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Non è quello il problema. Dialoghi, citazioni, volgarità, violenza, regia, trama di fondo. C'è tutto.
Manca coesione, è assente un vero filo conduttore che renda questi elementi finalizzati ad un scopo, diventando così quello che ha detto TOB [il nick te lo scelto tu AHR AHR].
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ho visto warrior e happy guilmore(che qua in italia ha un nome diverso ma non lo ricordo). il primo 7 e mezzo e il secondo 7. warrior è un po complicatuccio perché ti presenta prima un personaggio che sembra sarà il protagonista e "il buono" della storia, e poi te ne presenta un altro che a prima vista, proprio, non sembra che farà la parte dell'antagonista. poi i 2 ruoli si delineano ed entrambi diventano protagonisti, con una centralizzazione maggiore sul secondo personaggio e su quello che accomuna i 2. verso la fine, quello che sembrava il buono, il protagonista, diventa automaticamente antagonista e le sue azioni, seppur spinte da un fine buono, sembrano cattive e il secondo personaggio diventa il buono e abbastanza protagonista. alla fine c'è una riappacificazione tra i 2 personaggi. cristo che intrippante che è stato.
il secondo invece, con adam sandler, è stato di un divertente davvero mooolto bello. qualche risata qua e la, spinte anche dal protagonista che ti va per forza di cose in simpatia :sisi:
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L'originalità e la perfezione stilistica di Reservoir Dogs è indiscutibile. In confronto Kill Bill (gran film comunque eh) è un puro esercizio di abbellimento.
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Kill Bill è stato una summa artistica piena di citazioni e spinto alla consacrazione, ha le sue qualità ma non una personalità definita, è come uno spezzone pubblicitario gestito alla perfezione registicamente, solo che una volta finito non ti rimane impresso come Reservoir Dogs o Pulp Fiction
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E già che ci siamo, aggiungiamo pure che Resevoir Dogs è forse l'unico film che ho visto a seguire le tre unità aristoteliche. Ma siccome sono ignorante in materia potrebbe anche darsi che non sia vero.
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Io nella mia ignoranza Resevoir Dogs lo trovo inferiore a Kill Bill. Ma credo che questa mia considerazione derivi dal fatto che il secondo sia più facile da seguire.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Roscio360
ho visto warrior e happy guilmore(che qua in italia ha un nome diverso ma non lo ricordo).
"Un tipo imprevedibile", mi pare.
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http://www.dvdcineshop.com/catalog/i...0312038655.jpg
Molti i temi affrontati anche se il risultato non è nulla di troppo profondo. La storia è bella e raccontata bene.
Voto: 7
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http://boia.files.wordpress.com/2010...60671_lrg1.jpg
Dopo il deludente secondo capitolo, questo terzo film non riesce a far risalire la china alla saga. Le basi per far bene ci sono tutte, ma sembra che i successori di Craven alla regia facciano di tutto per rovinare un prodotto potenzialmente ottimo (come dimostra il primo film). I demeriti sono anche di alcuni attori, totalmente incapaci. Voto: 5,5
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http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/48477.jpg
Nessun film come questo risente dei propri natali dal lontano The Blair Witch Project. Quello del filone gruppo-di-impreparati-con-telecamera-in-mano è un genere che si sta ormai saturando, pieno di nuovi clichè, vecchie idee ritritate, un costante riproporsi di situazioni divenute topoi.
ESP riesce nell'intento di suscitare timore come se si fosse protagonisti della pellicola (che poi è il fine di questi film, l'amatorialità vuole comportare maggior realismo e attinenza a situazioni che potrebbero capitare a tutti). Ma la paura non è quella dell'essere braccati dal mostro o dell'ignoto che cela il buio, ma è quella pressione psicologica costante via via crescente: l'ineluttabilità e l'impotenza di fronte ad una realtà sfuggente e irrazionale.
Il film vive la sua climax senza interruzioni, ben recitato, con una gran bella location (cosa di meglio di un manicomio abbandonato dove venivano operate lobotomie?) e qualche spunto originale quì e là.
Sicuramente nel suo genere uno dei migliori.