:picio: scusa se ho tagliato lì, ma quella frase mi piaceva troppo come conclusione. Anche a me piacciono moltissimo i lupi. *E ho un gatto ;) *.
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anche io vorrei un gatto ma i miei nn vogliono... -.-" cmq... povero Veggy xD
Cap.10 Donne saiyan I° parte
Elly. Si potevano dire tante cose di lei. Tra queste però non si poteva certo si sarebbe potuta adattare al ruolo di damigella in pericolo. Nemmeno adesso che era diventata madre la si poteva vedere relegata in un posto sicuro sperando che il suo adorato Piccolo tornasse da lei. Se lei voleva una cosa, andava e se la prendeva senza tante storie. Ecco perché non si era fatta scrupoli a inseguire non vista il Demon Prince. Nessuno poteva fermarla se si metteva in testa una cosa. Ed ecco perchè, quando aveva visto la terribile onda abbattersi sull’indifeso Crilin, non era stata ferma con le mani in mano. Il neo-saiyan, che di certo nelle sue riscoperte origine aveva trovato forza, non aveva potuto fare niente. L’ex terrestre infatti, non arrivava nemmeno alla potenza del supersaiyan, mentre il namecciano aveva scoperto addirittura un nuovo potere. Ecco perché, dopo un combattimento troppo simile a un massacro, era caduto inerte a terra mentre una gigantesca onda voleva spazzarlo via. La giovane, raggiungendo il supersaiyan 2 in un baleno, era intervenuta per salvarlo. Lei a Crilii era sempre stata molto affezionata. In fondo però con la sua allegria e la sua propensione all’amicizia, ben pochi lo trovavano antipatici. Non vista se l’era portato via incosciente. Solo che il simpatico tappetto non si era più ripreso. Ridotto veramente male, a un soffio dalla morte, aveva avuto bisogno di cure immediate. Elly non sapeva dove andare. Chi l’avrebbe mai accolta nel terrore di un attacco del Demon Prince? Chi sarebbe stato così folle?
Kamy. La sua caratteristica numero uno era appunto la follia. Insito nel sangue saiyan c’erano tante caratteristiche e questa non mancava di certo. Perciò non si era fatta scrupoli a dar riparo all’amica. Crilii ora riposava nel suo letto, mentre l’amica studiava vari modi per far tornare in se il marito. La silenziosa casa a Satan city dove viveva la rossa, si era improvvisamente popolata di rumori, assomigliando alla Capsule corp. un tempo. Anche se la saiyan vermiglia, non era dell’umore adatto. “Oh, piantala di piangere! Dov’è finita la ragazza forte che conoscevo?!!”sbottò irritata Elly. Voleva molto bene all’amica, non voleva vederla così depressa. “Secondo te…Vegeta…davvero…”mormorò. Era troppo affezionata a quel burbero saiyan che conosceva da tutta una vita. “Io seguo il mio cuore. Il mio cuore mi dice che c’è ancora un po’ di Junior in quell’essere. Cosa ti dice il tuo cuore su Vegeta?”chiese la bionda guadandola fissa negli occhi. Kamy fece un sorriso da far invidia allo stesso Vegeta per quanto metteva soggezione. “Dico che è un bleff. Avrà qualche folle piano in mente”rispose incrociando le braccia. “Perfetto”aveva detto la saiyan cresciuta sulla terra stringendo la mano all’amica.
xk nn hai più continuato? pensavi che nn avessi letto? xD
se devo essere sincera, sì. XD. Visto che sei l'unica che segue, aspetto te XP.
Cap.10 Donne saiyan II° parte
Kamy era veramente nervosa. Lo si capiva dai suoi occhi. Aveva sempre avuto la caratteristica di cambiare colore all’iride, ma era raro che tra i tanto colori divenissero rossi e che cambiassero a quella velocità. “Io voglio andare a cercare la mia diciottina”ripeté per l’ennesima volta il redivivo più scocciante dell’universo. “Crilin, sono impazziti tutti. Ci faranno fuori se non restiamo in un riparo sicuro”rispose sbuffando Elly per l’ennesima volta. “Anche la mia adorata 18?” domandò lui con le lacrime agli occhi. “Non è per offenderti. Ti ricordo però che era una cyborg del Dottor Gero un tempo”. Sottolineò Kamy. “Siete insensibili”mormorò allora il neo saiyan. Quando alla porta qualcuno aveva bussato.
“Accidenti a Re Yammer!!!! Voglio andare sulla Terra!!!!”. Un urlo risuonò in tutto l’aldilà. “Vostra altezza…cercate di capire…”cercò di inserirsi una giovane saiyan di nome Lory. Kamy non era l’unica che morta, aveva continuato a crescere. La giovane principessa dei saiyan, migliore amica di quest’ultima, era arrivata alla pericolosa età dell’adolescenza. Veki era la sorella di Vegeta. Non ci voleva un genio per capirlo. La parentela si notava subito, bastava guardare la sua postura o il suo modo di fare. Era alta meno del fratello, ma solo perché anche lei come Kamy era cresciuta con tempi del tutto relativi. Almeno apparentemente lei e suo fratello erano uguali. Conoscendoli non si assomigliavano per niente. Aveva lunghi capelli lisci corvini mentre i suoi occhi erano marroni e molto vivaci. Possedeva la bellezza di sua madre, e quel colorito leggermente abbronzato che le dava l’aria di chi ha viaggiato molto nello spazio. Lei e Vegeta da bambini litigavano sempre, facendosi i tipici scherzi che intercorrono tra fratelli e sorelle soprattutto se coetanei. Perciò era rimasta abbastanza pungente nei suoi confronti, forse in questo era veramente come suo fratello. Se offendeva qualcuno in quel modo ironico e incredibile, era quasi certo che fosse legata incredibilmente a quella persona. Suo fratello dal canto suo rispondeva a tono, e c’era un legame molto forte tra loro. Ecco perché, vedendolo così abbattuto, aveva avuto la pensata di tornare almeno un giorno in vita. Da piccola aveva sempre cercato di batterlo. Contando sulla sua forza, sui suoi poteri e sull’effetto sorpresa. Non c’era mai riuscita, e la cosa la seccava parecchio. Ecco perché nell’aldilà, insieme a Kamy e a Lory, aveva continua ad allenarsi sempre e comunque. Ricordava con rabbia quella volta che ha batterla era stata la coda del fratello, mulinata a tutta velocità e usata come diversivo per nascondere i veri attacchi. Ecco perché lei aveva allenato soprattutto la coda e ora l’aveva così resistente da aver perso il tipico punto debole della sua razza. Era allenata quasi quanto quella di Goku, solo che al contrario del saiyan terrestre, non ci poteva sollevare grandi pesi. Lory era una saiyan di infimo livello. Era stata imposta a Veki per controllarla. Inutile visto che le due erano diventate amiche e Lory aiutava la principessa nelle sue folli idee. Le due furono improvvisamente abbagliate. Vegeta, combattendo contro il serpente, era riuscito a batterlo attraverso una terrificante manifestazione di energia del potere reale. L’animale simbolo però non era stato visto dal serpente per un motivo fortunato, ma niente affatto banale. La fenice infatti aveva accumulato abbastanza energia per fare qualcosa di incredibile, che nessuno si sarebbe mai aspettato. Il potere reale era nato dall’amore, ma ovviamente era anche legato al popolo dei saiyan. Visto che i componenti della razza erano stati sterminati, il potere aveva cominciato a incanalare una parte di energia a ogni sua manifestazione. Ecco perché le due giovani saiyan, se l’erano vista davanti nell’aldilà. La creatura aveva guardato nel cuore di tutti i saiyan e si era resa conto che tra tutti il cuore più puro lo possedevano le due giovani. Le due saiyan rimasero meravigliate mentre le ali nere delle fenice le circondavano di fiamma color pece. Tutto questo poteva avvenire grazie alla natura intrinseca dell’animale simbolo. Essendo la fenice il simbolo della rinascita e della vita, la vita fu ridonata alla due. Non era difficile accorgersene visto che le aureole erano scomparse e avevano di nuovo un corpo. Ora, come Kamy, potevano andare a venire dall'aldilà.
“Chi è?”aveva chiesto Crilin innocentemente, rischiando di essere linciato. “Tsk…La persona più bella, intelligente e modesta del creato”rispose una voce femminile dall’esterno, mentre un'altra ridacchiava divertita. Gli occhi di Kamy si illuminarono mentre si affrettava ad aprire la porta. “Veki!”urlò abbracciando la sua migliore amica di sempre. “Entra. Anche tu Lory? Come fate a essere vive”aveva detto eccitata. “Prima presentaci no?”aveva detto saggiamente Elly. Dopo le dovute presentazioni e le dovute spiegazioni, le quattro saiyan si resero conto di avere abbastanza in comune da creare una pericolosissima squadra. Lo sguardo di Crilin, preoccupato dalla piega che le cose stavano prendendo, passava da una all’atra. “Io direi che è ora che quel serpente ce la paghi”sbottò seccata Lory. Normalmente era la più calma, ma tra i saiyan è una caratteristica relativa. “Mi riporterò indietro il mio Junior” disse rimarcando il concetto Elly. “Direi inoltre che è ora di andare alla ricerca di Vegeta”sopraggiunse Kamy. “Si, magari. Così evito che quell’imbranato di mio fratello ne combini un'altra delle sue”sbottò Veki. Le quattro posero le mani in centro, pronte all’azione.
Bra stava seduta in un angolo della grande casa buia. La Capsule corp era stata rimessa in piedi da poco, ma lei non la sentiva più come casa sua. Non tanto perché ormai non ci abitava più, ma perché senza i suoi genitori era triste e vuota. L’oscurità non le era di nessun conforto. Un tempo nelle ombre avrebbe visto la protezione di una figura silente. Ora non c’era più. Nessuno l’avrebbe salvata. Nessun padre geloso l’avrebbe protetta. Eppure, mentre le lacrime le solcavano il viso, non riusciva a crederci. Quando nell’ombra apparve una figura ben diversa da quella che si aspettava. “Pan?”chiese dubbiosa. Eppure l’amica sembrava diversa. Una strana luce rossa negli occhi. “Preparati a combattere”.
“”Dai, non fare lo stupido. Siamo amici da tutta la vita”dico, parando l’ennesimo colpo. Che si è bevuto Trunks oggi? Ah, non lo so. Ma se il nostro Brief crede che mi lascerò battere se lo scorda. Umh. Dove sarà mai papà quando serve? Mentre combatto di continuo un occhiata a Goshin. Proprio oggi Bra doveva lasciarmelo? Il mio piccoletto si diverte dalla culla a guardare lo scontro. Batte le manine e fa strani versetti. Di sicuro pensa che stiamo giocando. Accanto a lui, ecco due altri bambini che in questo finimondo sono rimasti in se. Vetrunks ha lo sguardo corrugato. Di sicuro è preoccupato per lo strano atteggiamento di suo padre. Tiene in braccio May. La mia sorellina è arrivata in lacrime da me dicendo che nostra madre e nostro nonno hanno dato di matto. Di mio padre e mio fratello nessuna traccia. Sono tutti impazziti. Ma non mi lascerò certo sconfiggere”.
ok allora vorrà dire che commenterò sempre XD cmq nn è giusto che sia l'unica a seguirti... uff... chi nn legge nn capisce nnt V.V
Ne sono davvero contenta ^_^. In fondo praticamente ormai questa storia è tutta ad personam per te xD. Beh, che ti devo dire. Evidentemente era troppo lunga, poco fantasiosa o mal scritta per le altre persone. A me basta ti faccia passare dei bei momenti piacevoli mentre la leggi.
[Mi dispiace però, le rece di Shila erano belle e quelle di Nappa mi aiutavano a migliorare].
:) a me piace tantissimo... forse xk il personaggio principale è Vegeta che semplicemente amo... evidentemente agli altri piacciono altri personaggi... -.-"
Cap.11 Le mie gemme I° parte
“Goku dopo essere partito con il drago era tornato. Era passato circa un mese da quel giorno e il sole si stava affacciando sulle colline, mostrando una rosata alba. Chiunque sarebbe rimasto incantato, ma non Goten che tornato tardi il giorno prima dalla festa in onore del ritorno dell’eroe, stava ancora morendo di sonno. Si fece udire uno sbadiglio formato gigante. Si grattò la testa, ma nessun odore di cibo veniva dalla cucina e il suo stomaco reclamava. Sua madre era ancora a letto. La cosa non quadrava. Doveva spingere la donna a cucinare. Doveva piantarla di passare tutto il tempo con il padre a fare le fusa. Anche lui era felice fosse tornato, ma sembravano due piccioncini in luna di miele. Bleah. “che cosa c' è mamma?”chiese alla donna che stanca, stava dolcemente raggomitolata tra le coperte. “nulla figliolo...”mormorò e corse a vomitare come sempre da un po’ di tempo. “cosa succede?” chiese raggiungendola preoccupato. Era stufo di quella situazione. “Fattelo dire da tuo padre…”rispose lei chiudendo con un calcio all’indietro la porta del bagno. Goten spaventato corse dal padre che stava confabulando con Gohan. Strano che suo fratello non fosse a casa propria con la moglie Videl. (E’ domenica). “papà! Cos’ ha la mamma?”chiese al genitore che fischiettava contento. Quest’ ultimo lo guardò e gli scompigliò i capelli. “ehm…ora proprio lo stavo dicendo a tuo fratello Gohan...”. Come faceva a essere così contento? Mamma era troppo buona e stava male. Poteva essere una malattia gravissima e lui rideva. “che cosa cavolo succede?!!!!”sbottò il giovane inferocito. “ehm...vedi...figliolo...tua madre è...è incinta!”disse abbassando lo sguardo l’eroe della terra. Quasi fosse stata una colpa. Goten non si capacitava. Passava lo sguardo da Goku a Gohan con sguardo vacuo. Gohan scoppiò a ridere e disse: “bhe...presto avremo un fratellino o una sorellina!”. Era felicissimo. Aveva già sperimentato gioie e dolori da fratello maggiore, ma almeno ora non avrebbe dovuto anche fare da padre surrogato. Goten si riprese e sorrise “Bhè come Trunks, solo che ormai Bra è grande (ed è anche la mia stupendissima ragazza Nd Goten). Che bello!”e volò dalla mamma abbracciandola. La donna infatti era scesa. Ancora traballante con la faccia verdognola. “come lo chiamiamo?”chiese speranzoso staccandosi dall’abbraccio. “Ma…”iniziò Gohan. “E’ femmina. Non sono ancora riuscito a dirtelo…”si inserì Goku. “Nessun nome con la G o vie elimino a tutti”minacciò Chichi, però il suo tono era dolce e sorrideva bonaria. “May!!!”urlò Goten come un invasato. Quel nome gli era sempre piaciuto. I Son erano felicissimi. Decisero di avvertire Bulma che finalmente si poteva dire tutto agli altri. In fondo l’azzurra e Vegeta sapevano già tutto. Fu Chichi a chiamare. “Pronto?”rispose con voce assonnata Bulma. Quella mattina si era concessa di restare ancora un po’ a letto. “Amica mia. Sono Chichi!”urlò la bruna. Era scattato il via. Ora nessuno avrebbe più fermato la lingua della Brief. Sarebbe stato un miracolo se non lo diceva in mondo visione alla televisione. “Adesso hai avuto la conferma che non sia quella dei poteri dei nostri scimmioni?!” sbraitò e Vegeta, che stava facendo colazione, sbuffò. Non credeva nelle sciocchezze terrestre, ma di più nei loro poteri. (Ricordo che si era scoperto dell’arrivo di May perché Gogeta, ossia i due “scimmioni” saiyan, aveva percepito l’aura NdA). “Sono proprio sicura...ho fatto il test ed è positivo!”. L’urlo si propagò dalla piccola casetta dei Son. Il viso di Goku si fece dubbioso. I due figli risero a bassa voce. Loro padre era anche più ingenuo di loro. “A casa mia alle 10. Dobbiamo dare la notizia”. Un ordine quello della scienziata. “Tra due ore dobbiamo andare da Bulma perchè ci ha invitato!”. Un ordine quello di Chichi. Due donne con i pantaloni, a discapito dei loro mariti. Goten era felice. Sin da bambino aveva invidiato il suo migliore amico perché era diventato un fratello maggiore e lui no. “ehm..io non posso venire...sapete...devo uscire...con Videl…Oggi è il giorno del nostro anniversario da quando ci siamo conosciuti”disse arrossendo Gohan. Che adulto lo era sono nel fisico. Al consenso dei genitori filò a casa propria.
Casa Brief
“Cosa?Davvero?”gridò Trunks. “E’ meraviglioso. Avrà un fratellino o una sorellina!”urlò Bra con gli occhi luccicanti. Vetrunks sbuffò. “Mamma perché io non ne ho?” “Non essere geloso. Primo o poi forse anche tu ne avrai uno” disse la madre Pan e guardò Trunks che sorrise complice alla moglie.