Grazie ^^
Visualizzazione Stampabile
Grazie ^^
Uao!! davvero interessante questa storia....non vedo l'ora di leggere il seguito!!!! ^^ ^^
Eccellente la storia! Già mi avevi anticipato qualcosa, ma la stesura è davvero buona! Complimenti! Aspetto il seguito! Ottima la gestione delle scene "non di azione", cosa in cui io sono sempre stato molto lacunoso! XD
Grande!
Grazie Final, son contenta ti piaccia ^_^
Il terzo capitolo arriverà a breve :sisi:
Ecco per voi il terzo capitolo, spero vi piaccia ^_^ Se avete qualche dubbio, chiedete pure ^^
L’armatura
Goku e gli altri atterrarono nel grande cortile della Capsule Corporation, dove tutti si erano fermati, in attesa di vederli tornare.
A Bulma bastò uno sguardo per capire che la situazione era seria.
Nei minuti che seguirono, Goku spiegò tutta la battaglia ai presenti, senza dimenticare un solo dettaglio.
Abbassata la testa, parlò anche della morte di Riff e Ianko.
Le teste di tutti i presenti si abbassarono, in un muto silenzio.
Goku alzò la testa per guardare Marion. Probabilmente stava male, soffriva, aveva bisogno di conforto in quel momento.
Lei lo stupì.
Iniziò a guardarsi intorno, osservandoli tutti con stupore, come se non si capacitasse delle teste abbassate e di quel silenzio, poi, tranquilla come una bambina, proruppe in uno strillo che fece voltare tutti.
“Ok, e allora? Su, c’è una festa, no?”
Bulma la guardò, socchiudendo gli occhi in un moto d’odio.
Ma come si permetteva quella sgualdrina?
Ianko era appena morto, e lei voleva continuare con la festa?!
La moglie di Vegeta si avvicinò a grandi passi alla ragazza dai capelli blu, ma venne bloccata da Goku.
“Non abbiamo tempo da perdere. Ci serve un posto dove rifugiarci per allenarci”
Gli atri annuirono, ma nessuno era in grado di proporre un luogo.
Alla fine fu Bulma a prendere la parola.
“Bè, ho un piccolo rifugio sotto i ghiacci dell’Antartide. Potremo andare lì!”
Nel frattempo, sul pianeta dei Kaioshin, un grido stava spazzando via il silenzio di quel luogo fresco e ameno.
Kaioshin indietreggiò, spaventato, lanciando di tanto in tanto occhiate al Sommo Kaioshin, perché lo aiutasse.
Ma il compagno più anziano sembrava insensibile alle sue mute richieste di aiuto; semplicemente osservava la scena, con interesse, ridendo della difficoltà nella quale si trovava la divinità più giovane.
Nel frattempo, la divinità dell’Est stava cercando di far ragionare la persona che si trovava davanti a lui, pur senza alcun risultato.
La ragazza continuava a gridare, fermandosi giusto per prendere fiato e sistemandosi di tanto in tanto i lunghi capelli corvini con un gesto di stizza.
“Come sarebbe a dire che è andato un’altra volta giù negli Inferi?!”
Il giovane fece un altro passo indietro, mentre un velo di terrore scendeva sul suo cuore.
Conosceva quella persona da moltissimi anni e sapeva per esperienza diretta che contrariarla non era una buona idea. Era già terribile da bambina, non osava immaginare come fosse adesso.
Si fermò un secondo a riflettere: forse grazie alla fusione con i potara, adesso era diventato più forte di lei. Non lo sapeva, non l’aveva vista per tanto, troppo tempo.
Mentre faceva questo ragionamento, la giovane continuava a passeggiare in cerchio, cercando di far sbollire la rabbia.
Kaioshin le lanciò un’occhiata dubbiosa e riprese i suoi pensieri interrotti.
Sì, forse era più forte di lei, adesso, ma, se anche lo fosse stato, non poteva certo trarne vantaggio.
Nonostante fosse morto, provava ancora un grande rispetto per il Dai Kaioshin, e non avrebbe mai potuto far del male alla sua allieva.
Anche se ogni tanto la tentazione gli era venuta.
Il Sommo Kaioshin si alzò e si avvicinò alla ragazza, sotto lo sguardo incredulo del più giovane.
Allora alla fine si era deciso ad aiutarlo!
L’anziano mise una mano sulla spalla della donna e la girò verso di se.
“Su, calmati. Vedrai che tornerà presto”
Con rabbia lei tolse la mano dalla sua spalla, scaraventando il povero Kaioshin lontano con la sola forza dell’energia.
“Non è questo il punto!”
Senza aggiungere altro spiccò il volo, diretta chissà dove.
Il giovane Kaioshin sospirò amaramente.
Era sempre così da un po’ di tempo: lui si annoiava e così andava negli Inferi per divertirsi e lei si arrabbiava e spariva per un po’ di tempo.
Iniziava ad essere stufo della situazione, però non poteva dir loro di andarsene dal pianeta.
Non poteva infangare così la memoria del Dai Kaioshin.
Intanto i guerrieri terrestri erano arrivati in Antartide ed avevano sistemato alcune apparecchiature che li avrebbero aiutati con gli allenamenti.
Vegeta sbuffò, tutta questa faccenda gli sembrava un’inutile perdita di tempo.
Era stato solo preso di sorpresa, se si fosse impegnato avrebbe potuto battere quei mostriciattoli, lui era sempre il principe dei saiyan!
Si sistemò i capelli e prese la parola
“Su, non perdiamo tempo. Andiamo a prendere gli altri per portarli qui!”
Goku si girò verso di lui, abbassando lo sguardo.
Si era preparato il discorso, ma adesso si rendeva conto dell’enorme difficoltà.
Era riuscito a convincere C18 e Crilin, e già era stata un’impresa.
Aveva convinto Gohan, ed era stato già più facile.
Aveva convinto Bulma.
Ma temeva di non convincere il principe.
“Non c’è nessun’altro da prendere, Vegeta”
Il principe si girò, lanciando un’occhiataccia al rivale di sempre
“Ma che stai dicendo, Kakaroth! Abbiamo lasciato a casa Bra, Pan e Marron. Dobbiamo andare a prenderle! Anche Videl e Chichi sono rimaste a casa!”
Goku guardò il rivale negli occhi, con fermezza.
“No, Vegeta. Questo rifugio non è abbastanza grande per contenere comodamente tutti, dobbiamo allenarci e loro ci sarebbero di intralcio”
Vegeta strinse i pugni, si era reso conto delle parole del saiyan, ma non voleva crederci. Non poteva crederci.
“Spero che tu stia scherzando, Kakaroth! Vuoi davvero abbandonarle al loro destino, lasciare che muoiano?”
Bulma si avvicinò al marito e gli posò una mano sul braccio
“Vegeta. Bra potrà resuscitare con le sfere del drago”
Il principe scosse la testa, mentre ardenti fiamme gli bruciavano negli occhi
“E quella puttana, allora?”
Indicò Marion, che in quel momento si stava guardando attorno, curiosa e con lo stesso sorriso idiota stampato in faccia.
Goku girò lo sguardo verso di lei, e poi i suoi occhi si persero nuovamente nei pozzi scuri del principe.
“Ha appena perso Ianko, non possiamo lasciarla da sola”
Il principe sgranò gli occhi, incredulo.
Kakaroth doveva essere impazzito.
“A quella sgualdrina non interessa nulla del tuo amico idiota! E tu…tu preferiresti salvare lei piuttosto che tua nipote e tua moglie?”
Il saiyan più giovane non disse niente, limitandosi ad abbassare lo sguardo.
Comprendeva il punto di vista di Vegeta, ma loro non potevano permettersi distrazioni.
Se fossero morte le avrebbero resuscitate con le sfere del drago, ma non potevano portarle lì.
Accorgendosi del silenzio di tutti, Vegeta proruppe in un grido, per poi allontanarsi in fretta e sedersi in un angolo, senza più rivolgere la parola a nessuno.
Non riusciva a crederci.
Doveva abbandonare Bra, la sua piccola Bra, e lasciare che qualcuno le facesse del male, e vedere invece quell’oca giuliva scorazzare liberamente per il rifugio.
No, era troppo, era veramente troppo.
Incrociò le braccia e chiuse gli occhi.
Bulma si diresse ad un angolo del rifugio.
Aveva allestito una specie di piccolo laboratorio, portando alcune sue apparecchiature.
C18 si avvicinò a lei, quasi distrattamente.
Non che le importasse quello che stava facendo, ma anche per lei era stato un duro colpo dover abbandonare Marron, ed ora doveva distrarsi, se non voleva esplodere.
“Che stai facendo?”
Bulma alzò appena la testa, ma subito la riabbassò sul suo lavoro.
“Sto progettando una specie di armatura. Se tutto va bene dovrebbe consentire a chi la usa di raddoppiare, almeno, il suo potenziale. Se riesco ad inventarla e a costruirne una per ognuno, potrete battere facilmente i nemici”
La bionda annuì, senza dire niente.
Strano che quell’idea le fosse venuta solo in quel momento, era tanto tempo che la donna non progettava nuovi macchinari, era più plausibile che quell’idea le venisse anni prima.
Ma forse anche lei cercava solo di distrarsi.
La testa blu della donna si rialzò di nuovo ed i suoi occhi azzurri incontrarono quelli cobalto della cyborg.
“Vuoi darmi una mano?”
Lei scosse la testa, con un impercettibile sorriso di cortesia
“Non credo di esserne in grado”
Bulma fece spallucce e tornò a lavorare, ancora più assiduamente di prima.
Negli inferi, intanto, un uomo si stava dando da fare a sconfiggere dannati su dannati.
Non che gli piacesse molto combattere, anzi, i suoi interessi erano altri, però lì si annoiava e qualcosa doveva pur fare.
Non esistevano alcolici, lì.
Non poteva fumare.
Era un uomo fedele a sua moglie, quindi anche i rapporti sessuali erano limitati, meno di uno a notte.
Che cosa gli restava da fare?
Niente. L’unico piccolo divertimento che aveva era stare negli Inferi a picchiare per bene i guerrieri che vi si trovavano.
Eppure sua moglie questo non lo capiva e si arrabbiava sempre.
Bha, che andasse al diavolo!
Ma cosa voleva da lui?!
L’aveva scelta come sua compagna, aveva accettato di abitare su quel misero pianeta, cosa voleva di più?
Rinchiuderlo in una gabbia come un canarino?
Con rabbia sferrò un pugno contro un demone, facendogli sanguinare il naso.
Si fermò all’improvviso, mentre i demoni lo guardavano sorpresi.
I suoi capelli neri oscillavano, mossi da una brezza calda che scorreva implacabile.
Si girò lentamente, facendo svolazzare il lungo mantello che lo copriva.
Aveva captato chiaramente l’aura della moglie.
Che cosa ci faceva lì?
Alzò lo sguardo, fino ad incontrare la figura della consorte. Lei si accorse del suo sguardo e si fermò, guardandolo ed alzando un sopracciglio.
Non disse nulla, e anche lui stette in silenzio, aspettandosi la solita ramanzina, che però non arrivò.
La ragazza continuò a volare come se niente fosse, superandolo in breve.
Lui rimase incredulo, ma decise di non indagare.
Era un po’ di tempo che la sua compagna era strana.
E lui iniziava ad essere stufo di quella situazione, voleva tornare sulla Terra.
Passarono due giorni, e poi
“Notizie incredibili da Pepper Town, due mostri sono apparsi ed hanno iniziato a distruggere qualsiasi cosa. Più della metà della popolazione è stata uccisa, ed almeno un terzo è sotterrata dalle macerie. I soccorritori stanno scavando da ore per estrarre persone o cadaveri”
Vegeta si fermò, nell’udire questa notizia.
Si stava allenando con Goku e, fermandosi ad ascoltare, un colpo del rivale lo colpi dritto alla mascella, facendolo finire per terra.
“E stai un po’ attento, Kakaroth!”
“Scusa, Vegeta, però non dovevi distrarti!”
Vegeta continuò ad ascoltare la notizia.
“Pare che i due mostri si stiano dirigendo verso Città dell’Ovest, ci recheremo là per tenervi aggiornati”
Il principe dei saiyan si alzò di scatto.
Città dell’Ovest…dove si trovava la Capsule Corporation. Dove si trovavano sua figlia e le altre!
“Kakaroth!”
L’altro capì subito e scosse piano la testa, ne avevano parlato, sarebbero state solo di intralcio.
“Loro capiranno, Vegeta”
Il saiyan più grande alzò la testa di scatto, fissando i suoi occhi in quelli del rivale
“Loro capiranno? No, Kakaroth. Videl capirà, Chichi capirà, Marron capirà, perché è già grande, Pan capirà, perché è una guerriera. Ma Bra? Che cosa vuoi che capisca, Bra? L’unica cosa che saprà è che mentre lei era terrorizzava e invocava il mio nome piangendo, io non c’ero! L’unica cosa che avrà ben chiara è che io non ero lì a proteggerla, mentre lei aveva bisogno di me!”
Goku abbassò lo sguardo, senza dire niente.
Era difficile anche per lui lasciare che sua moglie e la sua nipotina se la cavassero da sole, ma era l’unica soluzione
“Vegeta…”
L’altro non lo fece finire.
Con uno scatto volò fuori dal rifugio, diretto verso la Capsule Corporation.
Goku fece per seguirlo, ma venne fermato da Bulma.
“Aspetta, Goku, ho terminato una delle armature”
Il saiyan annuì e la raggiunse nel piccolo spazio adibito a laboratorio.
Anche tutti gli altri, tranne Marion, si fecero vicini.
“Allora, il funzionamento è molto semplice. Come potete vedere ho applicato lo stesso meccanismo usato per il vestito di Great Sayaman. In poche parole si tratta di un oggetto molto simile ad un orologio. Premendo questo pulsante giallo, posto sotto il polso, l’armatura apparirà magicamente sul corpo di colui che indossa il macchinario. Finora è tutto chiaro?”
Tutti i presenti annuirono, continuando ad ascoltare.
“Sull’elmo dell’armatura è presente un piccolo bottone, schiacciandolo l’armatura farà una scansione completa del nemico, individuando il suo livello di potenza, ed eventuali punti forti e punti deboli. I risultati della scansione saranno visualizzati sul display dell’orologio.”
I guerrieri annuirono ancora, sempre più curiosi.
“L’armatura è in grado di assorbire l’energia nemica, in caso questa venga emessa. In poche parole è possibile assorbire colpi di energia, ma, attenzione, quando il Display inizierà a lampeggiare emettendo un suono e si accenderà una spia rossa, dovrete immediatamente espellere l’energia accumulata, o l’armatura esploderà, e, ovviamente, chi vi è dentro subirà molti danni”
Ancora una volta tutti annuirono.
Bulma sospirò.
“Purtroppo sono riuscita a costruirne una sola…a chi devo affidarla?”
Tutti i presenti si girarono all’unisono verso Goku.
Era lui l’eroe, lui doveva indossarla e sconfiggere i nemici.
Il saiyan scosse la testa, stupendo tutti.
“In questo momento la cosa più importante è la difesa, non l’attacco. Io sono perfettamente in grado di difendermi da solo, senza l’ausilio di quell’armatura. L’unica che ne ha bisogno è Marion”
Decine si occhi si spalancarono, guardandolo.
Poi tutti gli occhi si voltarono verso Marion, che se ne stava immobile a leggere un fotoromanzo che teneva nella borsetta.
Goku si avvicinò alla ragazza, serio.
“Marion”
Lei alzò lo sguardo verso di lui, lanciandogli uno dei suoi sorrisi da oca.
“Ascolta, dobbiamo andare a salvare Vegeta, tu resterai qui. Siccome sei l’unica che non può difendersi da sola, abbiamo pensato di darti questa”
Le allungò l’orologio, che lei prese con un’espressione stupita in volto
“Cos’è?”
“Un armatura. Indossa l’orologio. In caso di pericolo potrai difenderti”
Marion si mise il marchingegno, come le era stato chiesto.
“Bene, schiaccia il pulsante giallo”
Marion ubbidì ed un’armatura di metallo le circondò il corpo ed il capo.
Era una grande armatura scintillante, che le aderiva perfettamente al corpo, lasciando scoperti solo gli occhi, persino la bocca era coperta dal freddo metallo.
Lei lanciò gridolini sorpresi, mentre Goku sbarrò gli occhi, rendendosi immediatamente conto del suo aumento di potenza.
“Perfetto! E…Bulma, per toglierla?”
“Bisogna schiacciare nuovamente il pulsante giallo”
Goku fece un cenno con la testa in direzione di Marion, e lei schiacciò nuovamente il tasto, facendo così scomparire l’armatura.
“Perfetto, così potrai difenderti. Adesso posso andare ad aiutare Vegeta”
Piccolo e Tensing lo raggiunsero
“Veniamo con te, qui non siamo utili”
Il saiyan annuì.
Non sarebbero stati utili nemmeno a lui, ma non voleva dirlo apertamente, così i tre presero il volo per raggiungere Vegeta.
Livelli di combattimento
Goku SSJ3: 570.000.000
Goku SSJ2: 380.000.000
Vegeta SSJ2: 364.000.000
Kagami: 360.000.000
Miraa: 360.000.000
Gohan: 300.000.000
Goku SSJ: 190.000.000
Vegeta SSJ: 182.000.000
Kaioshin dell’Est: 160.000.000
Piccolo: 65.250.000
C18: 50.000.000
Trunks SSJ: 40.660.000
Goten SSJ: 38.760.000
Goku: 25.000.000
Vegeta: 24.000.000
Trunks: 5.350.000
Goten: 5.100.000
Uomo misterioso (vs demoni): 5.000.000 [attenzione, il livello si riferisce solo a quanto mostrato dall’uomo nel corso del combattimento, non al suo reale potere massimo]
Ragazza misteriosa (emissione di energia, vs Kaioshin il Sommo): 4.000.000 [attenzione, il livello si riferisce solo a quanto mostrato dalla ragazza in quel frangente, non al suo reale potere massimo]
Tensing: 3.800.000
Crilin: 3.600.000
Marion (con armatura): 100
Marion: 2
Questa fanfic trasuda da tutti i pori odio per Marion e disistima per Goku, nonchè apprezzamento per Vegeta. Sono proprio curioso di vedere dove andrai a parare... :-P
Bella lì per la lingua italiana. :lol: A parte lo scherzo, molto scorrevole.
Son contenta ti piaccia XD
Quanto ad apprezzamenti e non apprezzamenti...
devi seguire la fanfiction (anche nelle saghe a venire) e vedrai XD
Ah, intanto anticipo che la divisione in saghe è ormai fissa XD
Son cinque saghe :sisi:
Saga Uno: Sfida tra i ghiacci
Saga Due: Minaccia cybernetica
Saga Tre: Il principe guerriero
Saga Quattro: L'altro mondo
Saga Cinque: La fine dei giochi
Più un numero indefinito di special :sisi:
Ovviamente l'unica cosa che vi dico sono i titoli delle saghe, ma per sapere di cosa si parla dovete andare avanti a leggere XD
Era da un pò che non la leggevo!XDè sempre bella la tua fanfic.!