Compilimenti, capitoli letti tutti d'un fiato
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Compilimenti, capitoli letti tutti d'un fiato
Ecco il nuovo capitolo! Cosa succederà tra Vegeta e Bulma?
Capitolo cinque: Notte indimenticabile…ma i dubbi prendono corpo
La mattina dopo C18 e Crilin furono i primi ad arrivare. Vennero insieme con lo scooter di lui. Subito dopo arrivarono Bulma e Chichi, e per ultimo Goku.
“Hey, 18…ma…come mai non sei venuta in piazza come sempre?” “Bè, ieri sono andata a letto tardi e quindi stamani ho dormito un po’ di più…” rispose la biondina arrossendo “ E come mai ti ha portata Crilin?” “Bè….ehm…uffy, ma cos’è? Un interrogatorio?”. Chichi e Bulma si guardarono, poi tornarono a concentrarsi sulla bionda “Ma…non avrete mica…” chiese Bulma “18, non avrai…” le fece eco Chichi. 18 divento rossa come un pomodoro e si affrettò a mettere a tacere la curiosità delle amiche “No, no! Non è successo niente, abbiamo solo dormito insieme!” “E ti sembra poco???” “Bè, voi di certo non stavate pensando a quello!” disse 18 ridendo, anche le altre due scoppiarono a ridere.
Goku nel frattempo aveva trascinato Crilin abbastanza lontano e gli stava sussurrando sotto voce “Allora? Com’è andata con 18? Avete fatto qualcosa?” “Naaaa, abbiamo solo dormito insieme” “Bè, non è poco…ma secondo me c’è dell’altro…sai che a me puoi dir la verità, sono il tuo migliore amico!”. Crilin titubò un pochino…doveva dire a Goku cosa era successo? Anche se non l’avevano fatto ci erano andati vicini, doveva dirglielo? Dopotutto era il suo migliore amico…alla fine decise di non dirglielo! Prima voleva sentire cosa ne pensava 18… “Non è successo nient’altro” “Ok, ti credo”.
Tutti entrarono in palestra e la lezione di Educazione Fisica iniziò.
Le due ore della materia passarono allegre e spensierate, così come l’ora di inglese…
A quel punto ci fu la ricreazione, tutti si precipitarono fuori, e Bulma, 18 e Chichi si diressero verso il bagno, dove Bulma le mise al corrente degli avvenimenti della serata.
“Che bastardo, Ianko!” “Già, non ci si comporta così!” le parole della bionda e della mora erano velenose e amare.
Bulma abbassò il capo e sospirò “Secondo voi cosa devo fare?”. Chichi rispose prontamente “Lascialo! Se fa pressioni affinché tu ti decida significa che non ti ama…e poi, da come ci hai parlato della serata…credo tu ti sia presa una cotta per Vegeta”. Bulma arrossì vistosamente “Bè, in effetti sì…ma…bè, non so…” anche Bulma era convinta di essersi innamorata di Vegeta, ma qualcosa la turbava, il tono con cui Vegeta aveva detto di conoscere bene 18 non le era piaciuto…sapeva che non intendeva conoscere in quel senso, perché l’amica era vergine…ma se i due fossero stati insieme? Decise che ne avrebbe parlato con la biondina il prima possibile!
Quando Chichi uscì per incontrare Goku, la ragazza si fece coraggio.
“Ehm, 18, c’è una cosa di cui dovrei parlarti…” “Dimmi pure…” “Bè…ecco…tu e Vegeta…siete mai stati insieme?Perchè durante l’appuntamento con lui…ho avuto questa impressione…” “Cosa?????Io e Veggy???? Assolutamente no!!! Non seriamente insomma…” “In che senso?” chiese Bulma con terrore “Bè, siamo stati fidanzati alle medie, se ti interessa” Bulma ribattè, leggermente stizzita “E perché non l’hai mai detto né a me, né a Chichi?” “Bè, perché non era una relazione seria, non è successo niente fra noi…se ti ricordi bene non vi ho detto nulla nemmeno di Buster, siete voi che mi avete beccato, non intendevo parlarne finchè non avevo la certezza fosse una storia seria” Bulma iniziò a ridere “Ok, ok”.
“Io adesso vado, Bulma, cerco Crilin” “Ok, certo, io invece andrò alla ricerca di Ianko”. La biondina si girò “Ah, Bulma” “Uhm?” “Di Crilin vi avrei parlato…con lui è una cosa seria”.
18 cercò il suo fidanzato in lungo e il largo, ma non lo trovò, decise quindi di scendere al piano inferiore, per vedere se fosse lì. Nello scendere le scale vide Buster e Marion baciarsi.
Quando Buster la vide si staccò dalla compagna “Ciao, 18” disse con un sorrisino.
18 lo guardò con uno sguardo di sufficienza, ma cosa credeva? Di farla ingelosire?
“Ciao, Buster, ciao Marion! E auguri alle figlie femmine” dicendo così si precipitò giù dalle scale alla ricerca di Crilin.
Lo trovò che stava facendo a botte con uno.
“Crilin! Ma che ti prende??”. Crilin sputò sangue e si rialzò faticosamente “Scusa…io…”.
Il ragazzo con cui stava litigando disse “Ma che te ne fai di uno come lui? E’ uno sfigato! Non è riuscito nemmeno a fare qualcosa con te!”.
18 guardò il ragazzo con gli occhi infuocati “Perché, secondo te sarebbe una cosa facile?”. Il ragazzo la guardò confuso “Bè, con tutto quello che hai fatto con Buster…” “Che cosa avrei fatto con Buster??????” “Bè…lui ha detto che…che l’avete fatto e che…ehm…tu…ecco…gli hai fatto qualcosa…” “Ah, sì?”.
C18 si diresse come una furia su per le scale, finchè non arrivò da Buster che si stava ancora baciando con Marion. Lo prese per un orecchio e lo trascinò giù per le scale, sotto lo sguardo sbigottito della ragazza dai capelli blu.
Arrivata in fondo gli diede una spinta tale da buttarlo per terra.
“Allora, Buster…cosa avremmo fatto io e te????” “Ehm…bè…ecco…”.
La campanella suonò in quel momento “Ringrazia la campanella Buster! E ora, mentre torno in classe, spiega per bene ai tuoi amici che io con uno schifoso come te non ho mai fatto niente!”.
18 e Crilin entrarono in classe e vennero sgridati per bene dalla professoressa di Arte per essere in ritardo…
“Crilin! Cosa ti è successo?” chiese Goku all’amico, vedendo il suo labbro spaccato “Te lo spiego dopo…”
Le due ore di Arte passarono senza intoppi, quindi tutti i ragazzi uscirono.
18 si avvicinino al suo ragazzo “Mi spieghi perché stavi facendo a botte?” “Bè, quel ragazzo mi ha fermato, chiedendomi se stavo con te, io ho risposto di sì, perché non ci vedevo niente di male, lui mi ha chiesto se ti avevo ancora fatta, io gli ho detto di no, e che comunque non erano affari suoi, lui allora ha detto che se non ti avevo ancora fatta significava che ero uno sfigato perché Buster in poco tempo con te aveva fatto di tutto, io allora mi sono arrabbiato e gli ho detto di smettere di dire così, e da lì è cominciata la rissa…”. C18 si sentì sciogliere…l’aveva protetta…era stato gentile da parte sua…ne era sicura, Crilin era quello giusto!
I ragazzi arrivarono alla piazza vicino alla scuola.
“Bè, allora ci si rivede” disse Chichi guardando Goku, il ragazzo rispose “Urka! Mi è venuta un idea! Che ne direste di andare a fare pranzo in un bel ristorantino?” “Per me va bene” rispose Chichi ridendo “Ma chi paga?”. Goku afferrò Crilin per il colletto della maglietta e lo portò vicino a lui, quindi entrambi si girarono di schiena “Tu, Cri, hai abbastanza soldi per la tua? Io per la mia sì” “Sì, li ho” “Ok, allora offriamo noi?” “Certo, mi pare ovvio!”.
Goku si rigirò verso le ragazze “Ok, paghiamo noi!” “Bene!”.
Chichi e C18 montarono sullo scooter dietro ai rispettivi fidanzati, mentre Bulma si allontanò.
“Hey, Bulma, dove vai?” “Bè, 18, voi andate coi vostri fidanzati, io che c’entro? Ho lasciato Ianko, non l’ho più un fidanzato…”.
Da dietro la colonna al centro della piazza spuntò Vegeta “Hey, raga, per caso ho ascoltato i vostri discorsi, se vuoi, Bulma, ti porto io…e offro, naturalmente” “Per me va bene” rispose Bulma “Ce l’hai lo scooter?” “Certo”.
Goku e Crilin ringhiarono, ma alla fine acconsentirono che venisse anche Vegeta.
Così tutti partirono alla volta del ristorante “Chez Akira”.
La cameriera venne a prendere le ordinazioni.
“Cosa prendi, Chichina?” “Uhm…mi tengo leggera…prendo solo gli Spaghetti allo scoglio, e tu?” “Uhm…credo che per cominciare prenderò un antipasto di mare, quindi uno di terra, le penne agli scampi…e poi…uhm…la bistecca fiorentina…e…come contorno patatine fritte, la frutta, ovviamente, un’anguria intera dovrebbe bastare…poi…vediamo…uhm…voglio tenermi leggero, dopo tutto questo prendo solo il dessert”. Le ragazze lo guardarono sbalordite, ma lui non ci fece caso e si girò verso Vegeta “Tu, Vegeta, cosa prendi?” “Tutto quello che hai ordinato tu, ma il doppio”. La cameriera prese nota mentre una goccia di sudore le colava dalle tempie.
“Tu cosa prendi ?” chiese Crilin alla compagnia, lei sorrise “Uhm…un antipasto di terra e le lasagne al forno…al dessert penso dopo…tu, piccolo?” “Uhm…credo…uhm…antipasto di mare, lasagne al forno, una fetta di ananas, e il dessert lo scelgo dopo”. Bulma invece ordinò un antipasto misto, le penne agli scampi e un brodino di verdure.
Tutti mangiarono tranquillamente e alla fine i tre ragazzi pagarono il conto. Ormai si era fatto pomeriggio (Vegeta e Goku avevano chiesto il tris) e tutti decisero di fare un giro prima di riportare le ragazze a casa.
“Allora, mia cara, dove vuoi andare?” chiese Crilin alla sua ragazza ridendo “Uhm…dove vuoi…per me non fa differenza…”. Il piccolo ragazzo ingranò la marcia e seguito a ruota dagli altri due arrivò ad un cinema.
“Andiamo a vedere un bel film?” “Per me va benissimo” “Bene”.
Tutti e tre i ragazzi si diressero verso la biglietteria e pagarono i biglietti, ma non li fecero vedere alle ragazze. Goku si rivolse a loro e disse “In questo cinema sono in proiezione sei film, ognuno di noi ne ha scelto uno, diverso…cercando di fondere i proprio gusti con quelli della sua dama, speriamo di esserci riusciti.”.
Goku prese Chichi per mano e la portò dentro la sala. Si sedettero vicini e iniziarono a parlare in attesa che il film cominciasse.
“Allora, Goku, che film hai scelto?” “Bè, ho scelto Lo smoking, amore e azione insieme” “Benissimo ^_^ ”
Anche Vegeta e Bulma entrarono in una sala. “Allora, Vegeta, che film hai scelto?” “Il primo che ho visto sulla locandina” “Eh?Ma…” “Saremo troppo impegnati per guardare il film” disse il moro unendo le sue labbra a quelle della ragazza, lei fece una risatina sommessa e approfondì il bacio.
wow di gia' un nuovo episodio grazieee
Crilin mise un braccio intorno alla vita della sua lei, e la condusse dentro.
“Che film guardiamo?” “Bè…spero di averci azzeccato…ho scelto Titanic” “Ohh, Crilin, a me piace…ma…è d’amore, sei sicuro che ti piaccia?” “Certo! Anche se non mi sono mai piaciuti i film d’amore, secondo me non c’è niente di più bello che gustarmene uno mentre sono con te”. La ragazza sorrise e si strinse a lui, gustandosi il film.
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Alla fine dei vari film tutti montarono sugli scooter e si diressero a casa delle rispettive dame.
Arrivati a casa della ragazza, Goku la salutò con un lungo bacio “Allora ci vediamo domani, Chichina” “Puoi scommetterci…”. Il ragazzo fece per andarsene, quando Chichi lo tirò verso di sé, e richiuse la porta di casa. “Uh?, ma…Chichi!” “Rimani con me…dormi qui…”. A Goku luccicarono gli occhi, si sdraiò vicino a Chichi e l’abbracciò stretta, posò la testa nell’incavo della sua spalla aspirandone l’odore. “Goku…” gli mormorò la ragazza dolcemente, il ragazzo sorrise “Uhm?” “Ti amo, Goku…”. Il moro con la strana acconciatura l’abbracciò e la baciò sul collo e sul viso. Chichi si sdraiò e lasciò che lui le venisse sopra, quindi spogliò il compagno e lasciò che lui facesse lo stesso. Goku la baciò delicatamente per tutto il corpo e i due iniziarono una notte magica e indimenticabile.
“Buona notte 18” “Notte…perché non vieni a dormire con me anche oggi?”. Crilin sorrise ed entrò in casa, dove si sdraiò accanto al suo amore. La ragazza lo abbracciò e posò la testa sui suoi pettorali. “Crilin…se non sono ancora pronta, per te non è un problema, vero?” “Assolutamente no! Ci mancherebbe che io facessi pressione su di te!”. C18 baciò il compagno a lungo e intensamente “Sei fantastico, ti amo da morire!” “Anche io” rispose lui stringendola a sé, e chiudendo gli occhi, felice.
“Bene, Bulma…allora siamo arrivati…” “Eh, già…” “Ti sei divertita?” “Sì, è stato un bel pomeriggio…” “Allora perchè finirlo?” dicendo così Vegeta baciò appassionatamente Bulma e la spinse dentro casa, quindi richiuse la porta alle spalle. Prese Bulma di peso e la posò sul letto, la ragazza non oppose la minima resistenza, quindi lui la spogliò, e , dopo che lui si fu spogliato, i due passarono dei minuti magici e indimenticabili.
“Anf…anf…Bulma…spero…spero di non averti fatto troppo male…” “Un po’…ma è normale…”.
Vegeta sorrise, la baciò delicatamente e si rivestì.
“Adesso vado, Bulma, ci si vede domani” “Certo…ah…Veggy…stiamo insieme?” “Certo” disse il ragazzo con un sorriso “Però…non chiamarmi Veggy” .
Bulma lo guardò in modo strano e confuso “Ma…a C18 lo permetti!” “Non essere gelosa, Bulma, è con te che sto, non con lei…ma solo lei mi chiama Veggy rimanendo viva…”. Bulma sorrise debolmente. Vegeta andò da lei e la baciò, quindi uscì, regalandole un sorriso. Bulma rimase da sola con i suoi dubbi, che si erano ripresentati anche più forti di prima.
Vegeta salì sullo scooter e ingranò la marcia con rabbia, mille pensieri si accavallavano nella sua mente…gli era piaciuto con Bulma, sentiva di esserne innamorato, ma…
“Maledizione! Devo smetterla! Smetterla! Sono innamorato di Bulma, con lei è stato indimenticabile, nessuna mi aveva fatto sentire come mi sento con lei…quindi basta così! L’altro non è amore, è cocciutaggine! O meglio, è gola. Gola di una cosa che non ho avuto e che volevo, e più so che non l’avrò, più ho gola. Non è amore! Quindi basta pensarci. Io amo Bulma, Lei ama, credo, quel tipo. Quindi basta! E devo permettere a Bulma di chiamarmi Veggy! Non posso continuare a permetterlo solo a 18, per ancorarmi al mio passato! Ora basta!”
Bulma era sotto le coperte, che continuava a rimuginare…18 le aveva detto che tra lei e Vegeta non era successo niente…ma se avesse mentito? Di sicuro non era mai successo QUELLO, 18 era vergine, di questo Bulma era sicura, altrimenti si sarebbe concessa anche a Crilin, che l’amica era innamorata del piccoletto era palese.
Ma magari lei e Vegeta ci erano andati vicini…
“Ah, zitta, Bulma, zitta! Cosa ti viene in mente?? C18 non ti mentirebbe mai, sei una delle sue migliori amiche, e Vegeta ama te! Te soltanto! Piantala di essere gelosa….
Però… ha detto che solo 18 può chiamarlo Veggy, perché?
Ahh, non è il caso di preoccuparti per questo, Bulma!”.
La ragazza scosse la testa…fantastico! Adesso parlava pure da sola…e si rispondeva anche, per giunta!
Si rimise sotto le coperte, cercando di non pensarci, ma non era molto tranquilla…
Decise! Il giorno dopo avrebbe cercato Vegeta e gli avrebbe chiesto spiegazioni!
Il diretto interessato nel frattempo era tornato a casa, nel suo appartamento, dove viveva da solo.
Salì le scale e varcò la porta della sua camera. Si buttò sul letto, stanco…
Si mise una mano nella tasca dei jeans, ma non trovò il suo cellulare.
“Oh, merda!” cercò anche nell’altra tasca, quindi si tolse pantaloni e maglietta e cercò attentamente in ogni parte.
“Cazzo! Mi sa che l’ho lasciato da Bulma! Porco cane! Speriamo non gli venga in mente di leggere i messaggi inviati!”
Bulma si stava raggomitolando sotto le lenzuola, quando trovò un cellulare per terra, lo prese e lo aprì.
“Uhm…dev’essere di Vegeta. Domani glielo restituirò…”. Lo appoggiò sul comodino vicino al letto e si mise nuovamente a letto.
Ma una curiosità improvvisa prese.
“Uhm…se do una sbirciata ai messaggi non faccio male a nessuno…”.
Così prese il cellulare e lesse tutti i messaggi.
Il cellulare le cadde di mano e lacrime amare iniziarono a solcarle il bel viso…
Ora aveva la prova che i suoi dubbi erano infondati…ma…solo nel senso che sapeva che tra Vegeta e 18 non era successo niente, e che la sua amica bionda non provava niente per Vegeta…ma…quello che vi aveva trovato era anche peggio…
Bulma rilesse i messaggi che Vegeta aveva inviato, uno dopo l’altro, ma non serviva a niente, vi era scritta sempre la stessa cosa…
<i>“ Ciao, 18, come va? Volevo parlarti ma hai il cellulare spento, così ho pensato di mandarti un messaggio… Tutto bene? Ieri ti ho vista con le tue amiche, lo sai che sei bellissima? Ma perché stai con quel perdente di Buster?Rispondimi presto”</i>
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<i>“Heilà, 18, spero tu legga presto questo messaggio, ho seguito alla televisione il successo di Buster, devo dire che è un bravissimo giocatore, bè, stammi bene, e se puoi lascialo, con me hai di meglio”</i>
Fin qui i messaggi non avevano niente di terrificante, leggendo la data in cui erano stati inviati, Vegeta e Bulma non si conoscevano nemmeno, e quindi Bulma non se la prese molto.
<i>“Ciao, 18! Oggi ho notato che eri a vedere la partita tra la mia squadra e il Phire Team…uhm… quel piccoletto ti guardava un po’ troppo…Buster sarà geloso, e anche io lo sono. Ciao, baci”</i>
Questo messaggio si riferiva alla prima partita, e lei e Vegeta non si conoscevano, quindi anche su questo Bulma non trovò niente da ridire. Il peggio veniva ora.
<i>“Heilà, 18, ti ho chiamato quattro volte, ma non mi hai risposto, eppure il cellulare è acceso, mi sa che sei con quel nanerottolo. Bè, spero sia una storia seria fra voi, voglio che tu sia felice, visto che ho capito che me non mi vuoi. Io sono con Bulma, come sai, la sto portando al maneggio…le faccio vedere il mio cavallo, e magari anche il tuo e quello di 17, ok? Bulma è molto carina, sai? Ma le ho proposto la scommessa solo per farti ingelosire, il problema è che non ti sei ingelosita per niente, ho capito che ami quel piccoletto. Bè, contenta tu, contento io. Se cambi idea, sai dove trovarmi”</i>
Leggendo questo Bulma si era sentita morire, e si sentiva morire anche ora nel rileggerlo. Vegeta era uscito con lei solo per farla ingelosire…non c’erano altri messaggi dopo quello…significava che gli avvenimenti tra lei e Vegeta accaduti dopo erano sinceri e non una menzogna? Oppure anche se non aveva più inviato messaggi a 18, anche il resto serviva solo per farla ingelosire? Bulma si mise a piangere più forte, sdraiata sul letto.
povera bulma.....cmq sempre bello :D
scusa ho una domanda: crillin ha i capelli o e' pelato?
sempre + bella questa ff!!:ok:
Molto bella anche oggi
stupenda
bellissima!!! straordinaria!!! fantastica!!!! mi piace da morire!!! :bene: :bene:
Wow!! Mitica 'sta ff! Muoio dalla voglia di leggere il prossimo episodio!
è stupenda.Ma permettimi qualche suggerimento:
-meno parolacce
-Fai 18 un po piu dura! (es: "Titanic?un po sdolcinato...")
-Fai i combattenti (goku,c 18,crillin) un po piu forti!(es:A c 18 quando buster gli da uno schiaffo,credo che lei lo metterebbe al tappeto e io metterei goku come MIGLIORE atleta della scuola,anche contro i piu grandi)
-Fai goku piu stupido.Come fa a prendere 8 a matematica,uno che dice "urca,che fame!"?
bella bella bella!! :D :D :D :D davvero complimenti :) scrivi davvero bn e hai delle idee davvero originali...
I combattenti sn forti cm qualsiasi altro terrestre, ossia: se trovano uno + grosso conviene scappare a ga,be levate :lol:
18 è + sdolcinata nella sua vita privata, sl cn Crilin..sennò nn è cs sdolcinata
parolaccie: le dicono sl quando sn veramente infuriati...in queste situazioni le diresti anke tu :lol:
18 è una normale ragazza, uno skiaffo di un ragazzo ke è un armadio la butta x terra eccome
molto bello ma nei prossimi puoi mettere videl e gohan?
ma se goku e chichi avranno 17-18 anni....
Cm posso metterlo gohan,se goku e chichi han 16 anni :lol:
Capitolo sei: Un nuovo compagno di classe
Il giorno dopo Bulma arrivò a scuola più in ritardo del solito. Chichi, Goku, 18 e Crilin erano davanti alla porta dell’istituto.
Bulma sentì una fitta allo stomaco vedendo 18.
“Dannazione, ma che mi succede? C18 non ne ha colpa se Vegeta mi ha preso in giro, perché mi sento così? Forse dovrei parlarle…dirle che ho letto i messaggi e vedere cosa mi dice…ahh, no…cosa potrebbe mai dirmi? Ho letto i messaggi che ha inviato a Vegeta, erano tutti di rifiuto, che altro potrebbe dirmi? Meglio lasciar perdere”.
“Ciao, Bulma” la salutarono le amiche. Bulma fu capace di fare solo un sorriso forzato, sentiva che il mondo le stava crollando addosso.
Ad un tratto si udì un frastuono, e tutte le ragazze dell’istituto (tranne le nostre tre, ovviamente)
si diressero incontro ad una limousine, da cui scese un ragazzo.
Appena Goku e Crilin ebbero la visuale libera e poterono vedere chi era il ragazzo, strinsero Chichi e 18, come per far capire a tutti che quelle ragazze erano LORO e di nessun altro.
Le due ragazze erano sbigottite da questo comportamento “Chi è quel tizio?” chiese Chichi.
Crilin sospirò e rispose “E’ Kirano Draschi. Un ragazzo col pallino per le ragazze, si dice che abbia conquistato ogni ragazza che voleva, nessuna gli resiste a lungo.” nel dire questo aveva stretto 18 ancora più a lui. La ragazza sorrise, percependo la preoccupazione del fidanzato. Gli diede tanti piccoli, teneri baci su tutto il viso e gli sussurrò morbidamente “Non devi preoccuparti, io sono tua e di nessun altro, lo sai” il ragazzo ricambiò ogni bacio, ma si vedeva che non era tranquillo “Sì, tesoro. Ma io sono…sono…bè, magari sarò anche dolce…ma…sono orribile…lui invece è un bel ragazzo…”. C18 ribattè, stizzita “Credi veramente che basti un bel faccino per farmi capitolare?” “No,no, io…non volevo…dire….cioè…io…” la bionda sorrise “E poi per me non sei orribile, sei stupendo!” il piccolo ragazzo sorrise e la strinse fin quasi a soffocarla.
Goku nel frattempo aveva messo un braccio intorno alle spalle di Chichi, e si stava avviando su per le scale dell’istituto, passando vicino a Kirano gli lanciò uno sguardo, che voleva dire, inequivocabilmente: “Smamma, bello, questa mora è MIA!”
Kirano appena sceso dalla macchina aveva squadrato tutte le ragazze e fatto il punto della situazione. Aveva notato due ragazzi che stringevano le proprie ragazze, e sorridendo, aveva messo a fuoco le fanciulle.
Adesso, mentre si incamminava verso la sezione A, la sua classe, ripensava al viso e al corpo di tutte le ragazze viste. Alla fine decise di concentrarsi solo su tre, le uniche tre che non erano accorse alla sua limousine, vedendolo arrivare…erano tutte e tre molto carine…
Quella con i capelli corti, blu appariva come una ragazza che sembrava facile, ma sotto sotto non si concedeva facilmente. Era fasciata in un abito rosso con una bella scollatura sul davanti. Kirano sorrise, e la prese in considerazione.
Adesso era passato ad esaminare la bionda, quella stretta a quel ragazzo bassetto. Non era male, anzi…aveva un bel fisico ed era molto carina…sembrava una tipa difficile, aveva uno sguardo determinato, e dolce allo stesso tempo mentre si rivolgeva al nanerottolo. Kirano la scartò, si vedeva che era innamorata del nano, sarebbe stato difficile conquistarla, no, non faceva per lui. Era appena arrivato nella scuola, e preferiva non farsi nemici da subito. E poi era una bellezza troppo semplice per lui…No! La bionda non faceva per lui!
Passò quindi ad esaminare la terza, mora…bel fisico, un viso carino, anche se non di una bellezza mozzafiato…aveva quella classica bellezza infantile, che era sempre piaciuta a Kirano. Anche la mora era fidanzata, con quel ragazzo ben piazzato e con una strana acconciatura. Provarci con la ragazza avrebbe significato crearsi un nemico…ma Kirano al pensiero di quella bellezza infantile già si leccava le labbra. Aveva deciso! Era la mora quella che voleva!
Arrivò a passo spedito nella sua classe, e vide, piacevolmente, che la mora era in classe con lui.
“Bene, ragazzi, questo ragazzo si chiama Kirano, è appena arrivato qui dallo Shappard Istitute, trattatelo bene…Uhm…C18, ti dispiacerebbe spostare il tuo banco davanti e metterti vicino a lui?”
“Ok, prof” mormorò la bionda, per niente convita. Crilin si alzò in piedi d’istinto, anche se poi diventò rosso quando tutti si girarono verso di lui…
“C’è qualche problema Crilin?” “Uh? No, professoressa…solo…solo che…” “Parla pure, Crilin” “Bè, ecco…”.
Un ragazzo in prima fila si alzò e, ridendo, disse “Vede prof, C18 e Crilin sono fidanzati, e il piccolo è geloso”. Crilin diventò rosso più della tempera, mentre la bionda iniziò a ridere sommessamente. Kirano sorrise, aveva fatto bene a scartare la bionda, un fidanzato geloso è difficile da aggirare, difficile che trascuri la propria ragazza, anche il moro con la strana acconciatura era geloso, ma Kirano sperava non lo fosse così tanto da alzarsi davanti ad un intera classe perché non voleva che la sua fidanzata stesse di banco vicino ad un altro!
“Ohh, ma se è questo il problema, Crilin, perché non l’hai detto subito?” cinguettò la professoressa d’Inglese “C18 torna pure al tuo posto, non voglio certo creare problemi tra voi due…uhm…vediamo…Bulma, Chichi, voi siete entrambe fidanzate? Con uno di questa classe intendo…”. Bulma si alzò “Io no, professoressa, sono libera e single” disse lanciando uno sguardo ai maschi della classe, si vedeva che era un invito esplicito. Aveva deciso di dimenticare Vegeta, e le sembrava un buon modo di cominciare.
“Bene, Bulma, allora visto che tu non hai problemi di fidanzati gelosi, che ne dici di metterti vicino a Kirano?” Bulma squadrò un po’ il ragazzo, era alto, biondo, uno sguardo duro e determinato…Bulma fece un sorrisetto malizioso, era perfetto per dimenticare Vegeta.
“Nessun problema, professoressa” dicendo così spostò il suo banco in avanti, e Kirano si sedette vicino a lei, dopo che il bidello ebbe portato un altro banco.
Il ragazzo squadrò la sua compagna di banco, l’aveva presa in considerazione, prima, mentre saliva le scale, ma non vi si era soffermato più di tanto. Ora che l’aveva vicino la squadrò per bene…
Kirano voleva la mora, ma decise che questa ragazza andava benissimo per vedere se era ancora in allenamento.
“Come ti chiami?” “Bulma” rispose la ragazza con un sorriso.
L’ora di Inglese passò tranquilla e beata. E anche l’ora della seconda lingua, Kirano scelse il Francese, dopo aver saputo che sia Bulma, sia Chichi (ora sapeva che si chiamava così) avevano scelto quello.
Durante l’ora di geografia, Chichi fu interrogata.
Kirano la guardava disegnare la cartina alla lavagna, e segnarne le città principali. Iniziava a sentirsi strano, sapeva cosa significava.
Mise una mano sulla gamba di Bulma e le percorse tutta la coscia.
“Calze a rete?” chiese Kirano senza guardare “Sì” rispose Bulma, arrossendo.
Kirano salì sempre più su, ma arrivato nei pressi di un certo punto, Bulma lo fermò.
“Kirano…non mi sembra il momento…durante l’ora di scuola…” “Di che ti preoccupi? Siamo in penultima fila, non ci vedrà di certo la professoressa, e poi è troppo impegnata a fare domande alla mora.”.
Kirano tolse la mano, e prese quella di Bulma, che si posò appena sotto l’ombelico. Nella testa di Bulma rimbombava una sola parola “Vegeta, Vegeta, Vegeta, Vegeta…” ma decise di scacciare quel nome dalla sua testa, si era comportato da vero stronzo con lei, e lei doveva avere la forza di dimenticarlo! Con le lacrime agli occhi, fece scivolare la mano in mezzo alle gambe del ragazzo……
Arrivò il momento della ricreazione.
Kirano si alzò, tenendo un libro in mano, in modo che gli nascondesse il cavallo dei pantaloni.
Uscì in fretta dall’aula, strizzando l’occhio a Bulma, e si precipitò in bagno.
“Dannazione, dovevo stare attento…da solo non faccio di certo, che umiliazione…”.
In quel momento la porta si aprì ed entrò Marion.
“Ohh, scusa, credevo fosse il bagno delle ragazze…”. Kirano sorrise e la fermò per un braccio. “Bè, già che hai sbagliato, che ne dici di rimanere qua?” “Per me va benissimo” disse Marion con un sorrisetto malizioso. Kirano aprì la porta di uno dei bagni ed entrò insieme alla ragazza…
Quando tutti tornarono in classe, Kirano si sedette al suo banco, si sentiva bene, adesso.
Le due ore successive passarono lisce e tranquille.
All’uscita, C18 montò sullo scooter di Crilin, dicendo che il ragazzo l’avrebbe portata in un posto speciale.
“Goku, mio padre mi ha dato due biglietti per vedere lo spettacolo a teatro di Romeo e Giulietta, vieni con me?” “Non posso, Chichi, oggi ho gli allenamenti di baseball…e, anzi, ora che ci penso…Crilin! Anche tu hai gli allenamenti”. Il piccolo ragazzo emise un lamento “Cavolo, me n’ero dimenticato…mi dispiace, Goku, ma le avevo promesso che ce l’avrei portata…”. La bionda intervenne subito “Non ti preoccupare, Crilin…mi ci porterai un’altra volta, adesso è giusto che tu vada agli allenamenti…ah, senti, gli allenamenti sono aperti al pubblico?” “Bè, proprio al pubblico no…al massimo può venire una persona, o due” “Allora posso venire a vederti?” “Bè, credo proprio che per l’allenatore non ci saranno problemi, se vieni” rispose il rasato con un sorriso. C18 si accomodò sulla sella dello scooter e strinse il suo ragazzo “Allora vengo con te” “Benissimo”.
Goku si girò verso Chichi “Tu vieni, Chichina?” “Non so, Goku…purtroppo Romeo e Giulietta c’è solo questa sera a teatro…e quindi, non vorrei perdermelo…ma se vuoi che vengo…” “No, no, se vuoi andare a teatro, vai pure, non mi offendo” rispose il ragazzo con un sorriso a 32 denti. Chichi gli diede un piccolo bacio e Goku ingranò la marcia per partire alla volta del campetto.
“Ah, aspetta Goku”, il moro si fermò, sentendo la voce dell’amica Bulma “Uh?” “Potresti farmi un favore?” “Bè, se posso certo” “Prima di andare agli allenamenti, potresti portarmi da Vegeta? Devo parlargli urgentemente…” “Bè, oggi anche Vegeta deve allenarsi, ti porto al campetto dove si allena con la sua squadra, così quando finisce l’allenamento gli parli” “Ok, perfetto”. Goku caricò Bulma sullo scooter, diede un bacio a Chichi chiedendole scusa per gli allenamenti, e partì a tutta velocità.
Chichi era rimasta sola, e si avviò verso casa. Dall’albero nel giardino della scuola sbucò Kirano, che aveva ascoltato tutto.
“Scusa Chichi” “Sì?” “Per caso ho ascoltato i vostri discorsi, e, vedi, io adoro Romeo e Giulietta, ma non sono riuscito a trovare i biglietti, potrei venire con te?”. Chichi ci pensò su un secondo, e alla fine si convinse che non c’era niente di male “Ok, Kirano, vieni pure con me ^_^ ” “Perfetto! Vieni, ti porto con la mia macchina, guido io…”. Chichi lo guardò sbigottita “Guidi tu? Ma…se sei in prima dovresti avere 15-16 anni come noi…come fai a guidare?” “Bè” rise Kirano “Sono bocciato nell’altra scuola che frequentavo prima…ho 19 anni compiuti lunedì”. Chichi sorrise, e salì sulla macchina di Kirano.
“Ma…non è la stessa con cui sei arrivato stamani…” “No, ma se hai notato dietro la limousine di stamani, c’era questa Ferrari, guidata dal mio autista, che è poi salito sulla limousine, parcheggiando questa qui…” “Cavolo! Devi essere ricchissimo” “Non per vantarmi, ma è così…”.
Kirano partì a tutta velocità, diretto verso un bar “Lo spettacolo c’è questa sera, quindi che ne dici adesso di andare a mangiarci un boccone al bar?” “Per me va benissimo”.
Goku, Crilin e C18 arrivarono agli allenamenti in perfetto orario.
“Allenatore Muten, questa è C18, la mia fidanzata…può rimanere a guardare gli allenamenti?” “Sì, certo, per me non ci sono problemi, se una ragazza così carina resta a guardare…” “MUTEN!” lo ripresero sia Goku che Crilin. 18 scoppiò a ridere e si sedette su di un muretto vicino al campetto.
Sul calar della sera, Goku e Crilin erano ancora ad allenarsi, ma adesso avevano finito con la ginnastica preparatoria e stavano facendo una piccola partitella, sotto lo sguardo attento del loro allenatore, che ogni tanto correggeva la postura e i movimenti dei membri della squadra.
Kirano e Chichi erano frattanto arrivati a teatro, ed avevano preso posto, nella fila di mezzo.
Per tutta la rappresentazione, Kirano non aveva staccato gli occhi di dosso a Chichi, pensando come fare per abbordarla. Sapeva che il metodo diretto usato con Bulma, con lei non avrebbe funzionato.
Alla fine decise di non fare niente per quella serata.
Gli allenamenti finirono tardi, e Goku e Crilin erano stremati. Andarono a farsi una doccia. Mentre C18 rimase ad aspettarli, seduta sul muretto, anche se la tentazione di andare a fare la doccia con Crilin le era venuta.
Bulma era appoggiata al cancello che delimitava il campo d’allenamento dello Shark Team. Vegeta si stava allenando, e Bulma sentiva il cuore batterle a mille e la rabbia crescerle di conseguenza.
Vegeta finì l’allenamento e uscì dal campetto, nel vedere Bulma gli venne quasi un colpo.
“Ciao, Bulma, cosa ci fai qui?” chiese con un sorriso…che subito si spense nel vedere l’espressione della ragazza.
“Sei un bastardo, Vegeta!” “Eh?Ma…cosa ho fatto?” in realtà Vegeta aveva capito benissimo che la ragazza aveva letto i suoi messaggi, uno in particolare, solo che preferiva fare l’indiano, piuttosto che affrontare per primo l’argomento.
“E mi chiedi anche cosa hai fatto??? Riprenditi questo, stronzo!” dicendo così gli lanciò il cellulare, che il ragazzo prese al volo, “Rileggiti i messaggi che hai inviato alla mia amica, soprattutto l’ultimo! Vediamo se capisci perché sono arrabbiata!”. Vegeta deglutì e si preparò ad affrontare la ragazza.
“Bulma…ascolta…io…non ho niente da dire a mia discolpa…posso solo dire…che i miei sentimenti per te erano cambiati, e sono tutt’ora diversi, da quelli nel messaggio…” “Che intendi dire?” chiese Bulma, titubante “Bè, io amavo 18, non posso negarlo…o, meglio, la volevo…ma…ora, con te…tu mi fai provare sensazioni che nessuna mi ha mai fatto provare…e…sì, insomma…uffy, hai capito…io voglio te, non lei!” aveva detto le ultime cose con un tono imbronciato, e carico di imbarazzo. Si vedeva che non era abituato a fare dichiarazioni. Bulma titubò un pochino, abbassò la testa, poi la rialzò e disse “Se speri di cavartela così facilmente, signorino, ti sbagli! Devi dimostrarmelo coi fatti che ci tieni a me, non con le parole!”.
Dicendo così se ne andò.
Goku e Crilin, nel frattempo, avevano finito di farsi la doccia ed erano usciti. Goku si era diretto verso casa, mentre Crilin aveva fatto salire la sua ragazza con lui e si stava dirigendo verso una meta sconosciuta per 18.
“Dove stai andando, cucciolo?” “Quando arriveremo, vedrai…tanto non hai da preoccuparti con me, no?” “Non sono preoccupata” disse lei abbracciandolo stretto e poggiando la testa sulla sua schiena.
Lo spettacolo era finito. Kirano e Chichi rimontarono in macchina, e il ragazzo la accompagnò a casa.
“E’ stata una bella serata, mi sono divertito, e tu, Chichi?” “Sì, anche io”. Kirano fece per andarsene, ma si girò nuovamente verso di lei, le prese la mano e disse “Ah, Chichi…io non preferirei mai gli allenamenti di baseball ad una ragazza affascinante e dolce come te” e dicendo così le baciò galantemente la mano, quindi rimontò in macchina e se ne andò. Lasciando Chichi imbambolata davanti alla porta.
“Eccoci arrivati” disse Crilin, quindi prese la fidanzata per mano e si avviò. I due attraversarono un lungo sentiero, ed arrivarono ad un enorme prato, si estendeva a perdita d’occhio, vi era anche una cascata, che alimentava un fiume.
“Ohh, Crilin…è bellissimo qui…è rilassante” Crilin sorrise e si sdraiò sull’erba con le braccia dietro la testa. C18 si sdraiò vicino a lui. Gli sorrise amorevolmente.
Si alzò sulle ginocchia e si mise a gattoni. Crilin nel sentire tutti questi movimenti aprì gli occhi, e nel vederla a gattoni la guardò in modo interrogativo.
“Allora, gattone…che ne dici di giocare con la tua micetta?”. Crilin scoppiò a ridere.
La ragazza allora si avvicinò a lui, sempre gattonando, e si sdraiò sopra di lui. “Che hai in mente micetta?” “Solo di giocare un po’con te…Mew”. Crilin rise e la baciò.
Lei gli baciò i pettorali sopra la maglietta e scese piano piano, gli sganciò i pantaloni e scese.
Crilin buttò la testa all’indietro “Gattina dispettosa…”disse con una voce che non sembrava nemmeno la sua.
“Però…non voglio farlo…voglio solo giocare” “Non ti preoccupare, 18. Lo sai che voglio che tu faccia solo quello che vuoi”. Lei sorrise e ricominciò a giocare con il suo fidanzato.
Kirano arrivò a casa sua. Una grande villa, con giardino e piscina. Venne ad aprirgli il maggiordomo “Buongiorno,signorino, passato una bella serata?” “Sì, grazie Leopold”. “Il signorino vuole qualcosa da mangiare?” chiese la cameriera “No, Miss Doubtfire, non ho fame; ma grazie lo stesso”.
Kirano si chiuse in camera sua e si buttò sul letto…era stata una bella serata, dopotutto…aveva preparato il terreno per togliere Chichi da quello stupido coi capelli neri…era tutto perfetto! Troppo perfetto…Kirano sentiva nell’aria odore di guai…
“Signorino, una chiamata per lei…” “Chi è?” “Suo padre…” “Non voglio sentirlo, non voglio avere niente a che fare con quell’uomo…”. Uscito il cameriere, Kirano si sedette alla scrivania, per leggere un libro, e non pensare a suo padre… non voleva ricordare quel giorno…quel giorno in cui suo padre ha mandato al diavolo tutto…e adesso lui era diventato come il padre…stava con tutte, le tradiva, ci giocava, senza badare ai sentimenti…
Per fortuna suo padre era sempre in viaggi d’affari, e lui non era costretto a vederlo ogni giorno. Ma ora Kirano si sentiva solo…sua madre era morta…e da allora lui aveva preso a buttarsi su tutte le donne…quasi nell’unione con loro ricercasse l’unione con sua madre…il suo cuore non l’ammetteva, ma se voleva Chichi così intensamente era perché con quei capelli neri, tenuti legati, quella faccetta gentile, innocente…Chichi gli ricordava così tanto sua madre…