Sai, sono contento che hai deciso di finirla perchè nn mi sarebbe piaciuto che la lasciassi così.
Poi secondo me la parte di trunks e goten è la migliore ed è scritta comunque benissimo.
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Sai, sono contento che hai deciso di finirla perchè nn mi sarebbe piaciuto che la lasciassi così.
Poi secondo me la parte di trunks e goten è la migliore ed è scritta comunque benissimo.
Si scusa, nella foga ho perso il controllo:asd: è chiaramente normale, mystic gohan insomma...
una domanda.... ma li inserirai i livelli di goten e trunks ssj3????
Si ma non oggi...
Ragazzi, ho ritrovato la serenità... tutto procede come come avevo previsto, e ho scoperto che posso tranquillamente concludere come volevo:ok:
EDIT: ovviamente non vuol dire che dopo la conclusione non riscriverò...
sono contento che hai ritrovato la felicità;e se l'hai trovata tu l'ho trovata anche io :)
ok ben vegge sn contento!!!
Episodio 44: Alleanza temporanea
Gogeta volò in direzione di Ub rapido come una saetta, invisibile a occhio umano; Ub fece altrettanto, e i loro corpi si confusero in un’estasi combattiva assoluta, come pallide scie di luce sullo sfondo del cielo verdastro. Gli echi dei loro colpi si avvertivano ovunque, come boati terrificanti, e provocavano profonde fenditure nel suolo, tanto che voragini gigantesche cominciarono ad aprirsi in ogni luogo.
<<Non puoi ostacolarmi>>, disse Gogeta colpendo Ub al volto con un violento calcio. Ub si asciugò il sangue che gli colava sul collo, mentre Gogeta gli sorrise.
<<Siete diventati suoi servi, vero?>>, chiese Ub a Gogeta.
<<Servi di chi? Servi di nessuno, padroni di noi stessi!>>; esclamò Gogeta. In un solo attimo scattò in maniera del tutto prevedibile, portandosi all’attacco, col braccio destro teso in un tentativo di gomitata. Ub parò solo all’ultimo istante, colto da un’intuizione momentanea che lo salvò. Col braccio libero Gogeta tentò un colpo all’addome, e Ub lo fermò, serrando la sua mano attorno al pugno ardente del saiyan. Il suo corpo di ssj3 brillava di luce propria, emettendo sprazzi di energia, scariche elettriche e un’aura spropositata. Così bloccati, i due avversari si fronteggiarono incrementando sempre di più le loro aure, mentre attorno a loro le crepe nel terreno si facevano sempre più immense. Il corpo di Gohan, incosciente, si faceva sempre più vicino a una delle voragini, a causa delle vibrazioni. Ub se ne accorse, e si sganciò improvvisamente dalla presa di Gogeta.
<<Ah! Hai deciso di scappare!>>, gli gridò dietro. Ub era già diretto a capofitto verso Gohan, per salvarlo da morte certa.
“Resisti amico!”
Gogeta allungò la mano destra, tesa e piegata a martello.
<<Big bang attack!>>
Ub si voltò di scatto e vide la sfera di energia partire dalla mano del suo avversario e dirigersi contro di lui a tutta velocità, ingigantendosi sempre di più. Se si fosse scansato avrebbe colpito Gohan, così non perse altro tempo. Afferrò il giovane saiyan, e scattò verso il più vicino riparo proprio mentre il big bang attack detonò al suolo. Si sollevò una colonna di detriti, un’onda d’urto gli tolse l’aria dai polmoni e quasi gli strappò la pelle. Venne abbagliato dal lampo di luce, mentre tutta l’energia dell’esplosione lo spinse contro le rocce aguzze. Quando le acque si calmarono era rimasto un gigantesco cratere, e l’acqua del vicino lago cominciò a riversarsi al suo interno. Ub azzerò la propria aura, per prendersi un attimo di tregua, mentre Gogeta scendeva al livello del suolo per cercare il suo avversario.
“Incredibile!”, pensò Ub, “Avrebbe ucciso Gohan senza battere ciglio!”
“Lo so”, pensava Gogeta intanto, “Che stai solo mascherando la tua presenza... ti troverò...”
Intanto Kaioshin stava distraendo Codre, un avversario decisamente oltre la sua portata. L’implacabile guerriero dalla pelle viola, avvolto da un’aura fiammeggiante verde, come un tornado di energia distruttivo e devastante, lo inseguiva, dimenticandosi delle sfere.
<<Non scappare nanerottolo!!>>, gli diceva mentre un nugolo di ki blast si dipanarono dalle sue mani tese.
Kaioshin si volse appena per osservare il pericolo, ma aveva già un piano semplice e geniale in testa.
Le sfere di energia attraversarono soltanto l’aria, mentre sul volto di Codre si dipinse un’espressione smarrita e incredula. Si fermò di scatto e diminuì l’intensità della propria aura, e si guardò intorno: di kaioshin non c’era più nemmeno l’ombra. Preso da un furore cieco devastò l’inera regione con la propria aura, gridando a squarciagola la propria ira. Alberi sradicati, un cielo cupo e fulmini ovunque. L’intera regione divenne una landa desolata e spazzata dalle forze della natura.
<<Me la pagherai!!>>, gridò al vento.
Codre si diresse precipitosamente verso il luogo da dove era iniziato il loro inseguimento.
<<Le sfereeee!!!>>.
Ma kaioshin lo aveva preceduto abbondantemente. Si era teletrasportato dalle sfere, le aveva prese e si era già teletrasportate al sicuro, nella grotta poco distante dal villaggio principale di Muri. Due sfere erano in salvo.
Besh continuava a tentare di contattare Keut al minuscolo ricevitore da polso.
<<Keut! Rispondi!!>>
Nessuna risposta, mentre sotto di lui scorrevano velocissimi mari, monti, praterie, e anche villaggi. Ne aveva scandagliato almeno sei, senza trovar traccia di una sfera.
“Perchè Keut non risponde? Avrà trovato Kupile o no?”
Non ci pensò e discese nel villaggio più vicino: ormai era abituato alla consueta accoglienza e non perse altro tempo. Alzò una mano al cielo, e la sua sagoma divenne di un argento splendente. Con un sordo sussulta, un’onda d’orto sonica venne emessa dal suo corpo. Come se fosse stata una lama, l’onda d’urto sgretolò i palazzi e smembrò i namecciani, tutti, nessuno escluso. L’urlo straziante di decide di vite si spense nel giro di un istante. Dopo una rapida occhiata, Besh fu attratto da un riflesso arancione provenire dalle macerie.
“Forse ci siamo!”
E c’era, infatti: la sfera del drago era lì, alla sua portata. Senza aspettare altro, la prese e volò in direzione del suo luogo di atterraggio.
Kupile si era ripreso: una rapida occhiata al suo bracciale gli fece comprendere la situazione. Inoltre avvertiva una presenza vicinissima a lui, e per questo teneva l’aura azzerata.
“Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra un’aura namecciana”
Non si sbagliò: sopra di lui Kami stava volando con in mano una sfera del drago.
“Quel namecciano... e ha una sfera... se questa non è fortuna! Ho fatto bene ad appostarmi!”
Scattò alto nel cielo, e Kami si voltò di scatto. L’imprevisto lo colse di sorpresa, e fermo la sua corsa.
<<Chi non muore si rivede!>>, disse Kupile scostandosi una ciocca di capelli.
<<Potrei dire la stessa cosa>>; disse Kami, <<Devo farti i miei complimenti... non mi aspettavo una tua visita...>>.
<<Ti confesso che è stata pura fortuna>>, disse Kupile avvicinandosi a Kami, che non indietreggiò, <<Parliamo di affari... quell’oggetto che hai in mano...>>.
<<Mi stai minacciando?>>, gli sibilò Kami con un mezzo sorriso. Kupile si fermò: la potenza di Kami non era da sottovalutare, e ancora ricordava l’esito della loro battaglia.
<<Loro sono arrivati>>, gli disse maliziono Kupile, <<E noi siamo qui, esposti... se ci trovassero ora non credi che ci ucciderebbero entrambi?>>.
Kami rimase per un secondo decisamente stupito nel sentire queste parole.
<<E tu vorresti che collaborassi con te?>>, gli disse Kami sprezzante, <<Sei un illuso...>>.
<<Non ci penso neanche a collaborare con te, namecciano. Propongo una momentanea alleanza strategica, contro un comune nemico!>>.
Kami e Kupile si scrutarono ancora per qualche, interminabile, istante.
<<Scusa>>, disse infine Kami, <<Ma credo che se vuoi le sfere dovrai prima passare sul mio cadavere>>. Kupile digrignò i denti, mentre Kami gli diede le spalle. Fece per andarsene, ma fu attratto da un’aura che veniva dalla sua destra.
<<La senti?>>, gridò Kupile.
<<Non ti allarmare...>>, gli rispose Kami.
Piccolo arrivò pochi istanti dopo.
<<Kami! Kupile?!?!?>>.
Kupile e Piccolo si guardarono freddamente per qualche istante.
<<Ti spiegherò tutto più tardi... per ora... vieni con noi...>>.
<<Kami, sei sicuro di quello che stai facendo?>>, gli disse Piccolo.
<<Sarà meglio muoversi...>>, disse Kupile, <<Non sentite? Besh si stà muovendo a grande velocità... si sente distintamente la sua aura...>>:
<<E’ vero... muoviamoci>>, concluse Kami.
Tutti e tre si diressero verso la grotta, il punto di raduno delle sfere.
Improvvisamente, Keut avvertì l’aura di Kupile.
“E’ comparso... ed è in movimento... sto arrivando fratello, finalmente!”
Intanto Besh era arrivato alla sei capsule usate da loro per il viaggio. Scavò una buca usando una ki blast, e ci gettò dentro la sfera. Dopodichè coprì il tutto, marchiando il terreno con una serie di piccoli indizi, per poter trovare successivamente il luogo.
“E così Kupile ha deciso di saltar fuori... lasciamo che sia Keut a occuparsene...”, pensava mentre pensava alla sua prossima meta. Si alzò in volo, e prese una direzione casuale.
fantastica come sempre...sn proprio curioso d sapere cos'ha in mente boran..poi un'altra cosa ke volevo kiedere l'altra volta ke m ero dimenticato:come mai Navion combatte così poco?
Andrebbe approfondito nello special... vista anche l'esiguità di lettori, ormai io procedo solo per inerzia a concludre la serie, per non deludervi troppo... però sapete come la penso...