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“Come detto poco fa, quello tsufuru, prima di attaccare la Terra è giunto sul nostro pianeta, con due obbiettivi: raccogliere altra energie per svilupparsi in vista dell’attacco al vostro pianeta ed eliminare me, in quanto uno degli ultimi saiyan esistenti!” raccontò Turble, scuro in volto al ricordo di quel giorno infausto. “Quel maledetto era spietato, ed estremamente furbo! Ha fatto fuori sia me che mio fratello senza lasciarci il tempo di fonderci!” aggiunse Kado. “Io ho provato a oppormi a lui, ma nonostante mi fossi allenato per tutti quegli anni, lui era troppo forte! Per fortuna però, non era ancora del tutto sviluppato, e quindi il controllo della sua forza e dei suoi colpi non doveva essere ancora perfetto! Per questo egli non si è accorto di non avermi centrato in pieno con il suo ultimo attacco. Per questo sono sopravissuto, anche se il suo attacco mi ha fatto comunque perdere i sensi seppellendomi sotto delle rocce.” raccontò Turble. Il saiyan strinse i pugni, rabbiosamente, man mano che i ricordi si facevano più atroci. “Quando mi sono svegliato trovai tutti quanti morti! Compresa la mia amata Gure! Baby non aveva risparmiato nessuno! E’ stato in quel momento che mi sono infuriato, trasformandomi in Super saiyan! A quel punto avrei tanto voluto inseguirlo, ma oramai aveva lasciato il pianeta, e le uniche navicelle spaziali esistenti sul pianeta erano le mie e quelle di Avo e Kado! Queste ultime due sono andate distrutte durante la battaglia, mentre la mia l’ha presa Baby! Per questo non sono potuto arrivare sulla Terra a darvi una mano! Non ho potuto fare altro che attendere passivamente che sconfiggeste voi Baby, per poi riportare tutto alla normalità con le sfere del drago, resuscitando così anche le vittime che quello tsufuru aveva fatto sul nostro pianeta!” concluse il fratello di Vegeta. “Deve essere stato davvero una tortura non poter fare nulla per vendicare le persone a cui volevi bene!” commentò Jiaozi. “Infatti… ma non si ripeterà! Non sono certo di essere in grado di batterlo con le mie sole forze, ma intendo almeno contribuire!” asserì il saiyan. “Posso comprendere l’immenso rancore che provi per quel mostro, e che del resto ci accomuna, però da quello che ci hai raccontato, al momento non sembra intenzionato ad attaccare la Terra! Dunque non è il nostro problema prioritario! Al momento abbiamo un nemico di cui ancora non conosciamo l’identità e che sta cercando di raccogliere le sette sfere del drago!” disse Piccolo. “Ci aiuterete anche contro di loro?” chiese Pan. “Non è nemmeno da chiedere! Vi aiuteremo certamente contro i vostri nemici! Del resto io detesto le persone malvagie, e il mio maestro Heizel mi ha insegnato il Dai Shin Ken appositamente per punirle!” annuì Black Tiger, le cui parole incontrarono il consenso di tutti i membri del team. Compiaciuto dalla cosa, Piccolo spiegò brevemente la situazione ai nuovi venuti. “La cosa migliore è dividerci in tre gruppi! In modo da poter contendere simultaneamente tutte e tre le sfere che ancora non sono in possesso ne nostro ne del nemico!” disse il namekiano. “Beh… un gruppo è già bello che fatto! Direi che Black Tiger e il suo gruppo hanno l’affiatamento necessario per fare squadra per proprio conto!” disse Piccolo rivolgendosi al quintetto. “Certo! Potete contare su di noi!” annuì Black Tiger. “Perfetto! Vi fornisco subito di un radar!” esclamò Bulma. “Il secondo gruppo propongo che sia composto da Goten, Zangya, Tenshinhan, Crilin Videl e Jiaozi! Mentre con me verrà solo Pan! Siamo i due con il livello di combattimento più alto, dunque possiamo anche restar soli e cavarcela!” concluse il namekiano. Nessuno sollevò obbiezioni. La missione avrebbe dunque avuto inizio all’alba, come pattuito sin da prima dell’arrivo di Turble e gli altri.
Intanto, nella dimensione demoniaca, lo scontro tra Garlic Junior e Zeneyu stava continuando in maniera violenta. Kaiohshin e Pai Ku Han si erano ben presto resi conto di non essere all’altezza e di come tutte le loro speranze fossero riposte nel guerriero divino.”C’è qualcosa che non va… come possono questi demoni essere tanto forti? Io e Pai Ku Han non siamo riusciti a fare nulla, e persino Zeneyu, che ha contrastato alla pari Ananke, sta incontrando dei problemi! Possibile che il loro livello sia aumentato tanto dai tempi in cui regnava Darbula?” si chiese Kaiohshin, consapevole di come vi fosse qualcosa di strano, benché non potesse immaginare l’esistenza della barriera di Lilith, che aveva ridotto di moltissimo la forza combattiva sua e dei propri compagni.
“Prendi!!!” urlò Garlic Junior per poi scagliare una sfera di energia scarlatta contro Zeneyu, il quale però deviò l’attacco con un colpo di taglio della mano, facendo sussultare per lo stupore il figlio di Garlic. Con la super velocità, il guerriero divino si portò alle spalle del nemico, colpendolo con un calcio alla schiena e facendolo schiantare al suolo. Infuriato per essere stato colpito in pieno, Garlic si rialzò di scatto, sollevando lo sguardo verso l’alto, constatando come una colossale onda di energia bianca stesse per abbattersi su di lui. “Non prenderti troppa confidenza ora!” esclamò il demone per poi protendere entrambe le mani in direzione dell’onda, e generare un nuovo buco nero, risucchiando completamente l’attacco di Zeneyu, con sommo disappunto di quest’ultimo. Garlic Junior sorrise beffardo, conscio di come le sorprese per il suo avversario non fossero finite. Un altro buco nero si aprì alle spalle del guerriero divino, e dal medesimo uscì la stessa onda scagliata da Zeneyu, che ne venne centrato in pieno alla schiena. “Una tecnica formidabile!” commentò Pai Ku Han, impressionato dall’abilità che Garlic Junior aveva affinato, ma con l’espressione rabbiosa di chi vede il proprio compagno in palese difficoltà. Zeneyu precipitò verso il basso, colpito violentemente dall’attacco del demone, il quale, fermamente intenzionato ad approfittare della situazione di vantaggio in cui si trovava, balzò contro l’avversario allo scopo di colpirlo quando era ancora in caduta, ma inaspettatamente Zeneyu riuscì a reagire, e con un movimento fulmineo ruotò su se stesso, colpendo Garlic Junior con un calcio schiantandolo contro una montagnola vicina, e dimostrando come egli avesse incassato il proprio stesso colpo senza particolari difficoltà. “Non capisco… com’è possibile che, malgrado il sortilegio della barriera di Lilith, io possa essere messo tanto in difficoltà? Vuoi vedere che, per qualche strano motivo, su di lui non funziona?” pensò tra se e se Garlic Junior, esterrefatto dal modo in cui Zeneyu riusciva ad opporsi a lui.
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Aaaaaaaaaah! Che ansia! un altro episodio mezzo di "riempimento"! Per quanto riguarda la faccenda sulla terra almeno!
Però... è tornato Jaozi e nemmeno mezzo commento sulla sua nuova forma? :asd:
Vabbé dai! Speriamo di vedere presto l'inizio della lotta con la Ghilly bad! Frattanto fremiamo nel ricordare la minaccia di Baby!
Hm... bene! Goten con la nuova tecnica, cosi gli evitiamo quel fastidioso SSJ3! .asd: Ottimo!
Ehilà! Ma quanto si crede potente Garlick Jr.?! :asd: Pensa pure che Zeneyu non abbia subito l'indebolimento!
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altra missione in vista e di nuovo senza bran, vedremo come se la caveranno
ma quando è tornato jiaozi???
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EPISODIO 148: IL RITORNO DEL RE
Quando qualcuno torna a casa dopo decenni di esilio, sarebbe più che lecito aspettarsi da parte del diretto interessato la volontà di assaporare ogni istante di tale momento. Benché, tuttavia, Darbula provasse una certa emozione alla prospettiva di rimettere piede sul suolo natio, egli sapeva di doversi sbrigare a raggiungere i propri compagni i quali, caduti nella trappola magica di Lilith, si trovavano a vagare in un luogo pericoloso ed inospitale quale era la dimensione demoniaca senza poter contare sulle loro piene facoltà combattive ed auree. Sin da prima che il bagliore che lo aveva avvolto quando aveva attraversato il portale presieduto da Ananke si diradasse, Darbula si rese conto di essere tornato in patria. L’aria calda e viziata di quel posto era inconfondibile, e colui che un tempo era il sovrano di quel luogo non riuscì a trattenere il sorriso tipico di chi inspira a pieni polmoni l’aria di casa. Il senso di compiacimento, però, si tramutò in sorpresa non appena, giunto all’interno del mausoleo, dal quale nel frattempo Zeneyu, Garlic Junior e gli altri si erano allontanati, nella concitazione dello scontro, Darbula udì una voce familiare alle proprie spalle salutarlo con sarcasmo “Ben tornato! Vostra maestà! Fatto buon viaggio?”. Nel riconoscere colui che stava parlando, Darbula sorrise divertito, quindi disse “Sai? Tu sei l’ultima penso che mi aspettavo di incontrare… Dogan!” disse il demone dal bianco mantello, voltandosi e trovandosi faccia a faccia con un demone dalla carnagione dello stesso colore della sua, ma più basso e piazzato rispetto a lui. Anche i suoi occhi, come quelli di Darbula, erano gialli, ma diversamente dall’ex sovrano, egli vestiva di grigio scuro, e non portava mantelli sulle robuste spalle. Dogan fissava Darbula con aria torva, a dimostrazione di come tra i due non corresse buon sangue. “Cosa ci fai qui? Dubito che la tua presenza qui sia da ritenersi casuale!” chiese l’ex sovrano. “Le arti divinatorie di Yusaku, il veggente di corte, hanno del prodigioso! Se non fosse stata una sua previsione non avrei mai creduto che avresti avuto il coraggio di rimettere piede in questo mondo!” rispose Dogan. “E sentiamo… come mai non dovrei avere il diritto di rimettere piede sulla mia terra? Il fatto di aver abdicato al ruolo di sovrano non mi rende indegno di tornare qui quando mi pare e piace!” rispose Darbula, stizzito. “Credi di prenderci in giro? Guarda che lo sappiamo bene che ti sei venduto ai Kaiohshin! Traditore!” esclamò, alterato Dogan. Darbula ne fu sorpreso “ E voi come lo sapete?” chiese l’ex braccio destro di Babidy. “Anche questo ci è stato rivelato da Yusaku!” rispose l’altro demone. “Questo Yusaku a mio avviso sta ficcando troppo il naso in faccende che non lo riguardano! E la cosa mi da assai fastidio! Comunque sia, non confidavo di poter tenere nascosto in eterno la verità! Piuttosto…” disse Darbula, per poi assumere un’espressione e un tono maggiormente provocatori “…di la verità! Il mio tradimento è solo un pretesto per poter attaccar briga con me! Non è vero? Non sei ancora riuscito a lasciarti alle spalle il ricordo della sconfitta che ti ho inflitto?”. Nel sentire queste parole, Dogan si alterò, ringhiando minaccioso “No che non ti ho perdonato! E mai lo farò! E’ stato per colpa di quella sconfitta che non sono potuto diventare re!”. Darbula non si fece intimidire dall’atteggiamento aggressivo del proprio interlocutore, e a riprova di ciò lanciò un’altra frecciata a Dogan. “Sarà… ma malgrado io me ne sia andato, non mi risulta che tu sia diventato re… oppure mi sbaglio? Questo ti dice nulla, testa bacata?” chiese sibillino Darbula. “Cosa vorresti insinuare?” chiese Dogan, sulla cui tempia iniziò a pulsare una vena, chiaro segno di come la sua alterazione crescesse sempre di più e di come da li a poco si sarebbe tramutata in collera. “Che se non sei e non sarai mai re, è soltanto colpa della tua incapacità, Dogan!” esclamò l’ex sovrano. “Questo è troppo! Ti ucciderò!!!” urlò Dogan espandendo la propria aura, lasciando estremamente sorpreso Darbula. “Che cosa? E’ inaudito! Da quando sei diventato così potente?” chiese il demone dal manto bianco. “Hahaha! Non te lo aspettavi, vero Darbula? Sono diventato molto più forte rispetto ad un tempo, come puoi vedere!” rispose Dogan con espressione compiaciuta, per poi scagliarsi contro l’avversario, materializzando una spada nella propria mano destra per mezzo di una tecnica molto simile a quella dello stesso Darbula “E ora muori!!!”. L’attacco di Dogan andò però a vuoto, con Darbula che aveva evitato l’offensiva semplicemente con un tempestivo movimento del corpo, quindi con un’azione fulminea e implacabile, bloccò il proprio avversario con una presa, costringendolo con la testa verso il basso mentre gli contorceva il braccio in maniera innaturale. “E’ vero che il tuo aumento di forza mi ha sorpreso! Ma che mi abbia anche spaventato è stata una tua libera ed errata interpretazione! Anche io sono diventato più forte!” disse Darbula. “Maledetto! Lasciami andare!” protestò colui che un tempo aveva conteso all’ex seguace di Babidy il titolo di sovrano. “Non finché non mi avrai detto come hai ottenuto questo nuovo potere! Non può certo essere tutta farina del tuo sacco!” rispose Darbula. “Bastardo! Io non devo dirti proprio un bel niente!” ribatté Dogan. Per tutta risposta l’ex sovrano iniziò a torcere ancora di più il braccio del proprio nemico, facendolo urlare per il dolore. “Ti conviene parlare se non vuoi che ti spezzi il braccio!” lo minacciò Darbula.
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Intanto lo scontro tra Zeneyu e Garlic Junior stava prendendo una piega favorevole al guerriero divino. La potenza della creazione di Dai Kaiohshin era così elevata, infatti, da riuscire a mantenersi in vantaggio sul proprio avversario malgrado l’influsso malefico di Lilith e il fatto che, con tutta probabilità, anche il figlio di Garlic avesse aumentato il proprio livello di forza allo stesso modo di Dogan. Zeneyu si scagliò contro il demone, correndo ad alta velocità, cosa che parve compiacere Garlic Junior. “Dritto nella trappola! Come un topo!” pensò egli con un ghigno malefico per poi aprire un altro buco nero innanzi a lui, con il quale avrebbe risucchiato Zeneyu, oramai giunto troppo vicino per potersi sottrarre alla forza di attrazione dell’attacco del demone. Il guerriero divino, tuttavia, non sembrava avere la minima intenzione di sottrarsi all’effetto della tecnica dell’avversario, sembrando quasi volerla “prendere di petto”. Ad un certo punto, infatti, egli espanse al massimo la sua aura in un bagliore di luce intensissima. A quel punto il disegno di Zeneyu risultò sin troppo chiaro, benché per Garlic Junior fosse troppo tardi. Il quantitativo di luce irradiato era stato tale da saturare completamente il buco nero del demone, facendolo richiudere, e rendendo Garlic Junior un bersaglio sin troppo facile per il successivo attacco del guerriero divino. “Impossibile!” fu l’unica cosa che riuscì ad esclamare il demone prima che un violentissimo pugno di Zeneyu lo colpisse all’addome, perforandolo. Quindi, con l’altro mano, il guerriero divino portò il palmo a pochi centimetri dal volto del demone, contorto in un’espressione di sofferenza e frustrazione, per poi scagliare una colossale onda di energia bianca che incenerì l’avversario. “Bravo Zeneyu! L’hai sconfitto!” urlò Kaiohshin, complimentandosi. Zeneyu sorrise e si apprestò a raggiungere i propri compagni, quando la percezione di un movimento alle sue spalle lo fece voltare di scatto, giusto in tempo per deviare una sfera di energia scarlatta. L’essere divino ebbe un sussulto e il suo volto divenne una maschera di incredulità nel realizzare come il proprio avversario fosse ancora vivo. “Ma non è possibile! Zeneyu l’aveva disintegrato!” esclamò Kaiohshin. “Invece, purtroppo, è sin troppo coerente con quanto mi ha raccontato Goku! A quanto pare il suo definirlo immortale non era un’esagerazione! Per quanto sia qualcosa a cui faccio davvero fatica a credere” disse Pai Ku Han. “Hahaha! Che c’è? Ci sei rimasto male?” chiese Garlic Junior con espressione beffarda. “A dire il vero no… se davvero sei immortale questo significa che sarò costretto a sconfiggerti senza eliminarti, e togliere la vita ad una persona in meno non può che farmi piacere, anche se si tratta di un farabutto della tua risma!” fu la spiazzante risposta di Zeneyu. Garlic Junior rimase sorpreso da tale risposta, ma dopo un po’ scoppiò a ridere “Hahaha! E come pensi di sconfiggermi senza eliminarmi?”. Zeneyu sorrise sornione, mettendosi in posizione di guardia “Ho i miei metodi…” si limitò a dire il guerriero divino, deciso a porre fine al proprio scontro con il demone.
“Non ho tempo da perdere con te! Dimmi subito il segreto della tua nuova potenza, oppure ti ucciderò!” disse nuovamente Darbula, che stava incontrando una certa resistenza da parte di Dogan, il quale si stava aggrappando più all’orgoglio che al reale desiderio che il proprio segreto rimanesse tale. Se tacendo poteva fare un torto a Darbula, egli non si sarebbe lasciato sfuggire quell’occasione. Ad un tratto, però, una voce attirò l’attenzione di entrambi. “Sarò lieto di spiegartelo io!” disse questi. Darbula alzò lo sguardo e vide come un altro demone avesse fatto la sua apparizione all’ingresso del mausoleo. Aveva una costituzione esile e longilinea, vestito con dei drappi di tessuto nero che coprivano parzialmente il suo corpo, la cui carnagione era di un colore blu intensissimo. Il suo volto era celato da una maschera che come forma ricordava il muso di uno sciacallo, anch’essa di colore nero, con due orecchie appuntite sulla sommità del capo. L’unica parte del suo volto visibile erano gli occhi color cremisi. “Se anche lui è migliorato, direi che stavolta mi trovo di fronte a qualcuno di certo livello… ma dovevano proprio arrivare tutti prima che raggiungessi gli altri, che hanno bisogno che li raggiunga per annullare l’influsso della barriera di mia moglie? Deve essere colpa anche in questo caso di quel Yusaku… se incontro quel veggente ficcanaso dovrò ricordarmi di dirgli due paroline!” pensò tra se e se Darbula. “Aspetta Krayl! Perché vuoi dir…?” disse Dogan, rivolgendosi al nuovo venuto, non riuscendo però nemmeno a terminare la domanda, prima di suscitare la reazione di sdegno di quest’ultimo. “Taci! Inetto! Hai infangato il buon nome dei demoni per l’ultima volta con la tua incapacità!” disse Krayl per poi portare le dita degli indici in prossimità delle tempie, espandendo la propria aura, apprestandosi ad attaccare. “No! Ti supplico!” urlò Dogan, il quale, in preda al panico, riuscì a divincolarsi dalla presa di un Darbula distratto dall’arrivo di Krayl per poi iniziare a correre nella direzione opposta rispetto a quella dove si trovava l’ultimo demone arrivato. “Akumatokoisen!!!” esclamò Krayl per poi scagliare un raggio di energia purpureo capace di far esplodere le persone dall’intero attraverso l’aumento della cattiveria nel loro cuore. Dogan non ebbe via di scampo, venendo centrato in pieno ed esplodendo dopo diversi minuti di atroce agonia. “Spietato come sempre, non è vero Krayl?” chiese Darbula, per nulla sorpreso da quanto aveva visto. Nella dimensione demoniaca l’unica vera legge a vigere era quella del più forte, e chi non si dimostrava all’altezza, non solo non trovava sostegno negli altri, ma anzi, aveva buone possibilità di essere ucciso da questi ultimi. Era davvero un mondo crudele, un mondo in cui Darbula aveva trascorso gran parte della propria esistenza. “Sono semplicemente un demone! Al contrario di te io non ho rinnegato la mia natura!” rispose Krayl. “Le mie scelte di vita non ti riguardano affatto! Cedi il passo, che vado di fretta!” ribatté minaccioso l’ex sovrano. Darbula sapeva che, se con Dogan egli aveva potuto prendersela con calma, permettendosi di interrogarlo, con Krayl era meglio cercare di evitare lo scontro in quanto, ammesso che dopo il potenziamento che con tutta probabilità aveva ricevuto il demone mascherato fosse ancora alla sua portata, non sarebbe certo stato uno scontro breve, e lui doveva assolutamente raggiungere gli altri. “Vedo che non hai perso il tuo temperamento… del resto sei pur sempre lo sposo di mia sorella Lilith! C’è rimasta piuttosto male quando ha saputo che ti sei venduto ai Kaiohshin… e sai, a me non piace vedere piangere la mia sorellina!” disse Krayl. Darbula sorrise di scherno “Tsk! Sei disposto persino a far sembrare che a te importi qualcosa di chi che sia pur di avere il pretesto di uccidere qualcuno? Sei davvero un fanatico assassino!” commentò l’ex sovrano. “Beh… in parte è così! Anche se ultimamente la mia sete di sangue è stata decisamente appagata! Per questo devo ringraziare il nostro nuovo re! E’ lui che ci ha reso così forti! E provo un profondo senso di gratitudine nei suoi confronti per questo!” disse Krayl. Resosi conto di come il fratello della moglie non avesse alcuna intenzione di lasciarlo passare senza combattere, Darbula si mise in posizione di guardia, pronto a fronteggiare quel demone estremamente pericoloso. Nell’atto di farlo, però, egli non seppe esimersi dal porre una domanda che, in quel contesto, era da reputarsi del tutto legittima. “Il nuovo re? E chi sarebbe?”. Krayl, nel mettersi a sua volta in postura da battaglia, sorrise divertito, quindi rispose “Mi sorprende che proprio tu me lo chieda! Il nostro re è Baldaar! Tuo figlio!”.
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siiii!!! due episodi in due giorni!
episodio interessante stiamo scoprendo tutti i legami che darbula aveva lasciato nel suo mondo e questo Krayl chiassà come fà a conoscere l'Akumatokoisen arma piuttusto insdiosa. credo propio che zeneyu dovrà cavarsela da solo anche perchè sono curioso di sapere quale tecnica abbia intenzione di usare contro Garlik
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O_o davvero interessante! In effetti sospettavo che per Zeneyu ci volesse ben altro per batterlo! Ma contro un'immortale credo sarà cmq duretta! :asd:
Bene1 Si scoprono alcuni punti della storia di Darbula (hm... Yosaku! :asd: Sarei davvero interessato nel vederlo in un confronto tra veggenti con Kyra! :lol:)
Hm... Dogan era dunque u rivale di Darbula per il trono! ma valeva ben poco! invece questo nuovo personaggio, fratello di Lilith, e che ha una tecnica di Akkuman... è interessante!
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Due capitoli interessanti, di preparazione alle future battaglie che i nostri eroi dovranno affrontare sia nella dimensione demoniaca che sulla terra.
Sono incuriosito dalla tecnica di Black Tiger, voglio vedere come funziona e di quanto é in grado di aumentare il livello di combattimento.
Continua così!
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Molte apparizioni e menzioni su questi due capitoli.
Uhm, no, non credo che Jaozi sia ancora tornato, altrimenti avrebbero di sicuro stentato a riconoscerlo...se non proprio non riconoscerlo! Credo sia stato solo un menzionamento al suo nome pur essendo assente. Vediamo un po' quando torna...!
Oh, avanti! Credete che Zeneyu sia così scarso, lui che lottava alla pari con Ananke? Il nostro "amato" Garlic Jr. è sempre il solito cattivone clichè, non ammette mai nulla di così palese: che presto o tardi Zeneyu gli farà la festa!
Oh oh oh! E così ecco Yusaku! (Yusaku, non Yosaku eh! :lol: ) Un veggente del regno dei demoni... prevedo moooolti eventi spaventosi da qui in poi!
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Chiarisco sto punto... Jiaozi è tornato, ma ho bypassato il suo rientro e il relativo stupore per snellire il racconto. ;)