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Bravo :sisi:
Ho appena ascoltato Ys di Joanna Newsom: una delle voci più belle che abbia mai sentito assieme ad un songwriting e a delle sonorità magnifiche; nonostante i brani siano molto lunghi (7, 9, 9, 12 e 16 minuti) il livello è tale da non annoiare neppure per un secondo. Uno dei migliori album degli anni '00, a mio parere
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Concordo sulla Newsom, una delle mie voci preferite dell'ultimo decennio, "bimba" e camaleontica, e poi l'arpa d'accompagnamento è qualcosa di sublime. Anche l'ultimo Have One on Me (mega triplo disco) è ottimo in ogni caso, te lo consiglio.
Per quanto riguarda i Cocteau Twins, Treasure ha un non so cosa che anche a me ha impedito di apprezzarlo totalmente, Head Over Heels imho è superiore (anche per atmosfere).
Per Frank Zappa, il mio disco preferito rimane Uncle Meat (e King Kong, per quel pochissimo che ho ascoltato, rimane la sua composizione massima imho), grazie a quel sapore a metà fra la parodia e il genio dei Mothers of Invention e la composizione studiata e jazz del Zappa solista, però concordo con il fatto che quei due dischi sono una perdita enorme. Personalmente però preferisco il debut a Absolutely Free (mentre We're Only in It for the Money è secondo solo ad Uncle Meat).
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Ho scoperto i Madina Lake grazie a GH e non mi dispiacciono.
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Listening Tree di Tim Exile: non sono un esperto di elettronica, ma è un album che ho trovato davvero molto interessante e godibile; l'ho preferito a quel poco ddi idm (almeno credo sia il genere adatto) che ho ascoltato, vale a dire solo a drukQs di Aphex Twin e Rossz Csillag Alatt Szuletett di Venetian Snares. Eccellenti la title-track e Family Galaxy, ma in ogni caso dal punto di vista compositivo non ho trovato punti deboli.
Skag Heaven degli Squirrel Bait: ero incuriosito dal fatto che Onda Rock li citi abbastanza spesso e sono rimasto decisamente soddisfatto anche in questo caso; credo che una buona parte dell'attuale musica indie e alternativa sia debitrice a questo lavoro che, sebbene non sia tra i miei preferiti, è sicuramente un ascolto interessante.
The Record dei Fear: nulla da dire. Album eccellente.
Half Mute dei Tuxedomoon: altro lavoro molto interessante; un po' anomalo magari, molto minimalista mi è parso (e ambientale, soprattutto ambientale), che non risulta monotono o noioso anche grazie a brani decisamente molto brevi (tranne l'ultimo che comunque rimane apprezzabile proprio perchè in coda, dopo che ci si è abituati). Consigliato ma solo se si è interessati ad approfondire certe sonorità.
Witch Hunter dei Grave Digger: che dire, meriterebbe di essere un classico dell'heavy metal alla pari con lavori di gruppi più famosi (Iron Maiden su tutti che per quanto importanti a me non sono mai piaciuti così tanto). Suono potente e un cantante con una bella voce aggressiva (forse un po' roca ma adatta al tipo di musica).
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Skag Heaven è un disco bellissimo, e ha quella produzione lo-fi che aggiunge molto al fascino della band (tra l'altro gli Squirrel Bait sono importanti, oltre che per i grandi meriti musicali, perché sono stati la culla di alcune delle band più interessanti del panorama post-hardcore e post-rock, tra cui gli Slint).
I Tuxedomoon invece sono mastodontici, nel quadrato di San Francisco a loro preferisco solo i Residents; Half Mute è qualcosa di epocale, con quelle influenze classiche e minimaliste su base ritmica post-punk. Begli ascolti, cmq.
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De Mysteriis Dom Sathanas dei Mayhem.
È un album così oscuro, gelido e malvagio da farmene innamorare.
Under the Sign of the Black Mark e Hammerheart dei Bathory.
Il primo è
un insieme di violenza e macabro con un pizzico di epicità.
Epicità che è sprizza da ogni nota di Hammerheart tanto che mi è sembrato di vedere i vichinghi di cui parla quest'album.
Veramente un lavoro immenso.
Stupendo.
Stavo cercando War of the Roses e mi capita questa demo di tali Thy Castle intitolata Stormshadow in thy castle of solitude con allegate due foto con una musicassetta e con la "copertina" disegnata con una biro nera.
Sarà che sono al buio, sarà che ho sonno ma è di gran lunga la cosa più inquietante con cui abbia mai avuto a che fare.
Ho i brividi lungo la schiena:lol:
Eccola
http://download829.mediafire.com/a5x...+the+Roses.rar
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Nell'ultima settimana mi sono dedicato ad un netto recupero in ambito Death Metal
Organasm degli Alchemist: finora avevo provato solo Tripsis, che avevo trovato molto interessante per le sonorità quantomeno atipiche (consideriamo che si è trattato, insieme a From Mars to Sirius dei Gojira e Precambrian degli Ocean, del mio primo album metal, però). Questo mi è sembrato nettamente superiore. Promosso a pieni voti. Eclectic è il brano che più mi ha colpito.
Dark Recollections dei Carnage: la qualità del suono lascia molto a desiderare, ma non sarebbe un gran male; ma per i miei gusti la chitarra è davvero troppo in primo piano. Peccato perchè l'atmosfera del disco è molto bella
Human e Scream Bloody Gore dei Death: entrambi molto interessanti; Scream Bloody Gore mi ha colpito perchè è un lavoro molto cattivo ma non per questo scade in quel suono marcio che è invece tipico del metal scandinavo (evidentemente in America sanno farlo meglio). Human ha una varietà di suono impressioante e alcuni dei brani migliori che abbia ascoltato (Cosmic Sea, ad esempio). Ottima la chitarra, ma la voce di Schuldiner non mi è piaciuta molto.
Like an Everflowing Stream e The God That Never Was dei Dismember: al di là di una batteria troppo martellante per i miei gusti, sono due buoni lavori, il secondo più melodico del primo, ma il primo nettamente superiore quanto ad energia. Comunque un ascolto valido.
Into the Grave dei Grave: proprio non mi è piaciuto.
I primi quattro lavori dei Morbid Angel: Altars of Madness mi ha colpito per gli stessi motivi di Scream Bloody Gore, anche se in misura minore (sebbene il cantato mi sia piaciuto di più) e questo mi fa pensare sia una caratteristica comune del death degli Stati Uniti, ma aspetto Ema o Dragon Slayer per avere conferma. Blessed Are the Sick mi è sembrato un po' troppo magniloquente, anche se si trova comunque su un livello superiore alla maggior parte degli album che ho ascoltato. Covenant è il mio preferito: violento ed energico, privo di meoldismi marcati (che di solito mi infastidiscono in ambito metal), e sempre coerente, pur senza risultare pesante; ho amato il primo brano e gli ultimi due. Domination lo situo appena sotto Covenant: il suono è molto più raffinato e cupo (e il cantato è più apprezzabile) ma a tratti l'ho trovato un po' dispersivo, anche se dal punto di vista strumentale certi brani mi sono piaciuti davvero tanto.
Slowly We Rot degli Obituary: Carino, ma nulla più; non mi ha detto molto.
Malleus Maleficarum dei Pestilence: l'ho trovato nettamente superiore alla maggior parte degli album visionati (tra gli album europei è il migliore, al momento), ma come sonorità è molto (troppo) simile ad Unexpected Fate dei Bulldozer; ora, siccome dei Bulldoze non ho ancora ascoltato nient'altro vorrei sapere se questa particolaità sia causale e queste sonorità non fossero presenti prima della reunion o già negli anni '80 (in tal caso il voto calerebbe un po')
Fornever Laid to Rest dei Seance: bel lavoro perchè compatto, breve e atmosferico. Vale la pena di essere ascoltao, imho.
Adesso mi mancano Individual Through Patterns dei Death (che ho comprato ieri per 6 euro), Bitterness dei Desultory e Back to Times of Splendor dei Disillusion (un po' fuori tema rispetto agli altri album, ma del resto anche Organasm lo era).
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Bell'acquisto ITP.
Anche io ho provato un mesetto fa Organasm, ha una bella atmosfera, anche se in alcuni momenti è un po' stanco.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Il Nicco
Nell'ultima settimana mi sono dedicato ad un netto recupero in ambito Death Metal
Organasm degli Alchemist: finora avevo provato solo Tripsis, che avevo trovato molto interessante per le sonorità quantomeno atipiche (consideriamo che si è trattato, insieme a From Mars to Sirius dei Gojira e Precambrian degli Ocean, del mio primo album metal, però). Questo mi è sembrato nettamente superiore. Promosso a pieni voti. Eclectic è il brano che più mi ha colpito.
Personalmente, trovo Organasm un disco con poca classe, e non mi ha mai detto nulla. Avevo provato Jar of Kingdom (primo album degli Alchemist) e anche se nemmeno quello è un disco particolarmente eccezionale aveva delle ingerenza psych/orientali davvero di ottimo gusto, in Organasm hanno perso tutte le aspettative che gli avevo dato. Non so quando deciderò di approfondirli francamente.
Citazione:
Dark Recollections dei Carnage: la qualità del suono lascia molto a desiderare, ma non sarebbe un gran male; ma per i miei gusti la chitarra è davvero troppo in primo piano. Peccato perchè l'atmosfera del disco è molto bella
L'atmosfera scandinava nel death metal è qualcosa di unico, e anche i Carnage rispondono a questo requisito; semplicemente è troppo primordiale e marcio per apprezzarlo (io preferisco l'area più raffinata scandinava con Opeth e Katatonia, anche se forse la mia personale preferenza va agli At the Gates che sanno conciliare in modo meraviglioso le due diverse tendenze). In ogni caso è troppo primitivo perché lo consideri un ottimo lavoro (sono meglio i primi dischi degli Entombed, se volessi approfondire il death scandinavo di questo genere).
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Human e Scream Bloody Gore dei Death: entrambi molto interessanti; Scream Bloody Gore mi ha colpito perchè è un lavoro molto cattivo ma non per questo scade in quel suono marcio che è invece tipico del metal scandinavo (evidentemente in America sanno farlo meglio). Human ha una varietà di suono impressioante e alcuni dei brani migliori che abbia ascoltato (Cosmic Sea, ad esempio). Ottima la chitarra, ma la voce di Schuldiner non mi è piaciuta molto.
La voce di Schuldiner raggiunge il picco in Individual Thought Patterns, ma in Human (oltre che i suoi growl migliori dopo Individual Thought Patterns) ci sono dei pezzi, dei riff e delle melodie ancora più micidiali. Cosmic Sea è qualcosa di eccelso, e si sente il tocco di Masvidal e Reinert nel songwriting del disco (infatti Schuldiner li ha cacciati proprio perché mettevano troppo il naso in fase compositiva). Subito dopo Individual Thought Patterns ascoltati Leprosy, che è un misto tra la violenza del debut (gran bel lavoro anche quello) e le progressioni dei successivi (e per me è il loro lavoro migliore dopo Human e Individual Thought Patterns).
Citazione:
Like an Everflowing Stream e The God That Never Was dei Dismember: al di là di una batteria troppo martellante per i miei gusti, sono due buoni lavori, il secondo più melodico del primo, ma il primo nettamente superiore quanto ad energia. Comunque un ascolto valido.
Stesso discorso dei Carnage, ma li conosco di meno ammetto.
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I primi quattro lavori dei Morbid Angel: Altars of Madness mi ha colpito per gli stessi motivi di Scream Bloody Gore, anche se in misura minore (sebbene il cantato mi sia piaciuto di più) e questo mi fa pensare sia una caratteristica comune del death degli Stati Uniti, ma aspetto Ema o Dragon Slayer per avere conferma. Blessed Are the Sick mi è sembrato un po' troppo magniloquente, anche se si trova comunque su un livello superiore alla maggior parte degli album che ho ascoltato. Covenant è il mio preferito: violento ed energico, privo di meoldismi marcati (che di solito mi infastidiscono in ambito metal), e sempre coerente, pur senza risultare pesante; ho amato il primo brano e gli ultimi due. Domination lo situo appena sotto Covenant: il suono è molto più raffinato e cupo (e il cantato è più apprezzabile) ma a tratti l'ho trovato un po' dispersivo, anche se dal punto di vista strumentale certi brani mi sono piaciuti davvero tanto.
Allora, prima di tutto chiarisco subito il dubbio: negli USA il death metal è più violento (quello floridiano in particolare è veloce, violento, ma con un'impronta tipicamente slayerana), nei paesi scandinavi il death è più pesante, marcio, e vicino al doom.
Per i Morbid Angel, per me i primi quattro dischi sono d'oro, e tutti contengono dei pezzoni veramente di classe, chi più chi meno. Covenant è il mio preferito e considero God of Emptiness uno dei capolavori del death metal americano; i primi due sono fondamentali, e Altars of Madness in particolare è uno dei miei dischi preferiti nella prima ondata americana di death metal, il secondo ha una produzione piuttosto brutta (ma anche lì i classiconi non mancano). Domination è molto particolare, e segue più la scia di God of Emptiness, però la voce la preferivo nei primi tre e a volte, come dici tu, è piuttosto dispersivo.
La mia scaletta personale è Covenant > Altars of Madness > Domination > Blessed Are the Sick. Ora esce l'ultimo, ma sembra un rip-off degli ultimi Fear Factory a giudicare dai primi due singoli...
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Slowly We Rot degli Obituary: Carino, ma nulla più; non mi ha detto molto.
Loro mi sono cresciuti con gli ascolti, hanno uno dei growl più belli dei capostipiti del genere (e non per nulla è quello che ha fatto più scuola tra gli esponenti floridiani). Però strumentalmente rimangono coloro che apprezzo di meno tra Death e Morbid Angel.
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Malleus Maleficarum dei Pestilence: l'ho trovato nettamente superiore alla maggior parte degli album visionati (tra gli album europei è il migliore, al momento), ma come sonorità è molto (troppo) simile ad Unexpected Fate dei Bulldozer; ora, siccome dei Bulldoze non ho ancora ascoltato nient'altro vorrei sapere se questa particolaità sia causale e queste sonorità non fossero presenti prima della reunion o già negli anni '80 (in tal caso il voto calerebbe un po')
Io non l'ho provato Malleus Maleficarum quindi non so dirti, però io non riuscirei mai a dire che i Pestilence abbiano fatto un disco tra i migliori del death metal europeo (tra Phlebotomized, Opeth, At the Gates, ma anche Dark Tranquillity e In Flames per rimanere sul noto hanno una concorrenza spietata, e loro non sono nemmeno nulla di speciale da quanto ho potuto constatare con Consuming Impulse, Testimony of the Ancients e Spheres).
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Fornever Laid to Rest dei Seance: bel lavoro perchè compatto, breve e atmosferico. Vale la pena di essere ascoltao, imho.
Mai provato.
Citazione:
Adesso mi mancano Individual Through Patterns dei Death (che ho comprato ieri per 6 euro), Bitterness dei Desultory e Back to Times of Splendor dei Disillusion (un po' fuori tema rispetto agli altri album, ma del resto anche Organasm lo era).
L'ultimo è semplicemente immenso, uno degli ultimi dischi metal (death è riduttivo, è molto più progressive, nemmeno la voce è in growl) davvero degni di nota da circa 10 anni a questa parte. Bellissimo, te lo consiglio caldamente.
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Originariamente Scritto da Cloud Strife
La voce di Schuldiner raggiunge il picco in Individual Thought Patterns, ma in Human (oltre che i suoi growl migliori dopo Individual Thought Patterns) ci sono dei pezzi, dei riff e delle melodie ancora più micidiali. Cosmic Sea è qualcosa di eccelso, e si sente il tocco di Masvidal e Reinert nel songwriting del disco (infatti Schuldiner li ha cacciati proprio perché mettevano troppo il naso in fase compositiva).
Io sapevo fosse stato per divergenze ideologiche (Masvidal era fissato con la filosofia, mentre Chuck era concreto che più non si poteva).
Comunque è benissimo possibile che sia come dici tu, Chuck era uno di quelli che accentravano forte.