Bellissimo come sempre...
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Bellissimo come sempre...
Grazie a tutti per i complimenti! Ecco a voi il nuovo capitolo!
EPISODIO 6: L’ANGELO CADUTO
“Ti conviene toglierti dai piedi! Non abbiamo tempo da perdere con te!” disse Yasie, avvicinandosi assieme a Kram all’ingresso della reggia di Dai Kaioh, presieduto da un Olibu in vistosa difficoltà. “Hanno sconfitto gli altri guerrieri con grande facilità, e nemmeno io sono riuscito a fare nulla contro di loro! Sono veramente potenti! Ah… se solo Goku fosse qui!” pensò tra se e se il guerriero del nord, colmo di rabbia. “Il fatto che tu voglia spostarti o meno ci è totalmente indifferente! Perché tanto noi passiamo lo stesso!” commentò ad un certo punto Kram. Dando seguito alle proprie parole, la donna e la sua compagna iniziarono a correre incontro ad Olibu, con lo scopo di annientarlo definitivamente, lasciandosi alle spalle unicamente la sua salma. Olibu, da par suo, sapeva che quella sarebbe stata la sua fine, in quanto non avrebbe mai potuto opporsi ad un’offensiva sferrata dalle due seguaci di Latan insieme. La sua fine sarebbe stata definitiva, dal momento che, essendo già defunto, sarebbe letteralmente svanito nel nulla nel caso la sua anima fosse stata nuovamente uccisa. In quel momento però, si avvertì un fortissimo spostamento d’aria, che si tramutò in un potente tornado, il quale travolse Yasie e Kram sbattendole entrambe al suolo. Al centro del vortice apparve la figura del neo arrivato Pai Ku Han, il quale smise di roteare ed atterrò tra Olibu e le due guerriere nemiche. “Pai Ku Han! Sei arrivato finalmente!” esclamò Olibu con sollievo. Il guerriero dell’ovest non disse una parola, ed iniziò a guardarsi intorno, osservando lo scempio di cui le due seguaci di Latan erano state le fautrici. “A quanto pare ce n’è un altro!” constatò Kram. “Non importa, sistemeremo anche lui!” asserì Yasie. “Voi due non sistemerete proprio nessuno! Sarete voi a cadere sotto i miei colpi! Streghe!” ribatté Pai Ku Han, voltandosi verso le due seguaci di Latan, ed iniziando ad espandere la sua aura. Un alone di luce azzurra circondava il paladino della galassia occidentale e la potenza che emanava era tale da far tremare l’intero pianeta di Dai Kaioh. “ Oh! Ma guarda! A quanto pare i nuovi guerrieri dei Re Kaioh non sono tutti dei completi incapaci! La potenza che questo tizio verde emana non ha nulla a che vedere con quella degli altri!” commentò Yasie, divertita. “Forse ci metteremo più tempo del previsto…” asserì a sua volta Kram, che comunque non sembrava preoccupata. “Olibu! Tu allontanati e porta gli altri all’interno del palazzo! Con queste due me la vedo io!” esclamò Pai Ku Han rivolgendosi al guerriero del Nord. Olibu obbedì, in quanto aveva compreso come sarebbe stato del tutto incapace di essere di supporto al proprio alleato nelle condizioni in cui versava. L’allievo di Re Kaioh dell’Ovest sorrise, quindi si rivolse nuovamente a Yasie e Kram. “Ditemi! Chi siete? E cosa siete venute a fare qui?” chiese Pai Ku Han. Fu Kram a parlare “Noi siamo Kram e Yasie, e il nostro scopo è quello di rapire i Re Kaioh, e condurli al cospetto del nostro signore!” disse la donna. “Che cosa?” sussultò Pai Ku Han per poi volgere lo sguardo verso la più minuta delle due donne. “Il tuo nome è Yasie? Anche tu sei stata allieva del mio maestro, il Re Kaioh dell’Ovest! Prima che la tua anima venisse corrotta dal male!” disse il guerriero del Paradiso, ricordandosi di come il proprio maestro gli avesse parlato di lei una volta. “Mi fa piacere che il maestro si ricordi ancora di me…” sorrise beffarda la donna. “Lui mi ha sempre parlato di te come di una guerriera straordinaria! La più potente che abbia mai addestrato! Peccato che la tua ambizione ti abbia portato ad abbracciare la causa dell’oscurità!” disse poi Pai Ku Han. “Grazie, troppo gentile! Comunque si! Re Kaioh non ha mai nascosto la sua ammirazione per le mie doti guerriere!” rispose Yasie. “Molto bene!” asserì Pai Ku Han, mettendosi in posizione di guardia. “A cosa si deve il tuo compiacimento?” chiese sorpresa Yasie. “Al fatto che sconfiggendoti, non solo ti impedirò di mettere in atto il tuo piano, ma mi consacrerò come vero, miglior allievo del re dell’ovest! Una creatura malvagia come te non merita di fregiarsi di un primato tanto prestigioso!” rispose con convinzione Pai Ku Han. “Povero illuso! Ti farò abbassare io le arie!” affermò Yasie, per poi rivolgersi a Kram “Questo lo voglio sistemare io! Lasciami fare da sola, va bene?”. L’altra seguace di Latan annuì “D’accordo, ma non metterci troppo! Stiamo già impiegando più tempo del previsto, e non vorrei che il capo si spazientisse!”. “Ma figurati! Ci metterò meno di 5 miseri secondi a spazzarlo via!” asserì Yasie. “Fossi in te ci penserei due volte prima di sottovalutarmi!” pensò Pai Ku Han, concentrandosi al massimo per fronteggiare quella pericolosa avversaria. I due avversari si fissavano negli occhi, tanto determinato Pai Ku Han, quanto altezzosamente sicura di se Yasie. L’inizio delle ostilità fu improvviso e violento, con i due sfidanti che svanirono nel nulla con la super velocità, per poi riapparire in cielo, impegnati a scambiarsi colpi in rapida sequenza. Inizialmente i due sembravano alla pari, e per quanto entrambi combattessero con feroce violenza, nessuno dei rispettivi colpi riusciva ad andare a segno. “Da non credere! Come fai a difenderti così bene dai miei colpi? Io sono la più potente tra i seguaci del grande Latan! E’ inaudito che un pivello come te possa tenermi testa!” commentò Yasie, con tono seccato. Nel sentire quelle parole, Pai Ku Han sussultò “Latan hai detto?” fece il guerriero dell’ovest, nel sentire quel nome, di cui aveva sentito parlare, e attorno al quale aleggiava un alone di oscura malvagità. Pai Ku Han fu tanto spiazzato dall’affermazione di Yasie da distrarsi per un fatale istante, di cui la guerriera malvagia approfittò. Ella colpì in pieno l’avversario con un fulmineo calcio rotante, per poi portarsi sopra di lui e schiantarlo al suolo con un secondo calcio, sferrato in picchiata dall’alto. Quindi, iniziò a danzare, generando una densa concentrazione di fumo scarlatto nel luogo ove si era schiantato il proprio avversario. “Sparisci!” tuonò infine Yasie stringendo il pugno, e generando una violentissima esplosione nel luogo ove l’avversario si era schiantato. Era stata una deflagrazione violenta e colossale, una spaventosa fiammata che distrusse interamente lo sconfinato cortile esterno della reggia di Dai Kaioh. Le probabilità che Pai Ku Han potesse essere sopravissuto dopo essere stato colpito in pieno da un’esplosione come quella erano pari a zero. “Hahaha! Hai visto Kram? Non c’è voluto molto per sistemare quel pagliaccio!” rise trionfante Yasie. “Davvero? Io non direi così!” risuonò in quel momento la voce di Pai Ku Han. Yasie si voltò di scatto, incredula, e anche Kram assunse un’espressione sorpresa in volto, in quanto nemmeno lei poteva immaginare che qualcuno potesse sopravvivere ad un attacco come quello. “Come diavolo fai ad essere ancora tutto intero?” chiese Yasie a Pai Ku Han, il quale stava riemergendo dalla polvere. “Non sei una buona osservatrice! Forse se la smettessi di sottovalutarmi e considerarti la migliore a prescindere, potresti capirlo da sola!” rispose il campione dell’Ovest. In quel momento Yasie realizzò come Pai Ku Han avesse utilizzato la stessa tecnica con cui l’aveva atterrata al momento del suo arrivo sul campo di battaglia: l’Iper Tornado. “Hai disperso la mia nube utilizzando la tua rotazione, facendo si che l’esplosione si sviluppasse attorno a te e non ti colpisse in pieno!” disse Yasie. “Esatto! Utilizzare quella nube come una sorta di combustibile per aumentare la potenza delle tue esplosioni ti permette di sferrare colpi che vanno al di la della tua forza combattiva di base! Tuttavia esse rappresentano un punto di riferimento che l’avversario può utilizzare per evitare di essere colpito!” disse Pai Ku Han.
Yasie sorrise “Molto bravo! I miei complimenti! Ma non pensare di aver visto tutto! Ho molte frecce nel mio arco… lascia che te ne dia un assaggio!” disse la guerriera. In quel momento, però, una voce risuonò nell’aria, attirando la voce di tutti i presenti “Yasie! Kram! Si può sapere che diavolo state facendo?”. Le due guerriere e Pai Ku Han si voltarono nella direzione da cui proveniva la voce. Nel cielo troneggiava la figura di Latan, affiancato da Kabal, Morphog e Jagor. “Quante volte ci devo dire che quando io vi impartisco un ordine, esigo che esso sia eseguito con la massima celerità? Non abusate della mia pazienza! Ulteriori perdite di tempo non saranno da me tollerate!” affermò Latan con tono duro e minaccioso. Pai Ku Han, per la prima volta da quando era giunto nell’aldilà, e come raramente gli era accaduto in vita, si trovò pervaso da un sentimento di paura “Chi è costui? Non lo conosco, ma innanzi alla sua presenza non posso fare altro che tremare… la sua aura è più nera e oscura delle anime infernali! La malvagità di colui che ho di fronte è incomparabile! Una malvagità inferiore solo alla potenza che emana! Come potrò oppormi ad un essere che sembra il male in persona?” pensava il guerriero dell’Ovest. “Grande Latan! La prego di perdonare la sua serva! Mi sono lasciata prendere la mano! Le giuro che non accadrà più!” disse Yasie, anche lei con tono pervaso dalla paura, cosa che strideva non poco con la baldanza e la fierezza dimostrata poco prima… ciò era chiaro segnale di come temere uno come Latan non fosse qualcosa di cui provare vergogna. “Huhuhu! Yasie, Yasie! Non si deve far arrabbiare padron Latan! Sei una bambina cattiva, lo sai?” la provocò Kabal. “Tu chiudi il becco!” ringhiò Yasie. “E sia… ma bada bene, Yasie! Comportati ancora in un modo non confacente alle mie aspettative, e avrai modo di pentirtene amaramente!” sentenziò Latan, per poi rivolgersi a Kram “Kram! Entra nella reggia e vai a prendere i Re Kaioh!” disse il malvagio per poi volgere il suo sguardo verso Pai Ku Han “E non preoccuparti se qualcuno tenterà di ostacolarti… ora ci sono io qui, e diciamo che non mi faccio molti scrupoli a far sparire qualsiasi cosa non mi aggradi e rischi di essere da ostacolo al mio volere”. Un brivido corse lungo la schiena di Pai Ku Han. In quel momento, quell’affollato raduno, si arricchì della presenza di cinque nuovi venuti. “Non c’è bisogno di venirci a prendere! Siamo tutti qui!” disse Dai Kaioh, accompagnato dagli altri 4 Re Kaioh. “Signore… ma perché?” esclamò sorpreso Pai Ku Han, che non si aspettava che i Re Kaioh avessero deciso di uscire allo scoperto. “Oh… ma che sorpresa! Da quanto tempo, maestro Dai Kaioh!” lo salutò con voce suadente Latan. “Risparmiati i convenevoli! Se sono qui non è certo perché io intenda aiutarti nei tuoi piani! Semplicemente so che cercare di sfuggirti sarebbe completamente inutile! Dunque abbiamo deciso di seguirti! A patto che tu non mieta altre vittime! Del resto, non penso che uno come te abbia come fine ultimo lo sterminio di anime già morte!” disse Dai Kaioh. Latan sorrise divertito “Molto perspicace! Come al solito! E sia! Se mi seguirete senza fare storie non torcerò un capello ad alcuno!”. “Tsk… ma che magnanimità! Sembra quasi che in te sia rimasto qualcosa del nobile guerriero di un tempo! Dell’eroe della seconda guerra demoniaca! Prima di quel maledetto giorno in cui sei entrato in possesso di quell’arma che ti ha corrotto sino al più profondo dell’anima! E ti ha trasformato dal più valente degli eroi al più efferato dei mostri! A ciò si deve la tua nomea di Angelo Caduto!” commentò Dai Kaioh. “Vediamo la cosa in modo diverso! Ma non mi interessa convincerla delle mie ragioni! Dal momento che io sono più forte, e la ragione del più forte prevale a prescindere! In ogni caso non mi fraintenda! Non risparmio le sue sciocche guardie per compassione, ma solo perché non mi interessa nulla di loro! Diciamo che sono alla mercé dei miei capricci! Oggi non mi va, domani potrebbe andarmi di ucciderli! Chi può dirlo!” rispose Latan. “Che essere infame!” pensò tra se e se Pai Ku Han. “Bene, vogliate seguirmi, signori! Vi illustrerò il mio piano! Sono certo che lo troverete… affascinante!” disse Latan, per poi allontanarsi, seguito dai Re Kaioh e dai suoi seguaci. Pai Ku Han, però, per quanto Latan lo mettesse in soggezione, non era disposto a lasciarlo andare via così, senza fare nulla, e si mise di fronte all’angelo caduto, allo scopo di impedirgli di proseguire. “Togliti dai piedi…” si limitò a dire Latan per poi limitarsi a protendere il palmo della mano in avanti, emanando un raggio di energia nera colpendo in pieno Pai Ku Han, il quale cadde al suolo. Il guerriero del Paradiso non riusciva più a rialzarsi, il colpo era stato terribile e lo aveva privato completamente di ogni forza. “Un colpo! Tanto gli è bastato per mettermi fuori gioco! Tra me e lui c’è un abisso! Dannazione Goku! Dove sei?” pensò Pai Ku Han, frustrato all’idea di come in quegli anni lui si fosse allenato moltissimo, ma alla fine si ritrovava a dover confidare in colui che sperava di poter un giorno sconfiggere, anche se il pessimismo lo attanagliava: cosa gli garantiva che Goku sarebbe riuscito a fermare quella furia scatenata?
Ma come fai??? Bellissima come sempre...:woohoo: :woohoo: :woohoo:
Gran bell'episodio!Ecco Pai Ku Han che si mostra subito un degno avversario! Chissà come sarebe stato lo scontro con Yasie...
Però Latan è arrivato e subito ha messo in chiaro la situazione! Tanto che persino i 5 re si sono consegnati! (Pure angelo caduto!? Allora ha davvero molto in comune con l'altro.. :asd:)
Eeh! Mi sa che Goku, Arier ed Elore avranno di che sudare! Latan mi sa che ha poco da invidiare a Majin Bu!
Finalmente torno a commentare dopo un periodo di pausa!
Ho trovato tuti i capitoli molto belli e avvincenti, i seguaci di Latan sono veramente fortissimi e pieni di risorse, la resistenza dei guerrieri del paradiso é stata eroica ma la sconfitta era inevitabile.
Latan sembra una furia scatenta e il povero Pai Ku Han che aveva ottime chanches con i seguaci ne ha pagato le conseguenze.
Sono curioso di vedere come se la caveranno i magnifici tre del paradiso.
Ancora complimenti e ti aspetto con il prossimo.
Bellissimo capitolo!!
Pai Ku Han è davvero diventato forte!
Ha tenuto testa a quella furia scatenata di Yasie che ha anche detto "sono la seguace piu' forte del grande Latan" non so se è una verità o una presunzione...però un pò fa sperare!
Comunque Latan che potenza...con un solo raggio ha tolto tutta l'energia a Pai Ku Han!
E comunque non appena Goku avrà finito di mangiare e di dormire e non appena Arier ed Elore avranno finito di fare Bling Bling (:lookarou: ) usciranno allo scoperto e li si scatenerà la viulenza!! :asd:
P.S. "Ella colpì in pieno l’avversario con un fulmineo calcio rotante" e chi è Yasie la sorella di Chuck Norris?? :asd:
Ebbravo Pai Ku Han! Fino ad ora, è l'unico guerriero che è riuscito a tener testa a quelle due tremende donnone (e donnine)!
...Vero è che però, ha preso il vizio di farsi inchiappettare dal nemico di turno
(Vedesi il suo "HYPER TORNADO!!!" bloccato,seguito da un'amichevole pacca sulla schiena da Ananke :lol: )
perchè pai ku han finisce sempre male?
Cavolo che capitolo Final (scusa per il ritardo nel commentare) :D
cmq devo dire che all'inizio mi sarei aspettato un bel combattimento tra Yasie e Pai Ku Han che ha dimostrato una resistenza ed un'abilità spettacolare :D poverino :asd: ,però con l'arrivo di Latan nn ha + avuto possibilità.
GOKU DOVE 6??????
Ciao Final!! Eccomi per leggere e commentare i tuoi bellissimi ed emozionanti capitoli :ok: ^^!
Dunque, iniziamo con l'episodio 5 "Battaglia in Paradiso": Wow, Olibu è stato davvero coraggioso a volere combattere solo contro quella furia di Kram, utilizzando il Kaiohken e prosciugando gran parte delle sue energie...per poi scoprire che il risultato di tutti questi sforzi è stato solo qualche graffio sul corpo della donna e il vestiario quasi totalmente distrutto...
Poverini gli altri guerrieri, contro Yasie non hanno avuto la benché minima speranza di vittoria, lei sa fare di tutto, sia abbassare che innalzare la temperatura...una tipa decisamente interessante!
Uh, adesso anche loro due sono dalla parte della "Libertà" :asd:!! Bella scoperta!!
Adesso quindi andranno a palazzo...chissà cosa accadrà...
Ep 6 "L'Angelo caduto": Ecco il nostro coraggioso Pai Ku Han!! Ha salvato Olibu giusto in tempo perché Yasie e Kram non gli facessero fare una brutta fine... ll guerriero è stato davvero grande a contrastare la nube micidiale della danzatrice, un metodo straordinario, disperderla ruotando su se stesso! Affascinante l'improvvisa apparizione di Latan e l'entrata in scena, volontaria, dei Kaioh per seguirlo senza mietere altre vittime innocenti! Però, Pai Ku Han ci va sempre male, abbattuto con un sol colpo :lol:!
Vedremo adesso come si svolgerà il dialogo tra l'angelo caduto e i cinque Kaioh...
Tantissimi complimenti Final, sei mitico :ok:!!
Bene! Allora noi attendiamo pazienti e fiduciosi! A presto! :ok:
Ed eccoci arrivati ad ottobre e con esso dovrebbero ricominciare le narrazzioni del maestro di dragonball!
Siamo tutti (credo) in frenetica attesa dei nuovi episodi!
A presto:tongue:
Ah, è vero! me n'ero scordato... forza Final, DB Adventure è una delle mie ff preferite in assoluto!
posta presto!!!
:smash:
io ho letto DBIS e mi è piaciuta troppo!!!! ma continua? dove? chi mi posta il link? prima o poi leggerò anche DbA, anzi credo che comincerò tra poco ^____^
Eccomi! Perdonate l'attesa! Si ricomincia! :D
EPISODIO 7: IL PIANO DI LATAN
“Che succede, Goku?” chiese Elore, notando come il saiyan si fosse messo a sedere, abbandonando la comoda postura distesa, e assumendo un’espressione seria e incupita. “Non lo so… ho una brutta sensazione! Per un attimo mi è sembrato di percepire un’energia malvagia incredibile!” rispose il padre di Gohan. “Anche io ho percepito delle forze in fermento sul pianeta di Dai Kaioh, ma non ci ho fatto molto caso, visto che sono in corso gli allenamenti in vista dell’imminente torneo, tuttavia anche la mia attenzione è stata attirata da un’anomala vibrazione dell’aria… come se si fosse manifestata la presenza qualcuno dotato di una potenza assolutamente inimmaginabile!” asserì poi Arier. “Ragazzi, mi state un po’ spaventando! Siete realmente sicuri di non esservelo immaginati? Ciò che dite non ha senso! Questo è il Paradiso! Non è possibile che un’entità malvagia possa spingersi sino a qui!” disse Elore con un’espressione che si sforzava di essere rassicurante, ma che non riusciva a celare un velo di inquietudine dovuta al fatto che Goku e Arier non erano gente avvezza a vaneggiare. “A dire il vero pure io stento a crederlo… e non solo per il fatto che ci troviamo in Paradiso, ma anche per la portata della forza combattiva che per pochi istanti mi è sembrato di percepire! Credetemi! Io ho combattuto contro Freezer, che era considerato l’essere più forte dell’universo, e con suo fratello Cooler, rivelatosi ancora peggiore di lui! Mi sono scontrato con Cell, l’essere perfetto! Ho affrontato il Super saiyan Leggendario Broly e la macchina Tsufuru Hatchyacht, che fino ad ora è stato il nemico più terribile contro cui mi sia battuto… ma nessuno, e ripeto nessuno di questi aveva un’energia malvagia paragonabile a quella che ho percepito! Se davvero questo fantomatico nemico esiste si tratta di un autentico mostro!” disse Goku con tono preoccupato. Elore rimase colpita dall’atteggiamento dell’amico, era la prima volta che lo vedeva così preoccupato, e la cosa non prometteva nulla di buono. “Beh… può succedere che uno di noi possa sbagliarsi, ma quando ad immaginarsi qualcosa sono in due, la cosa è quantomeno sospetta! Propongo dunque di tornare sul pianeta dei Dai Kaioh! Non fosse altro che per sincerarci che vada tutto bene!” propose Arier. Elore e Goku annuirono, quindi il saiyan portò l’indice e il medio alla tempia “Attaccatevi a me, vi teletrasporto io!” disse il saiyan.
Intanto, a ostentazione della propria sicurezza di se, e della propria volontà di ergersi a sovrano dell’universo, Latan aveva eretto il proprio palazzo nel Paradiso. Si trattava di una costruzione imponente, che sovrastava in grandezza la dimora di Dai Kaioh. I poteri di Ebonrule arrivavano anche a plasmare la materia divina del Paradiso, consentendo a Latan di creare una costruzione imponente con la sola forza di volontà. Gli era bastato pensare alla propria fortezza perché Ebonrule la materializzasse. Quella spada di natura demoniaca, dotata di una forza le cui origini erano ignote persino allo stesso angelo caduto, era distruzione e creazione al contempo, e il suo potere non aveva confini. Un gigantesco palazzo in pietra nera si ergeva maestoso e sinistro, circondato da un dedalo di archi e scalinate. Al centro della costruzione era ubicata una torre altissima, della quale non si riusciva a vedere la cima. Proprio su quella cima Latan aveva condotto i cinque Re Kaioh, e si apprestava a far loro comprendere cosa egli volesse da loro. “Avete avuto un assaggio del mio potere… ma suppongo che lo conosceste già! Spero che la mia umile dimora sia di vostro gradimento!” disse con tono beffardo l’angelo caduto. “Risparmiaci questi discorsi inutili e vieni al dunque! Dicci che cosa vuoi, così potremo rifiutarci prima…” disse il Re Kaioh del Sud. Latan ridacchiò sommessamente, quindi rispose “Vedo che il mio vecchio maestro non ha perso il senso dell’umorismo! Siete davvero convinto che la vostra volontà possa in qualche modo costituire una discriminante per le mie azioni?”. La divinità della galassia meridionale ringhiò “Non rivolgerti mai più a me chiamandomi maestro! Tu per me sei una ferita al cuore che sanguina ancora! Quando ti presi come mio allievo eri totalmente diverso! Non avrei mai pensato che saresti diventato un essere tanto folle ed assetato di potere! Tu eri il mio orgoglio, Latan!” disse egli. “Ha ragione… suppongo che proferita da qualcuno nella mia posizione ogni reverenza possa risultare alquanto stonata… per quel che riguarda l’essere vanto di qualcuno che non sia me medesimo è qualcosa che ha abbandonato da tempo la mia sfera di interesse!” mormorò Latan con tono ascetico e freddo. Detto questo l’angelo caduto si rivolse nuovamente alle divinità nella loro collettività affermando “Oggi è un giorno speciale per l’universo intero! E’ il giorno in cui ogni distinzione tra mondo dei vivi e aldilà cesserà di esistere!”. Le parole di Latan lasciarono increduli i Re Kaioh, che non credevano di capire dove volesse andare a parare l’angelo caduto. “Cosa vai farneticando?” chiese Dai Kaioh. “Ve lo spiego subito! Io con Ebonrule intendo squarciare per sempre il tessuto dimensionale che separa il mondo dei vivi da quello dei morti!” annunciò Latan. “Che cosa???” sussultarono in coro i Re Kaioh. “Avete capito bene! Da oggi non vi sarà più un luogo di eterno riposo per nessuno! Nessuno potrà trovare la pace, nel regno che io sogno! Il trapasso non sarà che una seconda e ultima possibilità per chi è defunto una prima volta! E questo varrà tanto per coloro che voi definite buoni quanto per chi voi avete avuto la presunzione di definire malvagi! Io e i miei seguaci faremo scoppiare una guerra intergalattica e creeremo un universo di continue battaglie… e coloro che periranno due volte, come ben saprete, svaniranno nel nulla! Sarà dunque una continua lotta per la sopravivenza nel segno del terrore! Alla fine solo i più forti sopravvivranno! I deboli svaniranno, e di tale errore del creato non esisterà più alcuna traccia! Perché è la guerra che compie la selezione naturale! Nessuno avrà peraltro più alcuna remora ad eliminare il prossimo per timore dell’inferno, perché non esisterà più nessun Inferno, come cesserà di esistere il Paradiso!” spiegò Latan. “Questa è follia! E’ pura follia!” esclamò colmo di orrore il Dai Kaioh. “Immaginavo che non avreste capito! Siete radicati in una visione delle cose che oramai non ha più ragione di esistere! In ogni caso non temete! Voi non farete parte di questo nuovo universo! Perché la vostra esistenza cesserà in questo istante!” esclamò Latan. “Che cosa vuoi fare???” chiese Re Kaioh dell’Ovest, muovendo dei passi all’indietro, ma non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa stesse succedendo, che si ritrovò trafitto dalla spada dell’angelo caduto. “Oh no! Re dell’Ovest!” urlò il Dai Kaioh vedendo il proprio compagno colpito dall’arma di Latan. Sul suo volto era dipinta un’espressione di orrore e spavento, come del resto era successo anche agli altri Re Kaioh. Istintivamente il re dell’Ovest aveva chiuso gli occhi, sentendo che la sua fine fosse ormai giunta… tuttavia egli non provava dolore, cosa che lo spinse a riaprire gli occhi e a scoprire una cosa curiosa: la Ebonrule di Latan lo aveva trapassato da parte a parte, ma non lo aveva ferito, non una goccia di sangue scendeva lungo il suo corpo… sembrava che la spada gli fosse letteralmente passata attraverso, illusione che però fu però subito disillusa dal rendersi conto da parte della divinità dell’Ovest di non riuscire più a muoversi. Prima ancora di potersi chiedere cosa significasse, sentì una forza immensa risucchiarlo, e in pochi istanti, egli venne letteralmente assorbito dalla spada. “Incredibile! Lo ha assorbito con la spada!” esclamò il Re Kaioh del Nord, che non riusciva a capacitarsi della cosa. “Mi spiace, cari i miei Re Kaioh! Ma nemmeno Ebonrule possiede la forza di squarciare il velo dimensionale… ma sono certo che con la vostra particolare energia, ciò sarà senza dubbio possibile! Del resto tutti sanno che, pur non avendo una forza combattiva molto elevata, voi Re Kaioh siete in grado di fare cose straordinarie!” spiegò Latan con sguardo malefico. “Incredibile! Oltre ad essere così potente di per se, quella spada può assorbire le entità celesti e aumentare così le sue facoltà! Roba da non credere!” pensò tra se e se un’inorridita Regina dell’Est. “E così erano queste le tue intenzioni… avrei dovuto immaginarlo! Hai bisogno della nostra energia per mettere in atto il tuo folle progetto! Beh… ora che lo so, ho capito in che modo ti posso fermare!” disse Dai Kaioh, e così dicendo si frappose tra Latan e gli altri tre Re Kaioh. “Vorresti fermarmi, vecchio? Tu vaneggi! Non sei in grado di sconfiggermi!” lo derise Latan.
“Questo è tutto da vedere…” rispose Dai Kaioh, per poi rivolgesi ai re del Nord, del Sud e dell’Est “ Voi allontanatevi! Ci penso io a tenerlo a bada!” disse il capo dei Re Kaioh. Non dovette essere interpretato come egoismo il fatto che i tre Re Kaioh avessero eseguito l’ordine senza discutere. In realtà i loro cuori erano in ansia per la sorte di Dai Kaioh, ma sapevano che se si fossero fatti catturare ogni sforzo sarebbe stato vano. Latan non sembrò preoccupato della cosa, e li lasciò andare senza fare nulla per fermarli, cosa che preoccupò un po’ Dai Kaioh. Possibile che li lasciasse scappare tanto facilmente? Peraltro non vi era alcuna traccia dei seguaci di Latan nei paraggi, dunque non sembrava nemmeno che l’angelo caduto facesse affidamento sul fatto che i Re Kaioh venissero nuovamente catturati dai medesimi. “Non li segui?” azzardò Dai Kaioh. “Tanto non andranno da nessuna parte!” lo gelò Latan. Dai Kaioh strinse i denti con disappunto. In cosa confidava Latan? In ogni caso non era il momento di pensarci! La priorità era cercare di sbarazzarsi di quel potente nemico, e per farlo, Dai Kaioh avrebbe fatto ricorso a tutta la sua potenza, cosa che non faceva ormai da millenni. “Spero di essere all’altezza, e di riuscire a sconfiggerlo…” pensò il buffo signore dei Re Kaioh. Così dicendo, egli cominciò ad espandere la propria aura, e la sua forza combattiva cominciò a crescere vertiginosamente, ancor di più di quanto Latan non si aspettasse, tuttavia, l’angelo caduto non sembrava spaventato. “Non c’è male, vecchio! Però mi auguro che tu non pensi di cavartela con così poco! Saresti davvero un idiota!” lo derise Latan. “Infatti, ho appena cominciato! Ora ti mostrerò un potere che nemmeno tu conosci! Un potere di cui non rendo partecipi i miei allievi, ma di cui mi avvalgo solo per combattere i malvagi! Preparati, Latan! Kaiohken!!! Centesima potenza!!!” urlò la divinità, la quale venne circondata da un’immensa aura rossa. Dai Kaioh aveva rotto gli indugi, e si apprestava ad utilizzare il Kaiohken ad un livello che nessuno era mai stato in grado di raggiungere ad eccezione sua, del resto era stato lui ad ideare il Kaiohken, per poi insegnarlo agli altri Re Kaioh, e nessuno padroneggiava quella tecnica come lui. La sua muscolatura era cresciuta al punto da stracciare quasi del tutto i suoi vestiti, e i suoi occhiali da sole erano andati in frantumi. “Devo riconoscere che mi hai sorpreso… sarà un ottimo esercizio!” affermò Latan con aria divertita, pronto a combattere.
“Ma cosa è successo? Chi ha combinato questo disastro?” esclamò intanto un incredulo Arier, non appena, assieme a Goku ed Elore, aveva raggiunto il palazzo di Dai Kaioh. Al suolo versavano i corpi feriti di tutti i guerrieri del Paradiso che avevano cercato di opporsi agli scagnozzi di Latan, e li attorno era tutto un via vai di Oni infermieri che portavano le prime cure mediche ai combattenti. “Da non credere! Io conosco molte di queste persone, e sono ottimi combattenti! Eppure sono stati tutti battuti! Temo che le mie preoccupazioni fossero più che fondate!” affermò poi Goku, il quale ad un certo punto avvertì una voce chiamarlo debolmente. Il saiyan si voltò di scatto e vide Pai Ku Han, sorretto a sedere da due Oni. “Pai Ku Han! Anche tu! Cosa è successo?” chiese il saiyan avvicinandosi all’amico. Il guerriero dell’Ovest raccontò ogni cosa, e le sue parole sconvolsero i presenti. “Che cosa? I Re Kaioh sono stati rapiti? Maledizione!” imprecò Arier. “Sai dove sono andati?” chiese Elore. “No, mi spiace… ho solo visto che li portavano via…” rispose Pai Ku Han. “Beh, dovunque essi siano li troveremo!” affermò Goku con tono determinato. “Hehe… devo confidare nella tua forza, Goku! Avrei preferito scoprirla al torneo, piuttosto che in una simile circostanza… e spero tu sia diventato davvero molto forte in questi anni, perché quel Latan è davvero un osso duro!” disse il guerriero dell’Ovest. “Si… credo di aver percepito la sua presenza poco fa… e se devo essere sincero ho un po’ di paura!” rispose il saiyan. “E’ da solo?” chiese Elore rivolgendosi a Pai Ku Han. Il guerriero dell’Ovest scosse la testa “No… ha altri 5 guerrieri al suo servizio… e sono stati due di loro a fare quasi tutto il disastro che vedete! Io ne ho affrontata una e me la sono cavata con difficoltà… quindi nemmeno loro sono da sottovalutare!”. “Brutta situazione…” commentò Elore scuotendo la testa. “Beh? Che aspettiamo? Andiamo a cercarli! Non sappiamo che pericoli possono correre i Re Kaioh nelle grinfie di quei farabutti!” affermò Arier, il quale ricevette un cenno di assenso da parte di Goku e Elore. “Vengo anche io!” asserì Pai Ku Han rimettendosi in piedi. “Ehi! Cosa ti sei messo in testa? Sei ferito!” lo ammonì Goku. “So di non poter battere Latan, ma forse contro i suoi scagnozzi posso dare una mano! Lasciatemi venire con voi! Vi prego!” disse Pai Ku Han. Egli e il saiyan si guardarono negli occhi, e Goku lesse nello sguardo del guerriero dell’Ovest una feroce determinazione… sapeva che l’amico non era un incosciente, e che se affermava di potercela fare c’era da credergli. Il saiyan annuì, e i quattro si diressero all’uscita del palazzo di Dai Kaioh, alla ricerca della fortezza di Latan.
finalmente lo attendevo da parecchio!!!!Come al solito un gran bel capito grande final!!!