*-* ammoreeeeeee xD adoro vegeta nn ci posso fare nnt =) e tu riesci a descrivere bene i suoi sentimenti =)
Visualizzazione Stampabile
*-* ammoreeeeeee xD adoro vegeta nn ci posso fare nnt =) e tu riesci a descrivere bene i suoi sentimenti =)
$kҸ ฿ŁΔÇk ϟ sei come sempre sei uno stimolo a continuare U_U, grazie. Questo è più breve, ma la parte in prima persona la volevo staccare dal contesto.
Cap.4 prison of fire (carcere di fuoco) IIII°parte
“Apro un album di foto e vedo te, ridere. Lo sfoglio pagina per pagina, mentre mi risiedo sul letto. L’immaginazione mi gioca brutti scherzi in questo periodo, ma mai come adesso. Ti vedo sdraiata sul letto accanto a me, mentre mi guardi. Sento la tua voce mentre mi prendi in giro. “Da quando in qua sei uno scimmione nostalgico?”. Quasi non fosse mai successo niente. Purtroppo vedo anche quello che sono io in questa foto. Uno stupido che non ha mai capito niente. Perché dal mio sguardo truce, dalla mia espressione seria, dal mio fuggire dall’obbiettivo della macchina fotografica, non si vede la felicità che provavo in quei momenti. Quando eravamo tutti insieme, come una famiglia, io ero l’elemento che si estraniava, anche se vi amo con tutto il cuore. Se lascio galoppare la mia fantasia come quando ero un bambino, quando trasformato già in un piccolo uomo spietato lasciavo che le urla del mio dolore rimanessero rinchiuse in me lacerandomi l’anima, ma almeno lasciavo ancora a briglia sciolta la mia fantasia. Mi immagino cosa sarebbe stato se fossi stato un terrestre normale, magari un persona aperta e gioviale che non ti faceva disperare. Sarebbe tutto diverso. Saresti qui, capiresti che ti amo, con i nostri figli lontani da guerre, mostri e lotte, con il piccolo Vetrunks che non deve piangere la scomparsa di sua nonna. Sarebbe tutto perfetto, ma è solo un attimo. La fantasia precedente, quella in cui vedo te che mi scruti dal letto, mi dice dura: “Io ti amo così come sei. Con i tuoi difetti, il tuo caratteraccio perché lo sai che grazie a te guardo oltre le apparenze, grazie a te non sono più la persona frivola che ero”. Queste parole non me le sto inventando, me le hai dette veramente anni fa, la notte in cui ti ho chiesto di sposarmi, rispondendomi da solo che non avresti mai accettato. Invece, dopo aver pronunciato queste parole, hai sorriso e mi hai detto di si. Non resisto più, non riesco a sopportare questo male che sento nel petto e mi aggrappo a queste foto, perché ognuna mi ricorda bei momenti. Se sei lassù, se sei l’angelo che per me sei sempre stata, continuami a guidare. Ti prego non abbandonarmi, se mi guiderai continuerò da solo a proteggere la nostra famiglia e non ti deluderò, te lo prometto. Quando ho detto che non ti avrei dimenticata era vero, perché oramai sei dentro di me, ci siamo legati e varrà per sempre, perché io che ho sempre cercato la libertà ho lasciato che mi imprigionassi e lo rifarei mille volte. Guidami, non c’è la faccio da solo”.
ma prego :)
mi sembra quasi inutile commentare altro xk lho già detto mille volte durante tutta la ff che io adoro come scrivi... divento monotona e mi sento scontata da sola xD
^\\\\\^ ma no, mi piacciono i commenti e chiedi pure se hai curiosità U_U.
vabbè sn sicura che nn farai morire Bulma in questo modo atroce.. sento che ami troppo la coppia Vegeta-Bulma per distruggerla così in un esplosione... correggimi se sbaglio.. a me sinceramente Bulma nn piace proprio.. nella mia FF Bulma se la prende nel ... eh ehm :asd: quando riuscirò a scriverla capirai che intendo xD
Stai scrivendo una ff? Davvero? Fammi sapere quando la pubblichi, sn curiosa ^^.
Cap.5 Demon Prince I° parte
“Un'altra notte di insonnia. Non è una novità ormai. Mi rigiro nel letto e non trovo pace. Sto a letto tutto il giorno a dormire, è ovvio che di notte non ci riesca. O forse ho paura di addormentarmi. Perché temo che svegliandomi mi posa ritrovare le guance bagnate di un liquido caldo e salato come mai mi era successo. Sono crollato definitivamente. Non solo emotivamente, ma anche fisicamente. Non mi reggo in piedi, come se avessi sempre la febbre e invece ho freddo, un freddo che mi attanaglia il cuore e che non lascia in pace le membra. Mi rigiro un ultima volta, mentre mi passo una mano sul viso. Tutta la mia vita in flashback mi passa davanti. “Come un terremoto in un deserto che, crolla tutto e io sono morto e nessuno se ne accorto. Quindi mi chiedo ora che farai? Che nessuno ti verrà a salvare? Complimenti per la vita da campione. E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età.” Non so dove ho sentito questa canzone, io non ne ascoltavo prima, figuriamoci adesso. Eppure mi sono entrate in testa e rimbombano continuamente seguendo il battito di un cuore che in realtà ha smesso di battere. E’ così che mi sento. Stavolta non mi verrai a salvare Bulma, nessuno può farlo. E’ finita. Perché in realtà sono morto. Un morto convinto di non saper più piangere e invece ho scoperto che adesso, alla mia età, so farlo. Mi rialzo. Voglio andare dove ormai vado spessissimo. Ci vogliono almeno tre mesi prima di poter riutilizzare le sfere e quei poveracci uccisi dal serpente dovranno aspettare. Il secondo desiderio sarà per far dimenticare a tutti l’accaduto. Quando diranno il terzo invece me ne andrò, e mi illuderò anche sono per un attimo che con quello possa tornare la mia esistenza, la mia Bulma. Perciò i cittadini della città, in un posto deserto della metropoli, in un vecchio parco, hanno fatto un cimitero. Ci sono una serie di bianche lapidi senza nome. In realtà il terzo desiderio servirà a farle sparire. Tutte meno una. La lapide che ormai spessissimo vado a trovare. Quella su cui alle volte cadono piccole lacrime, stando ben attento che non ci sia nessuno a vedermi. Perché in quel luogo non ci va mia nessuno. Non porto fiori, non faccio scenate. Sto solo lì in silenzio a lasciare che cadano gocce del mio dolore. Pazzesco. Non ho pianto mai per anni e ora non riesco a fermarmi. Vorrei solo che questo finisca. Anche perché sono stufo di cercare di annientare chi mi è rimasto vicino. Sono rimasto per la mai famiglia, li continuo a difendere, ma gli altri… Kakaroth ne paga le conseguenze più degli altri. Sembra che non riesca a fare a meno di aggredirlo velenosamente a parole, di minacciarlo con senso di causa. Quasi che ferendo quel poveraccio, io possa trarne beneficio. Vorrei smettere, anche perché sono solo gesti di amicizia. Non riesco, non ci riesco. L’altro giorno al cimitero, mi sono trasformato in supersaiyan dal dolore. Lui si è ammazzato a teletrasportarsi. Era letteralmente terrorizzato. Quando ha capito la gaffe è sbiancato. Ha chiesto scusa in ogni modo. Non in quel modo goffo, timido o impacciato. In modo serio e composto. Come è finita? Credo di averlo offeso veramente stavolta. Perché ho colpito con quelle parole che feriscono al cuore. Perché forse quando tu sei ferito, vorresti che tutti lo fossero. Vorrei mi stesse lontano, perché mentre io cado a fondo, me lo trascino dietro”.
“I miei difetti, ne ho tanti veramente. Ho sbagliato troppe cose. Questo mi ripeto senza il più pallido motivo. Forse perché sono insicuro oggi. Ora, anche se non voglio restare solo, tu ormai devi partire. Sta succedendo qualcosa di grosso qui intorno. Non te ne andare. Prendimi per pazzo, ma ho paura. Dopo quello che è successo non voglio. “Non fare il musone. Vedrai che andrà tutto bene. E’ solo un viaggio per lavoro”mi dici sorridendo. Tu sei così. Sei sempre tanto forte, allegra, sei anche la mia di energia. Eppure per me sei così fragile mia guerriera. La mia giovane detective, la mia meravigliosa sposa, non so nemmeno quante cose stupende sei. Ti ho visto arrivare fino al quarto livello. Hai domato l’oozaru dentro di te. Ti ho visto piangere, lottare. Dimmi, lo sai che sarei pronto a morire per te, vero? “Sta attenta piccoletta”ti dico stringendoti a me. Il nostro bene più prezioso, il mio insieme a te, lo hai lasciato da tuo nonno. Una persona che stimo e apprezzo come poche. La persona che devo ringraziare per essersi fidata di me a tal punto da lasciare che ti allenassi. La persona che mi ha accettato nella sua famiglia sorridendo, rimanendo rispettoso e onesto nei miei confronti. Di lui mi fido come di me stesso, anzi molto di più. Per il nostro bambino sono sicuro. Adesso però temo per te. Nessuno ha ancora capito cosa sia realmente successo quella notte alla moglie di Vegeta. Bulma. Non posso dire conoscerla bene, ma era una brava persona, non meritava di morire. Il principe dei saiyan sarà un uomo distrutto. Lo sai Elly a cosa ho detto quando è successo? Il pensiero che mi ha sfiorato selvaggiamente, egoisticamente? Che meglio lui che a me. Che non avrei sopportato una simile sorte. Che non avrei potuto vedere qualcuno portarti via e adesso temo fato mi punirà per questo. (No. Solo l’autrice NdLettori) (Insensibili NdA). La foresta si fa più scura e il mio incubo si avvera. Un colpo di vento fortissimo, qualcosa che sembra un incantesimo e finiamo a velocità incredibile sbattuti contro due alberi, uno per ciascuno. Come catene invisibili ci legano ad essi, impedendoci ogni movimento. Ed eccoli apparire davanti a me il serpente di fiamma dagli occhi di brace di cui parlano tutti. Non riesco a crederci. Come può esistere veramente una creatura simile? Non ho mai visto niente di simile in tutta la mai vita. E’ diverso da qualunque altro avversario abbia mai affrontato. Lui sorride e con la sua voce sibillina mi propone un orrido patto. Passare dalla sua parte, diventare un burattino per salvare la donna che amo. E’ folle? Che razza di proposta è? Non faccio però nemmeno in tempo a pensarlo che lui spalanca le fauci e punta pericolosamente la punta di una delle sue zanne al collo di mia moglie. Un fiotto di sangue, come un piccolo fiore vermiglio, comincia a scendere. Lei si dimena, lo insulta, ma non può liberarsi come non posso io. Una scelta. Tra ciò che amo veramente e quelli che hanno sempre giudicato. Partirò e non tornerò. Non ho voglia perché la mia vera vita confusa tra giorno e notte, senza riposo, sognerà mentre il mio corpo agirà lontana da ciò che veramente sento e provo. Non c’è tempo. Devo scegliere. I tuoi occhi azzurri coperti dai lunghi capelli biondi spettinati. No, non mi supplicare perché la sai già la mia scelta. La tua vita al posto della mia. Per te questo è altro perché ti amo. Il nostro piccolo dovrà crescere felice. Forse non avrà un padre, e so cosa vuol dire sapere che la persona a cui più assomiglia, l’uomo che avrebbe dovuti crescerti con amore in realtà è solo un mostro. “Accetto”. Ti sento scoppiare a piangere. Ho appena segnato il mio destino, ma almeno ti ho salvato amore. Il serpente mostra le sue fauci e mi alita addosso. Sento un calore invadermi il corpo. Sento i miei occhi farsi di brace come quelli di questo mostro. Mi sento cambiare chiudo gli occhi e nell’ombra dell’oblio che mi porta via, capisco che quei smette di esistere Junior. Non so definire bene chi fossi. Forse un guerriero. Forse un buon amico. Forse il figlio del malvagio Al Satan. Forse un uomo innamorato e un padre speranzoso. Forse un terrestre idealmente e un namecciano nel cuore. Forse una creatura piena di difetti che ha sbagliato tante volte. Forse un bravo allenatore di giovani saiyan. Non lo so, ma ora non sarò più nulla. Al mio posto un altro verrà e spero solo che Elly e mio figlio saranno al sicuro”.
“Come ci siamo finiti qui? Non lo capisco. Io con te non ci azzecco niente. Forse perché aiutando te, mi sgravo la coscienza di non aver aiutato qualcun altro. Forse sei davvero troppo simile a tuo nonno. D’età sarai anche piccolo Vetrunks, ma combatti veramente bene. Mi ricordi un po’ i vecchi tempi. Se mi guardo allo specchio adesso mi accorgo che sono nuovamente come allora anche come aspetto, perché scoprendo di essere un saiyan, sentendomi un saiyan sono ringiovanito in tutto. Mi ricordo i tempi in cui andavo in giro con Trunks e Goten. O meglio, quando Vegeta stanco di andare dietro alle due piccole pesti a tempo pieno, me le affidava. Mi hanno dimostrato spesso la loro potenza in qui momenti. Li temevo un po’, perché in loro rivedevo i loro genitori. Perché in Goten non rivedevo il mio migliore amico di’infanzia quando aveva quella età ed era meno forte di me, ma il potente Goku adulto. Adesso con te dovrebbe essere lo stesso, ma non va. Dovrei andare a cercare Vegeta. E’ scomparso di nuovo. In questa settimana a casa non c’è stato quasi mai e Trunks ancora non capisce che è inutile cercarlo e spaventarsi, tornerà solo se vuole, si farà trovare solo se vuole. E’ tornato quello di un tempo in molte cose. Soprattutto nel carattere, nel modo spietato e freddo di porsi al mondo. Sono un grande falso mentre fingo l’allegria. Quando vorrei solo consolare un amico. Cosa ho fatto allora? Quando ho scoperto Vetrunsk nascosto da solo a piangere per non farsi vedere triste, l’ho sfidato a combattere. Sta già funzionando. Mentre sferra i colpi lo vedo rilassarsi pian piano. Però in realtà è diffidente mentre finge simpatia. E’ come se si fosse scottato. Come se dopo questa gran perdita temesse tutto e tutti. In questo grande giardino della Capsule e co. sto lottando per evitare che un bambino sia costretto a crescere contro la sua volontà. Nello stesso tempo sto lottando per superare quel sentimento simile alla venerazione che è cresciuto in questi anni. Prima viene l’amicizia, poi il resto. Devo trovare il coraggio di affrontare Vegeta. Non deve credere di essere solo, perché la solitudine nel dolore d’amore ti distrugge, ti disintegra. Lo so. Quando c18 non mi voleva, quando ero un innamorato senza speranza verso una donna amata ormai creduta perduta, da solo il mondo mi avrebbe masticato e risputato fuori annullato. Mi perdo. Perché si dice meglio aver amato e aver perduto che non aver amato, potrà anche essere vero, ma nella follia del vero amore spezzato vuoi solo la catarsi della morte. Perciò non mi stupisco, anzi sono lieto quando mi accorgo che Vetrunks combatte come suo nonno. Scarto di lato, mentre vedo una serie di bing beng attack che cadono a pioggia dorati o blu intorno a me. Rispondo con una kamehameha, ma colpisco un'immagine residua. E’ ancora inesperto perché sento il rumore della sua supervelocità, mentre velocissimo scarta a destra e a sinistra venendomi incontro. Quando lo sento vicino attacco con un kienzan. Lo prendo alla sprovvista, ma reagisce immediatamente. Lo disintegra con un onda energetica. Qualcosa nel suo stile di combattimento è pure di Goku. Continua così. Uno scontro sempre più incalzante, intenso. Nel suo piccolo uno scontro memorabile. Destinato però a finire senza vincitori o vinti. Perché un aura potentissima e malvagia appare all’improvviso, mentre con lei scompare il sole, mentre il cielo diventa nero quasi fosse notte. La mia bocca si spalanca vedendo una figura stranissima. Al Satan? No, non può essere tornato. E’ un incubo. Quante volte l’ho sognato? L’ho visto, mentre il mostro da lui mandato mi toglieva la vita. Avete idea cosa sia per un bambino essere spezzato? Non ho rivisto la mia vita, sarebbe stata persino troppo corta. No, ho visto lui e me ne sono andato nell’oscurità senza pace con quel volto orribile stampato in mente come fuoco. Eppure è così diverso. Ha le vesti di un principe quasi. Lontanamente ricordano quelle che indossava il re dei saiyan. Con però una vistosa corona in testa. No, un attimo. Non può essere. Guardandolo attentamente forse lo riconosco. E’ irriconoscibile senza i suoi soliti vestiti, senza il turbante e il suo grande mantello bianco dalle mille pieghe. Non ci credo. “Piccolo!!!”urlo e quando incontro i suoi occhi di brace sento il terrore impossessarmi. “Vetrunks, corri a chiamare gli altri”gli dico. Lui passo lo sguardo da me a quello che dovrebbe essere un mio amico, che era un mio amico. “Non farti ammassare zio Crilin”mi dice serio. Io abbasso il capo e lui vola via a tutta velocità”.
O.O ... T_T mi sono messa a piangereeeeeeeee!!!!!!! ti giuro le lacrime!! Tiziano Ferro.. hai avuto la mia stessa idea! è il mio cantante preferito! le sue canzoni mi stuzzicano la fantasia... l'idea di mettere delle frasi delle sue canzoni era venuta a meeeeee!!! xD abbiamo avuto la stessa idea a quanto pare ^_^