ehi no aspetta... mi sono persa qualcosa o siamo tornate indietro nel tempo??? O.ò mi manca la parte della macchina del tempo veggy fan!! XD
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ehi no aspetta... mi sono persa qualcosa o siamo tornate indietro nel tempo??? O.ò mi manca la parte della macchina del tempo veggy fan!! XD
Allora, questo è un ricordo di Goku che nel sonno, depresso com'è, si ricorda di quando è nata la figlia. Spero che ora sia chiaro. Questo è un capitolo di spiegzione.
aaaaaahhh ora ho cpt XD grazie :D
Cap.11 Le mie gemme II° parte
Il tempo passava. Il pancione di Chichi si ingrandiva ogni giorno di più. Le radiografie fecero intendere che era femmina, come stabilito dall’inizio. Goten era felicissimo. Così avrebbero potuto chiamarla May come diceva lui. Chichi cambiava umore spesso, come è normale per una donna incinta, ma in fondo era felice. Aveva sempre desiderato una bambina. Goku era la povera vittima maltrattata. Non si riusciva più a sfamarla. Goten e Gohan in paragone non sapevano cosa fossero le voglie. Orami Chichi era al nono mese e il pancione le rendeva difficilissimo muoversi. Era una fresca mattinata di inverno quando Chichi si svegliò e gridò a Goku che le dormiva accanto: “Gokuuu!!!Sto per partorire!!!!!”.Goku si svegliò e preoccupato guardò la moglie. Lo stesso sguardo che aveva alla nascita di Gohan, lo stesso che assumeva quando il panico lo faceva sragionare. ''Cosa dovrei fare?!!!''. La voce più alta di tonalità del normale. Vedendo lo sguardo interrogativo del marito Chichi gridò: “Portami all’ospedale!!!”. “Ospedale...ospedale...SI!!”disse Goku preoccupato. Fortunatamente la paura e la confusione gli fecero dimenticare il suo innato terrore per quei posti e per le siringhe dei medici. In men che non si dica si teletrasportarono.
Il telefono, il suo squillare. Simile e diverso da una sveglia. Ugualmente fastidioso. Erano appena le 5 di mattina. Goten era rimasto a dormire a casa del fratello, in fondo erano attaccate le due dimore. Non si erano accorti che da circa mezz'ora Goku e la madre erano andati via. “Uff...ma chi è a quest’ora?”chiese un assonnato Gohan alzandosi. Videl si voltò dall’altra parte continuando a dormire. Nella stanza accanto Goten aveva sentito finalmente il telefono e sbadigliando vistosamente si era diretto verso la camera da letto di Gohan e Videl. “Pronto?”disse Gohan sottovoce. La sua amata mogliettina non amava essere svegliata a quell’orario improponibile di mattina. Il marito lo sapeva fin troppo bene. “Gohan...sei tu?” disse la voce di Bulma semi-nascosta da un fruscio. “Bulma...? Ma sei tu? Non riesco a sentirti bene!”rispose impastato Gohan ancora mezzo addormentato “Lo so...senti sono in viaggio,sto andando in ospedale…”. Aggiunse la donna. “Ospedale?!!!!!!!”urlò il primogenito Son saltando sul letto. “Ehm...dovete andare subito, tu, tua moglie e Goten. Tua madre sta partorendo”. Le ultime parole prima che cadesse la linea con un rumore sordo. Gohan guardò frastornato il ricevitore ed intanto rifletteva su quello che aveva appena ascoltato. Appena capì cosa avesse appena detto Bulma un ampio sorriso si dilagò nella sua faccia. “Videl amore, svegliati”. Spiegò brevemente quello che stava succedendo. La donna, con uno scatto alla gtsayagirl, salto in piedi. Goten, che aveva capito tutto, era corso a vestirsi. Dopo un po’ erano tutti pronti. “Ok, Ok”rispose il poveraccio inforcando gli occhiali. Usciti di casa tutti e tre presero il volo. Videl sorrise pensando che il tempo trascorreva, ma tutto rimaneva immutato. Negli stessi cieli da ragazza aveva volato con i due son a lato, invece ora era una donna matura ormai nonna.
“Papà!!!”. Goku sorrise vedendo suo figlio corrergli incontro tempestandolo poi di domande sulla madre, sulla sorella e se la nascita era già avvenuta. In fondo anche se si era terrestrizzato suo figlio gli assomigliava ancora tanto. “Piano e respira...ancora non ha partorito ma i dottori dicono che succederà tra poco”. Gohan, che li aveva raggiunti, lo interruppe. “Possiamo andare da lei?”chiese.
“No...non fanno entrare nemmeno me!”rispose esausto. Aveva posto alle infermiere quella domanda infinite volte. “Comunque...”, ma fu interrotto di nuovo. “Come sta?”chiese Bulma. Sembrava una contraddizione, tra l’assonnato e l’eccitato. “Non ha ancora partorito...”ma anche stavolta non finì. In quel momento vide un gruppo di medici ed infermiere correre verso la camera di Chichi. La famiglia Son, più Bulma, andò in quella direzione e fermò un infermiera. “Cosa sta succedendo?”chiese Goku tremante. Che le stessero facendo del male? “Voi siete parenti?”chiese squadrandoli. “Si..io sono il marito!mormorò confuso. Quella acida stava per ribattere. “Lasciali stare. Sono con me”intervenne Marron, che lavorava lì come infermiera già da un po’” “Goku, sta partorendo…se vuoi tenerle la mano mentre tua figlia nasce, ti faccio entrare io”. Si offrì gentilmente. Il saiyan la guardò sconvolto. A Gohan gli avevano dovuto dare i sali, ed essendo svenuto non aveva assistito. Con Goten era morto. Era la sua occasione. Annuì. Lo spinsero tutti dentro. “Quanto può durare un parto?”chiese Goten a Bulma. “Non so...dipende...con Trunks durò due ore!”.
Il resto dei Brief arrivò in ritardo. Vegeta ci aveva messo troppo a parcheggiare. Il piccolo Vetrunks e sua figlia Bra che urlavano il ritardo non erano stati di aiuto. Trunks poi, divertendosi alla scena, non era intervenuto in aiuto di Vegeta. Pan poi aveva urlato anche più forte per rimproverare il figlio, con lo stesso modo di fare che utilizzava con Gill da ragazzina, trapassando i timpani al principe dei saiyan. Alla fine c’è l’avevano fatta.
XD semplicemente una scena comica Veggy Fan XD ahahahah
Ogni tanto c'è bisogno di qualche scena che smorzi la tensione e il povero Goku non è il proprio iltipo da cavarsela in simili situazioni XD.
ahuahuahua ma quello che mi ha fatto più ridere è la scena del parcheggio di Vegy XD ahahahah
Cap.11 le mie gemme III°parte
Intanto in sala parto...
“Uff...uff...ufff...ahhh...”. Sbuffava Chichi sotto lo sguardo sorpreso e preoccupato di Goku che intanto se ne stava in disparte. Il dottore lo guardò e gli disse: “Scusi signor Son..le sembra il caso di starsene lì impalato?". Tenga la mano a sua moglie insomma!”urlò in aggiunta medico facendogli venire voglia di piangere. “Si, si...”mormorò il saiyan avvinandosi pian piano. Le diede timido la mano e la donna gliela afferrò con forza. “Chichina, ci sono io…”mormorò disperato. Quando la donna cominciò a urlare, i dottori iniziarono a fare la consueta procedura per il parto. Goku non sapeva se era normale, se non lo era, ma rischio di stritolare la mano della povera moglie. Perché gridava così? Perché doveva spingere? Che doveva fare lui?!!!
Mentre Chichi urlava disperatamente e il dottore gridava: “Stà per nascere”, Goku svenne...c' erano due motivi:uno era la tensione accumulata, l' altra era stata la vista di un oggetto che lui aveva sempre odiato:la siringa. I dottori si scambiarono sguardi disperati e lo presero posandolo nel letto accanto.
Intanto fuori erano tutti (tranne Vegeta) tesissimi. Ad un punto un infermiera paffutella uscì raggiante dalla sala operatoria. Tutti, tranne Vegeta,anche se in qualche modo si avvicinò per sentire, la circondarono. “Come sta?”si alzò in una sola voce. “E’ nata una bella femminuccia. Ma ha un difetto” mormorò quella ancora sconvolta. Tutti trattennero il fiato. “Parla della coda” tranquillizzò la figlia di Crilin. A quel punto una sonora risata spezzò la tensione. Una risasta alla quale si unì perfino Vegeta.
Le visite le avevano già fatte tutto. Il tempo era passato, la piccola la stavano visitando. La donna, mentre i figli trepidanti, ridevano guardando il padre svenuto; decise di svegliare il consorte. “Goku…vai a casa, sei stanco”disse accarezzandogli la guancia. “No...starò qui con te!”rispose serio lui.
“Noi andiamo”disse frettolosamente Gohan portandosi via il fratello. Ormai quei due erano diventati mielosi in maniera pazzesca. “Com'è?”chiese con il suo fare ingenuo l’uomo. “E’ uguale a me stavolta, però ha la coda...ho deciso di non tagliarla...sei d' accordo?”chiese Chichi mentre i loro volti si avvicinavano.
“Tutto quello che fai tu è perfetto” . Le loro parole erano sussurri, le loro labbra si stavano sfiorando...ma in quel momento la porta di spalancò ed entrò Bulma con dietro Vegeta. “Chichi!!Come va?”chiese l'azzurra abbracciando l'amica che si era appena staccata da Goku.” Benissimo cara...”. Le due donne iniziarono così a confabulare. Goku si allontanò, ma venne afferrato da Vegeta.
“Kakaroth! Davvero sei svenuto per la vista di una siringa?”. Goku alla domanda sbiancò. Oh no. Ecco, ora pagava per tutte le volte in cui aveva fatto scherzi a Vegeta con i vermi. “Se ne avessi una potrei batterti al momento”. In realtà il più grande lo sapeva da Nameck, ma il Son su certi punti pareva dotato di memoria e breve termine e prenderlo in giro era per lui sempre cosa buona e giusta. “Ehm...forse”mormorò alla ricerca di una via d’uscita. La pena era una cosa che il principe dei saiyan non conosceva, ma fece un eccezione per il momento; cambiò discorso.
“Tu sei padre per la terza volta...io di figlio ne ho due...siamo ben sistemati, no? !”disse dandogli un (quasi) amichevole pugno su una spalla.
Mentre Marron rientrava con la piccola, Vegeta prese la moglie e la pilotò fuori, mentre quella inferocita voleva continuare a parlare. “Ho lo stomaco debole. Non resisterei”rispose semplicemente, con fare enigmatico. Chichi prese la figlia in braccio. “Oh...guardala Goku...è bellissima. Questo è il simbolo di una nuova vita. Non mi abbandonerai più e questa figlia la cresceremo insieme. Tienila tu, amore!” disse porgendola al padre. Lui, titubante, la prese delicatamente come se fosse fatta di vetro. Aveva fatto esperienza con Gohan, ma era passato tanto tempo. Goku la accolse tra le sue possenti braccia. E la guardò; aveva gli occhini nerissimi, i capelli lunghi lisci alle volte prendevano la consistenza dei suoi e una piccola codina si muoveva tra le gambe grassoccie.
“E’ davvero bellissima...”biascicò Goku. Chichi gli cinse la schiena con le braccia e disse: “E’ logico che è bellissima...è tua figlia!”. Lui scosse il capo. “No, è bellissima perché è identica alla sua meravigliosa mamma. Siete le cose più importanti che possiedo”disse appoggiando la cucciola nella culla. “Chichi...ti giuro che non vi abbandonerò mai più...”disse avvicinandosi alle labbra della moglie, la quale però lo abbracciò stringendolo forte. Iniziò a singhiozzare. “Te lo giuro”disse semplicemente lui, bloccando il fiume di lacrime e parole di lei. Asciugandogli le lacrime con dei teneri baci. Stettero abbracciati per parecchio. “Lo giuro a te e lo giuro alla piccola May Son”. “Suona bene e ti amo”rispose la mora dolcemente. “...Ti amo anche io Chichina...”rispose lui, mentre la donna riprendeva la piccola. Poi si coricò nel letto per allattarla. “Buona notte...May...”disse uscendo. La piccola gli sorrise.
Passarono così 7 mesi. Un pianto disperato risuonava per la casa. Goku, pur avendo un sonno profondissimo, non poté ignorare le urla della bambina nel lettino davanti al proprio letto. Avrebbe voluto girarsi dall’altra parte e riprendere sonno. Non poteva però ignorare il pianto a squarciagola della figlia May. Sembrava che quella bambina non dormisse mai. Si voltò verso la sua consorte, ma, purtroppo per il saiyan, Chichi dormiva profondamente. Era una di quelle poche volte che la donna assumeva un’aria definibile “dolce e rilassata”. Goku decise di non svegliarla. Si alzò lui e, una volta presa in braccio la bambina, cominciò a cullarla camminando avanti e indietro. Finalmente la bambina si addormentò. Goku la poggiò nel lettino delicatamente. Quasi avesse paura, con un semplice tocco, di rompere quella creaturina così tenera. Quasi si fosse dimenticato che fino a un momento prima era un mostriciattolo urlante spaccatimpani. Goku guardò l’orologio. Erano le otto del mattino e il suo stomaco aveva cominciato a brontolare animatamente. Chichi era così stanca, tenere a bada la figlia la stava stremando. Decise di lasciarle dormire. Si affacciò alla finestra e respirò l’aria pulita, l’aria che sapeva di casa, dei suoi amati Monti Paoz. Non è da stupirsi se il giorno dopo, quella piovosa mattina di primavera, il Son cascasse dal sonno.
La piccola May, come visto, si era dimostrata subito una piccola, ma adorabile, peste. Goku stravedeva per la minore. Eppure lui era lì al primo passo.
“Ahahah!!Bravissima May!!!”urlò Goku avendo visto i goffi passetti della piccina. Poi prese in braccio la piccola che intanto rideva felice.
“Goku!Mettila giù! Le girerà la testa! !”disse Chichi amorevolmente andandogli affianco. “ok Chichina...”disse, continuando però a tenere la bimba in braccio. “Tanto tra poco saprai volare vero piccina?” disse facendo buffe smorfie. Chichi rise insieme alla piccina. Una risata così stupenda e cristallina che parve risuonare.”
“Chichi!!!!!!!!!”urlò un uomo disperato. Goku si alzò seduto, mentre sentiva ancora quella risata risuonare come quello che ha perduto. L’oscurità pulsa mentre lo avvolge. Hanno appena smesso di correre. Il Demon Prince alle loro calcagna, una meta e una missione sconosciuta seguendo una creatura sconosciuta. Terra, ancora fredda terra. Da quanto non dormiva in un letto? Gohan aveva voluto andare a controllare, ma il lupo glielo aveva impedito. Forse aveva capito che voleva restar solo. I pensieri continuarono a proseguire nel suo capo movimentati.
“Oh amore mio. Uno stupido incantesimo non può dividerci ora. Ci eravamo ritrovati e stavolta sarebbe stato per sempre. Te lo avevo promesso e io mantengo sempre le promesse. Dato che tu mi hai insegnato le cose meravigliose che si possono scoprire mantenendo una promessa nei tuoi confronti. Da piccoli mi hai fatto promettere di sposarti e mi hai reso l’uomo più felice del mondo. Con te sono cresciuto, ho sentito questa splendida magia colorata salirmi dentro il petto e rendermi diverso. L’amore, non mi potevi insegnare niente di più bello. Perché con te sono semplicemente io, non devo essere un eroe, non devo dimostrare niente. Sei così bella ai miei occhi. Siamo un tutt’uno. Uno stupido incantesimo non può portarmi via tutto. Abbiamo sempre sconfitto tutto insieme. Lo faremo anche stavolta. Ti amo troppo e nessuno mi impedirà di mantenere la parola. Noi due, insieme, cresceremo May. Costi quel che costi!!!!!!!!!!”.
alleluia il dormiglione si è svegliato... ma ti devo confessare una cosa.. mi sono persaaa!!! D: che stavano facendo prima che Goku si mettesse a sognare?? XD