Originariamente Scritto da
Lynd
Poi quando scorse Heizel poco distante da essi che stava sommessamente discutendo con Piccolo e questi lo ascoltava senza reagire, gettò un grido e assumendo la posa da combattimento chiamò anche l’altro che corse a sostenerlo.
-Tu! Che hai fatto al mio fratellone! Perché sei ancora qui?- gli disse avvicinandosi al duo che interruppe subito il dialogo. Dunque l’interpellato sospirò e guardando per un istante il namecciano negli occhi decise di rispondere e cercare almeno di chiarire la difficile situazione che si era venuta a creare, specialmente con se stesso.
-Senti piccolo, mi dispiace veramente per avere tentato di uccidervi tutti…ma per il mio animo sembrava non esserci alcuna via da seguire, se non quella sì facile ed invitante dell’odio. E’ come un intrico di rovi che all’apparenza sembrano profumate e dolci rose, ma che dopo averti posseduto ed inebriato con un’essenza della quale ognuno desidererebbe godere, si mostra per quel che è in realtà. Una catena cari miei, pesanti ed insopportabili anelli ornati da mille spine acuminate che penetrano ogni cosa buona dentro te arrestandone la vita…- e dopo avere pronunziato queste sconvolgenti ma vere parole si accasciò al suolo calando le palpebre sulle bellissime iridi luminose come il tramonto di una tiepida serata estiva, attendendo un qualsiasi giudizio da parte dei presenti. Ma nessuno osò aprire bocca di fronte a colui che saggiamente aveva scavato in sé rivelando il suo animo continuamente in conflitto tra oscurità e luce, amore e vendetta, cecità e lucidità che lo avvolgevano ancora e come edere distinte si arrampicavano sul suo cuore cercando di prevalere l’una sull’altra. I due saiyan abbassarono la testa e rivolgendosi tra di loro degli sguardi compresero ciò che il giovane aveva voluto trasmettergli lasciando da parte il suo orgoglio e la sua consueta armatura che ormai era divenuta troppo stretta e pesante da sopportare, così dunque avanzarono lentamente verso di lui e spinti da chissà cosa lo abbracciarono lasciandolo sorpreso e ammutolito. Egli ricambiò con un nuovo sentimento di pace che poco a poco si stava districando nella giungla del suo profondo, poi si eresse nella sua bella figura e volgendo lo sguardo verso il limpido cielo ripensò a come fosse meraviglioso avere degli amici accanto.
-Heizel, cos’ hai intenzione di fare ora?- gli chiese Gohan raggiungendolo e posandogli una mano su una spalla.
-Non lo so ancora…ma sono davvero cosciente del fatto che voglio cambiare, voglio essere come voi. Pensi che ciò sia possibile?-
-Certamente amico, puoi contare su di noi, come adesso c’è qualcuno che ha fiducia in te! Hai dove andare?-
-No, sono venuto qui con una navicella ma con tutte le cose che mi sono accadute in questo breve tempo non ricordo più neppure dove sia!-
-Bene, ho capito cosa intendi dire…e ne sono felice. Vorresti venire con noi? Vedrai ci divertiremo tutti insieme, siamo molto affiatati!-
-Ecco…io non mi sento ancora pronto per occupare un posto nella vita degli altri… Per tanti anni ho fatto del male e il problema è che non ho fiducia in me stesso, il mio animo è tormentato e diviso e chissà se un giorno l’altra parte di me prendesse il sopravvento? Recherei dolore soprattutto a te che mi hai aiutato e che vuoi continuare a farlo…io non sono sicuro-
-Ehi, vuoi cambiare veramente o no? Se io ti lasciassi da solo sono certo che finiresti per far prevalere l’odio e combineresti disastri… Perciò come paladino dell’umanità non te lo permetto! Verrai a casa mia, è un bel posto vedrai!- e non permettendo all’altro di controbattere dicendo una sola parola in più, lo afferrò per una mano ed entrambi si alzarono in volo. Subito furono seguiti dai due saiyan e da Piccolo che con le braccia conserte non smetteva di pensare a quanto il suo allievo fosse cresciuto sia in forza che saggezza e quanto tutti ora si dovessero impegnare non per sconfiggere un nemico esterno, bensì per aiutare un amico in nome del vero trionfo del bene.
Perdonate il doppio post, spero vi sia piaciuto!