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Originariamente Scritto da
generaleborio
Se questi territori ci sono stati sottratti oppure occupati ingiustamente e quindi vengono rivendicati giustamente mi sembra ovvio che opterei per la loro liberazione. Inoltre nella WWII, mi sembra inutile precisare che gli amati inglesi siano stati la causa della terribile alleanza con la germania, l'unica disposta a commerciare con l'Italia, dopo che ci erano stati vietati i commerci con gli altri paesi del continente poichè avevamo anche noi deciso di prendere possesso delle colonie, come ogni nazione europea (regno unito, francia, germania, olanda, spagna, portogallo,...).
Il problema è che i territori in questione non erano mai appartenuti agli Italia, semplicemente vi abitavano degli italiani.
Se permetti, sarebbe come giustificare un'invasione dell'Austria per la liberazione dell'Alto Adige.
Inizialmente l'Italia si è dichiarata neutrale, l'anno successivo è scesa nel campo di battaglia contro la sua alleata. Giustificare questi fatti con un la storiella degli inesistenti diritti territoriali dell'Italia è errato.
C'è anche da dire che l'Italia l'isolamento commerciale se l'è cercato, tuttavia, concorderei sul fatto che è stato inutile - anzi, ha accentuato la propaganda fascista -, però è anche vero che pure qui inizialmente si era partiti da una posizione di neutralità. Solo quando la Francia perisce, Mussolini entra in campo alleandosi ad Hitler, questo per avere un posto privilegiato nel banco di pace.
Nei conflitti mondiali, la nostra nazione ha sempre avuto un atteggiamento offensivo e questo rende stupida qualsiasi giustificazione patriottica, visto che non tutti sono così "furbi" da dare la vita per un Paese governato da scacchisti in erba.
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Originariamente Scritto da
Anto98
Favorevole, certe persone non si pentono. E se fossi contrario li condannerei a un anno senza cibo e torture odiosissime, come colpi con mazze da baseball, castrazione, sbalzi estremi di temperatura (prima tutto bollente e poi tutto freddo). Insomma, morte sicura. Solo per i serial killer, pedofili, stupratori e psicopatici vari.
Sei ancora un bambino.
Il tuo ragionamento è simile a questo: "Mi ha rotto il trenino elettrico, allora glielo rompo anch'io/gli scarico le pile in modo che smetta di funzionare lentamente". Ma la vita umana è qualcosa di più sacro, e trattare le vite di criminali e vittime come merci interscambiali, legittimando un pensiero del tipo "tu prendi la mia e io prendo la tua" è qualcosa di chiuso mentalmente, infantile, stupido nonché terribile.
Cresci un po', prima di esporti su certi argomenti.
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Originariamente Scritto da
Cloud Strife
Sei ancora un bambino.
Il tuo ragionamento è simile a questo: "Mi ha rotto il trenino elettrico, allora glielo rompo anch'io/gli scarico le pile in modo che smetta di funzionare lentamente". Ma la vita umana è qualcosa di più sacro, e trattare le vite di criminali e vittime come merci interscambiali, legittimando un pensiero del tipo "tu prendi la mia e io prendo la tua" è qualcosa di chiuso mentalmente, infantile, stupido nonché terribile.
Cresci un po', prima di esporti su certi argomenti.
Sembra quasi che tu voglia far credere che l'unico modo per essere maturi è pensare come la pensi tu. Si può anche giungere a conclusioni diverse ma essere ugualmente intelligenti e maturi.
EDIT: certo, anche a me sembra una risposta non troppo matura, però il tuo "cresci un po' prima di esporti su certi argomenti" mi sembra quasi "pensala come me prima di esporti su certi argomenti".
La vita umana è sacra, e fin qui. Ma il trasgredire ad una legge sacra non dovrebbe farti subire un indicibile punizione? Macchiarti di una colpa come la pedofilia, uccidendo l'anima di un bambino per sempre, per me equivale a cancellare completamente la sacralità della propria esistenza, non bisognerebbe più considerarli umani.
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Originariamente Scritto da
sweet Lies
Sembra quasi che tu voglia far credere che l'unico modo per essere maturi è pensare come la pensi tu. Si può anche giungere a conclusioni diverse ma essere ugualmente intelligenti e maturi.
Sì, effettivamente la penso così, ma in quel caso l'ho detto sia per l'effettiva età, sia per il contenuto del post. E' oggettivamente superficiale, nato più per le idee di ragazzino infoiato con Light di Death Note che a seguito di una riflessione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Cloud Strife
Sì, effettivamente la penso così, ma in quel caso l'ho detto sia per l'effettiva età, sia per il contenuto del post. E' oggettivamente superficiale, nato più per le idee di ragazzino infoiato con Light di Death Note che a seguito di una riflessione.
Editato per completezza cmq, ti rispondo già lì :)
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Rispondo, non avevo visto.
Citazione:
Originariamente Scritto da
sweet Lies
EDIT: certo, anche a me sembra una risposta non troppo matura, però il tuo "cresci un po' prima di esporti su certi argomenti" mi sembra quasi "pensala come me prima di esporti su certi argomenti".
Posso facilmente sostenere una discussione senza accusare gli altri di immaturità, anche se l'opinione altrui è contraria alla mia, finché vedo delle argomentazioni almeno soddisfacenti.
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La vita umana è sacra, e fin qui. Ma il trasgredire ad una legge sacra non dovrebbe farti subire un indicibile punizione? Macchiarti di una colpa come la pedofilia, uccidendo l'anima di un bambino per sempre, per me equivale a cancellare completamente la sacralità della propria esistenza, non bisognerebbe più considerarli umani.
Ho sbagliato a definire la vita come "sacra", perché effettivamente sembra che critichi la condotta di un criminale a prescindere dal contesto, e che l'essere umano sia inviolabile. No, in realtà io non reputo alcun crimine come disumano, tanto da legittimare la morte dell'uomo che lo compie, anzi, credo che solamente il contesto sociale in cui ci troviamo ci faccia considerare azioni normali e perfettamente naturali quali l'omicidio e lo stupro come deprecabili.
Però è vero che effettivamente, nel contesto in cui siamo, ovvero quello di uno stato, il fine ultimo è preservare la vita dell'essere umano, e quindi leggi che limitino tali comportamenti -che ripeto, sono naturalissimi- sono necessarie.
E anche se tale fine non viene rispettato, non possiamo legittimare l'applicazione di un comportamento che viene normalmente condannato sul criminale, perché va contro gli interessi stessi dello stato. Senza contare che è inutile sotto molteplici punti di vista, a meno che non crediate che seriamente la vendetta possa aiutare molto la famiglia di una vittima o la vittima stessa, o che un uomo morto possa portare meno vantaggi che uno soggetto a una pena come i lavori forzati, per esempio.
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Non saprei cosa scegliere. L'idea dell'occhio per occhio è stata usata moltissimo in passato, poi ci siamo affidati alla ragione, ma il discorso sarebbe molto più complicato. Non intendo cavolate tipo "noi non possiamo alzarci a dio" perchè è una scusa come quella che che quello che non può essere dimostrato può esistere lo stesso, il fatto è che meriterebbe di più la morte un uomo che stupra i bambini che un soldato che diserta, perciò penso che la cosa vada dosata e quindi sarei favorevole, ma dopo aver visto Dead man walking mi è anche passato in mente che si tratta pur sempre di persone, persone che possono essere crudeli come persone che hanno ancora una coscienza e che possono pentirsi, anche se pentirsi alla fine non risolve niente, dato che non c'è il tasto review nella vita, quindi bisogna prendersi le proprie responsabilità. Favoevole alla fine, ma che sia sensato.
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Originariamente Scritto da
Cloud Strife
credo che solamente il contesto sociale in cui ci troviamo ci faccia considerare azioni normali e perfettamente naturali quali l'omicidio e lo stupro come deprecabili.
Mi escludo da ciò :), almeno in parte, giacchè terrei a considerare diversamente ogni "caso". C'è omicidio ed omicidio per dirne una.
Citazione:
Però è vero che effettivamente, nel contesto in cui siamo, ovvero quello di uno stato, il fine ultimo è preservare la vita dell'essere umano, e quindi leggi che limitino tali comportamenti -che ripeto, sono naturalissimi- sono necessarie.
Sebbene consideri ampiamente gli esseri umani delle scimmie spelacchiata con nessun valore aggiunto rispetto ad un qualsiasi animale (anzi, la nostra consapevolezza è solo un'aggravante per le nostre azioni), trovo assolutamente comodo e limitativo definire "naturali" taluni comportamenti, appunto perchè dovremmo (dovremmo) essere guidati più da coscienza che da istinto, scegliendo la via giusta piuttosto che quella "facile", dell'ottenere tutto con la forza. Concetti relativi, ma nemmeno troppo. (Perchè ci siamo scambiati di fronte? :fioretto: :lol:)
Citazione:
E anche se tale fine non viene rispettato, non possiamo legittimare l'applicazione di un comportamento che viene normalmente condannato sul criminale, perché va contro gli interessi stessi dello stato. Senza contare che è inutile sotto molteplici punti di vista, a meno che non crediate che seriamente la vendetta possa aiutare molto la famiglia di una vittima o la vittima stessa, o che un uomo morto possa portare meno vantaggi che uno soggetto a una pena come i lavori forzati, per esempio.
Io sono contrario alla pena di morte e favorevole all'ergastolo con lavori forzati, ma che sia davvero ergastolo per una buona volta.
EDIT: certo che parlare di pena di morte omicidi e stupri alle 3 del mattino.. mi sa che mi metto a leggere Berserk... ... guarda caso pieno di omicidi stupri ed almeno un episodio pedofilo. O.O
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Originariamente Scritto da
sweet Lies
Sebbene consideri ampiamente gli esseri umani delle scimmie spelacchiata con nessun valore aggiunto rispetto ad un qualsiasi animale (anzi, la nostra consapevolezza è solo un'aggravante per le nostre azioni), trovo assolutamente comodo e limitativo definire "naturali" taluni comportamenti, appunto perchè dovremmo (dovremmo) essere guidati più da coscienza che da istinto, scegliendo la via giusta piuttosto che quella "facile", dell'ottenere tutto con la forza.
Concordo con la prima parte, mentre non con la seconda: personalmente trovo che tutta l'etica sia una malattia che impedisca all'uomo di vivere come è stato progettato, ovvero da animale.
Quindi, i comportamenti come "uccidere" non sono normali, così come non è normale aiutare il prossimo.
Tutte le nostre convinzioni più radicate sono neve al sole, se ci si ferma a riflettere. Giustizia, legalità, bene o male... non esistono parametri oggettivi, solo l'istinto di sopravvivenza animale, che può estendersi a livello comunitario. Forse sarebbe meglio non pensarci. :lol:
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Dal punto di vista etico suppongo che l'impostazione del discorso dipenda dalla sensibilità del singolo. Dal punto di vista civico, invece, per me è molto più semplice: se l'eliminazione fisica, la cancellazione, è l'unico strumento che uno Stato (che magari si professa pure civile) ritiene di possedere per risolvere un qualsiasi squilibrio sociale, quello Stato ha fallito e non ha ragione d'esistere.
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Originariamente Scritto da
Dragon Slayer
Concordo con la prima parte, mentre non con la seconda: personalmente trovo che tutta l'etica sia una malattia che impedisca all'uomo di vivere come è stato progettato, ovvero da animale.
Quindi, i comportamenti come "uccidere" non sono normali, così come non è normale aiutare il prossimo.
Tutte le nostre convinzioni più radicate sono neve al sole, se ci si ferma a riflettere. Giustizia, legalità, bene o male... non esistono parametri oggettivi, solo l'istinto di sopravvivenza animale, che può estendersi a livello comunitario. Forse sarebbe meglio non pensarci. :lol:
Ma io ho deciso di fo****mene dei parametri oggettivi e vivere utilizzando solamente secondo i miei parametri, filosofeggiare dicendo che giusto e sbagliato non esistono alla fine non mi ha portato a nulla, così alla fine seguo semplicemente il mio cuore e secondo esso giudico e decido. Animale sono, ma da belva non ho intenzione di vivere. Piuttosto sarebbe sbagliato vivere rinnegando me stesso e quello che sento, nel mio essere sono guidato dalla mia personale etica che è fondamentale come ogni altra parte di me. Non voglio convincere o convertire nessuno, espongo il mio pensiero :). Tanto meno affermo che ciò che pensate voi sia sbagliato: è semplicemente diverso, la vostra scelta, e come tale è perfetta per voi fin quando non ne farete un'altra. Questo è il mio personale modo di sopravvivere. :)
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Giustissimo, ognuno vive come vuole. Anzi, buon per te se riesci ad accettare di buon grado di valori morali ed etici, vivrai sicuramente più sereno di me, visto che considero l'esistenza umana dannata e ritengo l'etica la sua più stupida creazione.
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Originariamente Scritto da
Dragon Slayer
Buon per te se riesci ad accettare di buon grado di valori morali ed etici, vivrai sicuramente più sereno di me, visto che considero l'esistenza umana dannata e ritengo l'etica la sua più stupida creazione.
Ecco il pessimismo cosmico di Giacomo Leopardi, che si nasconde in questo forum sotto il nick di Dragon Slayer...
:riso:
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Leopardi? Mah, neanche tanto, perlomeno lui è arrivato a credere che il progresso civile fosse l'unica chiave per la salvezza, io invece lo reputo come il diffondersi della deviazione. :lol:
Chiudo l'OT comunque, si parla di death penality.
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Originariamente Scritto da
Dragon Slayer
Leopardi? Mah, neanche tanto, perlomeno lui è arrivato a credere che il progresso civile fosse l'unica chiave per la salvezza, io invece lo reputo come il diffondersi della deviazione. :lol:
:ahsisi: se è per quello hai ragione :riso:
Rimanendo IT, dico solo questo: non si può attenuare l'illegalità instillando nelle persone il terrore della morte, questa è barbarie :sisi:
Quindi sicuramente sono contro la pena di morte, IMHO meglio l'ergastolo della ghigliottina :sisi:
Se qualcuno dice che però costa di più tenere un prigioniero che un cadavere - nell'intento di difendere la pena di morte :nonono: - , beh, leggete questo (link per l'intero articolo):
"L'eliminazione della pena di morte risulterebbe un netto risparmio per lo stato di almeno molte decine di milioni di dollari all'anno, e un netto risparmio per i governi locali di decine di milioni di dollari sul bilancio base dello stato".
"Se la punizione definitiva fosse la vita in prigione, per cominciare, non avreste tutte le spese aggiunte di un caso di pena di morte".
Fate voi le conclusioni... :)
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Originariamente Scritto da
sssebi
Favorevole, solo in casi del tutto eccezionali; per il resto contrario, però carcere a vita andrebbe bene!
Nah, ho cambiato idea.
Secondo me il carcere deve essere una pena punitiva e formativa (non vendicativa) e quindi occorre che essa sia riconosciuta interiormente dal colpevole in modo da non ripetere più il delitto che ha commesso.
Se invece il colpevole non cambia, quindi nella sua natura è sempre portato a commettere delitti, ben venga la pena di morte.
A questo punto il carcere a vita non serve a niente.
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Originariamente Scritto da
Cloud Strife
Sei ancora un bambino.
Il tuo ragionamento è simile a questo: "Mi ha rotto il trenino elettrico, allora glielo rompo anch'io/gli scarico le pile in modo che smetta di funzionare lentamente". Ma la vita umana è qualcosa di più sacro, e trattare le vite di criminali e vittime come merci interscambiali, legittimando un pensiero del tipo "tu prendi la mia e io prendo la tua" è qualcosa di chiuso mentalmente, infantile, stupido nonché terribile.
Cresci un po', prima di esporti su certi argomenti.
Se l'accusato si prende certe libertà perchè non puo farlo lo stato? Ad ognuno il suo.
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Originariamente Scritto da
Anto98
Se l'accusato si prende certe libertà perchè non puo farlo lo stato? Ad ognuno il suo.
... perchè lo Stato non deve comportarsi da criminale.
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Originariamente Scritto da
Anto98
Se l'accusato si prende certe libertà perchè non puo farlo lo stato? Ad ognuno il suo.
Ma se l'accusato è un pazzo omicida, non deve diventare pazzo e omicida anche lo Stato, anzi, lo Stato dovrebbe insegnare al pazzo a non uccidere.
Quindi... viva l'ergastolo, abbasso la pena di morte! :ok:
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sono per la pena di morte in generale,il carcere non redime,ma se si giustizia l'imputato dopo decenni,allora quest'ultima non ha più senso per me!