stavate parlando di me.........
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stavate parlando di me.........
fantastica la mossa di gogeta, una combinazione letale tra le tecniche più forti di goku e vegeta spettacolare
Come al solito complimenti Vegge!!ora sono proprio curioso di vedere cosa combinerà l'unione di Piccolo e Kami e di capire che ruolo avranno Goten e Trunks...
gia':)
già ......quoto
posti oggi????
vedo di no, ma oggi???
Ieri mi si era fulminato l'alimentatore e non partiva il pc... con somma gioia posterò stasera il prossimo episodio...
bene,bene!!
Episodio 49: Fine della ricerca
Gohan e Ub, ancora combattevano contro Keut, che stava sprigionando tutta la sua forza. Anche attaccandolo contemporaneamente, non riuscivano a volgere la situazione a loro vantaggio: era troppo forte.
<<Credevate di potermi battere così facilmente?>>, gridò mentre colpì al volto Ub con un pugno. Il giovane precipitò al suolo. Gohan si avventò sul suo avversario, il cui corpo era circondato da una possente aura e attraversato da innumerevoli scariche elettriche. I loro pugni si scontrarono, e il braccio meccanico di Gohan assorbì tutta l’energia che Keut aveva messo nel colpo.
<<Come??>>, esclamò stupito il cacciatore. Gohan sorrise.
<<Sei stato tu a impiantarmi questo braccio ricordi?>>.
Keut non fece tempo a rispondere, che il pugno di Gohan, carico della sua stessa energia lo colpì durissimamente al mento, e poi nuovamente allo stomaco. Keut si piegò dal dolore, e Gohan ne approfittò per scaraventarlo nella laguna con una potentissima ki blast.
<<Adesso cosa mi dici? Hai abbassato la cresta?>>, gli gridò Gohan quando Keut precipitò nell’acqua sollevando una colonna di energia. Per completare l’opera, il saiyan sollevò le mani sulla sua fronte, con i palmi rivolti verso il basso.
<<Masenko!>>.
Il potentissimo raggio colpì direttamente Keut, nella profondità della laguna, a una gigantesca esplosione fece tremare il suolo nelr aggio di chilometri. Alla fine le acque, che si erano sollevate di centinaia di metri, tornarono al suolo con la forza di una pioggia dirompente. La laguna tornò a riempirsi, e tornò la calma.
<<Ce... ce l’ha fatta?>>, esclamò Kaioshin rialzandosi dopo l’esplosione. Si asciugò da tutta l’acqua che gli era piovuta addosso e volse uno sguardo grato a Gohan, che ancora si trovava in alto, ansimante.
<<Non riesco a crederci...>>, disse Piccolo, mentre Kami osservava con sguardo preoccupato la laguna.
<<Non percepisco più l’aura di quell’individuo...>>, disse infine, abbandonandosi a un sorriso.
<<Kaioshin...>>, disse Gohan ansimando, <<Ub ha bisogno di cure, Keut l’ha colpito molto duramente...>>.
<<Certo, me ne occupo subito!>>, esclamò il dio, correndo verso Ub, che non era conciato poi così male. Aveva il volto spaccato dall’ultimo colpo violentissimo di Keut, ma ancora era cosciente. Kaioshin tese le mani, e lo curò. In un istante l’aura di Ub tornò a livelli ottimali; il giovane si diresse verso Gohan, che era appena atterrato.
<<Come sei riuscito a batterlo? Era molto più potente di noi!>>, gli disse.
<<Merito di questo>>; disse Gohan massaggiandosi il braccio meccanico, <<Me l’ha impiantato lui stesso, ed è in grado di assorbire l’energia dell’avversario... buffo no? Battuto dalla sua stessa arma>>.
Intanto Piccolo e Kami, poco lontano, riflettevano sul da farsi.
<<Forse non è più necessario unirsi...>>, commentò Piccolo.
<<Sì, hai ragione!>>, disse Kami, <<Gohan è imbattibile grazie al suo potere speciale. Praticamente può sfruttare ogni colpo energetico dell’avversario a suo svantaggio!>>.
Le acque della laguna erano tornate a farsi calme, e tutti le osservavano, credendo di essere ormai al sicuro.
Codre era morto, e la sua furia distruttiva aveva cessato di scatenarsi du tutti i villaggi namecciani. I pochi rimasti ora erano preda del terrore che una minaccia potesse coinvolgerli. L’ultima delle sfere rimasta, era in possesso del capo dei saggi, Muri, che dimorava presso il villaggio di maggior importanza, il più popolato. I guerrieri del villaggio avrebbero sacrificato la loro vita per la difesa del saggio e dell’ultima, e per questo più preziosa, sfera. Continuavano a osservare nervosamente il cielo, aspettandosi un attacco da un momento all’altro. Ma mentre Besh convergeva sulla posizione di Gohan e dei suoi amici, portando così il teatro degli scontri lontano dal villaggio, e avendo deciso Gogeta di prendersi una pausa all’ombra di un albero e alla frascura di un ruscello, la situazione era delle più favorevoli per Kupile. Portando con sè le due sfere, non bramava altro che impadronirsi dell’ultima, e la decisione di convergere sul villaggio di più grandi dimensioni non si era rivelata errata. Piombò su di loro con la rapidità del fulmine, e nemmeno si accorsero del lieve spostamento d’aria che preannunciò il suo arrivo, quando Kupile già poggiava piede in mezzo a loro. Allora decinde e decine di sguardi spaventati e infuriati si rivolsero a lui, e tutti i più intrepidi guerrieri fecero cerchio attorno al nemico. In mezzo a una simile accoglienza, Kupile non si scompose, e gettò ai suoi piedi le sfere. I namecciani le guardarono con aria dubitativa.
<<Cosa vuoi?>>, disse uno dei namecciani più giovani e forti.
Kupile si guardò attorno, squadrando le decine di guerrieri che si affollavano attorno a lui.
“E’ inutile perdere tempo... meglio sbrigarsi...”