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Grazie mille Fainabk ^_^!! Sono lieta che continui a seguirmi!! Ti ringrazio davvero!
E ora, ecco il cap. 52! Spero vi piaccia...e vi incuriosisca almeno un pochino! Buona lettura!
Capitolo 52. Attacco improvviso
Presso la famosa e trafficata Satan City che all’ora del primo pomeriggio si presentava più viva che mai poiché le persone gremivano le strade con le loro automobili per fare ritorno ognuno alle proprie dimore, vi era una cittadina dalle modeste dimensioni e circondata dai verdi e rigogliosi campi. Le vie principali ospitavano i negozi e le botteghe più in voga e i locali mostravano un sobrio lusso, che unito all’atmosfera piuttosto calma e ordinata del posto, conferiva a quelle costruzioni un nostalgico quanto piacevole sapore antico. Diversa gente si riversava nei graziosi parchi aperti che potevano ben vantare una varietà di specie di arbusti odorosi e ammirevoli fiori di sconosciuta provenienza, non vi erano molte auto che solcavano i chiari e lisci asfalti ma dei taxi che svolgevano egregiamente i servizi di trasporto per coloro che nella maggior parte erano turisti della Wellbeing Land. Il perché quel paese avesse proprio questo nome derivava dal fatto che l’occupazione principale dei cittadini consisteva nel vendere prodotti che soddisfacessero il benessere dei clienti, e nell’offrire loro momenti di assoluto relax nelle molte sale comprendenti terme, saune, massaggi e tutto ciò che un amante dell’ equilibrio del corpo possa desiderare.
All’ombra di un portico dalle colonnine intarsiate e avvolte da una fine edera dalla quale facevano capolino dolci boccioli bianchi e rosati, era situato l’ingresso ad uno dei più forniti di codesti lochi, delle piccole ed elaborate lanterne erano disposte alle pareti ricoperte da caldi pannelli di legno dai delicati toni pastello, il pavimento stesso sfoggiava listelli di parquet formanti dei rombi e la cornice lievemente più scura presentava ai quattro angoli particolari intrecci floreali tra i quali spiccavano roselline dalle sfumature rubino. Una giovane donna abbigliata con una semplice ma leggiadra uniforme dalla tinta avorio e con i profili beige stava ad un bancone di legno chiaro, e con una penna dal nero inchiostro annotava i nomi di chi giungeva per godere dei privilegi dei quali in precedenza solo i più facoltosi potevano permettersi. Ella aveva appena terminato di ringraziare una signora piuttosto in carne che col volto leggermente accalorato era uscita dalla sauna, lasciando alla ragazza una mancia, quando un uomo avvolto in delle stravaganti vesti sportive fece il suo ingresso, attirando inevitabilmente l‘attenzione delle due dame. I capelli biondi dalle morbide e lucide sfumature color del miele contornavano un bel viso dalla pelle bronzea e senza una minima imperfezione, alcuni ciuffi più lunghi ricadevano dinanzi ai grandi occhi celandone in parte la vivacità e i bagliori di un verde molto chiaro, trasparente come le acque dei mari esotici. Il fisico era asciutto e sotto la canottiera nera piuttosto attillata si poteva intravedere senza la minima difficoltà dei pettorali e degli addominali ben scolpiti, così come gli sguardi potevano ammirare i muscoli delle cosce e delle gambe poiché dei pantaloni blu da ciclista li fasciavano quasi possessivamente.
-Buongiorno mia cara! E’ la prima volta che vengo qui, ma dei miei amici mi hanno consigliato proprio questo centro- salutò il giovane sporgendosi dal banco verso la signorina che incantata era rimasta a fissare il suo sorriso e i denti perlacei, come se fossero stati realizzati da un esperto gioielliere che assembla le perle più preziose per un gioiello unico.
-Oh, benvenuto nei nostri saloni di benessere e bellezza! I suoi amici le hanno indubbiamente consigliato bene, tutti i nostri clienti escono entusiasti dei trattamenti e dei servizi che esperti addetti svolgono nella massima cura e serietà!- si affrettò a spiegare lei mostrando un depliant illustrante ciò che aveva appena elencato.
-Mmh, ha proprio ragione! Credo che inizierò col depurarmi l’organismo trascorrendo dei tranquilli minuti tra i vapori termali- asserì egli afferrando dal borsello rosso che teneva alla vita un gruzzolo di banconote.
-Non si deve preoccupare, il conto le verrà presentato alla fine! Ma, se vuole, ci sono degli speciali sconti sui nuovi venuti…quando posseggono una così bella presenza…- gli mormorò l’altra portandosi elegantemente dietro la folta chioma bruna e sfiorando con un sottile dito una soda gota del biondo.
-Ehm, preferirei non godere di alcun privilegio, grazie! E ora mi dica, i vestiti dove li lascio? La borsa coi soldi? Non è che poi qualcuno entra e mi ruba tutto?!-
-Stia tranquillo, baderò io stessa ai suoi oggetti personali! Poco prima della stanza troverà una cabina dove si potrà liberare degli indumenti, indossando quindi una delle candide tovaglie a disposizione-
-Bene, non potevo chiedere di meglio! Ah, i gioielli si possono tenere, vero?- domandò rigirandosi tra le mani il ciondolo della lunga collana che portava al collo, una pietra dalle numerose facce ben levigate e ognuna risplendente delle più meravigliose sfumature dell’azzurro e del blu, racchiusa da un intreccio di piccoli fili d’oro.
-Certamente! L’importante è che il materiale sia originale, e non un prodotto di bigiotteria-
-Sì che lo è! E’ l’acquisto di un viaggio in una terra molto particolare, ci andai circa due o tre anni fa… Comunque sia, posso andare ora?-
-Un solo istante…deve dirmi almeno il suo nome per segnalarlo!-
-Uff, meno male che rimane solo questo da fare! Mi chiamo Brando, e sto per usufruire dei vapori. Va bene così? Può accompagnarmi?- e una volta che la sua identità fu registrata, la donna accompagnò il reduce dalla vacanza su Passion Island in un corridoio ove c’era una porta dalle ampie vetrate appannate dai soffi caldi interni. Il ragazzo dapprima entrò nel camerino che purtroppo non disponeva di un comodo uscio per garantire la totale privacy, ma di una semplice tenda scorrevole, dunque si spogliò il più velocemente possibile cercando di non mostrare troppe parti del suo statuario ma sinuoso corpo alla giovane che di tanto in tanto si concedeva delle sbirciate tra la stoffa color porpora. Dopodichè un telo di puro lino bianco fasciò i suoi fianchi e la pelle di bronzo fino poco sopra il ginocchio, indi uscì consegnando gli effetti all’accompagnatrice che con sguardo un po’ sconfortato lasciò che l’affascinante cliente entrasse nella camera e si accomodasse su uno dei divanetti disposti sul particolare pavimento. Brando si guardò attentamente intorno notando delle decorazioni di sapore orientale che spiccavano sulle pareti grigie, varie lampade dai paralumi in metallo battuto troneggiavano in coppia al centro delle quattro mura e dei minuscoli forellini dai quali fuoriuscivano spifferi di piacevole vapore completavano i disegni del suolo. Oltre a lui vi era un secondo individuo che dalla posizione parecchio rilassata sul sedile del piccolo divano e la testa china sul petto, coperta da un cappuccio immacolato così come il resto dell’accappatoio da cui si intravedevano solo le mani e le gambe dalla pelle ombreggiata, pareva stesse dormendo. Egli incuriosito e deciso ad ingannare il tempo con qualche altra distrazione, invece di fissare insistentemente le spirali e le altre figure ispirate allo stile moderno che gli campeggiavano innanzi, abbandonò la sua postazione sedendosi piano accanto all’uomo che riposava respirando lievemente. Con un gesto delicato gli scostò un po’ il panno dal viso, riuscendo ad intravedere alcune ciocche ribelli d’onice sfiorare morbidamente la guancia sinistra segnata da una strana cicatrice richiamante la forma di una croce, e aggrottando leggermente la fronte fece per scoprirlo totalmente.
Delle forti dita però cinsero il suo polso stringendolo con una certa rudezza e allontanandolo dall’intento di proseguire ciò che stava facendo, poi due occhi neri come la notte e profondi come l’abisso, di cui il destro era attraversato da un sottile graffio, lo scrutarono con un selvaggio luccichio.
-O mamma…scusi signore, non era mia intenzione disturbarla nel suo pieno sonnellino!- si giustificò allontanandosi dall’uomo.
-Mmh…bel gioiello…- fu l’unico commento del moro che tornò alla sua precedente dolce occupazione.
“Che tipo strano! Io mi scuso con tanto fervore e lui che fa? Mi osserva il ciondolo e ne mette in risalto la sua indiscutibile beltà con un solo misero aggettivo! Non esistono più i delicati poeti di un tempo! E pensare che con quei tagli mi era sembrato pure affascinante…ma l’animo no, è decisamente scarso! Sarà meglio che torni al mio divanetto, lontano da questo barbaro!” e pensato ciò si alzò andando verso il giaciglio che aveva scelto prima, però non fece in tempo a raggiungerlo poiché le luci della stanza si spensero come se fossero stati fiammiferi al soffio del vento, i benefici e rilassanti vapori caldi divennero gelidi e l’aria interna rarefatta, esattamente come quella che nelle alte quote rende più difficoltoso il respiro. Scosso da brividi di freddo che gli attraversavano la schiena nuda senza pietà e pietrificato dalla totale mancanza di visibilità, il giovane si fermò sul posto rimanendo immobile e cercando di non gridare, poiché l’altro figuro l’avrebbe sicuramente etichettato come codardo. Allora decise di avanzare piano tenendo le mani protese per aggirare qualche possibile ostacolo e lentamente arrivò al sofà, ma un forte rumore lo fece sobbalzare e quindi inciampò su uno dei fori del pavimento rovinando al suolo. Nel frattempo l’altro, non immune dai brividi di gelo e da una certa paura che si stava insinuando nella sua mente non permettendo alle membra di compiere alcun movimento, decise di serrare le palpebre e rimanere fermo, cercando invece di percepire la forza spirituale di un possibile nemico. Mentre si stava concentrando con tutto sé stesso ottenendo però vani risultati, un urlo lo costrinse bruscamente a tornare alla realtà ed anch’egli trattenne a stento la voglia di gettare un grido dinanzi a ciò che era misteriosamente apparso.
-Oddio, un fantasma! Un essere etereo che adesso si approprierà della mia anima senza che io possa fare nulla! Lo sapevo, non dovevo tenere fede alle parole dei miei amici! Questa beauty farm è maledetta! L’ho capito dallo strano comportamento della signorina!- sbraitò Brando in preda alla confusione e aggrappandosi al bracciolo del divano. Silenziosamente l’essere che emanava un’incredibile e quasi accecante luce dai candidi bagliori come il ghiaccio illuminato dai raggi solari, si incamminò proprio verso il biondo che sbiancando si precipitò dal lato opposto ove si stava avvicinando la figura della quale non erano visibili i tratti somatici, ma si potevano scorgere solamente le vesti e la particolare e splendente chioma.
-Cielo, non pensavo che avessi fatto una fine tanto crudele quanto ignota! A chi dunque lascerò i miei averi? Non vi è alcuno che meriti di godere dei ricordi dei miei innumerevoli viaggi, tutto ciò che ho acquistato, le meraviglie che stanziano nella mia ampia dimora, il tempo li conserverà eternamente ma nessuno si ricorderà di me! Che triste destino, essere posseduto a questa giovane età! Chi potrà più ascoltare le mie tenere poesie, i versi che soavemente escono dalle mie labbra come le note di un’arpa! E lui…oh sì, lui! Non saprà mai che il gioioso e timido ragazzo a cui aveva rapito il cuore, non potrà più rivederlo! Goku, il mio ultimo pensiero va a te, firmamento del mio spirito e sorgente nel deserto del mondo!- disse queste parole con lo stesso tono di un valoroso condottiero pronto a sacrificarsi per i suoi uomini e per la terra natia. Colui che ancora avvolto dall’accappatoio osservava gli ampi gesti delle braccia del giovane e ne ascoltava i lamenti, rimase attonito e sconvolto poiché se questi avesse avuto tanto terrore non avrebbe certo sprecato il fiato per mettere in opera una specie di canto funebre, l’ultimo nome però gli accese un dubbio. La diafana figura non aveva più mosso un passo appena aveva sentito i discorsi del suo obiettivo, poi una lieve risata echeggiò nel locale raggelando il sangue nelle vene dei presenti, indi riprese ad avanzare. Il biondo intanto si era voltato di scatto e stretto contro il muro scrutava gli ipnotici ondeggiamenti di quella che sembrava una tunica, e il sinuoso movimento dei capelli color mogano non molto lunghi, infatti le punte lievemente ondulate sfioravano il luminoso collo mentre due ciuffi laterali scendevano dalla fronte fino a carezzare le guance, e un terzo più corto troneggiava al centro del viso adagiandosi sulla sommità del naso. Infine due ciocche che partivano dalla nuca per giungere al bacino erano la particolarità che il moro notò subito, perché nella loro eleganza formavano delle spirali tanto perfette quanto raffinate, somiglianti quasi a dolci boccoli.
-Non devi avere paura…vorrei che tu mi concedessi soltanto quella pietra che con tanta cura tieni sul tuo petto…- mormorò ad un certo punto il nuovo venuto abbassandosi sulle ginocchia e abbagliando per qualche attimo il malcapitato.
-Mai! Io non so chi tu possa essere, fatto sta che non ti darò mai il mio prezioso ciondolo! Dovrai passare sul mio cadavere!- s’impuntò egli socchiudendo le palpebre e incrociando le braccia al petto.
-Come desideri…- e con movimento fulmineo afferrò la gola del poveretto stringendola lentamente, mentre una lama dai saettanti bagliori iniziò ad intravedersi presso il viso sempre più impaurito di Brando. Con un sussurro dai toni decisamente troppo calmi e insolitamente melliflui l’individuo di luce si accinse a trafiggere l’addome della vittima, ma un calcio alla schiena lo fece cadere addosso a Brando che senza più fiato per urlare fissava l’arma bianca che era giunta a pochi millimetri dalla sua carotide, conficcandosi quindi nella parete e provocando una crepatura fino al tetto.
-Non osare toccarlo, essere immondo! Non so perché tu voglia quel gingillo, e neppure mi interessa, ma non ti permetterò di uccidere in questo modo un innocente!- esclamò l’uomo che fiero era intervenuto in difesa dell’altro che incapace di agire assisteva a ciò che stava avvenendo.
-Oh, sei stato un galantuomo, lo devo ammettere…ma sei sicuro di batterti per una causa che non ti compete?- gli chiese il misterioso tizio liberando la lama senza la minima difficoltà dal muro e sfiorando poi volutamente la gota del ragazzo, provocandogli una piccola fuoriuscita dello scarlatto sangue.
-A te penserò dopo…- e rimesso il pugnale nella fascia d’oro che portava stretta alla vita, incrociò le braccia coperte dalle candide maniche attendendo una qualche reazione da parte dello sfidante, che con un solo e scattante gesto si liberò dell’accappatoio di spugna rivelando gli sviluppati muscoli e un paio di aderenti calzoncini corti color sabbia.
-Il mio nome è Yamcha, e adesso ti farò pentire di avere interrotto la nostra seduta di benessere!-.
Mi sono perso un episodio! Tragedia! :Cry:
Allora commento: ecco dunque lo scontro! Davvero favoloso! Eh si! Heizel non si può stupire delle trasformazione saiyan! Però non ha svelato che è Goten ad avergli mostrato il SS2! Però ecco le tecniche speciali! Davvero meravilgiolose! Pra i turbini di vento poi le bolle! Ottime tecniche! Vedremo di sfruttarle anke altrove se capita... :asd:
Il novo: Riecco il caro Brando! Sai in principio non l'avevo ben riconosciuto (sarà che devo rileggere...), fa sempre la sua figura (con la fanciulla che ci prova e lui...:asd: e poi pensa pure che sia una maledizione! :lol:)
Ecco il cattivone! Chissà a che serve quel gioiello! Però c'è Yamko ad intervenire (mai sai che non l'avevo riconosciuto! Nemmno la cicatrice! Sarà la stanchezza!) Chissà che lotta!
Ottimo lavoro! Come sempre!
Gli episodi che mi sono perso gli commento ora:
Beh dire che sono stupendi è dire poco... davvero fantastche le descrizioni... mi piace sempre di più...
P.S. Scusa il ritardo Lynd... ma stai iniziando a leggere Dragonball GT?
Già, te n'eri perso uno...ma non fa niente su, non ti preoccupare ^_^! Può capitare!
Sìsì, Goku finalmente ha potuto fronteggiare, anche se in una semplice amichevole, il nostro Heizel! Infatti, il giovanotto ha visto fino al 3° livello! Eh no, certi segretucci li sa mantenere :asd:... Sì, quelle sono le sue abilità speciali ^^! Sono molto contenta che ti siano piaciute! Già, farebbero la loro figura :asd:...
Eh, era da un po' che non si vedeva! Beh, in effetti poteva essere un qualunque ragazzo dalla descrizione...poi però dai suoi atteggiamenti e dalle sue parole è inconfondibile! (Proprio così, gli sguardi delle damigelle sono inevitabili :asd:... Eh sì, la parte della maledizione è piaciuta anche a me quando l'ho riletta :lol:!)
Già già, finalmente potremo vederlo in azione...poi saprai a cosa servirà la pietra... Per fortuna che l'amico di Goku si trovava lì, altrimenti povero Brando, altro che eroica resistenza :lol:! (Può darsi, in effetti l'ho postato quasi a mezzanotte :ops:! E' comprensibile!)
Oh, nel prossimo episodio vedrai!! Il cattivone darà una prima (e piuttosto semplice per lui) prova del suo potere!
Hisoka!! Ti aspettavo ^_^!Citazione:
Originariamente Scritto da Hisoka
Ti ringrazio tantissimo del commento, molto gentile!
P.S. No, non ti preoccupare! Sìsì, ho iniziato con i primi episodi, poi commenterò appena terminerò il recupero :D!
Bellissimi! Bravissima!:ok:
wow, stupendo, superlativo :yeah:
Ottimo lavoro! Come sempre Lynd!
E così riecco il caro Brando :lol: nn so come ,ma ho pensato subito a lui ed è sempre lo stesso :asd: (con la fanciulla che ci prova e lui... che pensa sia una maledizione! :sconvolt: )
E' arrivato il nuovo nemico che vuole il suo gioiello (chi sa perchè) cmq per fortuna è arrivato Yamcha
sai Lynd dopo tutte le volte che Yamcha arrivava risoluto e poi viene fatto fuori ,spero che la tua scelta sia stata diversa :asd: mi dispiace un pò per lui :lol: ,ma sono curioso di sapere come si svolgerà la situazione :sisi: :D
Grazie mille KTX!! Sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto ^_^!! Ti aspetto al prossimo episodio!
Ti ringrazio Fainabk!! Sono davvero lieta che continui a seguirmi e che i capitoli ti piacciano ^^!Citazione:
Originariamente Scritto da Fainabk
Wow che bel commento Teo! Grazie :arrossire: ^^!!Citazione:
Originariamente Scritto da GoTeo
Già, finalmente lo rivediamo! Eh, ma lui è inconfondibile XD! (Sìsì, non poteva non provarci, in fondo è un bel giovanotto...infatti, la maledizione della beauty farm :lol:!)
Poi, nel prossimo capitolo vedrai e capirai il perché il nemico vuole la sua pietra...ed è arrivato il nostro eroe!
Ma infatti poverino, fa sempre una brutta fine :lol:! Non ti preoccupare, anch'io avevo pensato la stessa cosa tua, che un po' mi dispiaceva, quindi credo che lo grazierò...
Maledetto me che ogni volta ke recupero le puntate sparisco dal forum e ricompaio settimane dopo perdendomi così altri 100.000 capitoli e rimandendo di nuovo indietro (da leggere tutto d'un fiato, notare la mancanza di punteggiatura XD)cmq ho intravisto nei commenti che arriva Yamcha!!! per questo motivo devo recuperare i capitoli mancanti e quindi vedere finalmente il suo arrivo, domani giuro che leggo tutto e commento anche :D
Sera ragazzi!! Finalmente, dopo quasi un mese, ho potuto scrivere il cap 53!! Perdonate la lunga assenza, ma ho avuto degli impegni, tra scuola e altro! Però, adesso spero che con questo episodio mi farò perdonare, e soprattutto spero che vi risulti gradito ^^!
Detto questo, rispondo prima a Goku!
Coraggio Goku, vedrai che pian piano recupererai i capitoli :D! Che credo non siano molti...ce la farai!!
Ora, ecco il capitolo! Buona lettura :book: ^_^!
Capitolo 53. Ghiaccio perenne
All’interno della beauty farm sita in un solitario e tranquillo paese presso la grande e rinomata Satan City, regnavano il silenzio e la serenità più totali e i facoltosi clienti che facevano il loro ingresso usufruivano con agio dei numerosi servizi offerti dal moderno e lussuoso locale. La signorina del bancone dalla folta e fluente chioma castana continuava a registrare i nomi delle persone che pazienti attendevano di essere condotte chi alla sala dei massaggi, chi ancora alle saune e altre all’interno della stanza dei vapori caldi. Nessuno però poteva capire o percepire ciò che stava accadendo proprio in questo ambiente ove solitamente donne e uomini potevano soggiornare nella completa sicurezza, così come neppure la giovane addetta notò nulla quando accompagnò un signore alla sauna, dando perfino uno sguardo attraverso il piccolo vetro sulla sommità della porta.
Un terrorizzato Brando invece sperava con tutto il cuore che presto arrivasse un qualche aiuto che riuscisse a salvarlo dall’incredibile e affatto piacevole situazione in cui era stato suo malgrado coinvolto, stando rannicchiato il più possibile contro la bianca parete. Con gli occhi sgranati e saettanti ora verso la figura che misteriosamente era apparsa, ora verso l’individuo che inaspettatamente si era lanciato in suo soccorso, non formulava altro pensiero e pareva avere perso il vigore dei suoi muscoli scolpiti, stringendo forte tra le dita della mano destra solamente la lucente pietra dalle fini fattezze.
-Hai un bel coraggio a volerti esporre così…senza dubbio- un sussurro appena udibile fece sbattere le palpebre al biondo che istintivamente iniziò a spostarsi lentamente verso l’immacolato sofà, ma non riuscì nel suo intento poiché la stessa voce che precedentemente aveva pronunziato quelle poche parole, lo fermò facendogli quasi sgorgare delle cristalline lacrime giacché non v’era alcuna possibilità di fuga.
-Ragazzo, sbaglio o ti avevo già rammentato l’alto motivo per cui sono giunto qui? Non è bene far vagare la mente altrove mentre l’interlocutore enuncia qualcosa… Tieni pur legato a te il prezioso minerale, ma sappi che presto questi verrà con me, e mi dispiacerebbe rapir anche la tua anima- disse colui che era morbidamente avvolto da una lunga ed eterea tunica, splendente ed accecante come i dardi infuocati del sole.
-Adesso smettila di infierire con tanta spietatezza contro quel poveretto! Se non l’avessi capito, sono io il tuo avversario! E pretendo di non essere ignorato in questo modo!- intervenne Yamcha assumendo la posa da combattimento, digrignando leggermente i denti e assottigliando i profondi occhi che in quell’istante somigliavano a dei carboni ardenti, attraversati da iracondi luccichii.
-Non sei meno maleducato di costui che ti ostini a difendere con cotanto vigore! Ciò mi addolora…- enfatizzò l’inquietante figura con un tono stranamente dolce adornato da sfumature quasi paterne, portandosi in sincronia entrambe le mani d’alabastro al petto e piegando lievemente il capo facendo ondeggiare i due sinuosi boccoli che leggiadri gli carezzavano le spalle e la schiena.
-Tu osi giudicarmi? Inoltre dubito che una sottospecie di fantasma come te provi dolore! Stai in guardia, piuttosto che blaterare!- e con foga il moro si lanciò contro l’altro che immobile si limitò a sospirare e a scuotere la testa. Un poderoso destro fece per assestarsi sul luminoso volto dello sconosciuto avversario, ma una pressoché invisibile barriera si formò dinanzi ad egli proteggendolo dal colpo e recando invece danni al guerriero del deserto. Il pugno infatti si era conficcato in quella che pareva un’affilata lastra di ghiaccio dai saettanti bagliori, e sotto lo sguardo attonito e inorridito di Yamcha questa si era infranta con suono cristallino mentre alcune lame penetravano nella carne della sua mano e dell’avambraccio, provocando la fuoriuscita di fiotti di sangue scarlatto. Aggrottando la fronte e serrando le palpebre per trattenere un gemito di sofferenza che prontamente egli aveva stroncato, fissò per alcuni attimi l’arto ferito sentendo una sensazione di assoluto gelo che si stava mollemente appropriando della parte offesa, indi lasciò che una sola goccia purpurea toccasse il pavimento marmoreo e puro come la neve per poi scagliarsi nuovamente sull’avversario che con apparente indifferenza sembrava attenderlo. Con scattante velocità saltò in alto riuscendo dopo a colpire l’individuo al volto con un potente calcio, riuscendo purtroppo solo a sbilanciarlo lievemente. Un riso leggero riecheggiò nella stanza facendo rabbrividire il biondo che sempre più esterrefatto osservava lo scontro nel quale l’uno si stava impegnando con tutto se stesso senza tuttavia ottenere i risultati sperati, mentre l’altro sembrava quasi non risentire della tensione percepibile a fior di pelle che indubbiamente avrebbe inibito chiunque, e continuava a compiere gesti lenti ed aggraziati non preoccupandosi di difendersi da un attacco o di prepararne uno.
-Lo ammetto, questa volta mi hai colto in flagrante, ma sappi che una simile fortuna non ti sfiorerà neppure, appena saggerai ciò di cui sono capace!- esclamò l’individuo accostando le sottili e lunghe dita del color dell’avorio presso la spessa cintura d’oro adorna da strane e particolari incisioni ch’egli portava alla vita. Yamcha dapprima sgranò gli occhi chiedendosi nuovamente chi potesse essere quel nemico che tanto somigliava ad una sì serena ma quanto spietata divinità, in fretta dunque cercò di pensare a quale attacco fosse più appropriato per ricavare anche solamente una speranza di salvezza per sé e per il giovane Brando, che scosso da tremori come una foglia ingiallita al vento del nord, non osava aprir bocca fissando ogni minima azione di colui che aveva minacciato di voler prendere la sua pietra. Improvvisamente il guerriero scomparve dal raggio visivo dei due presenti per poi ricomparire fulmineamente alle spalle della bianca figura, indi preparò una martellata a due mani che stava per abbattersi con potenza sulla nuca dell’avversario, ma questi con un’impensabile velocità girò su se stesso frapponendo una lama serpeggiante tra il suo viso e il colpo del guerriero dalla selvaggia chioma.
-Ma…ma come hai fatto? E…e il pugnale non ha subito alcun danno!- constatò meravigliato e al contempo spaventato il moro, non accorgendosi che nel frattempo l’arma aveva provocato un netto squarcio ai suoi polsi. L’altro emise un verso simile ad un ghigno spingendo via poi l’amico di Goku contro il muro, che all’impatto si crepò lasciando che alcune parti d’intonaco si staccassero piombando come sassolini sul suo capo.
-Allora, hai ancora intenzione di batterti? Non senti il flusso del tuo vitale liquido che inesorabilmente diviene più lento, come ostruito da qualcosa? E non percepisci quella sensazione di sublime gelo che ti avvolge le membra come in una morsa? Avanti, soddisfa i miei quesiti…- gli chiese l’essere facendo luccicare la letale lama e carezzandola come se fosse viva e potesse comprendere tutte le morbose attenzioni che il padrone le rivolgeva. Avanzò quindi verso di lui che faticosamente stava rimettendosi in piedi non curante del fatto che effettivamente iniziava a non sentire quasi più gli impulsi motori ai muscoli, e il suo sguardo carico di determinazione e vivido come la lingua più alta di un ardente fuoco, incrociò il volto luminoso e difficile da scrutare a fondo del nemico, intravedendo per un solo fugace attimo quelle che parevano due iridi completamente fredde ed inespressive. Un brivido allora attraversò la sua schiena e scosse la testa più volte ritornando poi a posare i suoi occhi d’abisso sulla figura, non notando però nulla che non avesse già visto e di cui non si fosse già accorto.
-Eheheh, saresti felice se ti confermassi ciò che tu stesso mi hai domandato…ma non lo farò, e sai perché?- iniziò a parlare d’un tratto il predone del deserto, sorridendo e staccandosi completamente dalla parete facendo forza sui gomiti.
-Perché non darò mai l’impulso ad un essere spregevole come te per poterti lodare delle tue malvagie e del tutto spietate opere! Finora ho solo giocato un po’, per riscaldarmi in questo ambiente che pare la dimora dei ghiacci perenni… Ora ho compreso, sei tu che hai provocato il drastico abbassamento della temperatura, tu che insensibile stavi per uccidere un innocente indifeso, per la tua sola soddisfazione!- continuò accrescendo ad ogni parola il volume della voce fino a che l’ultimo termine poté risuonare all’interno della stanza, mentre dalle sue labbra fuoriuscivano eterei vapori come leggera nebbiolina. L’angelica figura ascoltò in religioso silenzio e nell’immobilità di una statua lo sfogo del moro che respirando affannosamente sembrava attendere un ulteriore rimprovero riferito alla sua irruenza, o vedere il pugnale conficcato all’altezza del suo cuore. Tutto ciò però non avvenne, poiché l’avversario si limitò ad accennare un piccolo e sincero applauso muovendo in assenso la testa e riponendo con gesto lento la splendente arma stranamente non recante alcuna goccia di sangue.
-Ammirevole, un comportamento davvero degno di nota… Vorrei proprio che tu desistessi dall’affrontarmi, non sei il mio obiettivo, e rimembro di avertelo ribadito più volte. Non puoi contrastarmi…mi dispiace che il tuo reale livello combattivo non coincida affatto con la forza di volontà che stai dimostrando di possedere con tutto te stesso. Va’ e la mia mano non si alzerà su di te- disse sussurrando l’individuo, accompagnando il discorso con un ampio gesto del braccio, facendo svolazzare con la leggiadria di una farfalla la larga e immacolata manica. Yamcha rimase per qualche istante fermo e diritto nella sua fierezza, con un’ombra di dubbio che come una tetra nuvola gli pervase l’espressione del viso dalla pelle dolcemente bruna, dunque abbozzò un sorriso togliendosi una ciocca d’ebano che gli discendeva scomposta sull’occhio destro attraversato dalla cicatrice. Chiuse poi le palpebre indietreggiando con movimenti calcolati e felini giungendo a pochi passi dal muro opposto a quello cui il nemico dava le spalle, indi si concentrò aumentando vertiginosamente l’aura e compiendo precisi gesti con le mani che seppur segnate da graffi e squarci, continuavano a mantenere una buona mobilità. Ad un tratto un forte vento iniziò a sibilare attorno alla muscolosa e scolpita figura bronzea del guerriero, l’aria cristallizzata del locale venne coinvolta nel turbine che si stava progressivamente formando facendo sì che piccoli diamanti di solido ghiaccio creassero una spirale come grandine trasportata dal soffio della natura. Quando egli riaprì le palpebre sia il candido essere che il tremante facoltoso biondo poterono notare dei riflessi come corna di fiamma che fulminee solcavano le sue iridi color della notte, dalla gola poi emise un grido come il verso di un lupo pronto a piombare sulla sua preda che fece rabbrividire il povero Brando che imitando un fanciullo si pose i palmi sugli occhi. L’avversario nel frattempo pareva avere assunto un’aria seria e con spavalderia gettò indietro un lembo inferiore della sua fluente tunica piegando un ginocchio, indi afferrò saldamente l’elsa finemente intarsiata del pugnale lasciando che il vortice di vento passasse tra la sua bella e caratteristica chioma dalle tinte del mogano più vivo.
-Rogafufuken!- urlò il predone del deserto lanciandosi con inaudita foga e feroce forza sull’altro che sfiorando con i polpastrelli i decori della sua arma la estrasse con un’incredibile prontezza di riflessi. Infiniti e rapidi colpi si assestarono su ogni parte del corpo angelico, la potenza del predatore unita alla devastazione del fuoco si abbatté senza la minima pietà sulla figura che tuttavia aveva opposto una ferrea resistenza incrociando gli avambracci dinanzi al viso e imprimendo la forza delle gambe al suolo. Dopo che la furia degli innumerevoli colpi stava per esaurirsi e l’attacco di conseguenza volgere al termine, colui che assomigliava a una pura divinità allargò d’un tratto le braccia respingendo con invisibile forza sia il turbine di grandine che si era venuto a creare, sia il fautore stesso della tecnica che venne scaraventato nuovamente contro la parete, formando stavolta una concavità che per un po’ non gli permise alcuna azione.
-Tecnica interessante, piuttosto sbalorditiva! Ma, oh mi sento uno stupido a ripeter sempre il medesimo concetto, tutto è risultato vano! Ciò è utile solo a sprecare preziosa energia! Adesso, o stolto, chi difenderà la tua vita dal mio attacco? Preparati dunque ad abbandonare le misere spoglie terrene che incatenano uno spirito tanto volenteroso e degno in questa dimensione di penuria!- e brandendo la lama serpentina incise innanzi a sé, fendendo la rarefatta aria con suoni sibillini, degli invisibili simboli che per un sol momento apparvero come un lampo all’attonita vista del moro che sostenendosi su un ginocchio aveva stancamente alzato il capo, ansimando ormai faticosamente. Come il fulmine che ad un incredibile velocità sferza il vento della tempesta e provoca ardenti scintille, così da quelle incisioni si scaturì una bufera di neve che violenta e glaciale si diresse verso Yamcha ferendolo e facendolo gridare dal dolore, poiché mille e più frecce parvero assediarlo da ogni dove.
-Sono onorato di presentarti una delle mie più amabili e sorprendenti, almeno spero che risultino tali anche a tuo parere, abilità col ghiaccio… Giacché questo è il mio regno, la realtà delle nevi perenni… Everlasting Blizzard!- esclamò trionfale l’essere, emettendo un’oscura risata che si confuse nell’assordante sibilo della tempesta. Ma mentre il moro, con punte di diamante sparse nel nudo torace e nelle gambe, sanguinante e paralizzato come se il freddo lo stesse lentamente cingendo con possesso e trasportando in un baratro eterno, accadde qualcosa che nessuno dei due combattenti avrebbe mai immaginato: una scattante ombra si gettò addosso all’etereo essere e il pugnale venne slanciato via andando a trafiggere e trapassare i simboli che si dissolsero come sottile nebbiolina. Colui che era stato improvvisamente atterrato rimase immobile per alcuni attimi, non credendo ancora a ciò che era avvenuto, poiché ora qualcuno gli pressava le spalle e la schiena facendolo aderire totalmente al pavimento che si era ricoperto di un lucente strato ghiacciato, e l’ultima cosa che videro gli occhi appannati del guerriero dai ribelli capelli neri fu uno splendore azzurro che piano irradiava ogni angolo di quella cella di neve, poi i sensi lo abbandonarono e le palpebre si chiusero grevemente.
Spero vi sia piaciuto :cute:!
Bellissimo!
Ecco finalmente lo scontro tra i due guerrieri! Yamcha sembra tuttavia in difficoltà contro il combattente del ghiaccio! Hmm! Capace di manipolare davvero bene l'elemento: creando barriere ed attacchi che paiono tremendi! Anche la sua arma pare formidabile (se si pensa alla resistenza mostrata). Però l'ex predone non si è scoraggiato, ma pur con una delle sue migliori tecniche non ha avuto fortuna...
Povero Brando! Pare molto terrorizzato! Speriamo la scampi!
E chissà ora ci è intervenuto a salvare l'amico di Pual!? Sospettavo quasi di Brando, in un impeto di coraggio, ma se ha una fiamma d'aura (o cosi pare) chissà di chi potrebbe trattarsi!
Complimenti! Un episodio stupendo! Non hai certo perso la mano! Però ho notato qualche termine ripetuto...
Un ottimo lavoro!
Ti ringrazio tantissimo A_O, un commento meraviglioso, splendido :arrossire: :D!!
Già già, finalmente i due guerrieri a confronto! Eh sì, il misterioso combattente sa padroneggiare ogni segreto dell'elemento!
Sìsì, la sua arma è speciale, poi scoprirai le sue particolarità...possiamo dire che è uno strumento davvero fondamentale per il guerriero...
Già, Yamcha ha combattuto con tutto se stesso, non ottenendo tuttavia molti risultati!
Oh, Brando lo è parecchio!
Uhm...i tuoi sospetti...
Spoiler:
L'aura azzurra...ricorda cosa desidera il guerriero etereo...
Eh sì, qualche termine l'ho ripetuto ^^' ! Nel prox episodio cercherò di non fare ciò...
Grazie davvero!! I tuoi commenti mi soddisfano sempre :cute:!
Dunque Lynd mi sono perso un po' di episodi... ma gli ho letti tutti e non ho potuto commentare... scusa...
Davvero fantastico l'ultimo... come sempre.... fiqo sto guerriero ghiacciato... e Yamcha mi sembra in difficoltà... sono curioso di vedere il 54!
ciao Lynd … ho appena ripreso dall’episodio 48 … bellissimo come gli altri :ok: … e così la breve vacanza (di circa 1anno :asd: ) è finita … nn vedo l’ora di vedere cosa gli attenderà al loro ritorno ;)
Finalmente riesco a commentare questo bellissimo capitolo Lynd...
lo scontro tra Yamcha ed il misterioso combattente è stato favolo descritto meravigliosamente, mi dispiace come avevo detto per Yamcha che dimostra sempre un gran coraggio ed una smisurata forza di volontà ,ma alla fine nn riesce a concludere un gran che :ggh: <poverino>
avevi detto che nn lo facevi morire :cry4: , bhe! si nn l'hai fatto ,ma l'hai ridotto tanto male :asd:
speravo ne uscisse un pò meglio :lol: sono cmq curioso di vedere cosa accadrà adesso
SEMPRE FANTASTICA LYND!!!!!