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Alessandro330
Ma guarda, io ho sempre visto internet come un trampolino di lancio per le relazioni.
Se è anche vero che inizialmente bypassi il fattore timidezza, Internet non ti risolve il problema.
Arrivi a un certo punto che sentire una persona con cui hai stretto un legame SOLO in rete non è più sufficiente e provi comunque l'istinto di volerla incontrare.
E quando arriverà il momento non partirai da zero, ma avrai quella base minima di sicurezza in più che male non fa.
Non credo che questo piccolo aiuto mini la capacità di relazionarsi con gli altri in maniera autonoma.
beh se è interpretato come una sorta di chat room che poi continua nella vita reale nulla da dire. Però ha anche un potere estraniante , sopratutto sui soggetti deboli. e non sono io a dirlo insomma. Ecco che se si cerca di sostituirlo alla vita reale si coglie subito la differenza. E abbiamo quei sottoprodotti della società moderna. Ragazzini che nell'incuria dei genitori ci passano dalle 30 alle 36 ore su 24.
A parziale distruzione di questo ragionamento va anche detto che vale il contrario. Sostanzialmente disadattato e asociale è chi non riesce a rapportarsi con il prossimo. Viene da chiedersi se sia più grave oggi, avere qualche difficoltà di timidezza o non usare internet..
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Originariamente Scritto da
Daredevil
Beh, è soggettivo come l'ausilio di tante e tante altre cose, per questo ho usato appunto il modale. Anche se non usate bene delle conoscenze reali possono farti sprofondare ancor di più nella timidezza, specie se cominci a farti amici giusto perchè vuoi che la gente ti veda con degli amici, indipendentemente da come siano davvero.
Io ero timidissimo in passato e mi aprivo solo con persone con cui avevo molta confidenza. Siamo a fine 2005, uso internet praticamente per la prima volta e posso dire oggi che l'aiuto che mi ha dato è stato immenso. Come sono qui sono anche in real life, non vi credete. Non ho dovuto nascondermi dietro qualcuno che non fossi per darmi coraggio e cominciare a socializzare quel pochetto in più, quindi finchè c'è coscienza e un corretto modo di avervi approccio si va che è una meraviglia. Fai esperienze importantissime stando praticamente seduto, poi ti accorgi che il mondo reale non è così spaventoso come avevi immaginato e che, diamine, con tante personalità interessanti e qualitativamente ottime incontrate in rete è possibilissimo incontrarne così anche dal vivo. Poi vedi persone come Roscio e ti chiedi come siamo potuti cadere così in basso. Chissà se lo legge alla fine di un post multi-riga. Dubito comunque.
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Roscio360
2/2 post contro di me! sotto a chi tocca ç_ç
ps: buona per devil, di cui condivido tutto il post
Condividi il fatto che sei caduto in basso? :lol:
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Originariamente Scritto da
Andrew Clemence
Ecco proprio questo intendevo. Nulla da dire su tutto il resto, sono perfettamente d'accordo, ma siamo sicuri che il dover superare la timidezza (affrontare ad esempio una platea) non sia utile e sacrosanto? io ad esempio mi sono sgrossato all'università. La prima volta che ho esposto una relazione con 20 secchioni in prima fila che prendevano appunti g$li altri che si facevano i cazzi propri, e il professore che mi guardava con aria inquisitoria ho imparato molto. Ho imparato molto a calcio, a tennis, in giro la sera. Non sono sicuro che consiglierei ad un giovane di "allenarsi" su internet. Troppo facile. Troppo poco istruttivo. Manca quella capacità di comunicazione che necessita della presenza fisica.
Non confondere però rapporti costretti (come appunto il doversi esporre a una platea o imparare a come presentarsi a una persona senza dare una prima impressione sgarbata) con i rapporti di amicizia vera. Io stavo parlando di quelli, è ovvio che solamente dal vivo, imparando il comportamento gestuale e oratorio adatto, si possa imparare a mostrarsi agli altri senza passare per un idiota.
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Originariamente Scritto da
Andrew Clemence
Oltretutto poi formarsi su internet a livello nozionale è assurdo...
Perché? Parlando personalmente, ho imparato decisamente di più grazie alle guide su internet, sui computer, che non al tecnico informatico in cui sono al quinto anno. In mezza giornata ho capito tutti i passaggi, semplicissimi, per montare un computer, che già di per sè è un mestiere.
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Black Ghost
Non confondere però rapporti costretti (come appunto il doversi esporre a una platea o imparare a come presentarsi a una persona senza dare una prima impressione sgarbata) con i rapporti di amicizia vera. Io stavo parlando di quelli, è ovvio che solamente dal vivo, imparando il comportamento gestuale e oratorio adatto, si possa imparare a mostrarsi agli altri senza passare per un idiota.
Si, limitando all'amicizia, onestamente non mi è mai capitato di avere un amico "di tastiera" perché io appartengo a una generazione diversa dalla tua. Se riesci a stringere amicizie sincere e durature, o addirittura trovare ragazza su internet e ti fidi, io non ho nulla da ridire. Semplicemente non è cosa per me.
Citazione:
Perché? Parlando personalmente, ho imparato decisamente di più grazie alle guide su internet, sui computer, che non al tecnico informatico in cui sono al quinto anno. In mezza giornata ho capito tutti i passaggi, semplicissimi, per montare un computer, che già di per sè è un mestiere.
Come perché? Perché è pieno di puttanate. Io non mi intendo di computer, quindi non so se sia possibile imparare di più in un pomeriggio che in un tecnico informatico, tramite l'ausilio di internet. Però posso tranquillamente parlarti della mia disciplina (economia) dove su internet mi trovo sempre a parlare con persone che in "un pomeriggio" pretendono di padroneggiare concetti complessi e invece non sanno nemmeno di ciò che parlano. Ecco a cosa dobbiamo stronzate come il "signoraggio" la dittatura delle banche etc. Eh stanno diventando via via problemi importanti eh.. E non sono alla portata di tutti. In realtà per comprenderli bisogna avere un background. E le palle sono talmente ben ordite che a volte la verità sembra persino meno convincente.
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Per quel che mi riguarda la domanda non ha alcun senso, dipende sempre dall'utilizzo che una persona ne fa.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Andrew Clemence
Come perché? Perché è pieno di puttanate. Io non mi intendo di computer, quindi non so se sia possibile imparare di più in un pomeriggio che in un tecnico informatico, tramite l'ausilio di internet. Però posso tranquillamente parlarti della mia disciplina (economia) dove su internet mi trovo sempre a parlare con persone che in "un pomeriggio" pretendono di padroneggiare concetti complessi e invece non sanno nemmeno di ciò che parlano. Ecco a cosa dobbiamo stronzate come il "signoraggio" la dittatura delle banche etc. Eh stanno diventando via via problemi importanti eh.. E non sono alla portata di tutti. In realtà per comprenderli bisogna avere un background. E le palle sono talmente ben ordite che a volte la verità sembra persino meno convincente.
Eppure io ti dico che ho montato un computer da zero seguendo semplicemente le guide su internet. Sono assolutamente d'accordo che non si può mirare a una istruzione completa solo tramite il web, ma le puttanate le tirano fuori anche chi, con anni e anni di esperienza sul groppone, a scuola, dovrebbe insegnare agli altri: "i processori non possono avere frequenze superiori ai 3GHz altrimenti trasmettono come una radio", parole di un professore di informatica prossimo alla pensione.
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Più che altro Lorenzo ha ragione a dire che un'amicizia virtuale non è la stessa cosa di un'amicizia reale. Nel mondo vero, capita di affrontare tutte quelle piccole cose che non ci piacciono di una persona, e tanto più siete vicini, tanto più fa male quando la proverbiale goccia fa traboccare il vaso. In un'amicizia online puoi semplicemente staccare la spina, ponderare più attentamente, ma alla fine si potrebbe dire che è più spontanea un'amicizia senza guadagni e senza rischi come quella online, che una IRL, in cui uno è immerso nel gioco delle parti, nelle facezie e piccolezze della vita di giorni, nelle lotte di potere sociale (che ci sono, in continuazione, perché rimaniamo sempre animali e ci piace essere a capo, nel centro, il fulcro del nostro cerchio privato di conoscenze, nessuno vuole essere la ruota di scorta).
Insomma, alla fine l'amicizia in rete è un rapporto diverso da quello a cui siamo abituati adesso. Siamo immersi completamente in un periodo che, senza alcun dubbio, è quello di maggior svolta nella storia dell'umanità: ormai c'è la cultura globale, un sistema di connessioni che nemmeno si vede dove comincia o dove finisce, e si creano questi nuovi tipi di relazioni e rapporti che prima non esistevano e per cui non abbiamo armi con cui difenderci. Un'amicizia IRL sono d'accordo che alla fine è più complessa e potente di una online, perché si è amici nonostante le minuziose antipatie, quei piccoli atteggiamenti che magari ci danno noia, ma l'amicizia online rimane comunque qualcosa di unico che abbiamo avuto noi, prima generazione della storia, il privilegio di sperimentare sulla nostra pelle.
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Originariamente Scritto da
Black Ghost
Eppure io ti dico che ho montato un computer da zero seguendo semplicemente le guide su internet. Sono assolutamente d'accordo che non si può mirare a una istruzione completa solo tramite il web, ma le puttanate le tirano fuori anche chi, con anni e anni di esperienza sul groppone, a scuola, dovrebbe insegnare agli altri: "i processori non possono avere frequenze superiori ai 3GHz altrimenti trasmettono come una radio", parole di un professore di informatica prossimo alla pensione.
Non credo onestamente ghost. Pensa al servizio di leva. Io ogni tanto vado a caccia. Se ti porto al poligono, un paio d'ore e ti insegno a sparare. Questo non vuol dire che il servizio di leva poichè ti insegna questo e poco più è inutile. Dubito che il risultato dell' IT informatica sia solo "montare un pc".
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Originariamente Scritto da
Andrew Clemence
Non credo onestamente ghost. Pensa al servizio di leva. Io ogni tanto vado a caccia. Se ti porto al poligono, un paio d'ore e ti insegno a sparare. Questo non vuol dire che il servizio di leva poichè ti insegna questo e poco più è inutile. Dubito che il risultato dell' IT informatica sia solo "montare un pc".
Ma io non sto dicendo che la formazione da internet sia complessivamente migliore di quella data tramite l'insegnamento scolastico, tutt'altro, ma che le bufale ci sono sia da una parte che dall'altra. Uno che insegna fesserie può benissimo scrivere una guida su internet piena di fesserie, uno che insegna bene e giusto, può scrivere una guida su internet in cui spiega bene e giusto. Il confronto che puoi avere con il docente è tutt'altra cosa, a lui si possono chiedere chiarimenti e probabilmente avrà un modo di insegnare più coinvolgente che la semplice lettura di una guida, ma questo vale solo se il docente in questione è competente e capace di fare il suo mestiere (e, sempre per esperienza personale, posso dire che sono rari) e se la materia in questione ha concetti difficilmente apprendibili dalla semplice lettura di definizioni. Per cose semplici come imparare a montarsi un computer o la sintassi dei vari linguaggi di programmazione, internet è decisamente vantaggioso e forse anche migliore grazie alla pluralità di informazione di cui dispone. Ritornando all'insegnante, se lui dice una fesseria, difficilmente riuscirai a distinguerla dalle nozioni corrette, sul web, invece, le possibilità di confronto sono molteplici.
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Andrew alla fine basta affidarsi a fonti credibili. Specialmente per l'istruzione scientifica io trovo che si possano leggere trattazioni dettagliate e corrette, basta pensare alle varie dispense di professori universitari presenti in rete.
Stessa cosa per le informazioni d'attualità, non mi fido di studio aperto e al contempo non mi fido di certi blog.
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Originariamente Scritto da
Andrew Clemence
non so se ti riferisci a me, e non vorrei esserti parso anti-internet. Anzi concordo con te in pieno. non escluderei però che gli effetti negativi ti tocchino però. Ad esempio se una consistente parte della società è succube di informazioni fasulle la paghi anche tu. Non voglio citare il movimento 5 stelle, perché ancora non è ben chiaro in tutti i suoi risvolti, parliamo del passato e di un altro media. Pensa alla televisione accentrata nelle mani di Berlusconi. Dubito che tu cadessi nei tranelli del Tg4, ma secondo te questo non ha influenzato la tua vita? Cavolo se l'ha fatto!
Ciò detto ovviamente non dico assolutamente di essere contro internet, anzi. Il sondaggio mi sembra appunto una scemenza, è lapalissiano che essere avversi a internet è una fesseria. Ma dobbiamo renderci conto che persino meno della tv, già di per se non oro colato, internet è completamente fuori controllo, e dobbiamo imparare a diffidare di molte fonti. Talvolta la vecchia soluzione, ossia l' enciclopedia Britannica è meglio di wikipedia, ed è li gratis per tutti. Ugualmente su internet. Insomma occorre formare l'utilizzatore per evitare fenomeni di disinformazione di massa.
No no, non mi riferivo completamente a te.
Ho avuto grandi vantaggi nel senso che in un confronto sono di gran lunga i vantaggi. Ma questo penso vale un po' per tutto, anche prendendo una medicina non posso escludere che qualche effetto negativo mi tocchi ma alla fine dico che mi ha dato solo vantaggi perché tornerò a stare bene.
Se ne può parlare solo quando lontanamente si può fare un confronto tra vantaggi e svantaggi ma internet non mi sembra il caso. Sto il più attento possibile a non cadere ai tranelli che dici (controllo le fonti e metto le informazioni sempre a paragone con le altre), se ci cado pazienza, mi consolerò con tutti i vantaggi che continuo sempre ad avere.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Black Ghost
Ma io non sto dicendo che la formazione da internet sia complessivamente migliore di quella data tramite l'insegnamento scolastico, tutt'altro, ma che le bufale ci sono sia da una parte che dall'altra. Uno che insegna fesserie può benissimo scrivere una guida su internet piena di fesserie, uno che insegna bene e giusto, può scrivere una guida su internet in cui spiega bene e giusto. Il confronto che puoi avere con il docente è tutt'altra cosa, a lui si possono chiedere chiarimenti e probabilmente avrà un modo di insegnare più coinvolgente che la semplice lettura di una guida, ma questo vale solo se il docente in questione è competente e capace di fare il suo mestiere (e, sempre per esperienza personale, posso dire che sono rari) e se la materia in questione ha concetti difficilmente apprendibili dalla semplice lettura di definizioni. Per cose semplici come imparare a montarsi un computer o la sintassi dei vari linguaggi di programmazione, internet è decisamente vantaggioso e forse anche migliore grazie alla pluralità di informazione di cui dispone. Ritornando all'insegnante, se lui dice una fesseria, difficilmente riuscirai a distinguerla dalle nozioni corrette, sul web, invece, le possibilità di confronto sono molteplici.
Beh se intendi come nozionistica spiccia è una cosa, ma non digerivo molto il confronto con l'it informatico. Come se smontare/montare fosse la base di quella scuola. La base della scuola è aprirti la mente, e più vai avanti e più te ne accorgi.
Si può dire che internet sia una sorta di libro di testo dalle fonti incerte. Con notizie talvolta utili e altre meno.
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Originariamente Scritto da
Jojo10
Andrew alla fine basta affidarsi a fonti credibili. Specialmente per l'istruzione scientifica io trovo che si possano leggere trattazioni dettagliate e corrette, basta pensare alle varie dispense di professori universitari presenti in rete.
Stessa cosa per le informazioni d'attualità, non mi fido di studio aperto e al contempo non mi fido di certi blog.
Ma se mi parli di dispense posso anche accettarlo. Ma ricordati che questa non è l'informazione caratteristica della rete. Quella caratteristica della rete e che fa massa non la trovi certo nei siti degli atenei. Dici bene tu, affidarsi alle fonti credibili. Ma chi è ignorante abbocca. E visto che i numeri sono grossi, non possiamo dire "cazzi loro". Se l'ignoranza e soprattutto la falsa informazione dilaga, sono "cazzi nostri".
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Originariamente Scritto da
sssebi
No no, non mi riferivo completamente a te.
Ho avuto grandi vantaggi nel senso che in un confronto sono di gran lunga i vantaggi. Ma questo penso vale un po' per tutto, anche prendendo una medicina non posso escludere che qualche effetto negativo mi tocchi ma alla fine dico che mi ha dato solo vantaggi perché tornerò a stare bene.
Se ne può parlare solo quando lontanamente si può fare un confronto tra vantaggi e svantaggi ma internet non mi sembra il caso. Sto il più attento possibile a non cadere ai tranelli che dici (controllo le fonti e metto le informazioni sempre a paragone con le altre), se ci cado pazienza, mi consolerò con tutti i vantaggi che continuo sempre ad avere.
Ma che abbia vantaggi maggiori rispetto agli svantaggi è assolutamente evidente. Però non facciamo finta che ci si possa "formare" su internet.
Per il resto mi interesserebbe sapere secondo voi, qual'è l'età giusta per essere liberi su internet. Persino per l'infanzia può avere nella rete degli utili aiuti, ma a vostro parere un ragazzo a quale età può essere messo tranquillamente in libertà sulla rete? e per quanto tempo al giorno?
Un'altro aspetto che ho notato nell'internettiano classico è che a dispetto di quelle che sono le migliaia e migliaia di opportunità, tende ad avere un sapere che è una sorta di buffèt. Bravino in tutto, specializzato in niente. E il suo sapere è spesso guidato dalle "mode" della rete. A voi cosa sembra? E cosa vi sembrano quelli che sembrano persino disposti a morire per difendere idee come scie chimiche o teorie strampalate su banche o incas? Sono un male necessario?
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minchia, vi lascio soli una giornata e arrivate in un lampo alla dodicesima pagina :asd:
.. comunque, tanto per ridere, oggi ero a Sassari per lavoro, e mi è saltata all'occhio sulla vetrina di due esercizi commerciali la locandina con l'annuncio di una Conferenza .. sulle Scie chimiche .. le cazzate ormai strabordano da Internet e salgono di livello ..
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Si stanno diffondendo persino a sassari?? accipicchia :D :D La malattia ha valicato il flumendosa! :D
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A scanso di equivoci, io di persone sono infinitamente più stronzo e supponente che su internet. Non è vero che sul web si tende sempre a fare gli splendidi.
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Sì, probabilmente avremmo vissuto in modo più sano come i nostri genitori
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Smallman_647
Cioè, per fare un esempio, come dicevo ieri a snake, con internet c'è stata la digitalizzazione dei soldi che ha portato ad una minore sicurezza dei soldi stessi. Cioè, credete veramente che il vostro conto in banca sia sicuro? Se QUALCUNO VUOLE in 10 minuti è entrato nel sistema bancario e ti ha già fregato i soldi. Lo dimostra il fatto stesso che il sito della cia è rimasto down per 1 giorno intero. Al giorno d'oggi non esiste un sistema informatico sicuro e mai esisterà.
Veramente è l'esatto contrario. La sicurezza che fornisce un sistema informatico - e fidati, ci sono decenni di studi matematici alle spalle delle tecniche crittografiche attualmente utilizzate - è nettamente maggiore di quella prevista per i "soldi in carta". Penso che nel 2012 sia piuttosto retrogrado avere ancora una concezione del genere.
Hai parlato di sistemi violati (sito della CIA), e non si mette in discussione che non esista un sistema privo di punti deboli e sensibile a particolari attacchi, ma le tecniche utilizzate oggi rendono questo fenomeno statisticamente improbabile.
Vogliamo parlare della percentuale di sistemi informatici violati o delle rapine che invece avvengono a cadenza costante in ogni parte del globo?
Non regge il confronto su questo punto di vista.
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Originariamente Scritto da
Smallman_647
Poi, potrebbe anche mettere in ballo la questione privacy, dato che forse non ve ne accorgete ma ogni volta che fate una ricerca in google, google stessa PRENDE tutte le vostre ricerche e fa un analisi completa del vostro profilo, cosa visitate, cosa preferite ecc...Cioè, nei server di google c'è una scheda personale di ognuno di noi.
O facebook stesso, in cui la parola privacy è un parolone dato che le immagini caricate se non sbaglio non vengono rimosse prima di 2 anni dalla cancellazione del profilo e fino a qualche anno fa la questione privacy era molto peggio.
Queste, di solito, sono condizioni che vengono esplicitamente accettate al momento della registrazione/installazione di tali sistemi. Sono problemi che esistono, ma è sempre prevista la possibilità di non trasmettere informazioni personali settando le giuste impostazioni.
Come al solito, si confonde Internet con i suoi contenuti. Internet è una rete di reti, un'infastruttura messa a disposizione per uno scambio immediato dell'informazione (nella sua accezione più generale). Non dipende poi da questa infrastruttura il tipo di Informazione che in essa circola, questa è ontologicamente indipendente dalla struttura sulla quale gira, e se esiste, esisteva anche prima che venisse inventata la Rete. Il problema sta sì nel limitare il tipo di informazioni che possono effettivamente circolare, ma non per niente esistono organi ed enti che si occupano di questo, oltre a soluzioni automatiche (ad es. filtraggio dei contenuti).
Questo, per inciso, non risolve del tutto il problema (dato l'elevato numero di host connessi, e relativa abnorme quantità di dati da controllare), ma è già qualcosa.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Davyl
Veramente è l'esatto contrario. La sicurezza che fornisce un sistema informatico - e fidati, ci sono decenni di studi matematici alle spalle delle tecniche crittografiche attualmente utilizzate - è nettamente maggiore di quella prevista per i "soldi in carta". Penso che nel 2012 sia piuttosto retrogrado avere ancora una concezione del genere.
Hai parlato di sistemi violati (sito della CIA), e non si mette in discussione che non esista un sistema privo di punti deboli e sensibile a particolari attacchi, ma le tecniche utilizzate oggi rendono questo fenomeno statisticamente improbabile.
Vogliamo parlare della percentuale di sistemi informatici violati o delle rapine che invece avvengono a cadenza costante in ogni parte del globo?
Non regge il confronto su questo punto di vista.
I sistemi informatici sono sempre più sicuri, questo è certo, ma è anche vero che molte volte può risultare un'arma a doppio taglio.
Siamo arrivati al punto dove ci sono in ballo miliardi, controllati da poche persone tramite una tastiera.
Un attacco informatico, un errore umano o un malfunzionamento possono gettare migliaia di investitori nel panico in un attimo.
E' successo recentemente con Google:
http://punto-informatico.it/3629764/...prematura.aspx
nello stesso mese ad Apple:
http://vitolops.blog.ilsole24ore.com...a-finanza.html
è successo nel 2010 dove Wall Street cadde nel panico:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...o-errore.shtml
ecc...
Ritengo che affidare tutta l'economia mondiale esclusivamente a questi sistemi sia sbagliato, e per fortuna oggi non è ancora così.
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Originariamente Scritto da
Alessandro330
Indubbiamente, sono fenomeni di un'importanza eclatante, ed è per questo che - oltre a costruire da un lato sistemi praticamente (non teoricamente) invalicabili - si sta spingendo a minimizzare la quantità di transazioni critiche affidate all'individuo (per limitare il fattore "errore umano"), e per il raggiungimento di questi scopi si punta, oltre alla sicurezza della singola transazione, ad adottare tanti approcci diversi, che si traducono in diverse architetture dei sistemi informativi, e alcuni dei principi di base sono lo "sparpagliare contenuti", replicarli e creare punti di ripristino delle informazioni. Ciononostante il problema rimane, ma è notevolmente attenuato, tant'è che casi del genere si sentono una tantum.
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Originariamente Scritto da
Davyl
Indubbiamente, sono fenomeni di un'importanza eclatante, ed è per questo che - oltre a costruire da un lato sistemi praticamente (non teoricamente) invalicabili - si sta spingendo a minimizzare la quantità di transazioni critiche affidate all'individuo (per limitare il fattore "errore umano"), e per il raggiungimento di questi scopi si punta, oltre alla sicurezza della singola transazione, ad adottare tanti approcci diversi, che si traducono in diverse architetture dei sistemi informativi, e alcuni dei principi di base sono lo "sparpagliare contenuti", replicarli e creare punti di ripristino delle informazioni. Ciononostante il problema rimane, ma è notevolmente attenuato, tant'è che casi del genere si sentono una tantum.
Perchè giustamente i software non possono commettere errori? Ma se è risaputo che non esiste un programma senza bug.
E non per niente, dei software nel passato hanno causato diversi problemi. Esempi?
Un software che gestiva le emissioni di radiazioni in un centro in cui facevano risonanze magnetiche, aveva un bug per il quale venivano somministrate quantità di radiazioni molto maggiori. E se ne sono accorti dopo che sono morte 5-6 persone.
Oppure il software che gestiva tutte le reti telefoniche americane che a causa di un bug è crashato e ha bloccato le telecomunicazioni per una settimana.
E diversi altri casi.
Quindi, affidarsi in toto ai programmi è da pazzi e te lo dice un programmatore. Ci devono essere sempre uomo e macchina contemporaneamente per ridurre il numero di errori e lasciare alla macchina solo le mansioni ripetitive e non il controllo totale.