Bu pure io :sisi:
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Bu pure io :sisi:
Majin Bu!
Voto Bu. Al di là della carica comica del personaggio Bu (in sintonia con Satan, che è sempre comico), è l'unico che può dire di conoscere Satan in tutto e per tutto, anche nelle cose un po' più losche: truffe al Tenkaichi e amanti (soprattutto quest'ultimo tema non penso che lo spiattelli in faccia a Videl, la sua unica parente stretta conosciuta oltre poi a Pan).
Vegeta. Ah, non c'è. Allora Ciccio Bu.
Bene, votazioni chiuse! :D
Questa volta avete votato in 7, e la votazione è stata unanime, quindi direi che per l'intervista di Satan non avrete molti dubbi sull'ospite. :asd:
Bu: "Ho preso il 100%!"
Feleset: "Vuoi fare tu il prossimo premier?"
Ora dateci dentro con le domande, perché tra poco ci sarà un'importante aggiornamento in questi lidi. :D
Vogliamo Raditz! >_<
Bene, direi che ci siamo. :D
Prima di postare l'intervista di Radish vorrei fare una premessa: questa intervista sarà diversa da quella di Gohan, principalmente perché il personaggio in questione nell'opera originale è molto meno approfondito nella sua vita privata (e passata), mentre d'altra parte voi stessi con le vostre domande mi avete implicitamente invitato a fornire dei dettagli. È evidente quindi che, seppur basandomi il più possibile sui pochi indizi dati dal manga, ho dovuto inventare parecchio. Insomma, questo mi avete chiesto e questo vi ho dato. ^_^ Spero naturalmente che le mie idee vi piacciano, o quantomeno che vi strappino un sorriso. :)
Qualche piccola nota introduttiva:
- "onee-san" è uno dei modi in cui i giapponesi chiamano la sorella maggiore. Capirete poi a cosa vi serve saperlo;
- Lunch nelle mie interviste non è quella che si vede nella prima serie, ma è stata presa un po' più avanti con gli anni (diciamo verso i 40). Per questo, anche se resta una donna in forma, si è un pochino indebolita;
- ho cercato di mantenere i personaggi nelle loro personalità, e spero di esserci riuscita. Qualche volta, però, per esigenze comiche, mi sono concessa qualche lieve riferimento a parodie. Niente di grave, spero, nei miei intenti non dovrei aver storpiato il carattere di nessuno. ^_^
Se avete dei dubbi poi chiedete, spero che riuscirete a cogliere tutti i riferimenti, perché alcuni sono più comprensibili ricordando bene l'opera. :D
Buona lettura!
Lo Studio del Drago è stato ricostruito.
Feleset si accomoda sulla sedia girevole, le dita intrecciate nei capelli, e attende solitaria il caricamento del computer portatile.
Un grido le risuona nelle orecchie.
«Cos’è questa storia?!» Una donna bionda si fionda nella stanza puntando un fucile contro di lei.
Feleset solleva lo sguardo. «Ehm, hai cambiato arma, Lunch?»
«Non è questo il punto!» La guardiana si avvicina alla scrivania-radar tenendo la canna sollevata. «Spiegami perché mi hai licenziato!»
La giovane sospira. «Guarda che non ti ho licenziato,» spiega, «ti ho solo sostituito per questa intervista. Dalla prossima potrai tornare operativa, va bene?»
Lunch storce la bocca. «Tu non me la racconti giusta!» esclama. «Già durante l’intervista di Gohan avevo intuito i tuoi piani!»
«Ascolta, potresti evitare almeno di puntarmi quel coso addosso?» dice Feleset. «Sappi che lo faccio anche per te: l’ospite di oggi è davvero troppo pericoloso, non riusciresti a fermarlo in caso di imprevisti.»
«Questo è tutto da vedere!» sbotta Lunch.
Un individuo muscoloso fa il suo ingresso nello Studio del Drago.
Le donne si girano a guardarlo, e Feleset sussulta.
«A-accidenti, ma perché è già qui?»
Il nuovo arrivato si guarda intorno, i denti che mordono una pera e le dita che si grattano la lunghissima chioma scura, e incrocia il loro sguardo. «Tsk. Sarebbe questo il posto dove devo rispondere alle domande?» domanda con il tono altezzoso.
Feleset trema. «S-sì. Molto piacere.»
«Ah, quindi sei tu Radish?» Lunch fa un passo verso di lui. «Che cos’hai di pericoloso, eh? I tuoi bicipiti non mi fanno paura!» La guardiana punta il fucile carico verso di lui.
Sul volto del saiyan si disegna un ghigno. «Interessante. Vediamo un po’ cosa abbiamo qui.» Il suo dito preme un tasto sullo scouter. «Livello di combattimento 5. Praticamente un rifiuto.»
«Non avvicinarti o sparo!»
«Dove ho già visto questa scena?»
BANG!
Il proiettile saetta verso Radish, che lo blocca con la mano. «Ah, ora ricordo» dice, e punta la pallottola verso Lunch tenendola tra le dita.
La donna arretra, le gambe tremanti.
«Fermo!»
Una voce acuta risuona dal corridoio, facendo voltare tutti i presenti.
Nello Studio del Drago entra un bambino con la pelle scura, l’espressione furiosa. «Lasciala stare!» sbotta verso Radish.
Radish scoppia in una risata sprezzante. «Come hai detto, marmocchio?» dice voltandosi verso di lui, e con il pollice fa schizzare il proiettile verso il giovane.
La pallottola rimbalza sulla fronte del bambino e si conficca sul soffitto.
«Ahia!» Il giovane si tasta il punto colpito con le mani. «Non farlo più, dannazione!»
Feleset tira un sospiro di sollievo. «Appena in tempo, Ub» dice, e gli sorride. «Ora che sei arrivato direi che possiamo iniziare con l’intervista.»
«Benissimo!» Ub ricambia il sorriso.
«Ehi, aspettate un momento!» sbotta Radish. «Non ditemi che il guardiano della mia intervista è questo moccioso!»
«Credevo che l’esperienza di Gohan ti avesse insegnato a non sottovalutare i bambini» ribatte Feleset.
«Che stupidaggine.» Radish fissa Ub e si porta il dito allo scouter. «Scommetto che sei uno scarto umano come tutti i terrestri.»
Il bambino sbatte le palpebre. «Che cos’è quella lente verde?»
Il rilevatore emette un lungo biiip.
«M-ma cosa…? Maledizione!» Radish sussulta, e la sua gamba arretra d’istinto. «Livello di combattimento 9051! M-ma è…»
«… over nine thousand, bravo» dice Feleset.
«Non è quello che volevo dire, imbecille!» Il saiyan stringe i pugni. «È-è impossibile! Questo apparecchio dev’essere per forza rotto!»
«In realtà no, ma se vuoi si può rimediare facilmente.» La ragazza-manga guarda il bambino. «Coraggio, Ub, smetti di trattenere la tua aura.»
«Agli ordini, onee-san!»
Il bambino si concentra, ma prima di poter sprigionare la propria energia un oggetto volante non identificato sfonda il soffitto e atterra violentemente nello studio.
Feleset grida, e Lunch si apposta dietro la scrivania-radar puntando il fucile davanti a sé.
Il pouf a forma di sfera del drago è stato schiacciato da un’altra grossa sfera, bianca e con un oblò sul davanti.
Feleset la fissa. «Oh, ma insomma, è questo il modo di presentarsi?» borbotta tra sé e sé. «Mi ha fatto venire un colpo!»
Il portello dell’oggetto rotondo si apre, rivelando un possente uomo pelato.
«Ehi, Vegeta? Siamo arrivati?» Il nuovo ospite si guarda intorno. «Vegeta? Vegeta?»
«Guarda, non sai quanto vorrei che fosse qui,» dice Feleset, «ma purtroppo non è ancora giunto il suo momento.»
«Non voglio sapere cosa vorresti farci» mormora Lunch.
«Ehilà, Nappa.» Radish si avvicina al compagno. «Vedo che anche tu sei stato prelevato dal luogo in cui ti trovavi senza troppi complimenti.»
Nappa si volta verso il collega. «Radish?!» esclama, gli occhi spalancati. «Credevo che fossi morto!»
Radish indica l’aureola sulla propria testa.
«Ops, scusa.» Nappa chiude la navicella e ci si siede sopra. «Non era mia intenzione ricordarti che ti sei fatto ammazzare su un pianeta di rifiuti.»
«Non cominciare, dannazione!» Radish prende posto a sua volta sulla sfera-pouf dalle quattro stelle. «Allora, iniziamo questa pagliacciata?»
Ub chiude la porta, restando all’interno dello studio, mentre Lunch si accomoda accanto all’intervistatrice su una seconda sedia girevole della Capsule Corporation.
Feleset inarca un sopracciglio. «Hai fretta?» domanda a Radish.
Lui incrocia le braccia. «Certo! Prima finiamo questa buffonata e prima potrò tornarmene all’inferno!»
«Quindi non vedi l’ora di essere purificato e reincarnato in un nuovo essere?»
«Tsk! Che assurdità! Naturalmente tornerò in vita prima di tutto questo!» esclama, e inizia a ridere malefico.
«Mmm.» Feleset guarda il computer. «A questo proposito potremmo rompere subito il ghiaccio con una delle domande di Final Goku, che ti chiede: Dimmi una buona ragione per la quale, con la possibilità di esprimere un solo desiderio, Vegeta e Nappa dovrebbero utilizzarla proprio per resuscitarti.»
Radish smette di ridere.
Nella stanza si diffonde un silenzio innaturale.
«Ah, non guardare me» interviene Nappa. «Io a Vegeta l’avevo proposto subito, ma sai com’è fatto il principe.»
«Che diamine significa?!» grida Radish, e stringe i pugni. «Io sono sempre stato al vostro fianco, non potete farmi questo!»
«Suvvia,» interviene Feleset, «sai benissimo che per un saiyan certi ragionamenti non hanno alcun senso, specialmente se detti da chi ha cercato di uccidere il proprio fratello.»
«Dannazione!» Il saiyan dalla folta chioma abbassa il volto. «E va bene, Nappa. Di’ al principe che se mi farete tornare in vita seguirò sempre e solo i suoi ordini. Prometto che non lo chiamerò più in caso di problemi a conquistare un pianeta da solo, che non gli dirò più che farebbe una buona coppia con Dodoria e che non finirò mai più la sua pasta agli alieni preferita!»
Il collega pelato si gratta i baffi.
Radish fissa il pavimento. «Ho fatto degli errori, ma ora sono pentito! Resuscitami, Nappa!»
L’altro lo fissa in silenzio.
«Ti prego, Nappa! Fidati di me!»
«Mmm» mormora il collega. «E va bene, chiederò a Vegeta che ne pensa.»
«Davvero? Grazie mille, amico!»
Nappa appoggia un gomito sulla gamba. «Però sai, ora che ci penso, c’è qualcosa che non mi convince» dice. «Insomma, l’ultima volta che ti ho sentito supplicare qualcuno per avere salva la vita era un bluff.»
«Oh, d-davvero? Ma è stato solo perché era Kakaroth, diamine!» esclama Radish. «Con un fratello così idiota cos’altro avrei dovuto fare?»
«Io mi fiderei» interviene Ub, e sorride. «In fondo mi sembra davvero sincero.»
Feleset si copre il viso con la mano. «Tale maestro, tale allievo…»
«Ecciù!»
Tutti si girano verso la scrivania-radar. In una delle sedie girevoli, dove prima era accomodata un’arrogante donna bionda, è apparsa una figura dagli occhi e i capelli scuri.
«Lunch?» Feleset la scruta.
«Oh. Buongiorno a tutti» saluta la donna solare. «Dove sono?»
«Guarda, Radish,» dice Nappa indicandola, «si è trasformata.»
Il saiyan capelluto si porta il dito allo scouter. «Livello di combattimento 1. Che significa?»
«Oh, insomma!» esclama Feleset. «Le persone non si giudicano solo in base al loro livello di forza!»
«Ma che bello!» Lunch mora sorride. «Allora l’intervista di oggi è già cominciata! Dove sono Olong e Pual?»
Feleset fa spallucce. «Olong appena ha sentito saiyan si è rinchiuso nel camerino, e Pual se non ha un amico che lo accompagna preferisce non venire.»
«Quindi posso aiutarti io?» Lunch sorride a Radish e a Nappa. «Ciao, ragazzi! Molto piacere!»
I due restano in silenzio.
«Fele, perché non rispondono? Sono sordi?»
«Non credo. In questo momento probabilmente staranno progettando almeno una decina di metodi per farti fuori.»
«Oh, che gentili, vogliono portarmi fuori! Mangiamo una pizza o andiamo al cinema?»
«Mangiamo una pizza» dice Radish. «Condita con il tuo intestino sarà abbastanza buona.»
«Però io tutti quei capelli blu non li mangio» aggiunge Nappa. «Meglio toglierli prima di cuocerla.»
«Non so di cosa parlate, ma sembra divertente!» esclama Lunch, e indica il saiyan dalla chioma folta. «Dunque, tu sei Radish, giusto? C’è una domanda per te da parte di Light 96.» La donna si avvicina al computer sorridente. «Nella storia sei stato meno utile di Crili. Sei il personaggio primario peggiore di Dragonball Z. Sei scarso da far paura, brutto come la fame, porti i capelli lunghi come un hippie e duri quattro episodi.
La mia domanda è: non facevi prima a suicidarti invece di piantare tutto quel casino?»
Radish si alza di scatto, le tempie che pulsano. «Altro che mangiare il tuo intestino!» grida. «Io te lo strappo di dosso e poi ti ci impicco!»
«Ehi, ehi, calma!» interviene Feleset, le mani avanti. «Non dovete prendervela con lei, ma con chi ha inviato la domanda!»
«Tsk!» Radish si risiede. «In tal caso, dite a quel cumulo di letame che ha osato rivolgersi a me in quel tono che prima di tornare all’inferno passerò da casa sua e lo farò rimpiangere di essere venuto al mondo!»
La ragazza-manga sbuffa. «Sì, va bene, però adesso non è che devi iniziare a minacciare tutta l’utenza.»
Nappa incrocia le braccia. «Comunque credo che la risposta sia no.»
«Eh?» domanda Feleset.
«La risposta alla domanda» dice il saiyan pelato. «Penso che Radish non avrebbe preferito suicidarsi.»
La testa del drago affrescato assume per un istante l’espressione di Nicolas Cage accompagnata dalla scritta YOU DON’T SAY?
Feleset sospira. «Meglio andare avanti.» I suoi occhi fissano il pc. «Sono arrivate due domande molto simili, per cui le leggo insieme. GT! scrive: Radish, per citare il tuo collega e superiore Nappa: "I saibaman hanno la stessa potenza di Radish! Potremmo perfino decidere di coltivare Radish invece di Saibaman, forse risparmieremmo pure!"»
Nappa scoppia a ridere. «Molto divertente, davvero» dice. «Anche se non ricordo di aver mai detto una frase simile.»
«In effetti non l’hai detta proprio tu,» spiega Feleset, «ma il Nappa di Dragon Ball Z Abridged. Comunque GT! in merito a questo chiede: Ebbene, come ti fa sentire una cosa simile?»
Radish stringe i pugni. «Ma come osa?!»
«L’utente sssebi invece scrive: Andavi tanto orgoglioso della tua forza e della tua razza ma in realtà hai più o meno lo stesso livello combattivo di quei mostriciattoli verdi che crescono come piante chiamate saibaimen... ma non ti sentivi un fallito e anche a disagio a stare con due saiyan infinitamente più forti di te?»
«Adesso basta!» sbotta Radish. «Non ho nessuna intenzione di subire un simile affronto! Qual è il livello di combattimento di quelle nullità?»
«Ma che ti importa? Rispondi e basta.»
«Non darmi ordini!» esclama lui, e incrocia le braccia. «E comunque no, non mi sento affatto un fallito, io sono comunque un saiyan e so farmi rispettare.»
Nappa si gratta la testa calva. «Beh, però devi ammettere che il principe non ti tratta sempre benissimo.»
«Tsk! Sono un guerriero, ci vuole ben altro per offendermi!»
«Va bene, va bene, abbiamo capito» dice Feleset, e guarda Lunch. «Leggi pure la prossima domanda.»
La mora sorride. «Va bene!» esclama. «WickerGian scrive: Carissimo Radish... Nonostante tu sia considerato una pippa intergalattica, sei stato il primo al mondo a portare al creatore Son Goku.... ok, tecnicamente è stato Piccolo ma l'80% spetta a te.... Come ti senti ad avere tale onorificenza?»
Nappa scoppia di nuovo a ridere. «Ehi, hai sentito, Radish? Sei considerato una pippa intergalattica!»
La tempia di Radish inizia a pulsare. «Piantatela, maledizione!»
«Concentriamoci sulla domanda, per favore» dice Feleset.
Radish sbuffa. «Son Goku sarebbe Kakaroth? Beh, non vedo proprio che tipo di “onoreficenza” dovrei avere per la sua sconfitta, in fondo mio fratello era un debole e non aveva speranze contro di me.»
«E se in futuro le cose non stessero più così?»
«Che intendi dire?»
Feleset sorride. «Sssebi chiede anche: Non so se con Vegeta avete parlato del super saiyan (uno stadio del saiyan che lo rende fortissimo), ma poniamo per assurdo che proprio Goku riesca a raggiungere tale trasformazione e sconfiggerebbe Freezer... premesso ciò, quale sarebbe la considerazione che stavolta avrai su tuo fratello?»
«Un super saiyan?» Radish fissa Nappa. «Non è quello stadio superiore che vuole raggiungere Vegeta?»
«Già» dice Nappa, e guarda Feleset. «Ce ne ha parlato, sì, ma ci ha sempre detto che sarebbe stato lui a trasformarsi. Non ha senso pensare che un guerriero di infimo livello possa arrivarci al suo posto.»
«In effetti…» mormora Radish. «Questa domanda è inutile, andiamo avanti!»
A Feleset scende una gocciolina dalla tempia. «Possibile che non abbiate nemmeno un briciolo di fantasia?»
«Vai avanti!»
«Ok, ok» sbotta la ragazza-manga. «Dico solo che non è bello lasciare un utente con il dubbio.»
«Umpf! Finché continuano a ricoprirmi di insulti o a ipotizzare che mio fratello diventi più forte di me, direi che non ho alcun motivo di rispondere!»
«D’accordo, allora ti leggo le domande di un tuo fan, contento?»
«Un mio fan?» Radish inarca un sopracciglio.
Feleset annuisce. «Eh sì, esistono anche quelli. Lunch, guarda le domande de Il Nicco.»
La donna mora si avvicina al pc e inizia a leggere: «Visto che sarai subissato di domande a proposito della tua (supposta) inutilità, caro Radish, ti chiederò qualcosa di meno insidioso: cosa pensi che dovrebbero fare i giovani per diventare dei bravi sayian, come te?»
Radish incrocia le braccia. «Questo tizio non mi convince. Cosa vuole in cambio?»
«Niente.» Feleset sorride. «Guarda che le persone non sono tutte come te: ci sono anche quelli che fanno apprezzamenti sinceri, non solo per ottenere qualcosa.»
Radish fissa la ragazza-manga in silenzio, perso nei suoi pensieri.
«Ehm, allora?» lo incalza la giovane. «Prova a immaginare che il pianeta Vegeta non sia mai esploso. Che consigli daresti alle nuove generazioni?»
«Tsk» sbotta Radish. «Che cosa potrei dire a dei mocciosi? Di allenarsi sempre, di mangiare in abbondanza e di conquistare pianeti per rivenderli al miglior offerente. Non serve altro, basta essere determinati nei propri obiettivi.»
«C’è anche un’altra domanda di questo utente» dice Lunch. «Parteciperesti mai ad una rivoluzione per abbattere Re Vegeta e famiglia?»
«Re Vegeta è morto» dice Radish.
«Beh, anche tu» interviene Nappa.
«La vuoi smettere di ricordarmelo?»
Feleset sbuffa. «Ti ho già detto di fingere che il pianeta non sia mai esploso, insomma! Abbi un po’ di fantasia, fattene venire almeno un briciolo!»
Radish si porta una mano al mento. «Bah, non so se sarebbe conveniente abbattere Re Vegeta. Un saiyan è fedele al proprio sovrano finché lui e i suoi eredi mantengono un ottimo livello combattivo. Se nascesse un guerriero più forte in un’altra famiglia, sarebbe giusto che fosse lui a governare.»
«Quindi fedeltà zero, insomma» dice Feleset.
«Tanto nessun saiyan potrà mai superare il principe Vegeta» interviene Nappa.
«Non è vero!» interviene Ub. «Il mio maestr-»
«Lascia stare» lo interrompe Feleset. «Questi due non hanno immaginazione, è inutile spiegare una cosa del genere a chi non vede al di là del proprio naso.»
«Ehi, come osi?!» sbottano i saiyan insieme.
«Beh, andiamo avanti.» Feleset guarda il computer. «Radish, ti leggo la prima domanda di VirusImpazzito: Una cosa che mi sono sempre chiesto è: qual era il trattamento economico e lavorativo che Freezer riservava ai suoi dipendenti? Stipendio, ferie, festività, tredicesima, bonus ai dirigenti per conseguimento di obiettivi (per Vegeta) e quant'altro...?»
«Perché parla al passato?» chiede Radish. «Freezer è morto?»
«Ma magari!» esclama Nappa. «Ops, scusate, non volevo parlare di morte in presenza di altri morti.»
«La vuoi finire?!» sbotta Radish.
Feleset sbuffa. «Beh, non importa il tempo, considerate pure la domanda al presente.»
Radish incrocia le braccia. «Bah, tutti questi termini con Freezer non hanno senso. Noi dobbiamo ubbidire ai suoi ordini, se non ne riceviamo per quel periodo siamo liberi. I pagamenti non esistono, semplicemente ogni volta che conquistiamo un pianeta Freezer ci fa sapere quale percentuale di ricchezze spetta a noi. Stessa cosa se decidiamo di rivenderlo ai mercanti.»
«E qual è questa percentuale?» chiede Feleset.
«Mah, dipende.» Radish sbuffa. «Non esiste un numero preciso, dipende da quanto il pianeta interessa a Freezer. Può lasciarci il 10% così come l’80%, è difficile stabilirlo in partenza. Può capitare anche che lui sia di cattivo umore e ci chieda semplicemente di distruggere tutto.»
Feleset si porta una mano al viso. «Ma che senso ha?»
Nappa ride. «Meno male che ci pensa Vegeta a fare i conti, io tutte le volte faccio confusione con queste percentuali!»
«Cioè, è Vegeta che si occupa di questo?» chiede la ragazza-manga. «Ma non è il più nobile dei tre? Insomma, dovreste pensarci voi a fare i ragionieri della situazione.»
Radish sbuffa. «Sì, ma quando hanno distribuito l’intelligenza scientifica Nappa doveva essere in bagno. Fino a qualche anno fa ero io l’incaricato, poi Vegeta ha smesso di fidarsi.»
«Per forza» interviene Nappa. «Continuavi a ingannare sulla divisione delle ricchezze per dartene di più. E ti prendevi anche tutto il cibo!»
«Non dire assurdità!» Radish stringe i pugni. «I miei conti erano giusti, è il principe che non si è mai fidato di me! Ma tu cosa ne vuoi sapere, non sai nemmeno quanto fa 5x8!»
«E invece lo so, fa 30!» sbotta Nappa, facendo cadere tutti a terra tranne Lunch. «E poi non osare più metterti contro Vegeta, altrimenti puoi scordarti di resuscitare! Tu non puoi competere con la sua conoscenza scientifica. Di’ un po’, quanti saiyan sanno spiegare dal punto di vista fisico come avviene la trasformazione in scimmione?»
Radish distoglie lo sguardo. «Tsk. E va bene, Vegeta è più istruito di me in questo campo, ma tanto non sono questioni importanti per noi saiyan. Insomma, noi tre dobbiamo pensare a combattere, non a far colpo sulle scienziate!»
Feleset si tappa la bocca per trattenere le risate.
«Ma che ci trova di divertente?» domanda Nappa.
«Boh, valla a capire» risponde l’altro.
«Ecciù!»
Tutti si voltano nella direzione dello starnuto, dove una donna bionda sta estraendo una pistola.
«Che diamine sta succedendo?!» sbotta Lunch, e punta l’arma di fronte a sé. «Ancora scimmioni?»
Radish tocca lo scouter. «Come immaginavo. Adesso il suo livello di combattimento è 5.»
«Che roba,» dice Nappa, «si potenzia diventando bionda.»
I due saiyan si guardano negli occhi, poi scoppiano a ridere.
«Ma dai, mai vista una cosa tanto stupida!» dice Radish.
«Già, è davvero ridicola!» Nappa la indica. «Come si chiama, Super Terrestre?»
«Zitti!» grida la donna armata. «Piuttosto, consegnatemi subito i vostri soldi e le vostre capsule!»
«Capsule?» ripete Radish. «Cos’è, roba da mangiare?»
«Ehm.» Feleset appoggia la mano sul braccio di Lunch. «Senti, adesso non è il momento di rapinare. Piuttosto, perché non leggi le domande a Radish?»
La donna bionda le lancia un’occhiataccia. «E perché mai dovrei farlo?»
«Beh, perché sennò dovresti lasciare lo studio, visto che oggi c’è un altro guardiano.»
«Che cosa?!» grida Lunch. «Non ho nessuna intenzione di andarmene! Io voglio una parte!» Detto ciò, fissa il computer. «Bene, cosa diamine devo leggere?»
Feleset indica due domande. «Sono molto collegate tra loro, quindi leggile insieme. Riguardano il passato di Radish.»
Lunch storce la bocca. «E va bene» dice. «WickerGian chiede: Considerato uno scarto Sayan.... Quali sono stati i rapporti con tuo padre Bardak? E col vostro capo Freezer? L'hai mai conosciuto di persona?» Lunch fa scorrere la rotellina del mouse. «Poi c’è Final Goku, che scrive: Parlaci un pò di tua madre. Da sempre i fan dell'opera hanno avanzato numerose ipotesi su di lei, ma solo tu puoi dirci la verità. Cerca di non essere evasivo.»
«Tsk» dice Radish. «In pratica mi chiedono dei miei genitori e di Freezer?»
«Sì.» Feleset si mette le dita tra una ciocca di capelli. «Beh, di Freezer ci hai già detto alcune cose, vuoi aggiungere altro?»
«Umpf. L’ho incontrato, se è questo che quel rifiuto voleva sapere, ma non molte volte.»
«Bene, allora direi di concentrarci sui tuoi genitori.»
«Bah, e cosa potrei dirvi?» dice Radish. «I miei genitori erano dei veri saiyan, anche se di classe inferiore. Quando ero piccolo abbiamo fatto parecchie gite insieme, sterminando felicemente intere popolazioni. Ne ho un bel ricordo.»
«Questo sarebbe il vostro concetto di gita di famiglia?» interviene Feleset.
«Sì, perché?» Radish ghigna. «È stato davvero importante per la mia formazione. Mio padre era molto severo, ogni volta che partiva per una missione con la sua squadra si aspettava di trovarmi più forte. Anche mia madre veniva mandata spesso a conquistare pianeti, difatti il suo livello combattivo era quasi uguale a quello di mio padre, ma per fortuna la maggior parte delle volte riusciva a convincere gli altri a portarmi con sé. Mi sono allenato tantissimo con lei, a volte era perfino meno tollerante di mio padre, ma in compenso cucinava benissimo.»
«Davvero?» dice Feleset, il sopracciglio inarcato. «Immagino che fossero piatti a base di alieni e robe simili.»
«Beh, erano terribilmente buoni» continua Radish. «D’altronde per lei saper cucinare era una questione di sopravvivenza, dato che il suo stomaco era senza fondo. Tutti i saiyan mangiano un sacco, e in effetti sia io che mio padre eravamo avidi dei suoi piatti, ma lei era capace di mangiare molto più di noi!»
«Come Goku!» interviene Lunch. «Mi ricordo quando si allenava con il vecchio per il torneo di arti marziali: quel bambino non era mai sazio!»
«Ora sappiamo da chi ha preso» dice Feleset.
«Comunque mio padre non era molto soddisfatto del mio livello combattivo, diceva che di questo passo la sua famiglia sarebbe sempre stata considerata di qualità infima. Così a un certo punto disse che voleva provare ad avere un altro figlio, nella speranza che diventasse un po’ più forte di me.»
«Ma che brutto.» Feleset fissa il saiyan. «Quindi è così che è nato Goku?»
«Non proprio» dice Radish. «Mia madre non era molto d’accordo con questa proposta, perché una seconda gravidanza le avrebbe impedito per un po’ di combattere, e non era convinta che generare un altro moccioso sarebbe servito a qualcosa. Alla fine risolsero tutto alla maniera dei saiyan.»
«Cioè?»
«Che domande!» interviene Nappa. «Avranno fatto un combattimento, no? Il vincitore decide cosa si deve fare.»
«Già» conferma Radish. «Me lo ricordo benissimo, perché ovviamente mi fecero assistere. Fu una lotta all’ultimo sangue, perché come vi ho detto i miei genitori erano quasi alla pari. Alla fine mia madre perse i sensi, e questo sancì la vittoria di mio padre.»
Lunch spalanca gli occhi. «Quindi se avesse vinto tua madre Goku non sarebbe mai nato!»
«E non sarebbe mai esistito Dragon Ball» dice Feleset.
«I-incredibile» mormora Ub. «Che maniera malvagia di avere dei bambini.»
«Ma com’era fatta tua madre?» chiede l’intervistatrice. «Nel manga c’è un disegno di tuo padre, che è praticamente identico a tuo fratello, ma non si sa nulla dell’aspetto della sua compagna.»
Radish la fissa. «Assomigliava a me» dice. «Aveva i capelli molto lunghi, proprio come i miei, solo che non era stempiata.»
«Tsk, le donne sono sempre più fortunate in queste cose» sbotta Nappa.
«A proposito di donne,» dice Feleset, «direi che è arrivata finalmente l’ora di certe domandine…»
«Che intendi dire?» chiede Radish.
La ragazza-manga sorride. «Ub, è meglio che tu esca dalla stanza, queste non sono cose per te. Resta comunque nei pressi del corridoio, così se avverti l’aura dei saiyan avvicinarsi a me o a Lunch puoi intervenire in tempo.»
«D’accordo, onee-san!» esclama il bambino, e si volta per aprire la porta.
«Onee-san?» chiede Lunch, e sposta lo sguardo prima sull’uno e poi sull’altra. «Chi dei due è stato adottato?»
Feleset cade dalla sedia. «Insomma, non c’è bisogno di far notare a tutti che sono una mozzarella!» esclama. «E comunque lui non è davvero il mio fratellino, è solo una cosa che abbiamo deciso dietro le quinte. Sai, lui ha solo fratelli e sorelle minori, così per una volta voleva provare l’emozione di non essere il più grande.»
Ub sorride. «Già. Onee-san è molto gentile con me!»
Lunch incrocia le braccia. «Scusa, ma tutto ciò che rilevanza ha nell’intervista di Radish?»
Feleset si tocca una ciocca di capelli. «Beh, nessuna, perché?»
«Come perché? Che senso ha condire questo incontro con dettagli inutili?» chiede Lunch. «E meno male che vorresti fare la scrittrice!»
«Insomma, Lunch!» esclama la ragazza-manga. «Cosa ne sai tu di scrittura creativa? Sei solo invidiosa perché ho messo Ub al posto tuo!»
«Beh, un po’ ha ragione, onee-san» interviene Ub. «Credo che potresti usare un po’ di tempo anche per spiegare alcune cose che i lettori si stanno chiedendo da tempo.»
Feleset incrocia le braccia. «E va bene: Radish indossa lo scouter nonostante sia stato prelevato dagli inferi perché qualcuno gliel’ha consegnato apposta dietro le quinte prima che entrasse nello Studio del Drago.»
«E quindi?» chiede Radish.
«E quindi niente, qualcuno se lo sarà sicuramente chiesto!» dice l’intervistatrice. «E visto che non mi va che passi per un mio errore, ho preferito spiegarlo.»
Lunch le lancia un’occhiata di sbieco, appoggiando la schiena sulla sedia della Capsule Corporation. «Ma guarda che se non spieghi chi c’è dietro le quinte i lettori penseranno che tu ti stia arrampicando sugli specchi.»
Feleset si gira verso di lei. «Insomma, adesso basta!» esclama, e avvicina una ciocca di capelli al naso della donna.
«Ecciù!»
«Era ora.» Feleset guarda Ub. «Puoi uscire adesso.»
«Agli ordini, onee-san!»
La porta si chiude alle spalle del bambino, lasciando i due saiyan in balia delle due donne.
«Che succede?» domanda Lunch mora, gli occhi scuri puntati sulla stanza.
«Non c’è tempo, adesso» dice Feleset, e fissa il portatile. «Ecco le domande sconce. Dunque, questa volta partiamo subito da Black Ghost, così ce ne liberiamo ed evitiamo brutte sorprese. Questo utente chiede a Radish: Hai mai provato la pratica dell'autoerotismo maschile indotto analmente tramite la tua coda? Insomma, hai mai fatto sesso anale con la tua coda?»
I due saiyan spalancano gli occhi.
«Che ragazza rozza» dice Radish.
«Già,» interviene Nappa, «ma come può dire certe cose a voce alta?»
Feleset stringe i pugni. «Ehi, guardate che non sono io! Vi ricordo che sto solo leggendo!»
«Tsk, sei comunque volgare» dice Radish. «Queste sono faccende private, non ho alcuna intenzione di rispondere.»
Nappa ride. «Beh, tu forse però sei un po’ troppo riservato» gli dice, e gli dà una pacca sulla spalla. «Anche se lei è una donna volgare di un’altra razza, non credo che ci sia qualcosa di male nel rispondere a una domanda così semplice.»
«Anche perché se non rispondi io penserò in automatico che tu quella cosa l’abbia fatta» dice Feleset.
Le gote di Radish si coprono di un leggero rossore. «Ma che diamine vai blaterando, terrestre!» grida. «Io non ho quei gusti, non mi interessa affatto fare certe cose!»
Feleset porta le mani in avanti, un po’ impaurita dall’assenza di Ub. «Tranquillo, non ti stavo giudicando» dice. «Insomma, se non ti piace usare la coda per alcune pratiche a me sta benissimo, ma anche in caso contrario non ci sarebbe stato niente di male.»
«Vuoi tacere?!» sbraita il saiyan, le tempie che pulsano. «Prova a leggere un’altra domanda del genere e ti spedisco all’altro mondo!»
«Insieme a te, quindi?» chiede Nappa.
«Finiscila!» sbotta Radish.
«D’accordo,» dice Feleset, «passiamo alla seconda domanda di Light 96: Dì la verita, hai rapito Gohan perchè sotto sotto hai istinti pedofili, vero?»
Radish fissa la ragazza con occhi penetranti.
«Ehm,» mormora lei, «capisco che questa domanda non ti piaccia: di’ si scrive con l’apostrofo e non con l’accento, l’ha spiegato pure Gohan nella scorsa intervista.»
Radish continua a fissare la ragazza.
«Ok, non era questo il punto, giusto?» dice Feleset. «C’è qualcos’altro che non ti piace?»
Il saiyan solleva una mano e porta il dito sullo scouter. «Livello di combattimento 2.»
Feleset cade dalla sedia. «Uffa, ma volete smetterla? Ho capito, dovrei fare più sport, ma tanto non facendo parte del mondo di Dragon Ball non potrei mai diventare forte come voi!»
«Tsk.» Radish incrocia le braccia. «Non c’è alcun motivo per cui un guerriero saiyan come me dovrebbe rispondere alle stupide questioni di uno scarto terrestre.»
«Comunque la risposta dovrebbe essere no» dice Nappa.
Tutti d’istinto fissano la faccia affrescata del dio drago.
Feleset sospira. «Stavolta nemmeno lui si è sprecato a commentare.»
Radish porta la schiena all’indietro, posizionandosi meglio sulla sfera-pouf. «Insomma, quando diamine finiscono le domande? Mi sto stancando!»
«Ne manca solo una» risponde l’intervistatrice. «Solo che, ecco, mi vergogno un po’ a leggerla.»
«Vergognarti?» dice Nappa. «Ma come? Prima non ti eri fatta problemi con quelle questioni rozze.»
«Lo so, ma questa è peggio!» Feleset scruta lo Studio del Drago. «Ma certo!» esclama, e si volta verso Lunch mora. «Leggila tu!»
La donna sbatte le palpebre. «Va bene, non c’è problema» dice, e si avvicina al computer. «VirusImpazzito scrive: Parliamo di sesso! Si spruzza o non si spruzza? Voglio dire... avevate occasione di inzuppare il biscotto, voi dell'esercito di Freezer? Non intendo fra i Saiyan perchè all'epoca dello sterminio dovevi essere un bambino; intendo nella tua vita di routine.»
Feleset appoggia le braccia sulla scrivania-radar e ci nasconde il viso.
«Non ho capito» dice Lunch. «Cosa dovrebbero spruzzare?»
Feleset si tappa le orecchie. «Non sento, non sento!»
«Ho chiesto cosa dovrebbero spruzz-»
«Lalalaaa!»
«Uffa, voglio solo saper-»
«Cha-laaa head-cha-laaa…»
«Fele?»
«… nani ga okite mo kibun waaa… henoheno kappaaa!»
Nappa guarda il compagno. «La stiamo perdendo.»
«Già. Finiamola con questa pagliacciata.» Radish punta la mano aperta in avanti e ci concentra l’energia.
«No, no!» esclama Feleset. «Aspetta! Prima devi rispondere alla domanda!»
«E allora piantala di cantare!» Radish abbassa il braccio. «Pensavo che avessi deciso di partecipare allo Zarboncino Dod’Oro.»
«Che?» chiede Feleset.
«Lo Zarboncino Dod’Oro» ripete Nappa. «È un festival della canzone che organizzano tutti gli anni Zarbon e Dodoria. Di solito partecipano tutti i mocciosi figli dei soldati di Freezer.»
«Ah.»
«In ogni caso, lo capite o no che non ci interessano le domande rozze?!» sbotta Radish, le tempie che pulsano. «Noi siamo saiyan, il nostro istinto primario è combattere, non riprodurci.»
Feleset appoggia la testa tra le braccia appoggiate alla scrivania. «Quindi non vi piace fare sesso?»
«Ehi, un momento!» interviene Nappa. «Adesso non giungiamo a conclusioni affrettate. Il fatto che il nostro interesse primario sia la lotta non significa certo che fare certe cose ci piaccia di meno!»
«Tsk, tu ti dedichi troppo a questi passatempi per i miei gusti» gli dice Radish, le braccia incrociate.
«Ehm, un attimo, fatemi capire» interviene Feleset. «Stando a quel che dite, i saiyan sono meno interessati a seguire questi istinti rispetto ai terrestri, però questo non significa che quando lo fate vi piace di meno. Giusto?»
«Giusto» dicono entrambi in coro.
«Quindi in pratica siete uguali a noi, solo che per potervi concentrare al meglio nella lotta sopportate di più l’astinenza.»
«Qualcosa del genere» dice Radish, e distoglie lo sguardo. «In ogni caso, non sono affari che ti riguardano. Non ho nessuna intenzione di accoppiarmi con te.»
«Eh?!» Feleset spalanca gli occhi. «Guarda che sto solo discutendo normalmente, non voglio mica provarci! Insomma, siete in grado di parlare di sesso senza sospettare che ci siano secondi fini? Non è strano, in fondo è una cosa naturale che fanno tutti gli esseri viventi.»
«Di che parlate?» domanda Lunch. «Posso farlo anch’io?»
Feleset si sbatte una mano sul viso. «Lunch, resta in silenzio, voglio indagare di più su questa questione.»
Radish la guarda. «Come sarebbe a dire? Non ti abbiamo già detto abbastanza?»
«In realtà no» dice la ragazza-manga. «Anche perché stai facendo passare Nappa per un pervertito, quando mi sa che se fosse un terrestre sarebbe solo un uomo normale. Tu invece probabilmente sembreresti asessuato.»
«Asessuato io?!» sbotta Radish. «Tsk, non diciamo stupidaggini! È vero che non sono interessato alle donne quanto Nappa, ma guarda che alla fine di ogni missione qualcosa mi concedo!»
«E che gran cosa!» sghignazza Nappa.
«Vuoi chiudere il becco?!» esclama il compagno imbarazzato.
«Tanto ora non puoi più fare nulla, visto che sei morto.»
«Ancora con questa storia?!»
«Beh, ora comunque vogliamo sapere» dice Feleset.
«Umpf.» Radish sbuffa. «E va bene, tanto per fortuna questa pagliacciata è quasi finita. Nell’esercito di Freezer c’è un grossissimo giro di prostituzione, e alcuni soldati sono soliti spendere buona parte del loro bottino in queste cose. Ovviamente c’è un’ampia scelta per tutti i gusti e tutti i sessi, dato che apparteniamo a razze molto eterogenee tra loro. Noi saiyan non siamo molto interessati all’accoppiamento, ma ogni tanto facciamo uno strappo alla regola, specialmente Nappa.»
«Abbiamo capito!» sbotta il compagno. «Non c’è bisogno di farla passare come una cosa negativa! Tu e Vegeta in queste cose siete davvero bigotti!»
«Tsk, Vegeta cerca solo di aiutarti a focalizzare i veri obiettivi di un saiyan. Non per nulla tra noi tre è quello che si distrae meno.»
«Bah, il principe è solo schizzinoso, dovrebbe godersi di più alcuni piaceri della vita. Io ci ho provato con la storia dei mezzosangue fortissimi, ma anche lì non c’è stato verso.»
«Quali mezzosangue?» chiede Radish.
«Ma sì, quella storia del figlio di Kakaroth. Tu sei stato attaccato da lui poco prima di morire, no? A quanto pare il sangue saiyan mescolato a quello terrestre genera una forza immensa.»
«Giusto!» Il saiyan dai capelli lunghi stringe una mano a pugno. «Quando mi farete tornare in vita potremo accoppiarci con le donne terrestri e ricostruire il popolo saiyan!»
«È la stessa cosa che ho proposto io» dice Nappa. «Ma Vegeta non ne ha voluto sapere!»
«E perché?» domanda Radish. «Non dirmi che ha tirato di nuovo fuori la storia del sangue regale che non deve insudiciarsi con quello dei rifiuti!»
«No, in realtà ha solo fatto notare che giustamente i nostri figli potrebbero ribellarsi a noi e ucciderci.»
«Ah.» Radish si porta una mano al mento. «Però come idea secondo me non è da buttare lo stesso.»
«Ehm, ragazzi?» li chiama Feleset.
I saiyan la ignorano.
«Hai ragione, Radish» dice Nappa. «Anche a me piaceva davvero, ma ho dovuto dare ragione a Vegeta.»
«Tsk, quando tornerò in vita parlerò io al principe!» esclama l’altro.
«Ragazzi, insomma!» grida l’intervistatrice.
Nappa fissa Radish. «E poi potremo sceglierci tutte le donne che vogliamo tra tutte le terrestri esistenti.»
«Tutte le donne?» domanda l’altro. «Ma noi saiyan non dovremmo essere monogami?»
Feleset avvicina di nuovo i capelli a Lunch e la fa starnutire. Lunch inizia a sparare contro i saiyan.
«Oh, guarda: proiettili» dice Nappa. «Comunque no, dato che non ci sono più donne saiyan non ci sono nemmeno più donne in grado di tenerci testa, quindi possiamo tranquillamente prendercene quante ne vogliamo.»
Radish si tasta i punti colpiti dalle pallottole come se fosse stato attaccato da una mosca fastidiosa. «D’accordo, ma secondo te Vegeta come la prenderà?»
«Bah, dovremo trovargli una bella compagna, così starà zitto» dice Nappa.
Feleset si lascia andare a un enorme sbuffo. «Ma questi non erano privi di fantasia?» sussurra a Lunch. «E va bene, lasciamoli pure qui, tanto l’intervista è finita.»
Le due donne si avviano verso l’uscita.
«Chissà se ce ne sono con un livello combattivo decente» dice Radish, tastandosi lo scouter.
«E che ti importa?» dice Nappa. «Tanto i figli nascono forti lo stesso, no? Io piuttosto voglio tutte le more.»
Feleset apre la porta, le orecchie ancora in ascolto.
«E va bene, allora io mi prendo le bionde» dice Radish.
«D’accordo, ma Vegeta allora chi si piglia?»
«Bah, tutte quelle con i capelli di altri colori.»
«Giusto!»
Intanto Ub, rimasto appostato nel corridoio, si avvicina all’intervistatrice. «Di cosa parlano, onee-san?»
A Feleset scende una gocciolina dalla fronte. «Sto cercando di non pensarci.»
«E poi potremo costruirci un immenso castello!» esclama Radish dallo Studio del Drago.
«Con un gigantesto harem!» dice Nappa.
«E i figli di Vegeta diverranno i principi del nuovo regno saiyan!»
«Ora basta.» Feleset torna sulla soglia. «Makankosappo!»
Radish sbalza dalla sfera-pouf e si ritrova sul pavimento.
«Che succede?» domanda Nappa, gli occhi fissi sul compagno a terra.
Il saiyan capelluto si rialza, mentre Feleset scoppia a ridere.
«Ma sei stato colpito?» gli chiede il pelato. «Io non ho visto niente!»
Radish distoglie lo sguardo. «Tsk. N-non è partito nessun colpo, infatti» farfuglia. «È solo che... quelle parole mi evocano ricordi spiacevoli, ecco.»
Feleset lascia lo studio ridendo, chiudendosi la porta alle spalle prima che il saiyan decida di vendicarsi su di lei.
«Pensi che se la sia presa, onee-san?» le chiede il bambino in corridoio, pronto a proteggerla.
Lei sorride. «Ma no, mi sono solo tolta una soddisfazione. Vedrai che a quest’ora avrà già ripreso a fantasticare sui suoi progetti irrealizzabili.»
E così i due giovani, seguiti da Lunch, si allontanano così verso l’uscita, mentre dallo Studio del Drago provengono voci entusiaste.
«… certo, Radish, e quando il principe ucciderà Freezer saremo i padroni dell’universo!»
«Prima però deve diventare un super saiyan.»
«Non preoccuparti, sulla Terra avrà tutto il tempo di allenarsi.»
«Bah, speriamo bene. Ormai non ci sono più i cari vecchi pianeti di una volta.»
«Già, e nemmeno le mezze stagioni…»
«… e si stava meglio quando si stava peggio…»
«… io una volta ho vomitato…»
«… e poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata…»
«… la gente mi crede un fantasma, ti rendi conto? Nell’indice di popolarità dei soldati di Freezer “Nappa” è al settantacinquesimo posto, mentre un certo “Ghost Nappa” è al nono! Ti pare possibile?»
«… coltivare Radish invece di saibaman, eh? Tsk, non era una battuta divertente!»
FINE
Complimenti, sei riuscita a tenere in linea la caratterizzazione del personaggio pur sapendo pochissimo su di lui! Bella intervista
Non avrei mai immaginato che anche in un'intervista del genere si sarebbe riusciti a infilarci il sesso :lol: E adesso con C18 scommetto che come minimo l'80% dell'intervista rimarrà su quei toni xD
Grazie mille! :D
Ne approfitto per dire che ho corretto qualche errore di battitura che mi era sfuggito. Come al solito mi piacerebbe sapere le vostre parti/battute preferite, se ce ne sono. XD
Oddio ahahahahaha
Fantastica Fel, come sempre :)
Ahah, alla fine mi sono ritrovato a fare la domanda più grezza dell'intervista, con tanto di uso specifico del verbo "spruzzare". Cose da pazzi. :cannabis:
Alla fine sei riuscita a dare delle risposte abbastanza appropriate anche quando il manga non conteneva informazioni sui temi delle domande: ad esempio è credibile il sesso "per costrizione" da parte dei soldati o il loro desiderio di far bottino.
E' giusto che il rapporto tra Nappa e Radish sia ispirato ad un certo cameratismo che vede Nappa nel ruolo del "bulletto" tra i due, ma nella parte conclusiva si sfocia un po' troppo nel demenziale (e nell'Abridged): dico "un po' troppo" perchè, se non sbaglio, il tuo intento dichiarato era fare riferimento al manga. :) Se poi devo essere sincero, un po' mi stanca il tormentone del "tornerò in vita"... nel complesso, il racconto è divertente, suscita più di un sorriso spontaneo.
Un unico appunto ti faccio nel complesso, ma che comunque è questione di interpretazioni personali: il fatto che i due Saiyan dicano che parlare di sesso ad alta voce è un atteggiamento rozzo e volgare è un richiamo alla famosa battuta di Vegeta (quando dice che Bulma è rozza a parlare di queste cose ad alta voce). Personalmente ho sempre pensato - anche se non ci sono elementi nè a favore, nè contro - che quello fosse un modo di ragionare personale di Vegeta in quanto Principe e nobile. In effetti non abbiamo elementi per dire come avrebbero reagito Nappa e Radish in un'analoga situazione, ma ho sempre dato per scontato che Radish non si sarebbe fatto troppi scrupoli a parlarne (in effetti l'aspetto da stupratore ce l'ha, il che si somma a quelle cosce in bella vista e al fatto che gira praticamente in mutande :D ), e forse Nappa sarebbe stato un po' più contenuto rispetto al collega di rango inferiore.
Forse alla base di questa mia concezione ce l'idea che i Saiyan, nonostante la loro natura guerriera, abbiano un istinto sessuale praticamente animalesco e aggressivo, per cui tenderebbero a non distinguere se nella femmina c'è una possibilità riproduttiva o meno. Tuttavia, come specificavo sopra, sono interpretazioni soggettive. :)
Grazie a tutti. :D
Virus, intanto mi fa piacere che tu abbia colto l'allusione al dialogo tra Vegeta e Bulma, era una battuta sottile che mi chiedevo se qualcuno avrebbe capito. XD
Per quanto riguarda il rapporto tra i saiyan e il sesso, in mancanza di elementi nel manga ammetto di essere andata perlopiù a gusti: so che l'idea dei saiyan stupratori è diffusa, ma personalmente mi ha sempre infastidito vederla in questo modo, soprattutto perché in questo caso mi sarei ritrovata a intervistare due stupratori (ok, sembra una scemenza dato che sono comunque due spietati assassini, ma lo stupro è una cosa che mi infastidisce particolarmente), dunque ho preferito dare una visione diversa. Anche perché ormai l'avrai capito, in mancanza di prove concrete mi piace sfatare i luoghi comuni, e visto che l'interesse primario dei saiyan è la lotta non è del tutto insensato credere che non fossero così propensi a fare certe cose. :asd:
Il fatto che Nappa tra i tre sia il più "pervertito" è una scelta che mi è venuta naturale, sarà che nel trio l'ho sempre percepito come il meno intelligente e quindi di conseguenza mi viene da immaginarlo più istintivo.
Per quanto riguarda le battute da Abridged: ho cercato di limitarle per non fare andare i personaggi OOC, ma ovviamente è possibile che sia uscita un po' troppo dalle righe. Confesso che tra tutti quanti il più difficile da interpretare è stato Nappa, forse perché è quello che mi piace meno e quindi nonostante abbia riletto i manga in cui appare continua a venirmi spontaneo parodizzarlo. Spero comunque di non aver esagerato troppo. :)
Però ho notato una cosa:
Con chi si dovrebbero accoppiare i saiyan? Voglio dire, le loro donne sono tutte morte...Citazione:
«E va bene, tanto per fortuna questa pagliacciata è quasi finita. Nell’esercito di Freezer c’è un grossissimo giro di prostituzione, e alcuni soldati sono soliti spendere buona parte del loro bottino in queste cose. Ovviamente c’è un’ampia scelta per tutti i gusti e tutti i sessi, dato che apparteniamo a razze molto eterogenee tra loro. Noi saiyan non siamo molto interessati all’accoppiamento, ma ogni tanto facciamo uno strappo alla regola, specialmente Nappa.»
A meno che non gli piacciano le pratiche interrazziali! :lol:
Beh, i saiyan sono appunto una razza, non una specie, quindi possono accoppiarsi con altre razze di specie umana come loro. XD
È un po' come i cani: se per ipotesi morissero tutte le femmine di pastore tedesco, non per questo i maschi non potrebbero più accoppiarsi. Esempio a caso, ma è per farmi capire. :lol:
Ovviamente Toriyama non ha mai approfondito molto la questione, quindi non sappiamo esattamente chi sia compatibile con chi, a parte i terrestri e i saiyan: Zarbon per esempio secondo me è abbastanza umano, ma non ti saprei dire se sia compatibile o meno. Freezer per me non lo è.
Benissimo, mi piace pure questa, nonostante si tratti di personaggi visti solo in poche pagine (rispetto a tutto il manga) direi che sei riuscita più che bene ha creare questa intervista. Molte cose te le sei dovute inventare ma mi sembrano idonee e coerenti con la situazione e i personaggi, bel lavoro.
La parte che mi è piaciuta di più è stata quella finale dove Radish e Nappa continuano a parlare senza considerarti :lol:
Però proprio nelle ultime battute non sono riuscito a cogliere il riferimento:
«… la gente mi crede un fantasma, ti rendi conto? Nell’indice di popolarità dei soldati di Freezer “Nappa” è al settantacinquesimo posto, mentre un certo “Ghost Nappa” è al nono! Ti pare possibile?»
«… coltivare Radish invece di saibaman, eh? Tsk, non era una battuta divertente!»
Che significa? Chi è ghost Nappa? peché hai ripreso la battuta dei saibaman? :boh: