wow che puntata.... mi ha fatto letteralmente impazzire questa... grnadioso lo scontro fra besh e vegeta, è questo soprattutto che mi ha interessato particolarmente in questo episodio..... besh resisterà ancora a lungo?!?
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wow che puntata.... mi ha fatto letteralmente impazzire questa... grnadioso lo scontro fra besh e vegeta, è questo soprattutto che mi ha interessato particolarmente in questo episodio..... besh resisterà ancora a lungo?!?
Sempre più meravigliosa...Il personaggio di Besh è veramente interessante,l'hai caratterizzato in una maniera fantastica,davvero ottimi questi momenti di flashback dell'alieno che ci permettono di cogliere ogni volta le mille sfaccettature dela carattere di Besh.Ovviamente bravissimo anche nella descrizione del combattimento(bello questo scontro lavico :asd:)ma ormai non sto neanche più a dirlo.
Complimenti,poco da dire.
Episodio lungo, ci avviciniamo alle fasi conclusive della prima serie.
Episodio 56: Deux ex machina
Goku e Kupile stavano combattendo nel paesaggio montuoso che circondava la vallata dove si erano incontrati. Videro in lontananza pennacchi di fumo e bagliori rossastri, e qualche bagliore più acceso di tanto in tanto. Entrambi riconobbero le aure di Vegeta e Besh.
<<Cos’hai, Kupile?>> disse Goku. Vide che Kupile si era bloccato. <<Non dirmi che hai paura di Besh?>>.
<<Paura io?>>.
Kupile colpì Goku al volto di pugno, e il saiyan sbattè contro le rocce. Evitò il secondo colpo, che si frantumò contro il monte. Goku rispose all’attacco con un potente calcio, ma Kupile parò e sparì dalla vista. Ricomparì in alto scagliando una potente ki blast, che si frantumò a pochi passi da Goku, aprendo una voragine nel monte. Il saiyan si teletrasportò alle spalle di Kupile, con la kamehameha già caricata.
Kupile fu colto alla sprovvista, ma riuscì comunque a deviare il colpo. I due avversari non riuscivano a sbloccare la situazione a vantaggio di alcuno.
<<Lo sai, vero?>> disse Kupile.
Goku lo osservò impassibile. <<Cosa dovrei sapere?>>
<<Non lo sai? Oppure preferisci non pensarci?>>.
Goku non capì, ma dovette difendersi ancora una volta da una carica di poderosi attacchi di Kupile. Calci rovesciati, fendenti, rapidissimi, schivate, parate, pareggio: ogni serie di attacco di concludeva con un sostanziale pareggio. Tornarono a fronteggiarsi. Un fulmine squarciò il cielo, che cominciò a scurirsi: l’aria divenne elettrica. Scosse di terremoto si diffusero per la regione: gli effetti della ferita inferta al pianeta da Besh.
<<Di cosa stavi parlando?>> disse Goku.
<<Non fare finta di niente. Lo sai che questo combattimento finirà con la morte di uno di noi>>.
<<Non è quello che vuoi tu? La mia scomparsa>> disse Goku.
Kupile soppesò l’avversario con lo sguardo.
<<Sì, la tua morte mi darà senz’altro soddisfazione. Anzi, pensandoci bene, è meglio gustarsela questa vittoria: dopo che sarò diventato immortale non ci sarà più gusto nella lotta>>.
<<Perchè allora ti privi di questo piacere? Perchè essere immortale? Per non essere sottomesso a Talgot? Guarda me! Guarda tutti quelli contro cui hai combattuto! Mio figlio! Noi siamo come te, vogliamo solo libertà!>>.
<<Belle parole saiyan, libertà, fratellanza. Sarebbe bello crederci>>.
Kupile tese il palmo di una mano e formò una grossa ki blast. Attorno a loro il paesaggio già andava modificandosi in seguito all’espanzione delle spaccature nella crosta planetaria. Si formarono profondi abissi, e le viscere infuocate del globo emersero in superficie. Goku guardò con apprensione la vallata dove si stagliava il tempio di Muri. Per ora non era in pericolo di distruzione.
<<Dimmi saiyan>> continuò Kupile mantenendo in sospensione la ki blast. <<Sei diventato così o ci sei nato? Perchè stai tentando di portarmi dalla tua parte? Davvero non credo che tu sia degno di portare il nome della tua razza!>>
Goku non rispose, e sostenne lo sguardo di Kupile.
<<Non ha importanza>> disse Kupile. <<Se mi sconfiggi, sarai perduto. Non potrai mai impedire il ritorno di Talgot e sarai schiavo. Io sì, posso farlo. Per questo non mi fermerai!>>.
Scagliò la ki blast, che si ingigantì fino a raggiungere le dimensioni di una genkidama. Goku riuscì a contenerla ma venne sempre più spinto verso le profondità degli abissi di Namecc.
<<Scegli saiyan! Insegui me, e lasci che quella sfera distrugga il pianeta, oppure cercherai di salvare Namecc, lasciandomi le sfere!>>.
Goku soffriva terribilmente per lo sforzo. “E’ molto simile alla genkidama... assorbe l’energia liberata dal pianeta, e mi spinge sempre di più verso il fondo... non posso credere che...”
<<Tu non distruggeresti il pianeta!>> gridò Goku. <<Ti servono le sfere!>>.
<<Chi deve scegliere, io o tu?>> disse Kupile. <<Arrivederci, mezzo-saiyan...>>.
Kupile si lanciò a tutta velocità verso la vallata, verso le sfere.
Vegeta colpì Besh allo stomaco. Un colpo potentissimo; Besh fu stordito. Il saiyan non perse tempo e massacrò l’avversario di colpi, finchè Besh non riprese il controllo e afferrò una gamba di Vegeta. Erano sospesi sul mare di lava che andava via via risalendo. Besh gettò l’avversario contro la roccia, e la trafisse per centinaia di metri; inseguì Vegeta attraverso gli strati di roccia, perforandola come fosse stato un proiettile. Riemersero dal terreno sparando detriti in ogni direzione, e ripresero a combattere.
<<Bravo gaal’karajin...>> disse Besh combattendo.
<<Cosa? Come mi hai chiamato?>>
<<Angelo dorato... ti riconosco, non sei più un semplice super saiyan di terzo livello... sento scorrere in te la vena venefica dei karajin più purosangue...>>
<<E’ un modo per dire che hai paura di me?>>.
<<No. È un modo per dire che conosco i miei nemici meglio di quanto tu possa immaginare>>.
Besh sprizzò energia da ogni poro, il suo corpo divenne luminosissimo e argentato, e un’onda d’orto di energia investì Vegeta mandandolo a cadere rovinosamente sul terreno arroventato, tra ciottoli lavici e geyser di gas incandescenti. Emanando questa energia spaventosa, Besh fronteggio il suo avversario.
<<Non puoi vincere Vegeta! Ne ho sconfitti molti come te!>>
<<Molti come me...>> disse Vegeta rialzandosi. <<Non ME!>>
Lanciò una raffica di ki blast, e infine un big bang attack. Quando il fumo lasciò posto alla luce, vide che Besh non aveva subito troppo danno, a parte qualche ferita superficiale. Vegeta, ansimante, dovette constatare la superiorità del suo avversario. I suoi colpi avevano un effetto solo momentaneo, mentre le sue forze cominciavano a scarseggiare. Besh si mise a ridere.
<<Scusa se rido Vegeta! Mi è venuta in mente una cosa divertente! Per un attimo mi sono ricordato che tu sei morto una volta, contro Freezer. È divertente combattere contro un fantasma, no?>>.
<<Come osi??>> gridò Vegeta. Prima che potesse attaccare, Besh gli era alle spalle, e lo colpì con un violentissimo calcio alla schiena. Vegeta stramazzò al suolo sull’orlo di una perdita di sensi.
Besh lo tenne sollevato per i capelli.
<<Cosa ti avevo detto prima? Non puoi battermi, perchè io ho un destino scritto: io sconfiggerò Navion, e fino al momento del mio confronto con lui nessun essere mortale può uccidermi! Ci hanno già provato: Geers... poi poco ci mancava che tu mi mandassi all’altro mondo... non vedi che sono predestinato?>>.
Conficcò la faccia di Vegeta profondamente nella roccia, ma il saiyan oppose resistenza facendo leva sulle mani. Scalciò indietro a piedi uniti, direttamente nello stomaco di Besh, e riprese terreno. Con un rapido movimento lo colpì ancora al volto con un pugno. Besh sputò sangue. Contrattaccò a sua volta, ma Vegeta gli bloccò il braccio. Dall’opposizione delle aure si scatenò una furia di vento e fulmini. Il terreno vibrò tremendamente, mentre i due non risolvevano il duello a favore di alcuno.
Gohan, rifugiato nello stretto anfratto nella roccia a strapiombo sull’abisso, attendeva lo svolgersi degli eventi. Attorno a lui la roccia cominciava a sgretolarsi e il livello della lava andava continuamente innalzandosi. Presto sarebbe stato abbastanza caldo per fondere la roccia tutt’attorno: ma prima ancora, lui sarebbe bruciato vivo.
Affanno. La vista che si annebbiava sempre di più. Stremato dal combattimento con Goku, Kupile stava correndo a perdifiato verso il tempio di Muri. Cento metri... novanta metri. Raccolse al volo le quattro sfere. La roccia della vallata cominciò a frantumarsi. Sotto di lui si insinuò pericolosamente un fenditura, che andava via via allargandosi. Il tempio rimase su una delle due sponde che andavano separandosi. Cinquanta metri... quaranta...
Col cuore in gola, incredulo per l’imminente vittoria, Kupile entrò nel tempio. Muri era ancora lì, con le altre tre sfere. Il suo volto in preda al terrore lo guardava da un angolo.
<<Cosa succede al pianeta?>> domandò con voce tremante. Un fulmine cadde poco lontano. Il tuono frantumò i vetri del tempio e fece crollare qualche colonna. Una scossa di terremoto fece vibrare le fondamenta.
<<Non perdere tempo vecchio!>> gridò Kupile afferrando Muri per le spalle. <<L’intera vallata finirà nelle viscere del pianeta, e noi saremo qui a morire come idioti... evoca il drago!>>.
<<Perchè... perchè dovrei permetterti di realizzare i tuoi desideri? Sei malvagio>>:
Kupile avrebbe anche riso, se si fosse ricordato come si faceva.
<<Vecchio, quanti desideri si possono esprimere?>>
<<Tre, tre desideri>>.
<<E allora ne avrai due tutti per te... per portare in salvo la tua gente... per riportare il pianeta a come era prima... per quello che vuoi, ma io devo diventare immortale e impedire il ritorno del demone, mi capisci?? Non c’è...>>.
Muri osservò lo sguardo di Kupile, vitreo e appuntato alle sue spalle. Voltò la testa. Un essere minuscolo era sospeso nell’anfratto di una finestra, e se ne coglieva soltanto la sagoma scura. Mylon osservava le sette sfere con un brillio satanico negli occhi, bramando l’imminente ritorno del demone.
<<Tempo, Kupile? Volevi dire che non c’è più tempo?>> furono le prime parole dello stregone.
Kupile lasciò la presa di Muri e indietreggio, coprendo le sfere.
<<Stai fermo dove sei, larva>> disse. <<Sai di non poter evocare Talgot senza il Daemon, cosa ne farai delle sfere?>>.
Mylon rise. <<Il Daemon è l’urna del suo potere, ma egli nacque da carne mortale, e in carne mortale egli può tornare, come era in principio. Sì, ammetto che nulla è andato come previsto>>.
Kupile fu spaventato da quello che sarebbe potuto succedere.
<<Stregone, tu non sai quello che fai? Come puoi sapere le conseguenze del tuo gesto? Liberare il demone senza il controllo del Daemon? Tu non sai quello che fai!!>>.
<<E tu?>> replicò Mylon. <<Guardati, e dire che Boran ti teneva anche in qualche considerazione, un tempo>>.
<<Non parlare. Tu hai corrotto Boran, lo so. Hai sempre agito su di lui per ottenere le sfere, e io lo so che se potessi te ne libereresti>>.
<<Non è volontà mia, ma di Talgot>>.
Kupile scagliò una sfera di energia contro Mylon, sperando di coglierlo di sorpresa. Lo stregone si riparò con una barriera, e con un gesto immobilizzò Muri e Kupile con un sortilegio. Non riuscirono più a muoversi: le loro membra erano bloccate. Lo stregone li fece levitare e inferse loro terribili sofferenze, poi li scagliò contro la parete del tempio, conficcandoli di schiena. Muovendo le dita rapidamente, serrò Kupile al miro, mentre Muri cadde al suolo. Rimase Mylon solo, davanti alle sfere.
<<Aria aperta!>> disse sollevando le mani al cielo. Il tempio si sollevò dal suolo, lasciando a terra le fondamenta. Tutto l’edificio si sollevò tumultuosamente in volo, con dentro Kupile. Come se stesse lanciando un immaginario giavellotto, Mylon mosse il braccio, e il tempio, come un priettile, partì a razzo verso l’orizzonte più lontano.
<<Addio, amico mio!!>>.
Il tempio sparì alla vista, mentre Muri guardò spaventato l’orizzonte oltre al quale era sparito il tempio. Attorno a Muri, a Mylon e alle sfere, c’erano chilometri di cenere e lapilli, i cadaveri dei namecciani, le rovine del villaggio, le crepe nel terreno dalle quali si levavano colonne di fumo. Il ventre di Namecc gorgogliava e strideva con la fornace degli Inferi. Il cielo aveva il colore del sangue e spesse nubi oscuravano i soli. Il vento cosmico produceva baluginii variopinti e flussi di energia verso il suolo, e causavano tempeste di fulmini ove si scaricavano. Non c’era più traccia della verdeggiante bellezza del pianeta.
MERAVIGLIOSA puntata,la tua capacità descrittiva è impressionante,interessantissimi come al solito gli scontri sono stupendi,sono curioso di sapere come se la cava Goku contro la sottospecie di Genkidama di Kupile.Vedremo se il demone tornerà in vita.
Fantastica puntata .....................
sono emozionato :D :D :D voglio vedere come vanno a finire gli scontri tra Goku e Kupile e Vegeta e Besch
Maturità finita... Y E A H !
Bene... ormai la fanfiction è alla deriva, così come i miei lettori ormai saranno dispersi tipo diaspora...che fare?? Intanto un saluto a tutti, poi si vedrà!
continua please!!!!!!! devo sapere come va a finire!!!!!!!!!!!!!!!
io sto per cominciarla dall'inizio ti prego finiscila prima che io arrivi in fondo!
:D