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Goku si era svegliato quando aveva sentito l’aura di Vegeta incrementarsi. Non era stato l’unico. Tutto il gruppo NA si riunì in men che non si dica. Bulma aveva capito che suo marito aveva lasciato casa loro nel cuore della notte per sua iniziativa. Si capiva dal fatto che mancava la tuta da combattimento. Purtroppo quando erano arrivati, di Vegeta non c’era più traccia. In compenso la città era distrutta. Non si riusciva a capire chi lo aveva attaccato e soprattutto la mancanza di auree. Era impossibile capire dove fosse. Era come se fosse scomparso nel nulla.
Vegeta cercava disperatamente di riprendersi. Anche se era più facile a dirsi, che a farsi. Ancora semincosciente aveva almeno capito di essere in volo. Gli ci volle più tempo per capire che era Nappa a trasportarlo, mentre ai fianchi volavano Radisch e Turles. Dove lo stavano portando? Vegeta, anche se non era certo in condizioni, colpì Nappa per cercare di liberarsi. Il saiyan fu sorpreso, ma non si fece eccezionalmente male. Aveva previsto una cosa del genere. Infatti mentre con una mano teneva Vegeta, con l’altra stringeva la coda di quest’ultimo. Bastò rafforzare la stretta per rispedire Vegeta nel mondo dei sogni.
Intanto il principe dei saiyan sognava. Gli venivano in mente strani ricordi delle avventure passate a fianco di Nappa, la sua ex-guardia del corpo. Era davvero strano che ripensasse a quelle cose proprio mentre Nappa stava cercando di ucciderlo. Vegeta un tempo aveva considerato Nappa solo un subalterno che aveva il solo compito di servirlo. Con in tempo aveva capito che aveva sbagliato. Era cambiato il modo in cui l’aveva valutato, non perché fosse cambiato Nappa o i fatti, solo perché era lui stesso a essere cambiato. Il viso di fiducia che aveva Nappa quando gli aveva stretto la mano e quello di disperazione quando aveva compreso il suo tradimento, gli si riaffacciavano negli incubi a intervalli regolari. Aveva capito che le parole vincente e perdente avevano un significato del tutto soggettivo. In fondo glielo aveva insegnato Kakaroth. Scavando indietro nel suo passato si rese conto che Nappa non era stato solo una guardia del corpo. In fondo aveva dovuto badare a Vegeta quando era ancora solo un moccioso. Ricordava che il poveraccio faceva qualsiasi cosa gli chiedesse. Si prendeva anche la colpa delle sue malefatte. Non erano monellerie, ma peggio. L’ultimo ricordo, prima di sprofondare definitivamente nell’oblio, era veramente antico. Risaliva a quando aveva quattro anni. Era a quell’età che Nappa aveva iniziato a seguirlo. Si stava allenando per il torneo del giorno in cui si commemorava il supersaiyan. Il giorno in cui Freezer aveva deciso che lo avrebbe portato via con se esattamente un anno dopo, per permettere al re di allenarlo. Il giorno in cui si era voltato verso il padre per mostrare la sua vittoria e in cui aveva visto solo suo padre che lo cedeva senza lottare. Ricordava quanto si era impegnato per vincere. A tal punto che una notte si era addormentato nella stanza degli allenamenti. Nappa lo aveva preso e portato in camera senza svegliarlo. Forse era stato più premuroso quel subalterno, che il suo vero padre.
Quando si risvegliò completamente gli prese quasi un colpo. Ma in fondo se erano tornati tre saiyan morti da tempo, perché non doveva essere tornato anche lui. Aveva riconosciuto il posto in cui era stato rinchiuso. Era la cella della nave spaziale di Freezer. Ci mancava solo quella lurida lucertola aliena mutante con mire di conquista e una furia omicida. Avevano lasciato di guardia Nappa, ma sai che minaccia. Purtroppo intorno alla cella c’era una specie di campo di forza. La fissazione segreta di Freezer. Provò a forzarlo con i vari livelli dei supersaiyan fino ad arrivare al quarto, ma era tutto incredibilmente inutile. Accidenti, era realmente prigioniero, Non che quella condizioni gli fosse poi troppo nuova, ma quando ti abitui alla libertà è duro pensare di poterla perdere nuovamente. Non aveva nemmeno salutato sua moglie. Chissà quanto era preoccupata. Per non parlare di Trunks. In quel momento doveva essere con gli altri a cercarlo. Sicuramente quel campo di forza isolava la sua aura. Pensò a Bra, la sua principessina, con l’aspetto di sua madre, ma con un caratterino vulcanico. Non poteva rimanere chiuso la dentro, doveva uscire. Continuò a provare finché Nappa, accortosi dei suoi sforzi gli disse:”Ti conviene lasciar perdere. Avrai bisogno di tutte le tue energie, tra un po’”. Vegeta accantonò un attimo l’idea della fuga. Aveva deciso di rettificare uno dei suoi tanti errori. In fondo tentar non nuoce. “Senti Nappa perché mai siete di nuovo qui a prendere ordini da Freezer? Non potete ribellarvi?”. Nappa sorrise, un sorriso incredibilmente amaro. “Non so se ti ricordi, ma non sono mai stato un gran coraggioso. Mi sembra che quando Freezer ti torturava sotto i miei occhi non muovevo un dito per aiutarti”.
Vegeta ebbe un momento del suo passato incredibilmente vivido in mente. Ripensò a quando faceva finta che non gli importasse niente che il suo pianeta e i suoi cari erano morti. Forse perché si era sentito tradito. Ma era tutta una finta. In realtà non era molto diverso dai bambini di quell’età. Un giorno, aveva solo sette anni, aveva rubato una navicella ed era partito da solo. Aveva infranto così un’importantissima regola che vigeva. Mai lasciare la base se non per ordine di Freezer. Aveva avuto tutte le intenzioni di andare dove un tempo c’era stato il suo pianeta. Per vedere se era vero. Ma doveva esserlo visto che nessuno era mai andato a riprenderlo. Quando aveva visto che accanto ai due grandi soli non c’era più nulla, era stato come un pugno nello stomaco. Aveva vissuto con la morte. Talmente abituato che non gli faceva più effetto. Come se quelle non fossero vite che si spezzavano. In fondo le sue mani erano già macchiate di sangue, sotto quei bianchi guanti. Quando Zarbon e Dodoria l’avevano riacciuffato erano stati guai. Lui aveva sperato di essere rinchiuso anche per una mese nella piccola cella senza mangiare. Era lì che andava a finire quando combinava guai non troppo grossi. Ma quella mente contorta di Zarbon aveva altri piani. Era così contento di averlo eliminato su Namecc. Il pazzoide aveva tirato fuori una frusta e il resto ve lo lascio immaginare. Sempre meglio delle frustate che tirava Freezer con la coda. Per colpa di quella se Vegeta aveva paura delle cose che strisciano. Nappa aveva cercato di intervenire, ma Dodoria gli si era piazzato davanti. Nappa, anche se era un colosso, sapeva di non potercela fare e si era tirato indietro per la troppa paura.
“Senti quello che è stato è stato. Ormai ho capito che non si deve giudicare una persona per il proprio passato. Con la forza di volontà si riesce a fare tutto, anche cambiare”. Nappa fissò il principe. Come poteva essere cambiato fino a quel punto? C’era forse una speranza anche per lui? “Chi ti dice che io possa dimenticare quello che mi hai fatto?” “Bhè se sei riuscito a sopportare prima un moccioso viziato e poi un principe senza sudditi e pluriomicida, puoi fare anche quello”. Nappa sorrise. Incredibile, veramente incredibile quanto era cambiato. Pian piano il gigante si lasciò andare. Alla fine era lì a chiedere con insistenza come era cambiata la vita del principe dei saiyan. Vegeta non era esattamente un tipo loquace, ma raccontò lo stesso della sua famiglia, della rivalità con Kakaroth, di quanto gli era odioso Yamka, di come Crilii telefonava a lui o a Goku ogni volta che aveva un problema. Avrebbe tanto voluto che Nappa avesse potuto conoscere suo nipote Vetrunks, il figlio di Trunks e Pan. In fondo solo Nappa poteva dire fino a che punto suo nipote assomigliava a lui da piccolo. Nappa non aveva molto da dire visto che non era stato molto vivo. “L’unica cosa che posso dirti e che laggiù è una noia. “. “Ti ricordi poi che Radisch era fidanzato con Pamela, prima che il pianeta esplodesse? Ebbene si sono legati (per i saiyan equivale a un matrimonio. I due, però solo se si amano veramente, uniscono le fronti e fanno vedere all’altro ricordi e pensieri) nell’aldilà. Turles ha inoltre incontrato una ragazza di nome Naly. E’ una saiyan di un'altra classe sociale, ecco perché prima non si erano mai incontrati. E’ stato amore a prima vista”.”Era ora che buttassero all’aria le classi sociali. (Non è che tu abbia smesso di rinfacciare a Goku di essere un saiyan di terza classe, Vegeta NdA). Ora bisognerebbe che capissero che devono smettere di massacrare gli altri popoli. Non dico di non combattere, ma di evitare di cercare di conquistare l’intero universo. Poi dovrebbero capire che dovremmo essere noi a far funzionare il cervello per creare nuove tecnologie. A quel punto siamo a posto”disse Vegeta tra il serio e il sarcastico. Era come chiedere all’acqua di scorrere al contrario. “Posso essere d’accordo con lei. Ma alcune cose vanno rispettate. E’ già terribile che io, che dovrei essere un suddito fedele, vi stia tenendo prigioniero”. Se Nappa aveva ricominciato a parlargli così, voleva dire che finalmente il passato era stato sepolto. “Nappa non puoi proprio ribellarti a quel traditore che a portato noi saiyan quasi all’estinzione?”. “Vorrei tanto. Ma è stato Freezer, che come sa è tornato a causa di un mostro terribile (Oh, Lourth no!!! NdVegeta esasperato), a farci tornare. Non possiamo ribellarci. Sarei anche disposto a tornare nell’aldilà, ma mi è impossibile”disse Nappa con un tono incredibilmente triste. Una speranza si riaccese:”E’ stato Freezer a distruggere la città del nord?”. Nappa annuì. In fondo era una buona notizia, non era stata una carneficina da imputare alla razza saiyan.
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Molto belli entrambi i capitoli, peccato per un errore di fondo nella trama dell'ultimo. Vegeta aveva allenato la propria coda sin dai tempi del suo arrivo sulla Terra, dunque stringergliela non dovrebbe provocargli una perdita di forze. ;)
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Bè tranne per il piccolo errore trovato da Final Goku.....davvero stupendissimi anche questi capitoli ^^
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oh, ecco i capitoli a se stanti... tesò, credimi, ti conviene dividere i capitoli in modo che non siano lunghi + di 2 post, altrimenti viene lo sconforto a vedere questi muri di parole :ops:
Quisquilie a parte, accidenti, credevo d'avertelo già detto di quell'errore ma a quanto pare è stato solo un sogno del mio cervellino bacato :ggh:
Tutto sommato però molto interessante, specialmente questa strana capacità di Vegeta... mi sa tanto che c'è sotto qualcosa :sisi:
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Final Goku II grazie per l'avvertimento. O.O oh cavolo, non ne sapevo niente. =__=" che figura. Scusa ancora la mia ignoranza e non ho parole per dire la mia gioia nel sapere che me la sto, errori a parte, cavicchiando. Auguri di Buon anno.
Sheila, auguroni a te che sei troppo gentile come sempre ^^.
kz-3 fidati, ero proprio convinta, questa non me l'avevi detta. hehh, meno male che ho lasciato perdere tante idee legate a questa cosa o chissà quante altre volte avrei sbagliato. Dai, perdono, in fondo la manona di Nappa è peggio di uno schiacciasassi XP.
hehh, ti assicuro che a me sembrano molto più piccoli xkè il mio word ha una scrittura così piccola rispetto a questi posto =.=. Auguri anche a te tesò
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PAST, PRESENT E FUTURE II° parte
Dove poteva essere finito Vegeta? Non riusciva proprio a trovarlo. Sembrava che il saiyan più grande si volesse laureare in sparizioni e preoccupazione amicale visto che era già la seconda volta. Ormai i guerrieri z si stavano specializzando nella ricerca. Si erano divisi in gruppo. Lui però era da solo. Pan e Bra cercavano nei pressi della città dell’Ovest. Trunks e Goten nelle grotte. Vetrunks, Junior e Gorin nei pressi dei monti Paoz. C-18, Crilii e Kamhara cercavano possibili rifugi sotterranei. Ub, Gohan e Elly cercavano nei pressi della città del centro. Videl dava un’occhiata a Satan City. Tensingh a Sud. (Yamcha a casa di Marion. Ma io…NdA). Goku invece si stava dirigendo ad Est. Sua moglie Chichi era andata da Bulma. Anche la sua energica amica sembrava avere il solito carattere vitale e pepato, era sicuro che fosse preoccupata. In fondo era preoccupato anche lui. Vegeta sembrava finire sempre nei guai nell’ultimo periodo e lui lo sapeva.
Si chiese se fosse possibile disprezzare qualcuno a tal punto. Era odioso dalla punta della coda a quella specie di placca che aveva sulla testa. Se avesse potuto lo avrebbe annientato con le sue mani. Almeno avesse potuto avere il piacere di sputargli in un occhio. “Allora si può sapere che cavolo vuoi?”. “Ma guarda che modi. Una volta eri più rispettoso scimmione”. “Allora si può sapere che vuoi?”quella situazione era durata fin troppo. “Scommetto che non vedi di batterti con me. Seguimi fuori dalla mia navicella e poi vediamo”. Vegeta era sempre stato un buon stratega e sentiva che c’era puzza di bruciato. Ma se avesse battuto Freezer tutta quella assurda storia sarebbe finita. (Vuoi mettere il piacere di eliminare la lucertola? NdA) Attraversarono il lungo corridoi della navicella in assoluto silenzio. Guardandosi in cagnesco. Dietro venivano poi gli altri tre saiyan, visibilmente nervosi.
Una volta fuori il combattimento era subito iniziato. Il principe dei saiyan a contatto con la fredda aria gelata dell’esterno si rinvigorì. Orami non sopportava neanche un minuto in quell’astronave su cui aveva passato metà della sua esistenza. Freezer iniziò subito a combattere. Certo che si era potenziato. Lourth ci sapeva proprio fare nei potenziamenti. Il combattimento era entrato velocemente nel vivo. I due, volando con la supervelocità che li rendeva difficili da vedere da uno spettatore esterno, si scambiavano una serie di pugni. Cercavano anche di colpirsi con calci e ginocchiate, ma entrambi schivavano continuando ad attaccare. Freezer dimostrò di aver imparato la tecnica del teletrasporto. Apparve alle spalle di Vegeta e lo colpì con un potentissimo calcio. Poi con una serie di onde lo mandò contro una montagna. La navicella si trovava infatti in una zona desertica. Vegeta trapassò la montagna da parte a parte. Precipitando oltre si rialzò immediatamente. E quando tornò all’attacco era trasformato in supersaiyan. Ricominciarono il combattimento con le stesse modalità di prima, solo che ora Vegeta era abbastanza veloce da tener testa al teletrasporto. Vegeta riuscì ad afferrare la coda del nemico e a scaraventarlo verso terra. Freezer si rialzò e lo fissò da terra, mentre Vegeta si abbassava. Approfittando del momento di superiorità Vegeta disse:”Adesso hai intenzione di dirmi che hai in mente?’” Freezer sorrise. Ormai il suo piano era ben avviato e quello scimmione non avrebbe più potuto fermarlo. Né lui, né nessun’altro. “Bhe vedi, ho distrutto quella città per attirarti. Ma la vera esca sei tu. Ho pensato che se fossi stato nei guai Goku sarebbe venuto ad aiutarti. E’ lui che voglio. Voglio vendicarmi. Però prima di eliminarti voglio fare una prova”. Vegeta sentì un dolore profondo invaderlo. Poi sentì la voce di Freezer nella sua testa. Era come se delle catene lo avvolgessero, mentre quella voce cercava di risvegliare il suo lato malvagio. Non ci voleva un genio per capire cosa stesse cercando di fare Freezer. Voleva fare quello che aveva fatto agli altri tre saiyan. Stava cercando di controllarlo. Vegeta però non era lo stesso di prima. Era cambiato dentro. Aveva sconfitto i mostri del suo passato. Aveva imparato a tenere a bada i sentimenti negativi che una volta albergavano nel suo cuore. Vegeta urlò con tutti il fiato che aveva in gola. Un po’ per l’immenso dolore che provava, un po’ per liberarsi da quell’oppressione. “Se credi di potermi controllare ti sbagli. Ho già avuto il piacere con Babidy e Beby, scordatelo di essere il prossimo!!!” E’ con ultimo potentissimo urlo si liberò definitivamente. La fatica era stata eccessiva e Vegeta crollò al suolo. La fronte imperlata di un velo di sudore. Faceva fatica a respirare, ma si rimise in piedi. Se Freezer lo avesse attaccato in quel momento sarebbe stata la fine. Doveva farlo parlare ancora, almeno per qualche minuto. “Era questo il tuo geniale piano? Mi aspettavo di meglio”. Freezer si sentì punto nel vivo da quell’affermazione ed era esattamente quello che il principe dei saiyan voleva. “Vedi il mio piano è più complesso. Intorno a noi c’è una barriera protettiva che ricorda tanto un campo di forza. (“La sua passione segreta” pensò amaramente Vegeta che nella sua vita ne aveva viste troppe di barriere di Freezer) Questa barriera fa in modo che solo una forte aura possa farsi sentire. Così quando la tua sarà al massimo, chiunque sia vicino riuscirà a percepirla. E si dia il caso che il saiyan che mi interessa sia nei paraggi”. Vegeta si rese conto che doveva battere Freezer al più presto. Chissà che aveva in mente contro Goku. Valutò il campo protettivo e fin dove potesse spingersi. Freezer aveva sbagliato i suoi conti. Né ora né mai sarebbe riuscito a creare un aura potente da superarla. Decise perciò di diventare di quarto livello. “Aspetta prima di attaccare scimmione. Visto che hai deciso di fare seriamente e di smettere di giocare, fai trasformare anche me”. Vegeta non capiva. Freezer era già alla sua ultima trasformazione. Ma doveva averne creata un'altra. Infatti la sua aura si incremento incredibilmente. Le placche del suo corpo divennero rosso sangue. “Ti presento Super Freezer”. La sua potenza era spaventosa.
Erano ore ormai che combattevano. Le forze gli stavano venendo meno. Alla mente gli vennero i ricordi del combattimento che aveva fatto anni addietro con Freezer. Quel mostro lo aveva massacrato e poi alla fine lo aveva ucciso. Sarebbe finita nello stesso modo. Solo che stavolta se Goku si fosse fatto vivo sarebbe stato eliminato anche lui. La testa aveva cominciato a girargli, mentre le ferite bruciavano come il fuoco. Era riuscito a schivare le onde, tra cui alcun gigantesche, che l’avversario gli aveva tirato. Era anche riuscito a colpirlo con un Bing Bang Attack e un Final Flash. Ma sembrava che le sue mosse migliori non potessero nemmeno scalfirlo. Aveva consumato quasi tutte le sue energie per rimandare indietro un onda che non avrebbe solo ucciso lui, ma avrebbe fatto saltare l’intero pianeta. Fu colpito da un fortissimo pugno e si ritrovò a terra. Stavolta gli sembrava impossibile rialzarsi. Ma non poteva mollare. Se si fosse arreso, Freezer avrebbe conquistato il pianeta eliminandone gli abitanti. Non gli avrebbe permesso una seconda volta di distruggere la sua famiglia. A causa sua aveva perso i genitori e il suo popolo. Non gli avrebbe permesso di torcere neanche un capello alla sua Bulma. Ne si sarebbe potuto avvicinare ai suoi figli o a sua nuora. Avrebbe protetto anche chi non conosceva o quei tipi strambi dei suoi suoceri. Vetrunks sarebbe cresciuto con una famiglia. Il saiyan urlò con tutta la sua forza e partì all’attacco. Una luce lo avvolse e si trasformo in ssj5. I capelli erano biondi al centro e bianchi ai lati (Ormai lo conoscete NdA).
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Goku percepì un aura fortissima. Poteva essere solo quella di Vegeta, ma era davvero cambiata. Cosa poteva averlo portato a diventare ssj5? Le trasformazioni dopo il quarto erano incredibilmente complesse, assorbivano eccessiva energia e duravano poco. Più andavano avanti con le trasformazioni, più sembrava che divenissero vecchi. Eppure l’aura di Vegeta era in continuo calo, a una velocità inaudita. Chi poteva essere tanto forte da sconfiggere così facilmente un SSJ5? Goku si diresse in quella direzione. Ma prima si concentrò al massimo. Incanalò tutte le sue energie, usando da un lato il massimo della sua forza, dall’altro l’amore per i suoi cari. Una luce intensa lo avvolse. Sembrava essere un sole. Ricordava l’aspetto di un supersajan 4, ma era completamente dorato. Era SSJ6. Ora poteva anche andare. (Kakaroth, ma tu diverti a superarmi di livello sempre e comunque? NdVegeta) (No, semplicemente il ssj5 ormai lo conoscevano tutti i lettori NdGoku).
Quando arrivò, gli sembrò di essere tornato indietro nel tempo. Solo per un attimo però. Ricordo quando aveva incontrato per la prima volta quell’odiosa lucertola aliena. Era su Namecc. Ricordava come l’aveva quasi sottovaluta, vedendo quando Freezer era minuto. Solo che stavolta non avrebbe permesso a quel mostro di uccidere un suo amico. Scorse Vegeta a terra esausto. Eppure ancora in piedi. L’odio che il principe dei saiyan provava contro quell’essere lo stava tenendo in piedi. O meglio lo tenne in piedi, finché Vegeta non vide Goku. La sola presenza del compagno di avventure fu rincuorante. Non c’era più bisogno di lui. Adesso toccava a Goku combattere e di sicuro avrebbe vinto, come ogni volta. Vegeta pensò che ora la sua famiglia era in buone mani. Pronunciando a fatica il nome dell’eterno amico-rivale, si accasciò al suolo privo di sensi (Eh no, questo scherzo me lo hai fatto anche superc17 NdGoku). Goku si promise che sarebbe andata diversamente dalla volta su Namecc. Quel assassino non si sarebbe portato via la vita di nessuno, men che meno di Vegeta. Inoltre Goku aveva intenzione di fargli vedere com’era dispiaciuto di avergli concesso una seconda possibilità, che ovviamente Freezer aveva bruciato, su Namecc. Il saiyan si lanciò a tutta velocità contro il nemico e il combattimento iniziò.
Intanto tre saiyan discutevano animatamente. “Dai anche nostro padre dice che i tempi sono cambiati. Insomma non credi che dovremmo perdonare il nostro fratellino? Siamo stati noi i primi ad attaccarlo!”diceva Radisch contento di avere una seconda possibilità per rimediare al catastrofico incontro con Goku avvenuto ormai tanti anni prima. Turles era decisamente più scettico, in fondo in famiglia lui era sempre stato il più duro di cuore. “Parli così perché Kakaroth era il cocco di nostra madre”. “Ma che dici. Nostra madre è una guerriera terribile e né lei, né nostro padre hanno gradito che all’inizio avesse solo 2 come potenza combattiva”. Nella discussione tra i due fratelli si aggiunse un terzo interlocutore. “Non avete visto quanto è cambiato sua altezza Vegeta. L’ultima volta che lo visto mi ha eliminato solo perché avevo perso, mentre adesso lotta per questo insulso pianeta. Se è cambiato così, vuole dire che ne vale la pena”disse Nappa, mentre gli altri due pensavano che con quel colosso si sentiva pronunciare il nome del principe una volta si e una pure. Turles però aveva la risposta pronta “Anche a me sembra strano che Vegeta si sia rammollito. Però se hai ricominciato a rivolgerti in quel tono ossequioso al nostro principe, vuol dire che lo hai perdonato. Io non ho intenzione di fare lo stesso con Kakaroth”. “Senti nostro fratello aveva preso una botta in testa. Non è colpa sua se non ci aveva riconosciuti. Inoltre io non mi diverto più a uccidere la gente. Voglio mettere su famiglia con Pamela e tu dovresti farlo con Naly”. “Ti devo ricordare che siamo morti? Comunque anche se con le vostre chiacchiere foste riusciti a farmi passare dalla vostra parte, che dovremmo fare? Avete per caso intenzione di lottare contro Freezer”. Radisch si mise a riflettere, grattandosi il capo in un gesto abituale per suo fratello più piccolo. Nappa sorrise malignamente. Lui un piano c’è l’aveva.
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Bene bene molto interessante questa seconda parte.......tantissimi auguri anche a te !!!!
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A quanto vedo non è proprio destino che sia Veggy a polverizzare la lucertola albina... Goku, così non vale! Non puoi trasformarti tutte le volte, è troppo facile! Di' la verità, hai corrotto l'autrice!!! (che vuol dire corrompere? NdGoku)(Lasciamo stare :ggh: NdMe)
Nappa che ha un piano? Ora capisco perchè nevica! :rotfl:
Hai di nuovo fatto qualche erroretto, non sto a dilungarmi ma ricordati le varie cose che ti dico sempre :teach:
Ops, ecco che entra in scena la mia parte rompiscatole :ops:
Fai finta di niente, in ogni caso la storia si fa sempre più avvincente! :sisi:
Oh, dimenticavo, buon anno anche a te tesò! <3
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Kz-3: Amò, hehh, perdona gli errori =.=". E' vero, Goku mi ha corrotta. U_U (Davvero? *.* Allora è una cosa bella! NdGoku) hihi. grz per gli auguri ^^
Sheila: spero apprezzerai anche la terza parte e grazie per gli auguri.
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Past, Present e Future III°parte
Goku combatteva con tutta la sua foga. Mille facce si faceva largo nella sua mente. Combatteva per amore, un cuore che traboccava dal suo cuore fin troppo puro. Il viso della sua Chichi, stavolta non l’avrebbe abbandonata. May non avrebbe dovuto avere il terribile destino dei suoi due fratelli più grandi. Gohan e Goten non avevano potuto godersi l’affetto di un padre il cui unico peccato era stato di amare troppo gli altri a tal punto di sacrificarsi troppo volte. Un bambino che sapeva trasformarsi un serio combattente dalle incredibili capacità. Eppure Freezer, come faceva tutto quell’odio a concentrarsi in un essere così piccolo, sembrava instancabile.
I tre sayan, non visti dal loro oscuro padrone, si diressero verso una figura che giaceva a terra immobile. Turles si lamentava e in quel momento la sua somiglianza con Goku era sconcertante. Non per la paura che sembrava animarlo che nel saiyan più giovane non era presente, ma nella particolare mimica facciale e in quel modo un po’ bambinesco di fare. “Per me è una follia. Freezer ci eliminerà tutti”. Stavolta era lui che si scordava che erano già morti. Nappa era sicuro del suo piano.
Vegeta sentì uno strano calore invadergli il petto. Non aveva mai provato qualcosa del genere. O forse si, quando impossessato da Baby, gli altri saiyan gli avevano dato la loro energia. Solo che c’era qualcosa di diverso. Mentre si riprendeva, rinvigorito e anche più forte di prima, sentì qualcuno lagnarsi in preda al terrore. Anche le altre due voci le avrebbe riconosciute tra mille. Che stavano combinando quei tre? In poco tempo era di nuovo in piedi. Un sorridente Nappa gli si piazzò davanti. Sia quest’ultimo, che Radisch e Turles, erano visibilmente stanchi. Si sentivano come dopo una lunga corsa. Vegeta comprese cosa avevano fatto. Per una volta avevano avuto il coraggio di schierarsi uniti contro Freezer. Gli avevano donato la loro energia. Vegeta non riuscì a trattenere un sincero sorriso, non ironico, ma sincero. Come era sincera la gratitudine. Avevano deciso di cambiare e di aiutare lui e Kakaroth, anche se in passato erano stati nemici. Bhè lui stesso era un esempio di come anche uno spietato saiyan può cambiare vita. Non riusciva a esprimere quello che provava, ma il suo orgoglio era sempre in mezzo? Ma alla fine decise di fregarsene. Doveva ben altro a Nappa, per la sua amicizia e per il suo perdono. “Vi ringrazio, ma adesso vi conviene nascondervi. Tra un po’ potremo vendicarci di quel tiranno”. L’idea piacque a tutti i tre saiyan e finalmente Turles si concesse un sospiro. Vegeta si voltò e quasi non riuscì a credere a quello che vide. Goku aveva utilizzato quasi tutte le sue energie. Freezer invece se la cavava ancora egregiamente. Colpiva senza sosta il saiyan con una serie di pugni e di calci che sembravano piovere da ogni parte. Alla fine l’orrida lucertola prese tra le mani la testa di Goku e gli diede una testata fortissima. Se il saiyan non avesse avuto una testa incredibilmente dura, sarebbe stata la fine. Freezer infine colpì Goku con un fortissimo calcio. Il saiyan precipitò a terra con un enorme tonfo. Vegeta spiccò immediatamente il volo. Goku aveva bisogno d’aiuto. Prima però tocco a lui diventare SSJ6, doveva ringrazia le energie donategli dai tre saiyan, altrimenti non ci sarebbe riuscito. La trasformazione di Vegeta era differente. Mentre Goku sembrava un sole d’oro, Vegeta era avvolto da un sole nero. La pelliccia, la coda e gli occhi erano neri, ma non per questo oscuri. Goku, vedendo il compagno, riuscì a ritrovare in se delle energie supplementari. Fu così che Freezer si trovò di fronte due SSJ6. Sembrava che nemmeno questo bastasse, però serviva solo un altro po’ di energia. Goku si mise una mano alla testa ridacchiando da ebete. Vegeta seppe che un idea che non gli sarebbe piaciuta minimamente si stava formando nella testa del compagno. “Vegeta mi sa che non ci resta altro che la Fusion…”. Ecco, doveva immaginarselo. Si morse a sangue il labbro. Accidenti. Non aveva nessuna intenzione di fare quel balletto stupido proprio davanti a Freezer o davanti agli altri saiyan. Il suo orgoglio e il suo amor proprio sarebbero finiti nella spazzatura. Che meraviglia. Ovvio che per la sua famiglia l’avrebbe fatto. Inoltre era da praticamente tutta la vita che desiderava battere Freezer. Quando un idea gli balenò in mente. “Nappa mi serve il tuo aiuto”. Il saiyan apparve di fronte al suo principe, ma la vicinanza con Freezer sembrava rimpiccolirlo e spaventarlo a morte. A basso voce gli spiegò il piano “Vedi io e Kakaroth vogliamo usare una tecnica infallibile per sconfiggere Freezer. Però ci vuole del tempo e assoluta concentrazione. Perciò tu e gli altri, sempre che a non siano troppo codardi, dovreste distrarlo per un po’”. L’idea piaceva poco a Nappa e ancora meno a Turles, ma decisero di assecondare Vegeta. Radisch invece si sentiva pieno di vita. Che con Goku si nascose dietro un masso molto grande, lì eseguirono la Fusion. Meno male che ci misero poco, perché solo aumentando l’aura, Freezer avevano messo K.O. i tre saiyan. Non poterono perciò vedere l’arrivo di Gogeta SSJ6. Non era molto diverso da Gogeta SSJ4, ma era incredibilmente più potente e aveva i capelli metà biondi e metà neri. Con una mega onda: la “KAME BING ONDA FLASCH” (Mamma pastrocchio, ma come vi ho detto la storia è vecchia. Fosse di adesso non avrei utilizzato nuovamente Gogeta NdA) una fusione tra le quattro onde più potenti di Goku e Vegeta. Fu così che Freezer fu battuto, vennero distrutte anche la barriera e l’astronave. La Fusion, avendo consumato troppe energie in poco tempo, si sciolse velocemente. Mentre Nappa, Turles e Radisch si riprendevano.
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L’ora del crepuscolo era appena passata e il cielo rosso sangue stava diventando blu notte. Era giunto il momento degli adii. Erano al palazzo di Dende e i tre saiyan dovevano tornare nell’aldilà. Con un sorriso incredibilmente ingenuo Goku abbracciò i due fratelli maggiori. Prima i due ne furono incredibilmente imbarazzati, ma poi si lasciarono trasportare e risposero all’abbraccio. “Allora ci si vede fratellino”disse Radisch sorridendo, contento di aver fatto pace con Goku che ora lo chiamava fratellone. Turles, con sorriso a 32 denti aggiunse: “Salutami tuo figlio e digli che sia io che Radisch siamo dispiaciuti per i guai che gli abbiamo dato.”. Goku rispose, cercando di essere serio: “Va bene. Ma tu Radisch cerca di comportarti bene. Mentre tu Turles non piantare mai più strani alberi”. Alla fine tutti e tre i fratelli scoppiarono a ridere. Poco distante Vegeta si massaggiava il collo. Vedendo Goku che abbracciava i suoi due fratelli, Nappa aveva deciso di abbracciare Vegeta. Il poveraccio era quasi rimasto schiacciato, la mole di Nappa non era affatto trascurabile. Poi il gigante aveva scoppiato a piangere. Vegeta gli aveva porto un fazzoletto, ma alla vista di quel fazzoletto, i singhiozzi si erano fatti più forti. “Ma principe, questo fazzoletto ve l’ho regalato io. Lo avete conservato”. Vegeta era diventato per un attimo leggermente rosso, poi aveva ripreso il suo solito cipiglio. “Si, lo so. Ho pensato che era giusto ridartelo” poi sorridendo, a modo suo, aggiunse: “Vedi di non combinare disastri. Comunque ho bisogno del tuo aiuto. Il drago delle sfere mi ha setto che se tutti i saiyan diventassero non buoni, ma meno sanguinari, posso ripristinare il nostro pianeta e il nostro popolo. Conto su di te per trasformare quel branco di assassini in una popolazione pacifica alla lontana”. Nappa non si preoccupò del fatto che la richiesta era assurda, anzi promise di impegnarsi. E per una volta anche Vegeta lasciò passare uno spiraglio di speranza. Poi i tre saiyan scomparvero. Goku e Vegeta stremati dalla giornata, dopo aver salutato Popo e Dende, aver preso qualche senzu da Balzar e Girobait, si avviarono verso casa. “Credi che ci crederanno a casa se gli diciamo quello che è successo?”chiese Goku grattandosi la nuca. “No. Diciamo solo che abbiamo sconfitto Freezer che era tornato a causa del solito Lourth”rispose Vegeta tornando alla sua solita serietà.
FINE P.P.F.
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Sempre molto carina la fanfiction (anche se arrivare già al Ssj6 e per di più a quello di Gogeta mi sembra davvero tanto ma sono scelte :asd:).
Sempre comunque piacevole da leggere.
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Davvero carino anche questo capitolo(come sempre non mi deludi mai!)^^ ^^
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Emh, Final Goku se lo dici tu, allora vuol dire che è vero, ma cmq adesso la corsa ai poteri si arresterà un pò, ho deciso di mettere in campo il mio asso nella manica, emh però non subitissimo.
in ogni caso ^\\\^ sono felicissima che la pensi così.
Sheila, sei tu che non mi deludi mai, sempre gentilissima e puntuale.
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Kamy
Prologo
La fine di Vegeta-sei
Sulla navicella dei Sayan i preparativi per la partenza di Radish infuriavano.
"Mi raccomando Radish,se ti riducono male ma non muori,ti finisco io a randellate!!!Quindi stai attento..." "Si,non ti preoccupare Kamy,il tuo fratellone tornerà!" "Mi preoccupo eccome, perché sei uno sconsiderato!Tanto verrò anch'io dopo di te e ricordati che è solo un giro di perlustrazione,quindi non cacciarti nei guai!!" "Ora devo andare,a presto!!" "A presto."La ragazza che parlava,come avrete già capito,era la sorella di Radish. Aveva grandi occhi verdi e capelli, stranamente per una saiyan, rosso fuoco. La riunione di famiglia fu però interrotta da un'altra persona:"Che scena toccante!!Radish,sbrigati a partire!!E dai Kamy è solo una perlustrazione. Torneremo presto!!" "Ok, Veggy" "NON CHIAMARMI VEGGY!!!!!” "Basta così,altezza. Non vorrete ricominciare a litigare voi due? ." "Ok, ma muoviti!!" Detto questo,il Saiyan dai capelli lunghi prese da parte sua sorella e l'abbracciò:"Ti prego,non mancare di rispetto a nessuno,è pur sempre il nostro principe!!" "Ok,ma è così divertente vederlo arrabbiato” “Senti, io devo partire assolutamente adesso,quindi,ti saluto!!" "Stai attento!!" Ma non sentì...In quel preciso istante,un energumeno pelato le si avvicinò:"Tanto non tornerà..."Improvvisamente,un pugno si andò a schiantare sulla sua faccia tosta buttandolo per terra. Kamy lo afferrò per il collo:"COSA HAI DETTO??RIPETILO NAPPA !!"Ma lui sembrava non curarsi del fatto che avesse una ragazzina sopra che lo prendeva a pugni,anzi,sorrideva!! Anche se non era uno dei suoi soliti sorrisi, sembrava triste mentre guardava allontanarsi l’amico Radish. Era un periodo che aveva una brutta sensazione ed era convinto fosse legata al capellone, ma si sbagliava. "FERMI TUTTI!"urlò il giovanissimo principe:" Nappa se vuoi litigare aspetta di essere sul pianeta da conquistare. E’ la prima missione che ci dividiamo, quindi vediamo di ritrovarci tutti. Kamy sono contento che tu sia venuta a salutarmi per la prima missione cha mi ha affidato Lord Freezer, ma se continui così te ne vai”. L'energumeno si alzò da terra e con un che di ruffiano disse:"Si altezza" "Scusa”disse Kamy rossa come i suoi capelli, veramente imbarazzata. In fondo Nappa non era arrabbiato. In fondo erano entrambi dei bambini.
“Ma come fa a piacerti quella scimmia sotto sviluppata di mio fratello?”
“Ma è così bello!E poi è cavalleresco!”
“…Kamy, ma che bevi la mattina? E’ un mostricciatolo e per di più è un gran montato. Dovresti vederlo a tavola, sembra un animale.
Cos’ha di cavalleresco? Per di più è un nano.
Mi sembri la mamma. Stravede per Vegeta.
Secondo me lo ami! ” Quella che aveva parlato era la sorella di Vegeta, Veki, ma era completamente diversa da lui:aveva lunghi capelli lisci corvini mentre i suoi occhi erano marroni e molto vivaci “NON LO AMO!!!!!!!!!!!!!!!!!! E’ SOLO IL MIO MIGLIORE AMICO. SI UN PO’ MI PIACE, MA NON ESAGERIAMO.” Poi abbassando gli occhi aggiunse:“Inoltre lui è convinto che io sia una misera terza classe. Nessuno gli ha mai detto che la mia mamma è cugina di sua madre.”. Poi riprendendo il sorriso disse: “Dai,non è così insopportabile,è solo un po’ spaccone!” "Un po’ eh?”
Ma una voce metallica all’altoparlante interruppe la loro conversazione:”Soldati d’elite:Vegeta, Radisch e Nappa sono pregati di recarsi nell’hangar per immediata partenza per la terra,ripeto soldati d’elite…”
A Kamy venne un groppo in gola. Con quella missione Vegeta era definitivamente un mercenario di Freezer e la cosa non gli piaceva. Che fine aveva fatto il bambino sempre sorridente? Si erano conosciuti a quattro anni, visto che erano coetanei. Ora ne avevano cinque, eppure sembrava passata un eternità. Vegeta sembrava un piccolo ometto e lei una guerriera. Aveva un brutto presentimento, ma lo soffocò. Era una saiyan e non poteva permettersi inutili fantasie. Vide la navicella di Vegeta allontanarsi. In Kamy la paura continuava a crescere e alla fine, dopo molte ore, capì. Capì quando era troppo tardi, mentre dalla finestra vide provenire verso di loro dallo spazio una gigantesca sfera rossa che proveniva verso di loro. La gente correva terrorizzata intorno a lei. Invece la bambina restava calma, impassibile. Che significato avrebbe avuto comportarsi in quel modo se tanto non poteva scappare al suo destino? Unico rimpianto non rivedere l’ultima volta il suo compagno di giochi. Sentì un urlo, un urlo che non avrebbe mai dimenticato, perché era l’urlo di suo padre. E poi più niente. Tutto svanì in un enorme esplosione.
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Kamy I° parte
Anche se casa mia è una casa immensa c’è una tale confusione che la fa sembrare piccola e affollata. Soprattutto da quando c’è un nuovo inquilino. Non starà qui ancora per molto. Ha preso la decisione di trasferirsi a Satan City. Un po’ mi dispiace, ma è una sua scelta. Ma per adesso sono ore che aspetto di andare in bagno. Ogni domenica mattina la stessa storia. Vetrunks, appena finito di allenarsi con me, occupa il bagno adiacente al GT (Gravity Room). Bulma quello della nostra camera da letto. Bra non esce dal bagno di servizio fino alla prossima glaciazione. Quello della camera di Trunks, che abbiamo ampliato perché diventasse matrimoniale, è occupata da mia nuora Pan. Quando cerco di infilarmi nel secondo di servizio me lo soffiano o Trunks o l’ospite. Così il sudore mi si asciuga addosso e arrivò sempre un ora di ritardo all’allentamento, ufficialmente campeggio, con Kakaroth. Per spiegare chi è l’ospite devo raccontare una storia lunga, di quelle che con la pazienza che mi ritrovo, non so sé riuscirò a finire. Sempre che prima non si liberi un bagno.
Erano due notti che non riuscivo a dormire bene, sempre meglio che non riuscire a dormire affatto. Mi capitava di sognare sempre quell’orribile lucertola gigante. O meglio vedevo proprio il punto di vista di Freezer, nel terribile momento in cui Vegeta-sei era esploso. Potevo sentire una a una le voci della mia gente urlare resisi conto troppo tardi dell’intenzioni del tiranno. Un tempo pensavo che io e Kakaroth fossimo gli unici rimasti, ma poi ho visto altri saiyan. Anche il mio fratellino Tarble è sopravvissuto, non vi dico la strana aliena a forma di palla che ha sposato. Ovviamente ne è molto innamorato e non posso dir niente, ma mi ha lasciato perplesso al nostro primo incontro. Lo vedo raramente. La prima volta che ci siamo rivisti Trunks era piccolo, due anni dopo majinbu. Adesso gira nell’universo e torna solo quando ci sono problemi. Io non mi muovo dalla terra, nemmeno quando cerca di convincermi a seguirlo in qualche cosa assurda. Tornando all’incubo, mi svegliavo tutte le volte in condizioni pietose e non svegliare mia moglie era una vera impresa. Conoscendola quella donna avrebbe tartassato fino a sapere qual’era il problema. Sì lo so che lo fa perché mi vuole bene, ma è una vera impicciona e la sua parlantina è un arma letale. Come al solito quell’incubo preannunciava guai. Una di quelle mattine mi ero deciso ad andare dal Supremo per sapere se qualche minaccia incombesse sulla terra. Le volte in cui ho sognato quell’incubo è successo sempre qualcosa di negativo. La prima volta è arrivato Cell, la cavalletta gigante; poi quel mostro rosa di Majinbu e alla fine quel pazzo esaltato di Baby. Da quando è arrivato Lourth poi non c’è più stato un attimo di tregua. Dal Supremo chi incontro, secondo voi? Kakaroth. Ho sempre pensato mi perseguitasse. Dove vado io, lui c’è sempre. Sono andato su un altro pianeta, lui c’era perché dava la caccia a Broly. Vado in vacanza, all’incontro scuola famiglia dei miei figli, in qualunque posto, lui c’è. L’ho trovato perfino nell’aldilà, quando lui doveva essere dall’altra parte. Motivazione: mostro di nome Janenba. In quel momento era con Dende scongiurandolo di metterlo in contatto con la sua famiglia. Da quando ha incontrato suo padre Bardack e ha fatto pace coi fratelli, è ossessionato dall’idea di parlarci. Purtroppo, visto i precedenti, non possono tornare. Anche a me l’idea di rivedere i miei genitori attira, soprattutto mia madre. Purtroppo i rapporti con mio padre sono alquanto complessi. Abbiamo appianato le nostre divergenze, ma siamo entrambi orgogliosi e cocciuti. Per di più se prima come principe dei saiyan aveva un modo di fare non da tutti condiviso, ora che sono il re mi tartassano continuamente. Io però non ho alcuna intenzione di tornare a conquistare pianeti o a girovagare per l’universo. Sto bene dove stò. Non avevo molta intenzione di sorbirmi un'altra tiritera, ma il continuo lagnarsi del mio rivale mi ha convinto ad aiutarlo. “Dai muso verde, solo un paio di minuti”. Dende mi ha guardato male. E’ raro ormai che io chiami il resto della combriccola con delle metonimie (Vegeta parla come mangi NdA), ma certe volte non posso farne a meno. Le reazioni sono troppo spassose. Dende e Junior reagiscono guardandomi furenti. Quando chiamo Crilii ex-pelato diventa rosso pomodoro. Purtroppo Kakaroth non posso più chiamarlo terza classe, ma questo lo spiegherò poi. Dende ha ceduto. Su un maxi-schermo sono apparsi due essere veramente brutti oltre che grandi e grossi, uno azzurro e l’altro arancione. Sono i guardiani degli inferi, dove finiscono i malvagi. Al lato opposto di dove finiranno Kakaroth e gli altri. Ora posso dire che ci finirò anch’io. Non sono fino a che punto lo meriti, ma ne sono felice. Dietro i due colossi si vedevano non so quanti saiyan. Non ho fatto in tempo a nascondermi e quelli hanno iniziato a tartassarmi. “Vostra altezza King Vegeta II…”questo, quello. Come faceva mio padre a non uscire di testa? Alla faccia di chi dice che fare il re è una pacchia. Inoltre ho i doveri, ma non gli onori. Sono un re senza pianeta e il mio popolo è tutto nell’aldilà. Il drago però dice che c’è speranza di farli tornare. Sherron ha detto che esaudirà questo desiderio se i saiyan smetteranno di essere un popolo di assassini, ma attaccabrighe lo siamo nel midollo. Per l’attuazione di questo piano ho un agente all’avana meglio conosciuto come Nappa. Sorvolerò sulla scena strappalacrime piena di smancerie varie che è stato l’incontro tra Kakaroth con sua madre. Mentre il mio amico era in lacrime come un moccioso, la madre mi ha visto. “Principe Vegeta, l’ultima volta che vi ho visto eravamo un bambino”. Perché me lo devono rinfacciare tutti? Ho quasi mezzo secolo e tutti tra i saiyan mi trattano come un moccioso. Che stress! “Ciao zia Cauli. Come va?”. Che domanda stupida. Come vuoi che vada visto che sono morti. Però non sapevo che altro dire. “Non ci crederai mai, ma Radisch ha messo la testa a posto e si è legato (specie di matrimonio sayan. La coppia si scambia ogni ricordo, ma è raro che due sayan lo facciano) con quella brava ragazza di Pamela. Non so se te la ricordi. Mentre Turles si è fidanzato con una saiyan di nome Naly”. Per educazione non le ho detto che quelle cose le sapevo già. Quando in lontananza si sono cominciate a sentire delle urla. Due persone che si litigavano a tutto volume. Tra le coppie saiyan è abbastanza normale, anche Bardack e sua moglie litigavano sempre. (Anche se Bardack ha cominciato ad adottare la strategia di suo figlio. Sopportare la sfuriata in silenzio). Eppure in tutto il pianeta solo una coppia con le proprie urla superava il muro del suono. Ed infatti ecco arrivare la coppia reale. Da piccolo pensavo litigassero sempre perché non si sopportavano. Ora invece so che battibeccano, ma in realtà è uno strano modo per dimostrare che si amano. Posso dirlo con certezza perché è quello che faccio tutto il giorno con mia moglie Bulma. Mio padre, Re Vegeta, ha uno svantaggio in più. Mia madre, la regina Sarah, è anche una combattente straordinaria. In fondo è stata lei che mi ha insegnato a combattere, allenandomi. Davanti allo schermo si vide perciò mio padre, non che re, furente e mia madre, non che regina, incavolata. “Quel cocciuto di tuo padre non voleva venire a salutari!”. “Zitta Donna, quello che faccio sono affari miei!”. “Si? Stasera però vostra altezza a palazzo non entra, dormirà fuori”: Goku era basito, mentre io stavo per scoppiare a ridere. Fortuna che ho un autocontrollo notevole. I modi di fare, le minacce, le parole. E’ proprio vero che la storia tende a ripetersi. I cinque minuti si trasformarono in un ora. Dende e dall’altro lato Re Yammer rumoreggiavano, ma una parola tira l’altra. Per di più potavo finalmente parlare liberamente. Nella mia vita ho sempre cercato di possedere una certa cultura, anche se questo non si accorda molto a un guerriero. Fare la persona dotta sotto lo stesso tetto di un genio è pura follia. Per di più se è un genio matematico che odia le materie umanistiche. Usare paroloni altisonanti con Goku vorrebbe dire utilizzare un'altra lingua e offenderlo. Non è colpa sua se la sua infanzia l’ha passata come un selvaggio tra le montagne. Anche in passato non potevo. Vai a spiegare a un gruppo di mercenari cose come la “catarsi”. Freezer, paradossalmente, aveva una certa cultura. Ma dimostrare la mia avrebbe significato guai. Per prima cosa non ero completamente sottomesso e perciò ero diverso e pericoloso. Secondariamente avrei fatto capire che ero entrato nella biblioteca di Freezer. Quella stanza era vietata ed essere sorpresi mentre ci si intrufolava portava alla morte. Anche se tutti parlavano normalmente, notai una certa agitazione. Nessuno mi volle dire niente. Alla fine ci salutammo. Goku si rattristò, ma di sicuro la sua famiglia a casa lo stava aspettando. Io tornai a casa un po’ più rilassato, Dende non avvertiva minacce.
Avrei dovuto sapere che era calma apparente.
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Bellissimo.....figurati son puntuale perchè mi piace molto il tuo modo di scrivere e son curiosa di sapere come prosegue la storia ^^
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Sempre gentilissima Sheila ^^.
Spero che la storia ti continui a piacere.
Kamy II° parte
Avrei dovuto sapere che era calma apparente. Mi trovavo a casa. Stavo sbrigando la contabilità della compagnia. Se qualcuno mi avesse visto sarebbe scoppiato a ridere. Con quegli spessi occhiali, l’aria distrutta, perso tra tutti quei numeri. E' un modo per sentirmi utile, o forse semplicemente perchè a furia di frequentare con quella gallina della moglie di Kakaroth, la mia donna ha scoperto che nemmeno io apprezzo rimanere senza cibo. Trunks è a capo della società, Bulma il genio creativo, Bra l’addetta al marketing e una famosa scrittrice nonostante la giovane età. Io, come capo famiglia, mi riinvento in più campi alla Capsule e co.. Avevo passato praticamente tutta la mattina al palazzo di Dende ed era già ora di pranzo. Bulma e mia nuora Pan erano ai fornelli. Goten aveva avvertito che avrebbe portato lui a casa Bra, ma se avesse tardato di un solo secondo lo avrei affettato. Devo però dire che da quando ha aperto quel locale a Satan City ha messo la testa a posto. Trunks stava facendo fare i compiti a Vetrunks. Mio nipote però lo stava facendo impazzire. Di solito è un bravo bambino, ma voleva provare il nuovo videogioco. Ha raccolto i soldi per mesi per riuscire a comprarselo. Tutto sembrava procedere per il meglio, quando ho sentito varie auree negative e quella di Kakaroth che aumentava all’improvviso. Mio figlio ha immediatamente capito le mie intenzioni. Aprendo la porta trovai Goten già pronto. Era riuscito a portare a casa Bra spaccando il secondo. “Bra, Vetrunks, Pan, voi restate a casa”dissi anticipando le loro intenzioni. Sapevo che appena uscito, contravvenendo ai miei ordini, ci avrebbero seguito di nascosto. In volo il resto del gruppo ci raggiunse. Mi fa sempre un certo effetto. Un tempo combattevo solo, mentre adesso faccio parte di un gruppo abbastanza vasto. Arrivò Gohan con ancora in mano una coscia di pollo cucinata da Videl. (Alle volte mi ricorda suo padre). Crilii e sua moglie C18. Quel rincitrullito di Yamcha (Poteva anche restare a casa), Thenshing altrimenti detto da me Treocchi e Ub, lamentandosi che Marron aveva appena iniziato a cucinare. A un certo punto ci accorgemmo che le auree negative si dividevano. Quasi tutte erano un esercito di mostriciattoli che stavano attaccando Satan City. Poi c’è n’era un’altra molto potente che stava fronteggiando Kakaroth sui monti Paoz. “ “Voi” andate a Satan City, mentre io vado da Kakaroth. Se avessi bisogno sapete dove trovarmi”. Quando ho detto “Voi”intendevo anche Bra, Pan e Vetrunks, che prevedibilmente erano dietro di noi. La prospettiva di uno scontro con qualcuno veramente potente era ed è qualcosa che mi fa uno strano effetto. Il mio sangue di saiyan puro sembra ribollire, un ghigno mi si dipinge sul volto e gli occhi mi brillano.
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Non ci posso fare niente, amo il combattimento. Per di più il fatto disastroso che aspettavo era arrivato, ma non aveva portato grossi danni. Volando a tutta velocità riuscii a raggiungere velocemente la casa del mio eterno rivale. Non ero preparato a ciò che vidi e se anche me l’avessero detto, non ci avrei creduto. Un altro saiyan, anzi una sayan, supersayan di quarto livello. Aveva dei lunghi capelli fulvi e la tipica tuta saiyan. A pochi metri Goku ssj4, ridotto a uno straccio per quante ne aveva prese. Ci volle qualche minuti prima che superassi lo shock ed elaborassi una strategia. Atterrai vicino a Kakaroth e lo aiutai a rialzarsi poi gli dissi a bassa voce:”Ci combatto io, tu intanto recupera le forze e diventa almeno ssj5”. Kakaroth fece un segno d’assenso con la testa. Poi mi rivolsi alla sconosciuta. “Non so chi tu sia, ma ora te la vedrai con me!”. Lei mi guardò con fare di sfida. “Se lo aiuti, vuol dire che anche tu sei un traditore della tua razza. Non meriti pietà”. Se c’è una cosa che non sopporto è che venga messo in dubbio il mio onore. Per di più nessuno mi chiama “Traditore della mia razza” e la passa liscia. Mi trasformai anch’io in ssj4. Vorrei poter dire che vinsi con facilità, ma dovrei mentire. Era un avversaria. Utilizzava mosse tipicamente saiyan, ma a sorpresa alcune erano mie. Come faceva ad utilizzarle se non mi conosceva? Una potente onda rossa mi sfiorò il viso. Avevo dimenticato quanto fosse pericoloso il Cannone Gallick. Era una delle mie tecniche preferite un tempo. Avevo però deciso di non utilizzarla più, insieme a tutte le altre mie tecniche da mercenario, per tagliare definitivamente con il passato. In quel caso feci uno strappo alla regola. Se le utilizzava lei perché non potevo rispolverarle anch’io? Le mie nuove tecniche e le vecchie insieme erano, non per vantarmi, un mix micidiale. Eppure quella ragazza, che doveva più o meno avere l’età di mia figlia, riusciva a tenermi testa. Non potevo mica farmi sconfiggere da una mocciosa, perciò niente galanterie. Mi impegnai a fondo e alla fine risultammo pari. Avrei potuto trasformarmi in un livello superiore, ma non me ne lasciava il tempo. Una volta arrivato al 5°, gli altri sarebbero stati facili da raggiungere. Eppure quel combattimento aveva risvegliato i valori del codice saiyan. Non è che i saiyan avessero molta moralità, ma le regole legate alla battaglia erano rispettate anche dai più terribili. Volevo sconfiggerla a parità di potenza, con le mie sole forze. Io e Kakaroth ormai ci capiamo al volo, basta un segno anche senza parole, devo ammettere che è il mio migliore amico. Però qui lo dico e qui lo nego. Ormai conosce anche lui le tipiche regole saiyan. Quando stai combattendo contro un avversario e vuoi sconfiggerlo da solo, l’altro non deve intervenire. Mi guardò stralunato, ma accettò la mia folle scelta. Lo scontro andò avanti per ore (evidentemente anche quello degli altri perché non arrivarono). All’improvviso lei assunse un espressione beffarda. Conoscevo quel tipo di espressione, doveva avere qualche asso nella manica. “Hai combattuto bene, ma è tempo di finirla”. Alzò le braccia al cielo, mentre la sua aura aumentava. Cominciò a caricare un immensa onda rosa nelle mani. Poi si restrinse, mentre la sua potenza distruttiva aumentò in modo inversamente proporzionale alla grandezza. “Fiori di pesco!!!”urlò prima di scagliarla. Io risposi con un Final Flash, in cui misi tutte le mie forze. Le due onde si annullarono a vicenda. Prima che esplodessero, con un calcio le spedii contro il sole. Credo fu il più grande brillamento della storia del sole. Eravamo stremati entrambi e tornammo allo stadio normale. La saiyan era ancora pronta a combattere, mentre io la guardai confuso. “Non è possibile”continuavo ripetermi. “Kamy?!”chiesi riconoscendola. “Come fai a sapere chi sono?”. “Non è possibile. Dovresti avere la mia età, non essere una ragazzina. Per di più eri su Vegeta-sei quando è esploso”. Non vi descrivo la scena pietosa, stavo praticamente balbettando e la guardavo sconvolto. “Ti ho chiesto come fai a sapere chi sono?!!”urlò alterandosi. “Sono Vegeta…giocavamo insieme da bambini…Non ti vedo da tutta una vita”dissi cercando disastrosamente di spiegare. Kakaroth muoveva lo sguardo tra me e lei, con una mega gocciolina in testa. Lei sembrò soppesare la cosa, osservandomi attentamente. All’improvviso il suo volto si è illuminato e ha urlato: “Veggy!!!”. Nella mia vita ci sono stati momenti veramente imbarazzanti, ma quello forse li superò tutti. Dalla potentissima guerriera, si trasformò in una ragazzina eccitata. Mi ricordava tanto mia figlia Bra quando riusciva a convincermi a portarla a fare shopping. Tornò allo stadio normale. Io avrei voluto restare SSJ4, per sicurezza, ma fu la stanchezza a scegliere per me. Lei si avvicinò a continuò a osservarmi incredula. “Lo sai che sembri tuo padre senza barba? Per di più che hai fatto ai tuoi bei capelli?”chiese lei. La prima parte del discorso non sapevo se considerarla un complimento o no, ma nel dubbio non mi offesi. La seconda parte era una nota dolente. I miei capelli erano sempre stati il mio orgoglio, ma quella peste di Bra a cinque anni aveva avuto la trovata di tagliarli a metà. In realtà le era scappato un kienzan, alla faccia di chi pensa che non è una brava combattente. Se solo i capelli di un saiyan ricrescessero. Non volendo parlare di nessuno dei due punti, cambiai argomento. “Le domande le ho fatte prima io”. “Ti rispondo solo se mi dici come mi hai riconosciuto”disse lei facendo l’occhiolino. La mia salvezza era che Bulma era a casa, o mia moglie mi avrebbe ucciso. Non so fino a che punto le sarebbe interessato sapere che faceva così perché era una cara amica di infanzia. “Quella tecnica con quel nome sdolcinato è sempre stata la tua preferita e a discapito del nome è veramente potente”. “Allora, la storia è lunga. Sei sempre stato tu quello bravo con le storie lunghe. Vediamo…hai ragione nel dire che ero su Vegeta-sei quando è esploso. Sono finita con tutti gli altri saiyan in quel posto orribile. Dovevo rimanere per sempre una bambina, ma stranamente sono cresciuta. Non essendo esattamente viva però sono cresciuta molto, ma molto, lentamente. Perciò invece di avere la tua età sono ancora una ragazzina. Lo sai che sono sempre stata una tipa solitaria, perciò ho vissuto lontano dal resto del gruppo. Ho sentito dire che tu eri ancora vivo agli ordini di Freezer, non ero convinta fosse una buona notizia, visto soprattutto la simpatia che dimostravi nei suoi confronti.
Per di più ho saputo che qualcuno ha eliminato sia Radisch che Turles. Uno strano figuro incappucciato mi ha fatto tornare in vita e mi ha dato la possibilità di vendicarmi. Mi ha detto che è stato quel traditore”. Nella prima parte era normale il suo tono, ma alla fine era proprio stizzita. Mi passai una mano sul volto. “Dimmi non ti ricorda nessuno?”chiesi indicando Goku. “Bhè assomiglia sia a mio padre Bardack che a mio fratello Turles”rispose dubbiosa. “E’ ovvio. E’ tuo fratello Kakaroth. Non solo non è un traditore, ma è stato lui ha uccidere Freezer. Per quanto riguarda Radisch e Turles hanno chiarito da parecchio. Quello che ti ha fatto tornare è un essere ancora più malvagio di quella stupida lucertola mutante. Ti conviene venire a nasconderti da noi. Se Lourth scopre che lo hai tradito ti elimina”formulai io con un tono neutro. Kakaroth mi guardò con gli occhi commossi. “Davvero non sono un traditore? Allora è vero che siamo amici”. Ecco è in questi momenti che capisco perché succedono incidenti come il Maijn e la possessione di Baby. “Resti sempre una misera terza classe e prima o poi ti sconfiggerò, stanne certo”risposi mettendolo al suo posto. Tutto andò bene, finché non vidi il volto di Kamy diventare rosso pomodoro. Ho avuto la strana sensazione che quello che stavo per sentire non mi sarebbe piaciuto.