Ne sono felice, ci conto :ok:.
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Ne sono felice, ci conto :ok:.
Scusate il ritardo, ma ho avuto molti impegni riguardanti lo studio^^'''
UNA NOTTE MAGICA
Gli occhi neri del saiyan che rispondeva al nome di Goku si aprirono, dapprima la sua vista era appannata, e non distingueva bene le forme e le ombre... ma pian piano cominciò a mettere tutto a fuoco.
Lo scontro con il prestigiatore era stato molto duro,e l'ultimo assalto aveva provato il suo fisico così tanto che adesso sentiva le ossa scricchiolare ad ogni minimo movimento che tentava di effettuare per rialzarsi.
Non aveva proprio un buon umore, la storia di Yel era stata davvero tragica, e Goku sapeva bene cosa volesse dire avere a che fare con Freezer... e in fondo in fondo, nel suo cuore, forse capiva le motivazioni di Magician.
Una mano molto dura lo afferrò amorevolmente e lo aiutò ad alzare la schiena in modo da vedere cosa gli stava davanti.
Finalmente le sue pupille misero a fuoco la stanza, era la stessa abitazione di Vegeta, ed era la seconda volta che si risvegliava in quel letto con il corpo dolorante.
La mano era quella di Vegeta, e appena il principe si accorse che Goku lo aveva riconosciuto si girò a braccia conserte tenendo il broncio, come se volesse dimostrarsi duro e incorruttibile.
Vide anche Smoke, che nonostante non aveva avuto la forza di lottare sapeva che un giorno avrebbe scatenato la sua vera potenza.
Ed incredibilmente il suo cuore gioì quando scorse anche i suoi amati figli: Gohan e Goten, che indossavano le care vecchie tute arancioni come quella del padre.
Erano cresciuti molto dall'ultima volta che avevano lottato assieme, cioè contro Seth e Anubis, Gohan oramai era diventato un uomo a tutti gli effetti mentre Goten era maturato molto, e oltre questo si stava dando da fare negli allenamenti.
"PAPA'!" Urlò Goten in preda alla felicità, e con un balzo giunse fin sul letto e abbracciò il padre in un mare di lacrime.
"Suvvia Goten, oramai sei un adulto... sto bene, non preoccuparti..." Disse amorevolmente Goku mentre ricambiava la stretta.
"Non m'importa papà... sono stato uno stupido, vi ho lasciati soli, non ho più combattuto per la terra, proprio per colpa della mia arroganza stavi rischiando la vita!" Rispose il figlio in lacrime.
"L'importante che ora siamo tutti qui, assieme..."
Ed era proprio vero, perché Trunks, Bulma, Chichi, Muten, Yamcha, Tensing, Yaozi, il padre di Chichi, Pual, Olong e tutti gli amici di Goku erano in quella calda stanza, mentre il sole lentamente tramontava.
Ci fu un giorno in cui il sole tramontò, portandosi via le vite di questi incredibili uomini, ma in quel momento, il sole al crepuscolo spazzò via ogni tentennamento ed ogni timore, perché finalmente erano tutti di nuovo assieme, stavolta per sempre!
La notte era oramai giunta.
Le stelle illuminavano la volta celeste con tanti luccichii, e ogni tanto si poteva intravedere una cometa che formava una lunga scia bianca.
Su tutta Neo City soffiava una leggera brezza, alquanto piacevole, che rendeva quella notte un capolavoro per clima e bellezza.
Anche nella città bassa vi era un'innaturale calma, una calma rilassante, così rilassante che faceva scordare a tutti i problemi della vita quotidiana.
Vegeta, nella sua stanza, non era solo, nel grande letto matrimoniale vi era anche Bulma, che, con i capelli scompigliati, appoggiava il capo sui pettorali del Sayan, mentre questi le accarezzava la chioma.
Dalla finestra spalancata le varie tende venivano mosse dal venticello, come fossero fantasmi, e attraverso di esso si potevano intravedere le stelle in cielo.
"Sai... avevo quasi scordato quanto fosse bello fare l'amore con te..." Disse il principe dei Saiyan mantenendo un espressione fredda.
"Beh... diciamo che ora ti sei rinfrescato la memoria..." Rispose Bulma mentre, ad occhi chiusi, sorrideva.
"Questa notte è bellissima, non trovi?" Esclamò Vegeta mentre osservava le stelle.
"Si... è davvero una bella notte, non per le stelle, non per la brezza.... ma per il fatto che siamo di nuovo tutti insieme, che io e te siamo di nuovo insieme..." Rispose la donna.
Un colpo di vento più forte dei precedenti fece spegnere la candela posta sul comodino, mentre Bulma posava il suo corpo snello sopra quello di Vegeta, e cominciava a baciarlo.
Quella notte vi era la luna piena, e Smoke, abbagliato dalla sua bellezza, se ne stava sdraiato sul tetto di un grattacielo ad osservare il firmamento.
"Sono un pazzo a venire nella città alta... ma non volevo perdermi questo spettacolo..." Disse sorridendo, mentre il vento smuoveva la sua bandana rossa qua e la, talvolta anche in mezzo agli occhi impedendogli di guardare.
Completamente rilassato si godeva i rumori del traffico notturno, mentre le luci al neon illuminavano la sua sagoma avvolta da una nuvola di fumo proveniente da una sigaretta.
Gohan, Goten e Trunks invece, dormivano beatamente su un caldo letto, con le coperte tutte scompigliate, in una posizione non molto elegante.
Russavano rumorosamente, parlavano nel sonno affermando frasi del tipo "Lasciami in pace ciccione!" e "Non voglio diventare un cioccolatino!"; Goten dal canto suo menava anche delle sberle a destra e a manca, colpendo violentemente Trunks, che, sempre nel sonno, ricambiava con qualche ginocchiata, a quel punto il fatto che stessero davvero dormendo era messo in dubbio.
Solo Gohan manteneva la calma, digrignando i denti... e pensando "Dannati stronzi... non mi lasciano dormire...".
Tutti gli altri amici di Goku dormivano nelle loro stanze, completamente rilassati, mentre si godevano quei momenti, il fatto di essere tornati finalmente assieme era stato un toccasana, avrebbero affrontato la dura vita della nuova West City con una nuova carica di grinta, e lo avrebbero fatto collaborando l'un l'altro.
I Saiyan specialmente, vedevano in Gohan, Goten e Trunks un aiuto immenso per fermare l'organizzazione, non avevano la benchè minima idea di cosa volessero fare, ma li avrebbero fermati.
Ad ogni costo, anche a quello di perdere la vita.
Anche Chichi e Goku dormivano, completamente nudi e avvolti dalle coperte, nel loro candido letto, dopo aver assaporato la gioia di stare insieme, ancora una volta, dopo tanto tempo.
Nel corridoio principale dell'abitazione, il cui pavimento era un parquet, si sentirono degli scricchiolii.
E a giudicare dal ritmo sembravano passi, passi di un uomo o una donna, che lentamente si avviò verso la stanza di Gohan.
La porta scorrevole, adornata da disegni che raffiguravano fiori giapponesi, venne aperta lentamente, in modo da non fare svegliare chi dormiva, e ne uscì Videl, vestita solo con una vestaglia quasi trasparente.
Gohan, che non riusciva a dormire, si alzò subito dal letto per vedere chi o cosa fosse, ma il suo sguardo preoccupato lasciò il posto ad un sorriso quando finalmente scorse la donna sulla porta.
"Scusa Gohan... non riuscivo a dormire e..." Disse lei imbarazzata mentre abbassava lo sguardo.
Gohan, a passi lenti, la raggiunse, e con estrema dolcezza le alzò il mento, guardandola dritta negli occhi.
Poi, assieme, si avviarono nella stanza di Videl... e stesero assieme tutta la notte.
"Assaporate ogni momento di questa notte, luridi vermi, domani vi aspetterà l'ira di Yazok!" Tuonò una voce in mezzo alla neve.
Benissimo! Ecco il nuovo episodio!
Hah, la notte prima della tempesta...
Son tornati tutti i cari vecchi amici! Speriamo che Gohan, Goten e Trunks siano di aiuto!
Ma...insomma! Tutti ke fanno quelle cose!?Uff...ke indecenza! Anzicché preoccuparsi si lasciano andare cosi! Tsk, tsk, tsk!
Bum! Yakoz ha sparato la sua minaccia...mah...Anzicché fare il superfigo andare ad ammazzare gli scimmioni, no!? Tsk! Spero ke si dimostri degno, almeno, la metà di Zeliah e Magician!
Cmq...ottimo capitolo! Davvero stupendo e rilassante!
Ps. Sapremo mai qual è sta forza di Smoke!?:asd:
Creed anche stavolta hai scritto un capitolo magnifico!!
Le descrizioni sono meravigliose, la pace si può benissimo sentire...
La notte mi ha dato proprio la sensazione di calma e serenità, così come lo è stata per Goku, Vegeta e tutti gli altri!
Però, vedo che si sono rilassati ben bene i nostri saiyan :asd:...
Mmh, quella voce malvagia non preannuncia nulla di buono... Sono curiosa di vedere cosa accadrà!!
Mille grazie A_O :ok:
Beh ho voluto inserire le scene di amore per fare un tocco di realismo agli avvenimenti, come avevo preannunciato questa FF si discosta completamente dallo stile classico e demenziale :asd:.
Non ci vorrà molto per vedere Yazok in azione, e spero che continuerai a seguire la FF nonostante i miei ritardi ^^'''
PS: Io non ti rivelo nulla^^ [cit. Uomo Tigre]
Grazie anche a te Lynd, questa sensazione di pace e rilassamento era proprio il mio obbiettivo:smash:Citazione:
La notte mi ha dato proprio la sensazione di calma e serenità
Prego!
Si lo so! Ma non è quello il punto (:asd:)! Io odio certe scene in cui i buoni stanno bene! Tsk!:asd:
Bene vediamo! Yakoz non mi pare chissà ke...(non so xkè ma ho questa sensazione...mha! Forse sbaglio...foooorse! Io solitamente non erro mai!):asd:
Si ti seguirò fino alla fine! Che ritardi!? Ah, intendi x la mia!? Ma no! Con calma!
Ps. Macché! Ovvio ke non si deve rivelar nulla! Tsk. Vieni a dirlo a me!? Al maestro del mistero!?:asd:
Grazie^^
SCONTRO SULLA NEVE
L'alba arrivò, e l'intera città venne travolta da una massa lucente: il Sole.
Maestoso ed imponente illuminava la volta celeste con i suoi raggi luminosi, regalando un'atmosfera di rinascita, come se l'intera metropoli fosse stata sottratta alle grinfie dell'oscurità... ma non del buio, bensì dei Phantom, che come soldati assetati di sangue girovagavano nelle vie notturne depredando e uccidendo quanti più umani possibile.
Bulma, avvolta nelle candide coperte del letto, sentì il sole battere sulla sua fronte, e, stropicciandosi gli occhi, si rialzò mettendosi seduta, ascoltando il cinguettio degli uccelli dalla finestra, anche se nella città bassa, completamente avvolta da una cupola e da un reticolo di travi, era un evento più unico che raro.
Guardò alla sua destra, e non vide Vegeta, evidentemente si era alzato molto molto presto.
Completamente nuda, appoggiò i piedi nelle pantofole a forma di coniglietto, e dall'armadio prese un vestito e lo indossò, poi uscì fuori per vedere cosa stavano facendo tutti gli altri.
Si rese conto che era stata l'ultima a svegliarsi, perciò si diresse in cucina dove tutti quanti stavano facendo colazione, e si sedette a tavola prendendo la confezione del burro e aprendola.
Dalla finestra vide Goku, Gohan, Vegeta, Trunks, Goten e Smoke, con le loro divise da combattimento, prepararsi per uscire, e accanto a loro c'erano Videl e Chichi, evidentemente ancora una volta sarebbe stata l'ora dei saluti.
Sbattè la sedia a tessa e con violenza aprì la porta, mentre si lasciava dietro delle piccole lacrime che luccicavano a contatto con la luce che filtrava dal soffitto "reticolato".
"VEGETA!" Urlò piangendo, e con un salto abbracciò affettuosamente il marito, singhiozzando con gli occhi chiusi.
Vegeta rimaneva impassibile, serio, senza neanche ricambiare l'abbraccio.
"Vegeta! Non voglio che tu parta!" Disse guardandolo fisso negli occhi.
"Devo... ognuno di noi ha i suoi impegni, ogni singola persona di questo mondo ha le sue responsabilità... noi abbiamo la forza necessaria per contrastarli, e non possiamo tirarci indietro, lo capisci questo?" Rispose lui in tono serio.
"Ma Vegeta... non sei obbligato a farlo! Tu puoi scegliere la persona che devi essere!" Esclamò Bulma in preda alle lacrime e alla preoccupazione.
"Io ho già scelto, ho scelto di essere un combattente che lotta per un futuro migliore. Ho scelto il mio destino, i miei ideali e i miei obbiettivi, non mi sono lasciato andare al fato, l'ho combattuto! E oggi sono diventato l'uomo che ti ama, e il Saiyan che protegge la Terra... questo è Vegeta, questo sono io."
A quel punto il principe ricambiò l'abbraccio, mentre una piccolissima lacrima rigò il suo viso, impercettibile, tanto che nessuno dei presenti la notò.
Anche Videl e Gohan, e Chichi e Goku, si salutarono con molta dolcezza, si amavano veramente, e ognuno di loro avrebbe svolto la sua parte nel migliore dei modi, si sarebbe reso utile come meglio credeva, per contribuire ad un futuro migliore.
Poi, mentre il sole li illuminava come fossero dei in armatura d'oro, presero il volo e sparirono nella volta celeste, pronti a combattere per la salvezza della terra.
"I moscerini si avvicinano..." Tuonò Yazok in tono sentenzioso, mentre stava seduto sopra il tetto di una casa di Ice Town, aspettando l'arrivo dei Saiyan.
Dopo la bufera del giorno prima la vita del paesino era tornata alla normalità, e ogni singola persona svolgeva le attività più normali: i bambini percorrevano grandi discese di neve con le loro piccole slitte di legno, alcune comprate ed altre costruite amorevolmente dai padri che non potevano permettersele per colpa del monopolio mondiale della HG Corporation, il cui proprietario era Havey, ora defunto.
Gli uomini andavano a lavorare come ogni mattina, e il mestiere più diffuso nel piccolo villaggio era il taglialegna, infatti molte persone usavano la foresta vicina per procurarsi sia legno per costruire abitazioni e strumenti, sia per accendere il fuoco.
Non mancava la classe dei cacciatori, che verso le 5 di mattina si ammassava sempre nel suddetto bosco per cacciare vari tipi di fauna come conigli e lepri.
Ice Town era poi arroccato nel mezzo di una piccola vallata, nei cui lati vi erano due montagne impervie, davanti al paesino vi era una fitta boscaglia, luogo dove cacciatori e taglialegna, nonché falegnami, lavoravano, e oltre la foresta non si sapeva che cosa vi fosse... una nebbia molto densa impediva di guardare oltre, ma a quanto pare la confraternita dei Phantom, il cui nome ufficiale deciso proprio quel giorno era P7, voleva arrivare proprio al di là di quel territorio, per realizzare i loro obbiettivi o quantomeno procurarsi i mezzi necessari.
Disteso sul tetto di una casetta coperta dal ghiaccio, ma anche di stalattiti, Yazok aspettava l'arrivo dei suoi avversari mentre con la mano giocherellava formando palline di neve.
Aveva il cappuccio tirato all'indietro, perciò il suo volto era ben visibile: era completamente pelato, di carnagione media, e corporatura molto robusta come quella di un wrestler professionista, sfoggiava degli occhi castani e un espressione truce in viso.
Quel posto, essendo molto vicino al polo nord, era un sito ideale per osservare le bellissime aurore boreali che come danzatrici della notte esibivano tutto il loro fascino.
"Se lo scontro durerà a lungo magari potremo vederle..." Sussurrò il Phantom eccitatissimo.
Poi, improvvisamente, si intravidero dei luccichii nel cielo.
"L'aurora? No..." Pensò Yazok alzandosi e scrollandosi di dosso la neve con le mani, con gli occhi fissi al cielo.
Vi erano sei puntini luminosi nel cielo, che si facevano sempre più grandi, e in meno di qualche secondo divenirono delle sagome avvolte da una forza spirituale, per poi atterrare sulla strada con un tonfo che alzò moltissima neve.
Quando essa ricadde al suolo ecco che apparirono i sei guerrieri.
Vi era un uomo di statura piuttosto bassa, con i capelli neri drizzati e con una battle suit priva della stoffa nella parte superiore, accanto a lui un secondo uomo di statura leggermente più alta con i capelli scompigliati e una tuta arancione.
Di lato, altri tre guerrieri che probabilmente erano i figli di coloro che gli stavano accanto: un ragazzo, probabilmente il più giovane, che indossava una tuta rossa fuoco, con una cintura nera e degli stivali anch'essi neri, poi l'altro accanto a lui, probabilmente il primogenito, era vestito con la stessa tuta del padre e sfoggiava un sorrisetto di sfida.
Infine vi era un ragazzo con i capelli lilla, che indossava una tuta verde scuro con cintura nera e stivali neri.
L'ultimo dei guerrieri, ma non per importanza, era un fumatore accanito che se ne stava per i fatti suoi fumandosi una bella sigaretta, completamente vestito di nero con una bandana rossa.
Yazok, contento che Rasewer gli avesse affidato l'eliminazione della squadra di Saiyan, scese con un balzo andando a posizionarsi di fronte a loro.
Per qualche minuto si fissarono dritti negli occhi, completamente silenziosi, fino a quando Vegeta non prese parola.
"Allora sottospece di crapa pelata... inizi tu o preferisci che cominci io a spaccarti la faccia?" Chiese il principe spavaldo come al solito.
Non ebbe nemmeno il tempo di sorridere, che fu colpito violentemente dal basso, un colpo che gli frantumò la mandibola, un attacco formato da neve: una colonna di ghiaccio bianco si innalzò fino a centrarlo in pieno.
Con il sangue che sgorgava a frotti Vegeta cadde violentemente al suolo, vomitando per il forte dolore.
Altre cinque colonne investirono gli altri Saiyan, che, avendo assistito alla sorte del compagno, seppero evitarle saltando all'indietro e compiendo numerose evoluzioni acrobatiche.
"Trunks! Va a occuparti di Vegeta!" Gridò Goku preoccupatissimo, con le pupille degli occhi fisse su Yazok, che, dinnanzi a loro li aspettava con aria di sfida.
Il ragazzo obbedì, tentò di volare per raggiungere il padre ma cadde bruscamente per terra.
"Non dimenticarti che è un Phantom, e che il suo potere dark entra in conflitto con il nostro essere... tra noi ce ne sono pochi che possono alzarsi in volo e trasformarsi in Super Saiyan!" Rispose Goku ancora agitato.
Trunks guardò per un attimo i suoi amici, poi suo padre steso al suolo, e fece una scelta.
Pochi minuti dopo sparì, assieme a Vegeta.
"E ORA A NOI!"