene anche così!” annuì Zaina per poi proseguire col racconto “Non avendo potuto annoverare mio padre tra le sue fila, Freezer prese con se me e mio fratello e ci allevò perché divenissimo suoi tirapiedi! Io e Zarbon crescemmo, e da li la nostra diversità l’uno dall’altra si fece evidente al punto che io smisi di considerarlo un fratello! Sedotto dal potere che Freezer gli offriva e pensando unicamente al proprio tornaconto egli dimenticò tutto il male che quel mostro ci aveva fatto, e divenne un suo seguace in tutto e per tutto! Si era venduto, ignorando volutamente l’amore di nostro padre e di come Freezer ne fosse l’assassino, e io non lo perdonerò mai per questo! Non gioisco per il fatto che Zarbon sia morto, ma mentirei se dicessi che ho versato lacrime quando è accaduto!”. “E tu che hai fatto?” chiese Bra. “Io ho fatto buon viso a cattivo gioco, ma non sono mai stata leale a Freezer, volli rimanere in vita per poter un giorno avere la forza per ucciderlo e vendicare la mia gente, perché sapevo che mio padre non avrebbe voluto che gettassi la mia vita vanamente! Non accettai mai i privilegi che Freezer mi offriva, e ho sempre mantenuto le distanze con lui. La mia vita era soltanto un continuo coltivare propositi di vendetta… almeno finché non ho conosciuto Chang!” rispose Zaina. “Ora che mi ci fai pensare io credo di conoscere Chang!” disse Turble per poi chiedere “E’ un saiyan, vero?”. Zaina annuì. “Un saiyan? Eppure il suo non mi sembra un nome tipico di un abitante del pianeta Vegeta!” osservò Lezick.
Fu Turble a rispondere al compagno “Questo perché Chang non aveva un padre, e sua madre morì di parto, dunque venne spedito sul pianeta a cui era destinato, come tutti i bambini saiyan, senza ricevere un nome. Si dice infatti che Chang sia un nome derivante dalla lingua di quel pianeta e che egli ha poi tenuto come proprio per tutta la vita!” disse il fratello di Vegeta per poi aggiungere “Io l’ho conosciuto in quanto era il fratello minore del precettore di mio fratello, Nappa!”. “Il fratello di Nappa? Oh cielo…” pensò Crilin la cui mente tornò al brutale energumeno saiyan contro cui lui e gli altri avevano combattuto. Gli sembrava abbastanza strano che un individuo del genere potesse aver rubato il cuore ad una donna come Zaina che invece sprigionava eleganza e fascino da ogni poro, sia nell’aspetto che nelle movenze. “Era uno dei guerrieri più forti del pianeta Vegeta, e non venne coinvolto nella distruzione del corpo celeste in quanto si trovava su un altro pianeta per una missione! Egli infatti aveva iniziato a collaborare strettamente con Freezer da prima che quel farabutto decidesse di sterminare tutti i saiyan! Questo perché Chang aveva intuito le intenzioni del tiranno, e quindi si impegnò a guadagnarsi la sua fiducia per essere risparmiato!” disse Zaina. “Come sarebbe? Si è alleato con Freezer al solo scopo di salvarsi malgrado sapesse che tutto il suo popolo sarebbe stato sterminato?” ringhiò Turble. “Non giudicarlo male!” lo ammonì la Morphium. “Egli provò ad avvertire Re Vegeta delle intenzioni di Freezer, ma non gli venne dato ascolto! Re Vegeta era troppo pieno di se per pensare che Freezer potesse essere realmente in grado di mettere in atto lo sterminio dei saiyan! E lo stesso valse per gli altri saiyan che Chang tentò di convincere singolarmente!” proseguì. “Come abbiamo potuto essere tanto ottusi?” si chiese Turble che non riusciva a capacitarsi di come l’ego smisurato dei saiyan li avesse portati a ritenersi invincibili quando già da tempo non erano che un giocattolo nelle mani di Freezer. “Chang servì Freezer per lo stesso motivo per cui lo servivo io! Ovvero la vendetta! Speravamo che stando costantemente a contatto con quell’assassino avremmo potuto scoprire il suo punto debole, ma in realtà proprio la nostra continua vicinanza a lui ci fece rendere conto ogni giorno di più di come mai saremmo potuti arrivare al suo livello di potenza! Perlomeno finché fossimo rimasti sotto il suo giogo! E come se non bastasse per noi dover tenere celato il sentimento che provavamo l’uno per l’altra diveniva sempre più difficile, man mano che questo cresceva di intensità! Per questo abbiamo deciso di fuggire! Poter vivere il nostro amore liberamente! Anche se mai abbiamo rinunciato al proposito di vendicarci di Freezer! Almeno finché non siamo venuti a conoscenza del fatto che fosse stato ucciso!” concluse Zaina. “Siete riusciti a sfuggire a Freezer? E come? E come avete fatto a diventare tanto potenti?” chiese Pan. La Morphium però scosse la testa “Non vi dirò nulla di più! Mi spiace!”. “Si, immaginavo che con questa domanda avrei superato il limite… se devo essere sincera non mi va a genio che nel nostro gruppo ci sia qualcuno che mantenga segreti, tuttavia visto il nostro obbiettivo comune direi che posso sopportarlo!” sorrise la nipote di Goku. “Grazie” sorrise di rimando Zaina. La Morphium assunse un’espressione più seria e si rivolse a Goten “Ascolta Goten… sono consapevole che quanto sto per dirti non ti piacerà, ma penso che non dovresti prendere parti alla battaglia contro la coalizione!”. “Che cosa? Ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo?” rispose il figlio di Goku con espressione adirata. “E tu ti rendi conto della tua attuale debolezza? Ghiller dei nemici contro cui dobbiamo batterci è quello con la forza combattiva meno elevata, nonché colui che non fa della medesima la propria arma principale! Malgrado questo al sua forza combattiva è comunque superiore alla tua!” disse la Morphium. Goten non seppe cosa ribattere, rimanendo silenzioso con espressione alterata, ma non nei confronti di colei che stava semplicemente dicendo la verità, ma con se stesso. Dopo avere sconfitto Cooler egli pensava di essere sulla strada buona per seguire le orme del padre e del fratello, ma da quel momento in poi era andato tutto storto, ed egli era tornato ad avere un ruolo marginale nelle battaglie. Prima Arier lo aveva messo di fronte alla proprio inferiorità sconfiggendolo in battaglia, poi contro Borjack era stato del tutto impotente, infine contro Zaina solo l’intervento dello zefiriano lo aveva salvato in extremis. Già da tempo si era reso conto di non essere all’altezza della situazione, ed era giunto il momento in cui qualcuno aveva avuto la schiettezza di dirglielo. “Mi dispiace zio! Ma sono d’accordo con Zaina! Credo sia meglio che tu non rischi la vita in questa battaglia!” disse Pan. “Sta zitta!” rispose violentemente Goten facendo sussultare la nipote, che non si aspettava una risposta tanto violenta. “Già per me è dura constatare di essere un debole! Almeno risparmiami l’umiliazione di essere compatito da mia nipote! Dalla bambina che ho tenuto tra le braccia quando era piccola!” inveii in preda alla frustrazione il fratello di Gohan. “GOTEN! Ti sembra il modo di rivolgerti a tua nipote? Scusati immediatamente!” tuonò in quel momento una voce che fece sussultare tutti i presenti per perentorietà e tono. “Mamma!?” sussultò Goten. “Nonna Chichi! Ci stai parlando dal pianeta dei Re Kaioh?” comprese Pan, contenta di risentire la propria nonnina. “Si! E avendo sentito tutto non posso accettare di vedere mio figlio comportarsi in questo modo!” disse la donna. “Si, ma non urlare per favore! Ci sono io qui davanti!” protestò Re Kaioh che stava facendo da tramite per la comunicazione con il mondo dei vivi. “Stia zitto! E’ dovere di ogni madre riprendere il proprio figlio!” ribatté Chichi. La divinità preferì non proseguire nel dibattito. “Non capisci che Pan e Zaina parlano per il tuo bene? Perché non vogliono che ti accada niente di male? E tu ti comporti in questo modo quando se non sei al loro livello è soltanto per la tua pigrizia? Pensavi che sarebbe bastato impegnarsi per un po’ per cancellare anni e anni di nullafacentismo? Non basta uno scatto d’orgoglio per cancellare tutti gli errori del passato! Sono stata orgogliosa di te per come hai combattuto… e sarò ugualmente orgogliosa se avrai la maturità e l’intelligenza di farti da parte al momento giusto! Invece cha ad autocommiserarti pensa ad un modo per mettere a frutto il tuo potenziale come hanno fatto Pan e Bra! Tuo padre ha sempre creduto molto nella tua forza!” lo rimproverò Chichi.
“Non mi ha mai dimostrato di crederci così tanto! Ha quasi subito desistito dai propri propositi di allenarmi!” ribatté Goten. “Perché non voleva commettere lo stesso errore che aveva commesso con tuo fratello, cercando di indirizzarti forzatamente lungo una strada che non ti sentivi di percorrere! Del resto sei cresciuto in un periodo di pace, e dunque egli ha preferito lasciarti in pace e permetterti di vivere la tua vita liberamente, ma in cuor suo ha sempre saputo del tuo enorme potenziale che non stavi sfruttando! Ha preferito non lasciarti intendere quanto si sia sempre rammaricato di questo per non forzarti a seguire le sue orme per forza, cosa che per anni aveva fatto con Gohan!” rispose Chichi. “Dunque è questa la verità… mio padre non mi ha mai snobbato come guerriero! Mi ha semplicemente lasciato libero di fare le mie scelte senza cercare di plasmarmi a sua immagine e somiglianza… ha compreso come io fossi profondamente diverso da lui e ha rispettato la mia diversità” comprese il mezzo sangue. “Non hai alcuna ragione per sentirti un fallito, zio! Tu hai un potere enorme! Nessuno dei presenti è stato capace di trasformarsi in Super saiyan a sette anni come invece sei riuscito a fare tu! Se riuscirai a sfruttare tutto il tuo potenziale potresti tranquillamente diventare più forte di tutti noi!” disse Pan. “E io credo nella forza del tuo animo, nella tua determinazione, nell’entusiasmo con cui fronteggi le ingiustizie! Del resto sono tutte cose che mi hanno fatta innamorare di te!” aggiunse Bra. “Tu puoi essere il nostro asso nella manica Goten! La nostra carta vincente da calare per vincere la partita contro le forze del male! Ma è importante che tu non smetta di credere in te stesso!” concluse Arier. Goten sentiva la fiducia di tutti i presenti, e se ne sentì rincuorato. Era una bella responsabilità quella di cui si stava facendo carico, ma non ne fu spaventato, anzi, ne accrebbe ancora di più la determinazione e l’entusiasmo. “Vi ringrazio tutti…” sorrise Goten per poi sollevare lo sguardo al cielo “E ringrazio anche te, papà… ovunque tu sia! Ho potuto vivere una giovinezza felice e serena grazie al tuo rispetto per la mia natura! Tuttavia questo è il momento di trasformare il tuo rammarico in orgoglio! Diverrò il guerriero che tu sognavi divenissi!”. Detto questo il fratello di Gohan si rivolse a Black Tiger e chiese “E’ ancora valida l’offerta di insegnarmi il Dai Shin Ken?”. Black Tiger in risposa sollevò il pollice in segno di approvazione con espressione visibilmente soddisfatta in volto. Goten sorrise. Iniziava una nuova sfida per lui, lontana dai campi di battaglia ma non per questo meno difficile delle precedenti.
E quindi anche Zaina era alle dipendenze di Freezer. Chissa quanto ci vorrà prima che si fidi totalmente dei suoi nuovi compagni.
Ed ora Goten si appresta ad imparare il Dai Shin Ken!