Alcuni di quei racconti sono di un tragicità quotidiana che rasenta il capolavoro però.
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Alcuni di quei racconti sono di un tragicità quotidiana che rasenta il capolavoro però.
Blocchi di Fumo Colorato di John Birmingham. Libro avvincente e piacevole, interessante il modo di scrivere dell'autore. Mi sembra si ispiri molto agli autori della beat generation (Attiraguai mi ricorda un sacco Dean di On The Road)
Musashi di Eiji Tomizawa. Ottimo racconto sul più grande samurai del giappone, anche se effettivamente è fin troppo romanzato.
Ho finito di leggere il Segno dei quattro di Doyle. Adoro il personaggio di Holmes.
Terminato La via delle tenebre di B. Weeks. Buon Fantasy, ma la trama fatica troppo a trovare ritmo. Comunque un buon romanzo d'esordio per questo autore.
Ora inizio Il libro segreto di Dante di F. Fioretti.
http://image.anobii.com/anobi/image_...ime=1305383969
Il Narratore di Walter Benjamin
http://desmond.imageshack.us/Himg841...jpg&res=medium
Molto dopo mezzanotte di Bradbury.
Clarke è solido, Dick assurdo, Bradbury poeta.
3 grandi autori che non ci incastrano comunque niente l'uno con l'altro.
Vari racconti e roba simile, ho letto L'Orco Insabbia di Amadeus Hoffmann, Il barone di Nicastro di Ippolito Nievo, Una passione nel deserto di Honoré de Balzac, Il naso di Nicolaj Gogol, La battaglia dei libri di Jonathan Swift. Tra questi mi ha impressionato molto il racconto di Hoffmann, davvero bello, atmosfere in stile Poe, grande attenzione ai risvolti psicologici.