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Il terrestre, tuttavia, non era ancora del tutto finito, e dimostrò tutto il proprio attaccamento alla vita con una reazione fulminea, balzando contro Toma colpendolo con una testata al mento, facendogli inarcare la testa verso l’alto e mandando il colpo fuori bersaglio, riuscendo al contempo a liberarsi della stretta con cui il super saiyan gli bloccava i polsi. “Non mi resta che un’ultima carta da giocare! Solo questa tecnica può permettermi di vincere ormai! E’ la prima volta che vi faccio ricorso! Speriamo soltanto che funzioni!” pensò tra se e se Crilin mentre con una serie di piroette di allontanò dall’avversario, per poi sollevare il braccio verso l’alto come a voler generare un ennesimo Kienzan. “Che cosa sta facendo? E’ una tecnica diversa dalle altre!” si domandò Toma, ripresosi, nel vedere Crilin generare un Kienzan di dimensioni enormi, di colore azzurro. “In ogni caso… perché rischiare?” pensò divertito Toma per poi scagliare un raggio di energia contro Crilin cogliendolo di sorpresa e centrandolo in pieno stomaco prima che il terrestre avesse il tempo di scagliare la sua tecnica, che infatti si dissolse. L’attacco del saiyan non era stato molto potente, in quanto il suo unico scopo era quello di impedire che il suo avversario completasse quella tecnica che avrebbe potuto rappresentare una minaccia. Crilin stramazzò al suolo. Per lui era davvero la fine. Una folata di vento soffiò, scompigliando leggermente la chioma di Toma, il quale se ne restava li, in piedi, trionfante, e oramai vincitore sicuro di quella battaglia. Ancora una volta dunque i terrestri si ritrovavano a doversi arrendere alla superiorità dei saiyan. “E’ finit… buargh!” disse Toma, il quale però ad un certo punto non riuscì più a parlare in quanto dalla sua bocca iniziò a traboccare sangue. “Che cosa succede???” pensò incredulo e terrorizzato Toma, cercando di muovere un passo in avanti. I suoi legamenti però cedettero e il saiyan cadde a terra come un sacco vuoto, perdendo anche la sua trasformazione. “Mi dispiace aver dovuto far ricorso ad una tecnica tanto crudele! Però se non lo avessi fatto tu mi avresti certamente ucciso!” disse Crilin, rialzandosi in piedi.. “Che cosa mi hai fatto?” chiese Toma con un filo di voce, mentre non riusciva più a muovere un muscolo del suo corpo, di fatto devastato dall’interno. “Ricordi quel disco di energia enorme? Beh… non era quello il vero attacco! Sono stato io a sbriciolarlo poco prima che il tuo raggio mi colpisse, in modo da darti l’illusione di essere stato tu a impedirmi di lanciarlo. Ho frantumato quel kienzan in una miriade di kienzan piccolissimi, e invisibili a occhio nudo e più leggeri dell’aria! Poi li ho direzionati verso di te con il potere del vento del mio cyber cloth… e tu li hai inalati. Essi per quanto piccoli sono taglienti come la tecnica originale, e hanno devastato il tuo corpo dall’interno, provocandoti un’incontrollata serie di emorragie!” spiegò Crilin. “Una tecnica davvero terribile! I miei complimenti! Sei stato furbo…” commentò Toma con un sorriso amaro. Il terrestre si avvicinò al saiyan e, protendendo la mano verso di lui si preparò a finirlo. “Sei un guerriero valoroso e degno di ogni lode, Toma! Dunque non meriti di soffrire! Ti finisco subito!” disse il terrestre, pronto ad infliggere un colpo di grazia che più che mai era da interpretarsi come un atto di pietà nei confronti di un avversario sofferente. “Ti ringrazio…” disse Toma chiudendo gli occhi, dai quali iniziarono a scendere delle lacrime. “Cosa? Tu piangi?” chiese Crilin, sorpreso. Non erano lacrime di umiliazione per aver perso contro un essere ritenuto inferiore. Toma aveva accettato e riconosciuto la propria sconfitta, e le sue erano proprio lacrime di dolore e rammarico per non essere riuscito in qualcosa a cui egli teneva davvero. “Si… mi dispiace per il fatto che col mio fallimento ho con tutta probabilità pregiudicato la rinascita del popolo saiyan…” disse Toma. “Che stai dicendo?” chiese Crilin, che non riusciva a capire. “I patti erano questi! Se avessimo aiutato Lady Polaris lei avrebbe resuscitato anche gli altri saiyan, oltre a noi! Ma dal momento che abbiamo fallito…” spiegò il saiyan che però venne interrotto da Crilin. “Ma non è stata lei! E’ una falsità! Quella donna vi ha mentito! Lei non centra nulla con la vostra resurrezione!” disse il terrestre per poi spiegare in breve (anche perché a Toma non rimaneva comunque molto da vivere) la questione dello scettro di Salzar. “Maledizione! Ci siamo fatti ingannare come una massa di babbei! Però… se davvero quel che dici corrisponde a verità, che fine ha fatto il nostro popolo? Perché non è resuscitato con noi?” chiese Toma. “Questo non lo so… fatto sta che Lady Polaris ha approfittato della situazione per portarvi dalla sua parte ordendo questo orribile inganno!” concluse Crilin. Toma non aveva alcuna ragione per non credere al terrestre, del resto stava per morire, perché mai avrebbe dovuto mentirgli? “Se penso che se non fosse stato per quella strega questo scontro si sarebbe potuto evitare io…” mormorò rabbiosamente Crilin, portandosi la mano alla tasca alla disperata ricerca di un senzu, speranza comunque rivelatasi vana, in quanti non ne aveva con se. “Mi dispiace! Non posso salvarti! Mi tormenta il pensiero di aver tolto la vita a qualcuno che ha combattuto con me solo perché…” abbozzò il terrestre, il quale però venne interrotto dall’amico di Bardack “Finiscila! Non sono di certo un santo! E forse avrei cercato di ucciderti ugualmente semplicemente per il mio divertimento! Dunque non ti devi sentire in colpa!” disse il saiyan. “Comunque sia… io vendicherò il tuo onore! Io e i miei amici sconfiggeremo Lady Polaris anche per te e per i tuoi compagni!” asserì Crilin. “Un pensiero carino da parte tua… ma chissà se ci riuscirete… in ogni caso ti ringrazio…” e con queste ultime parole Toma spirò sotto gli occhi del terrestre, velati da una profonda tristezza e da una grande rabbia. “Non meritavi di essere ingannato in maniera tanto meschina, Toma! Ti sei battuto per il tuo popolo ignaro di essere stato solo un burattino nelle mani di un essere malvagio! Ma chi ha fatto questo se ne pentirà! Te lo giuro!” disse Crilin per poi innalzarsi in volo e dirigersi verso il luogo dove Tenshinhan e Jiaozi stavano fronteggiando la malvagia madre di Freezer.
LIVELLI DI COMBATTIMENTO CRILIN VS TOMA (FINE)
Crilin 25.000.000
Huricane Crilin Extreme 230.000.000
Toma 32.000.000
Toma Super Saiyan 260.000.000
Toma (Dopo tecnica di Crilin) 0
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Eeeh! I saiyan restano pur sempre scimmiottoni! Non potrebbero mai concepire tecniche troppo raffinate e non hanno il giusto gioco di squadra! :asd:
Cmq, un incontro molto bello! Peccato pert Toma, ce lo vedevo come alleato, ma questa fine è più adatta a lui e motiva maggiormente Crili!
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Veramente un bellissimo scontro fra due guerrieri esperti e leali, Crili si é dimostrato più astuto "portando a casa" un duello nel quale era inferiore.
Lady Polaris é stata molto malvagia nel tradire i sayan, ricattandoli e obbligandoli a combattere per lei, speriamo che i nostri eroi gliela facciano pagare.
Continua cosi!!
Per Goten non mi ero accorto del cambiamento e obiettivamente il nuovo livello é migliore
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Evvai finalmente un punto ai nostri!XDAnche se toma è morto in una maniera poco dignitosa e per giunta è stato fregato insieme ai suoi compagni(di cui due aspettano già il tram dell'altro mondo per il prossimo giro) dall'ennesimo esponente della famiglia Chamgeling e per di più le versioni femminili non sono più gentili delle versioni maschili!
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questo capitolo è fantastico...la prossima che voglio vedere morta è seripa!!! xDxD comunque la tecnica di crilin è veramente micidiale xD
aspetto il con ansia il prossimo!!!!
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Grande capitolo!Non mi aspettavo di meglio da un piccoletto che seppur apparentemente incapace, si rivela uno dei più abili (se non il più abile) per quanto riguarda la manipolazione dei colpi energetici! In questo capitolo, seppure in netto svantaggio, ha capovolto le sorti della battaglia con una tecnica terrificante!
Mi ha fatto dispiacere Toma: in fondo, il miglior amico del amico di Ananke avrebbe potuto rivelarsi un buon alleato.
E qui si vede l'anima caritatevole e rispettosa di Crilin: avrebbe voluto perfino guarirlo, se solo avesse avuto un senzu con se.
Ma comunque, la cosa è servita da ulteriore sprone per il terrestre.
Ora sono curiosa di vedere che succederà. Incontrerà qualcuno sul suo cammino o arriverà dai suoi amici sano e salvo?
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EPISODIO 171: LA DIGNITA’ DELLA FUGA
“Accidenti! Ci è mancato poco! Ancora un paio di metri e sarei caduta dritta nella lava!” pensò Videl, riversa al suolo dopo essere stata abbattuta in un combattimento aereo con Seripa che aveva visto la figlia di Mr.Satan avere la peggio. “Sparisci!!!” urlò la donna saiyan per poi scagliare una sfera di energia violacea verso l’alto che poi si diramò in una pioggia di meteore che si abbatté sul terreno. Con grande prontezza di riflessi Videl riuscì a spiccare il volo giusto in tempo per non essere coinvolta nel marasma di esplosioni che conseguì all’impatto di quelle sfere col terreno, ma non appena la figlia di Mr.Satan volse la testa verso il basso ella si rese conto di come oramai non vi fosse più nemmeno una zolla di terra su cui posare i piedi, ma soltanto un mare di magma incandescente. Ella fissò gli occhi smeraldini della super saiyan, illuminati da un lampo di feroce eccitazione. Lo scontro aveva assunto una piega drammatica, in quanto se una delle due fosse precipitata al suolo e non avesse avuto le energie sufficienti per erigere una barriera sarebbe finita senza dubbio carbonizzata dalla lava, e la consapevolezza di star giocando con la morte in maniera tanto spregiudicata non poteva che far ribollire il sangue a Seripa, che da buona saiyan amava aggiungere elementi che rendessero ulteriormente interessante un duello. Una goccia di sudore freddo solcò la guancia di Videl, e ciò non era dovuto alla temperatura della zona, per quanto l’atmosfera si fosse fatta decisamente incandescente. Il respiro affannoso della moglie di Gohan suonò per la stessa come una condanna, soprattutto se comparato all’assoluta freschezza dimostrata dalla guerriera dai capelli dorati. Un insieme di indizi che portavano ad un’inevitabile conclusione a cui Videl si vedeva costretta ad arrendersi: non poteva vincere. No, non poteva accettare una simile realtà, era troppo orgogliosa. Si lanciò nuovamente all’attacco, più per disperazione che per convinzione di potercela fare, coltivando un’effimera illusione che si infranse violentemente sul piede destro della saiyan, che aveva respinto l’avversaria con un calcio rotante. E giunse un’ennesima scarica di pugni sferrati da Seripa, violenti nello schiacciare ancor di più Videl nel proprio senso di inferiorità. Ogni colpo subito faceva rendere maggiormente conto la moglie di Gohan di come Seripa fosse tutto quello che lei però in misura maggiore: era più forte, più rapida, più intelligente, più tecnica e, cosa più importante, non meno grintosa e determinata. Peraltro, al contrario di Crilin, Videl non aveva nemmeno un ultimo asso nella mano su cui poter contare. Malgrado ciò ella non si sarebbe certo fatta uccidere senza lottare fino alla fine, e avrebbe fatto ricorso a tutte le proprie risorse per avere ragione della letale avversaria. Approfittando di una pausa nell’offensiva della guerriera dorata, Videl le si scagliò contro cingendola tra le braccia, impedendole di muoversi. “Cosa? Che intendi fare? Lasciami andare, maledetta!” urlò Seripa cercando di liberarsi. La moglie di Gohan sapeva che non sarebbe riuscita a trattenerla a lungo, quindi dovette agire in fretta. Ella iniziò ad utilizzare i propri poteri congelanti per impedire alla donna saiyan una reazione veemente, quindi si gettò in picchiata verso il basso, rendendo chiare le proprie intenzioni. “Cosa? Non vorrai gettarti nella lava pur di portarmi con te all’altro mondo !?” chiese l’incredula Seripa. “Se non mi rimangono alternative…” rispose Videl con un sorriso beffardo. “Sei molto coraggiosa…” commentò la saiyan, sinceramente impressionata dallo spirito di sacrificio dimostrato dalla terrestre, al punto che quasi le dispiacque disilluderla in merito alle possibilità di riuscita del suo piano. “Però, come ti ho detto, i tuoi poteri congelanti contro di me non hanno più alcuna efficacia!” e così dicendo, espandendo la propria aura, si liberò dalla stretta di Videl, per poi colpire l’avversaria con un attacco a due mani, nel tentativo di farla precipitare nella lava, ma la madre di Pan fu abbastanza reattiva da creare sedutastante uno strato di ghiaccio su cui poter atterrare, per poi sollevarsi nuovamente in volo, pronta a fronteggiare anche Seripa, pur con ancora meno speranze di vittoria di quante non ne avesse in precedenza. “Bel tentativo! E’ ammirevole che tu sia disposta a tutto pur di sconfiggermi! Però anche io sono altrettanto determinata, dunque non pensare che mi lascerò sorprendere di nuovo!” disse la Super saiyan. Sul volto della terrestre, però, apparve in quel momento un sorriso compiaciuto, che spiazzò non poco la compagna di Toma. “Non importa! Ho già ottenuto quello che volevo!” disse la moglie di Gohan, per poi mostrare beffarda alla saiyan la sfera del drago che le aveva appena sottratto. “Che cosa? Maledetta intrigante! Dunque quel tentativo di sacrificio non era altro che una finta! Sapevi fin dal principio che non avrebbe funzionato, ma hai approfittato della mia distrazione per rubarmi la sfera!” urlò Seripa, furibonda nel rendersi conto di essere caduta in pieno nel tranello di Videl. “Questo si chiama focalizzare la propria attenzione sull’obbiettivo, mia cara saiyan! Per voi saiyan ogni combattimento rappresenta una sfida mortale con voi stessi! Dunque nel momento stesso in cui hai deciso di affrontarmi il tuo obbiettivo è diventato quello di sconfiggermi! Il mio obbiettivo invece era sin dal principio solo ed esclusivamente quello di ottenere la sfera!” rispose la moglie di Gohan. “Tsk! Pavida e vile come tutte le donne terrestri! Come guerriera ti ho decisamente sopravvalutata!” commentò Seripa. Per una persona dal temperamento focoso come quello di Videl non fu facile incassare un insulto tanto pesante senza lasciarsi provocare, ma la figlia di Satan sapeva che se avesse attaccato nuovamente briga con un’avversaria più forte di lei avrebbe rischiato di compromettere quanto di buono aveva ottenuto. “Non pensare che ti permetterò di scappare con la sfera del drago!” esclamò poi Seripa per poi scagliarsi contro Videl. “Vorrà dire che lo farò senza il tuo permesso! Iper Flash!” esclamò determinata la cognata di Goten per poi scagliare un attacco di energia contro la guerriera dorata, che ne venne travolta in pieno e sbalzata indietro di diverse centinaia di metri, cosa che permise a Videl di guadagnare un vantaggio consistente per poter fuggire e raggiungere i suoi compagni prima che Seripa le fosse addosso. Il cuore della donna era sereno, in quanto sapeva che la sua non era una disonorevole ritirata, ma un atto di responsabilità. Se avesse continuato a combattere contro Seripa non solo avrebbe con tutta probabilità gettato al vento la propria vita, ma avrebbe finito col compromettere il recupero della sfera, che sarebbe rimasta nelle mani della saiyan. Ad un tratto però una voce la fece sobbalzare. “Fermati maledetta!!!” urlò Seripa, apparendo in lontananza. “Oh no! Le sono già a tiro! Ma quanto è veloce? Se continua così mi raggiungerà di certo! Stavolta sono stata io a sottovalutare le sue capacità di ripresa e la sua velocità!” pensò la moglie di Gohan, rendendosi conto di come le cose per lei si stessero mettendo male. “Se ti prendo non hai idea di quello che ti farò, maledetta! Te la farò pagare!” urlò minacciosa Seripa.
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Per quanto tuttavia Videl avesse tutto meno che quella intenzione, la terrestre fu costretta a frenare bruscamente, in quanto un raggio di energia di colore rosso le aveva letteralmente tagliato la strada, obbligandola ad arrestare il proprio incedere solerte. Vista la direzione da cui proveniva non poteva certo essere stata Seripa a lanciarlo, infatti anche la saiyan si fermò in volo, a pochi metri dalla propria nemica. A quanto pare, troppo impegnate rispettivamente a scappare e inseguire ne la terrestre ne la saiyan si erano rese conto di essere cadute nella trappola di una terza persona, che si rivelò a loro materializzandosi di fronte alle due donne con l’ausilio della super velocità. Era un individuo imponente, dalla statura superiore ai due metri, completamente avvolto in un lungo mantello nero, la cui larghezza lasciava comunque intuire come celasse le membra di un individuo estremamente muscoloso. L’unica parte visibile di lui era il capo, dalla carnagione scarlatta e la testa priva di capelli. Le sue orecchie erano grandi e a punta, e i suoi occhi erano gialli con le pupille rosse. “Scusate se mi intrometto tra le vostre beghe, mie care signorine! Ma sono profondamente interessato a una di voi due…” disse il misterioso figuro per poi volgere il proprio sguardo verso Seripa. “Chi diavolo sei?” chiese rabbiosa la saiyan. L’energumeno ignorò la domanda della saiyan rimanendo a fissarla per poi sorridere compiaciuto “Non mi ero sbagliato! Tu possiedi il potere di colei che sto cercando! Lo avverto chiaramente! Mi sarai certamente molto utile!”. Detto questo si rivolse verso Videl, e sul suo volto apparve un’espressione sorpresa “Oh… davvero sorprendente! Non conosco la natura del tuo potere, ma considerando che mi sembri a tutti gli effetti un essere umano non posso che meravigliarmi di fronte a una simile potenza! Potrebbe non essere una cattiva idea servirmi anche di te! Huhuhu!” disse lo sconosciuto. Videl rimase immobile, senza trovare parole per replicare. Quell’individuo la inquietava profondamente, e oltretutto le dava l’idea di essere estremamente potente. Seripa invece non si lasciò intimidire, in quanto lo sdegno per essere stata ignorata precedentemente prevalse sull’inquietudine che la vista di quell’individuo avrebbe potuto suscitarle. “Non so chi tu sia, mostro, ma una cosa è sicura! Io non mi faccio usare da nessuno, chiaro???” urlò la Super saiyan per poi scagliarsi contro il misterioso nemico. “Ah… e così tu non ti faresti usare da nessuno? Huhuhu! Detto da te lo trovo oltremodo ironico!” disse lo sconosciuto, forse immaginando qualcosa in merito all’inganno ordito da Lady Polaris alle spalle della stessa Seripa e degli altri saiyan. Senza alcuna difficoltà il mostro bloccò la gamba della saiyan, in procinto di tirargli un calcio per poi stordirla con un violento pugno allo stomaco. “Sei mia!” esclamò il demone per poi spalancare la bocca ed emettere da essa una nube di colore rosso, che travolse in pieno la donna saiyan, la quale fu costretta ad inalare quel misterioso pulviscolo. Dopo qualche istante Seripa iniziò a contorcersi dal dolore, sotto lo sguardo compiaciuto dello sconosciuto e quello inorridito di Videl, troppo disorientata dal susseguirsi di eventi per poter tentare una fuga, cosa che peraltro sarebbe stata inutile visto che verosimilmente il mostro sarebbe stato troppo veloce per lei. Ad un certo punto Seripa si calmò, per poi sollevare lo sguardo, mostrando delle pupille di un sinistro colore roseo e un diabolico sorrido risaltato da dei denti appuntiti che in precedenza non aveva. “E una…” commentò il misterioso figuro, per poi voltarsi verso Videl. La figlia di Satan si mise in posizione di guardia, benché fosse radicata in lei la spiacevole sensazione di non avere speranze. “Huhuhu!” ridacchiò sommessamente il mostro per poi portarsi dietro la terrestre con la super velocità e colpirla dietro alla nuca con una precisione tale da stordirla senza però farle perdere i sensi, quindi la afferrò volgendola a se, tenendole bloccate le braccia per poi alitarle addosso la stessa nube scarlatta che aveva emesso contro Seripa, la quale ebbe lo stesso effetto sulla moglie di Gohan. Seripa, come una brava soldatina, era rimasta impassibile e immobile ad osservare l’operato del suo nuovo padrone senza battere ciglio. Sia lei che Videl erano diventate dei demoni seguaci di Garlic, il padre di Garlic Junior, colui che molti anni prima aveva conteso a Dio il trono di sovrano del pianeta Terra. “Molto bene… tutto procede secondo i piani! Non appena sarò rientrato in possesso dei poteri sottratti al mio popolo non avrò più difficoltà a estendere il mio dominio sul mondo intero! Però in un certo senso devo anche ringraziare Polaris! E’ stato proprio con l’utilizzo scriteriato di quei poteri che mi ha richiamato dalla dimensione in cui io stesso ero caduto per un mio errore in passato! E’ paradossale che proprio la mia arcinemica sia riuscita dove ha sempre fallito il mio patetico figlio! Se solo egli come prima cosa avesse chiesto al drago Shenron di riportarmi su questo mondo invece di chiedere l’immortalità, come se tra un incapace mortale e un incapace immortale vi fosse una gran differenza, a quest’ora la Terra sarebbe già nelle mie mani da un bel pezzo! Tuttavia è inutile struggersi per il passato! L’importante è il futuro! Un futuro che mi vedrà come solo e unico dio della Terra!” pensò Garlic, per poi rivolgersi a Videl, nella mano della quale vi era qualcosa che aveva attirato la sua attenzione. “Aspetta un momento… cos’hai in mano?” chiese il malvagio essere. La moglie di Gohan protese il braccio in avanti porgendo a Garlic la sfera del drago. “Oh! Una sfera del drago? Che gradita sorpresa! Ti ringrazio!” disse egli per poi appropriarsi della preziosa reliquia, osservandola con cupidigia e malvagio compiacimento. Un altro personaggio malvagio aveva fatto la sua apparizione sulla scena, complicando una situazione già di per se critica. Quali erano i suoi piani? Come avrebbero influito sui guerrieri GT? E che ne sarebbe stato di Seripa e Videl?
LIVELLI DI COMBATTIMENTO ARRIVO DI GARLIC
Videl 27.000.000
Ice Videl Extreme 240.000.000
Seripa 30.000.000
Seripa Super Saiyan 257.000.000
Garlic (Senior) 540.000.000
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Garlick! Che simpatica canaglia! :asd:
Ho un debole per il figlio e il padre sembra ancora meglio! Quindi non vedo l'ora di vederlo in azione in modo migliore!
Ottima performance per Videl che pur a livello inferiore si è dimostrata abbastanza abile e astuta da ottenere quel che voleva!
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Oddio adesso ci mancava proprio che saltasse all'improvviso un altro nemico alla Salzar e per di più padre di Garlick Jr.!XDChe posso dire?Complimenti final per la tua originalità!Ma non riesco a capire come tutti gli eroi potranno vincere tutti i nemici!(In fondo sono solo:un re di demoni,un certo angelo caduto,uno "scienziato pazzo",una donna changeling immortale,l'androide perfetto,il moostro mecha magia,il dio supremo(Ice la mettiamo come sottoposta và!XD),uno tsufuru che si avvicna pericolosamente alla terra.E poi ci sono "ancora non citati" nella fanfic:il supersaiyan leggendario,nonno Vegeta,Mister Bibidi Babidi Bu e il mostro che era una statua.E non è ancora finita!Nella terza saga ci sono pure vecchie amicizie come Tzukin e Adrius!
In poche parole Final ti sei sbizzarrito con la fantasia dei mostri invincibili eh?
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Hildegard spaccherà di brutto mi sa! XD
Ma Broly credo sia pure peggio! :asd:
Dyamans: 2 mezze-seghe... e pensate che Ice è ben poca cosa per le mie schiere!
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Uao, la comparsa di Garlic é stata proprio una sorpresa ( povera Videl pensava di essere " al sicuro")!! Ci mancava solo lui...
Il bello di questa fan fiction, é che più avanza al posto di semplificarsi si complica sempre di più.:ok:
quoto XD forever, come farnno i nostri paladini del bene a sconfiggere la nutrita schiera di nemici che sembrano non finire mai?
solo te Final lo sai:-P :-P
Continua cosi!!
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EPISODIO 172: ADDIO TENSHINHAN!
Due figure immobili e impassibili nel bel mezzo del finimondo che si scatenava attorno a loro. Questo era una battaglia tra guerrieri che facevano della psicocinesi la loro arma. Il cielo veniva ininterrottamente illuminato da continue esplosioni di luce, e fragorosi boati risuonavano senza sosta, udibili a chilometri di distanza. Come animali terrorizzati, gli ohzaru rimasero letteralmente paralizzati nel fissare quello scontro apocalittico, e anche Tenshinhan stentava a credere che uno dei due guerrieri che stavano scatenando una simile potenza fosse lo stesso piccolo Jiaozi che per anni aveva costantemente avuto bisogno di essere difeso da lui. “Da non credere! Oramai Jiaozi combatte ad un livello completamente diverso rispetto al mio! Se venissi coinvolto in quello scontro verrei certamente disintegrato all’istante! Malgrado il cyber cloth! Hehe! Le cose sono completamente cambiate rispetto a prima! Oramai è lui a difendere me e io a dovermi preoccupare di non essergli di intralcio!” pensò Tenshinhan, sorpreso ma al contempo felice per il fatto che il suo migliore amico fosse diventato tanto forte. “Anche quando sapevi di non poter fare nulla contro i nemici tu hai sempre manifestato la volontà di essere al mio fianco! E solo il mio veto ti ha impedito di farlo! Sei sempre stato una persona coraggiosa e dall’animo cristallino e nobile! Tutto ciò che hai ottenuto recuperando l’antico potere della tua stirpe non è nulla di più di ciò che meriti! Sono orgoglioso di te… amico mio!” nel pensare questo, sul volto di Tenshinhan apparve un sorriso di soddisfazione e serenità.
Jiaozi e Lady Polaris stavano utilizzando i propri poteri mentali per sollevare centinaia di blocchi di roccia, per poi frantumarli con la telecinesi e scagliarli contro il rispettivo avversario ad una velocità tale da far prendere loro fuoco e tramutarli in vere e proprie meteore in miniatura. La concentrazione di entrambi era al massimo, in quanto sapevano che se anche uno solo di quei colpi fosse andato a segno ciò avrebbe con tutta probabilità messo fuori causa colui che sarebbe stato colpito, dato che la propria forza spirituale non era certo sufficiente a incassare un colpo del genere. Le meteore si schiantavano incessantemente l’una contro l’altra. Nessuno dei due combattenti commetteva il minimo errore e la guerra mentale tra la changeling e il plasmatore terrestre proseguiva senza sosta. “E’ inaudito! Questo strano essere riesce a tenermi perfettamente testa! Un essere umano non può certo possedere un potere mentale così spaventoso! Allora chi è il mio avversario? Contro chi sto combattendo?” pensò Lady Polaris con un ringhio di disappunto dipinto sul volto. “Hehe! Accidenti! Devo ammettere di essere io stesso piuttosto sorpreso! Non immaginavo di essere così potente! Del resto questa è la prima volta che uso seriamente i miei poteri in battaglia! Forse se continuo così ho qualche possibilità di vincere, anche se c’è sempre da tenere conto del fatto che la mia avversaria è immortale! Ciò però non significa che io non possa neutralizzarla senza ucciderla!” pensò a sua volta Jiaozi. “Smettila di resistermi, stupido ragazzino! Muori!” urlò la madre di Freezer per poi plasmare dalla roccia una gigantesca stalagmite per poi scagliarla a tutta velocità contro Jiaozi, disintegrando tutte le altre rocce contro cui collideva. Se il migliore amico di Tenshinhan fosse stato centrato da quell’attacco sarebbe certamente stato trapassato da parte a parte. Egli tuttavia mantenne la calma concentrandosi al massimo, accigliando gli occhi, ed esercitando attorno alla stalagmite una straordinaria pressione delle molecole d’aria circostanti, al punto da sbriciolarla completamente prima che potesse raggiungerlo. Sul volto di Lady Polaris si poté leggere un profondo disappunto per il fatto che anche quell’attacco fosse stato vanificato. “Non è poi tanto facile sbarazzarsi di me! Comincia a rendertene conto, non è vero?” la provocò Jiaozi, mandandola su tutte le furie. “Fai silenzio! Io sono Lady Polaris! Colei che regnerà sull’intero universo! Non mi farò mai mettere in ridicolo da un poppante della tua risma!” tuonò la changeling per poi iniziare a concentrarsi in maniera maggiore, chiudendo gli occhi e assumendo un’espressione di sforzo ben visibile sul proprio volto. Il plasmatore terrestre si rese subito conto di come la propria avversaria stesse per fare ricorso a qualche tecnica davvero spaventosa, quindi si voltò di scatto verso Tenshinhan. “Ten!!! Allontanati, presto! Non sei al sicuro qui!” urlò Jiaozi. Il treocchi capì che non c’era tempo per discutere, e che avrebbe fatto meglio a fidarsi del proprio amico. Del resto egli aveva sempre preteso obbedienza e fiducia da Jiaozi e dunque il minimo che potesse fare era comportarsi allo stesso modo in una situazione analoga, per quanto a parti invertite. Tenshinhan si allontanò, inseguito dagli ohzaru, risvegliati dal proprio stato di smarrimento dalla vista della propria preda in fuga. “Dannazione! Sono veramente veloci! Mi saranno addosso in un lampo! Non sarò al sicuro dove mi trovo, ma non credo che lo sarò di più in nessun luogo su questo mondo fintanto che non mi sarò sbarazzato di questi scimmioni!” pensò contrariato Tenshinhan. “Psyco Cannon!!!” urlò ad un certo punto Lady Polaris per poi scagliare contro Jiaozi un colpo invisibile ma nondimeno letale. La changeling, così come aveva fatto in precedenza il suo avversario, aveva utilizzato le molecole d’aria, comprimendole per poi spararle in avanti ad una velocità inaudita, ottenendo un effetto simile a quello di un’arma ad aria compressa, ma essendo state utilizzate miliardi di molecole l’effetto fu proporzionalmente devastante, scavando un solco profondo sul terreno e spazzando via rupi e montagne come fossero state fatte di sabbia. “Psyco Barrier!” rispose Jiaozi utilizzando l’identico procedimento in senso contrario, generando una difesa che fece disperdere l’attacco della changeling, che così non lo colpì. Lo spostamento d’aria fu comunque talmente violento da raggiungere Tenshinhan e i due Ohzaru schiantandoli a terra. “Che potenza! Se Jiaozi non avesse fatto da schermo attutendo la potenza dell’impatto probabilmente sarei già all’altro mondo! Questi ohzaru saranno pure spaventosi, ma quella Lady Polaris è persino peggio! Eppure Jiaozi le tiene testa! E’ impressionante!” pensò l’ex allievo della scuola della gru.
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I pensieri di Tenshinhan furono però interrotti dal terrificante ruggito di Panbukin il quale, rimessosi in piedi spalancò le fauci per poi scagliare un raggio di energia contro il terrestre, che riuscì ad evitarlo con un rapido decollo mentre sotto di lui aveva luogo una deflagrazione terrificante. “C’è mancato un pelo!” pensò Tenshinhan, il quale però venne agguanto alle spalle da Toteppo che lo afferrò con la gigantesca mano, iniziando a stritolarlo. Il terrestre urlò per il dolore, sentendo le proprie ossa incrinarsi sino quasi a spezzarsi. Con un grande sforzo di volontà il treocchi riuscì a utilizzare il Tayoken accecando l’enorme scimmione. Tenshinhan rapidamente si allontanò ma per la seconda volta venne colto di sorpresa dal secondo animale che lo colpì con un pugno dalla potenza terrificante. L’impatto fu tremendo e il cyber cloth dell’umano andò letteralmente in frantumi. La forza di quegli ohzaru potenziati era davvero spaventosa, e Tenshinhan sapeva che se lo avessero colpito un’altra volta con tutta probabilità per lui sarebbe stata la fine. L’amico di Jiaozi si schiantò a terra, estremamente dolorante. Solo il suo cloth gli aveva salvato la vita, ma oramai di esso non rimaneva più niente. “Non posso competere con loro! Sono troppo forti!” pensò Tenshinhan, il quale oramai cominciava a sentire nitidamente il richiamo dell’aldilà. “Oh no! Ten!” sussultò Jiaozi voltandosi verso il proprio amico, percependo come egli si trovasse in pericolo. “Hahaha! Sciocco! Non avresti mai dovuto darmi le spalle!” esultò la diabolica Polaris protendendo il palmo della mano destra in avanti per poi serrarla a pugno. “Gah!!! Cosa!?” esclamò Jiaozi, rendendosi conto di non riuscire più a muovere un solo muscolo. “Sei certamente molto forte, ma sei anche un ingenuo! Distrarti in questa maniera prova che per quanto tu sia potente combattere non è il tuo pane!” lo derise Lady Polaris. Tenshinhan intanto si trovava inerme e riverso a terra, alla totale mercé del gigantesco ohzaru in cui Panbukin si era trasformato. La fortuna, tuttavia, corse in soccorso del terrestre, in quanto un inferocito Toteppo, ancora cieco a causa del Tayoken subito in precedenza, nel suo animalesco sferrare attacchi a casaccio colpì in pieno l’amico al volto, facendolo cadere a terra. “Per fortuna non sono particolarmente intelligenti! Forse posso salvarmi se mi gioco bene le mie carte!” pensò Tenshinhan trascinandosi lontano, approfittando del fatto che i due ohzaru avessero cominciato a litigare tra di loro. Qualcuno però non fu affatto compiaciuto nel vedere ciò e la sua contrarietà lo spinse a compiere un gesto di rara infamia e crudeltà. “Tsk! Quegli stupidi scimmioni non riescono a combinare nulla di buono nemmeno con una simile potenza! Mi sono davvero stancata di loro! Che spariscano dalla mia vista all’istante!” esclamò Lady Polaris per poi sollevare il braccio sinistro innanzi a se e protendere il proprio pollice verso il basso, in segno di condanna. Con i suoi poteri terrificanti la changeling esercitò il proprio diritto di vita e di morte sui due ohzaru. Quella stessa energia che aveva loro donato per renderli più potenti si trasformò in un’arma mortale che la telecineta utilizzò per far esplodere dall’interno i due poveri saiyan, sancendo la loro fine. L’esplosione fu colossale e devastante, al punto da coinvolgere anche il povero Tenshinhan. Il terrestre assunse un’espressione terrorizzata, urlando la propria rabbia e la propria disperazione. Nel breve spazio di un istante il migliore amico di Jiaozi vide scorrere nella propria mente tutte le immagini delle battagli che aveva sostenuto da quando era tornato in vita l’ultima volta. Per quanto gli dispiacesse lasciare Jiaozi e gli altri suoi amici, il treocchi sapeva di aver fatto tutto quello che era nelle sue possibilità. Oltretutto avrebbe rivisto Lunch, e dirle quanto le voleva bene, cosa che non aveva mai fatto abbastanza, e poter guardare negli occhi Yamcha, e chiedergli perdono per averlo ucciso, benché fosse stato convinto di non aver avuto altra scelta. Non sapeva se sarebbe mai potuto tornare in vita, in quanto la guerra per le sfere del drago stava avendo degli sviluppi drammaticamente incerti, e ciò non poteva che angosciarlo, soprattutto considerando che avrebbe rischiato di non rivedere mai più il suo fraterno amico Jiaozi. La sua unica consolazione era che morendo non lasciava più l’ingenuo pierrot dalle fanciullesche sembianze e dall’animo di un bambino, ma un guerriero maturo, capace di badare a se stesso, e di mettere a frutto tutto quello che avevano imparato insieme. “Jiaozi… non ti scordare mai quello che ti ho insegnato… e di quanto ti voglio bene! Addio…” mormorò sommessamente Tenshinhan, con le lacrime agli occhi, prima che anche queste evaporassero a causa del calore di quell’esplosione che stava disintegrando il corpo dell’ex discepolo della scuola della gru. “TEEEEEEN!!!! NOOOO!!!!” urlò Jiaozi, attanagliato da una disperazione più straziante della stretta psicocinetica di Lady Polaris. “Hahaha! Mi sono sbarazzata di due inetti ed eliminato un nemico con un solo gesto! Un colpo decisamente mirabile! Non trovi!?” chiese sadicamente la changeling. “Tu!!!! Maledetta!!!” urlò Jiaozi per poi, con uno sforzo immane, liberarsi dalla morsa di Lady Polaris. “Oh… sei una sorpresa continua! Non pensavo che saresti riuscito a reagire anche alla mia stretta paralizzante!” commentò Lady Polaris, leggermente sorpresa ma non preoccupata. Una volta entrata nell’ordine delle idee di starsi confrontando con un avversario al suo stesso livello lo stato di smarrimento in cui era precedentemente caduta era divenuto solo un lontano ricordo, ed era tornata ad essere un’avversaria scaltra e insidiosa. “La pagherai per quello che hai fatto!!!” urlò un furibondo Jiaozi, deciso a vendicare il proprio migliore amico. “E come pensi di farmela pagare? Ti ricordo che nessuno può uccidermi! Sciocco!” lo derise Lady Polaris. “E invece io ti annienterò! Anche a costo di disintegrare ogni singola cellula del tuo corpo!” esclamò minaccioso il plasmatore terrestre. “Che paroloni… credi forse di spaventarmi? Tze! Non hai ancora visto nulla dei miei poteri!” sorrise beffarda la madre di Freezer. “Nemmeno tu…” si limitò a rispondere Jiaozi. La crudeltà sconfinata di Lady Polaris aveva mietuto altre vittime, e la morte di Tenshinhan aveva scatenato l’ira del plasmatore terrestre. Come sarebbe finito quello scontro drammatico tra telecineti?
LIVELLI DI FORZA SCONTRO CON TOTEPPO, PANBUKIN E LADY POLARIS
Tenshinhan 30.000.000
Rock Tenshinhan Extreme 250.000.000
Jiaozi 5.000.000
Jiaozi (Potere Psichico) 500.000.000
Panbukin 24.500.000
Panbukin Ohzaru 102.000.000
Panbukin Ohzaru (Potenziato) 308.000.000
Toteppo 23.000.000
Toteppo Ohzaru 96.000.000
Toteppo Ohzaru (Potenziato) 288.000.000
Lady Polaris 5.000.000
Lady Polaris (Potere Psichico) 500.000.000
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E un altro guerriero che utilizza le cyber cloth all'altro mondo,questa guerra sta mietendo vittime da ambo le parti e perso un altro guerriero come tenshinhan non so come i nostri potranno continuare!(Jiaozi arrabiato è una cosa che non si vede tutti giorni e finalmente vedremo le sue capacità)
Cavoli Final mi hai fatto morire il guerriero che preferivo tra i terrestri!XD
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Stupendo! Direi che lo scontro è davvero interessante! Non immaginavo una simile potenza mentale da parte dei due contendendi! Be sono incredibili
Povero Ten, ma forse il suo sacrificio permetterà a Jaozi di avere qualche chance...
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Uao, incredibile la forza che riesce a sprigionare Yiaozi, il problema é che Polaris non é da meno, ci si appresta a vivere uno scontro davvero emozionante e ricco di colpi di scena.
Povero Ten, mi dispiace che sia morto, ma é anche giusto che qualche buono muoia, non possono sempre salvare in corner grazie ad avvenimenti miracolosi, non sarebbe realistico.
Continua cosi!!
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EPISODIO 173: CI SONO DUE CELL!
“Mi chiedo che cosa io abbia fatto di male nella mia vita per meritarmi di incontrare dei simili mostri! Per giunta questo è persino più spaventoso della principessa Oto! Almeno lei era ostile solo alle creature marine, ed era indifferente agli esseri umani, mentre questo maledetto si è messo a darci la caccia! E per colpa sua mio padre non c’è più! Se non fosse stato per quello sconosciuto probabilmente sarei finito anch’io nello stomaco di quel mostro! Spero proprio che riesca a fermarlo! Maledetta quella volta che ho tagliato i ponti con Pan! Per quanto io tema che neppure lei sarebbe in grado di aiutarmi! A meno che non sia diventata più forte negli ultimi tempi! Me tapino! Ecco… questa è la mia punizione per essermi comportato così male con lei! Lo so! Ma perché il cielo ha voluto punire anche mio padre e i miei compaesani? Non è giusto!” pensò, con gli occhi traboccanti di lacrime, Bisch, il ragazzo che sette anni prima Pan e Goku avevano conosciuto durante la battaglia con la principessa Oto, alias Ryu Shenron, e che era lo stesso ad essere stato salvato da Lezick dalle grinfie del terribile mostro che aveva trasformato una ridente cittadina costiera in un desolato e silenzioso cimitero. Egli si sentiva totalmente impotente, e tremava come una foglia al pensiero che il misterioso assassino potesse fare la sua apparizione da un momento all’altro e porre fine alla sua vita come era successo ai suoi amici. Non poteva fare altro che tenere gli occhi chiusi e pregare che il suo soccorritore possedesse la forza necessaria per sgominare per sempre quell’autentico incubo vivente.
Lezick rimase immobile ed impassibile, pronto a difendersi dall’attacco di quel mostro, ancora celato nell’ombra che avrebbe potuto aggredirlo in qualsiasi istante. L’ex guardia del corpo di Don Kir poteva sentire il rumore dei passi pesanti e sinistri della creatura farsi sempre più nitido alle proprie orecchie, segno di come il suo avversario si stesse avvicinando sempre di più. Non appena il mostro uscì allo scoperto, Lezick poté scorgerne le singolari fattezze, che avrebbero certamente disorientato i difensori della Terra di vecchia data, che lo avrebbero di certo riconosciuto, ma questo non era il caso dell’allievo di Heyzel. Del resto, come avrebbe mai potuto riconoscere l’aspetto di quel Cell che egli non aveva mai incontrato e di cui nemmeno immaginava l’esistenza? Egli non era però uguale al Cell che stava sopraffacendo Pan dall’altra parte del mondo, il quale aveva conseguito ormai da tempo la propria forma perfetta. Quello che Lezick si trovava di fronte era un Cell nella sua forma più ancestrale, del tutto identico a quello in cui si era imbattuto Piccolo subito dopo essersi ricongiunto a Dio e a quello che Trunks del futuro aveva ucciso nel suo tempo. Sul volto ripugnante del mostro apparve una smorfia che doveva essere un sorriso “Oggi deve essere il mio giorno fortunato! In giro ci sono molte aure potenti, appartenenti a esseri contro cui, con tutta probabilità, non avrei alcuna possibilità di vincere, mentre tu mi sembri si forte, ma al contempo alla mia portata! Posso sapere chi sei prima che io ti assorba?” chiese il nuovo Cell. “Il mio nome è Lezick! Per quel che riguarda il resto non penso siano cose che ti riguardino, specie di insetto! L’unica cosa che mi sento di dirti è che tu non assorbirai proprio nessuno! E non solo! Pagherai con la vita per il male che hai fatto!” rispose l’alieno con tono sicuro. “Oh… la solita cantilena da eroe! Sei presuntuoso! La tua forza è certamente molto elevata rispetto a quella degli umani, ma tu non hai idea di chi hai di fronte! Io sono Cell! Colui che diventerà l’essere perfetto, non appena avrò individuato i cyborg numero 17 e 18! Adempiendo al compito per cui il dottor Gero mi ha creato!” disse il bio androide. “Ah! L’essere perfetto? Cyborg 17 e 18? Il dottor Gero? Non so di cosa tu stia parlando, mostro! Tuttavia non ha importanza, in quanto i tuoi sogni stanno per infrangersi perché tu morirai qui e adesso! Un assassino come te non merita di vivere!” ribatté determinato Lezick. Cell divaricò le gambe e strinse i pugni innanzi a se per poi esclamare perentorio “Vedo che insisti con i tuoi vaneggiamenti da super eroe, beh, lascia che ti dia un assaggio della mia potenza, e poi vedremo se avrai ancora tanta fiducia in te stesso!”. E così dicendo Cell iniziò ad espandere la sua smisurata aura, facendo tremare la terra e crollare come castelli di carte gli edifici circostanti. Onde alte centinaia di metri si innalzarono dal male a causa dei sismi creati dalla potenza del mostro. Cell era certamente molto potente, ma non furono tanto le dimensioni dell’aura a sconcertare Lezick, quanto la sua natura. “Non mi sbagliavo! Quella che ho percepito in precedenza è proprio l’aura di Goku, ma ora che posso percepirla nitidamente mi sembra che quest’essere contenga dentro di se le aure di molte persone profondamente diverse tra loro! Che strano essere mi trovo di fronte?” pensò il compagno di Black Tiger. “E allora? Sei ancora così sicuro di potermi battere?” chiese Cell, accorgendosi di come Lezick fosse rimasto spiazzato, ma fraintendendone la ragione. “Assolutamente…” fu la risposta dell’alieno, che ritrovò istantaneamente la fiducia nei propri mezzi. Per quanto la natura del bio androide fosse bizzarra e misteriosa non avrebbe potuto nulla contro la forza del Dai Shin Ken. In un istante l’ex guardia del corpo di Don Kir venne circondato dalla stessa aura gialla che caratterizzava Abo quando ricorreva a tale tecnica, a testimonianza di come l’arte guerriera a cui era predisposto fosse la medesima, ovvero quella della spada del condottiero, che gli avrebbe conferito la capacità di sferrare colpi mortali. Cell si sarebbe trovato in grave pericolo, e sebbene non conoscesse la tecnica di colui che aveva davanti sapeva di dover stare in guardia. Del resto le cellule di Piccolo e di Vegeta gli consentivano di vantare un ottima capacità di analisi della situazione. “Non ho mai visto una tecnica del genere! Non sembra diventato più forte, ma è meglio stare in guardia, del resto anche io sono più forte di quello che sembro in virtù dei miei assi nella manica!” pensò la creatura del Dottor Gero, pronto a sostenere quella battaglia e a far propria l’energia di quello strano avversario.
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Se lo scontro tra Lezick e il misterioso nuovo Cell si prospettava tutto sommato incerto, quello tra Black Tiger e il nuovo C-19 costruito da Ghiller si manteneva sostanzialmente a senso unico. L’androide non era affatto debole, e sarebbe stato certamente un avversario fuori portata per molti dei più valorosi guerrieri GT, ma ciò non faceva altro che dirla lunga in merito alla straordinaria potenza del Dai Shin Ken di Black Tiger. La forza base del terrestre non gli sarebbe stata sufficiente nemmeno per battere Crilin privo del suo cyber cloth, ma gli bastava utilizzare il Dai Shin Ken per ottenere un potere tale da stendere un combattente del calibro di Goten trasformato in Super saiyan II con un solo colpo! A riprova di questo C-19 stava venendo letteralmente massacrato di colpi dal terrestre. Per quanto si sforzasse l’androide non riusciva a toccare nemmeno con un dito il proprio avversario, e la cosa gli stava facendo schiumare rabbia. Lui era il più forte tra gli androidi inviati da Ghiller per recuperare le sfere del drago, e non poteva sopportare di essere umiliato come l’ultimo dei babbei. “Maledetto… mostro!” ringhiò l’androide. “Mostro? No, io non sono un mostro! Io sono un uomo! Sei tu il mostro! Una macchina senza sentimenti capace solo di uccidere! Provo pena per la tua esistenza miserabile!” rispose con disprezzo Black Tiger. “Chi ti credi di essere per compatirmi? Muori!” urlò l’androide per poi scagliarsi contro il terrestre, non ottenendo altro che beccarsi una gomitata in pieno volto. “I tuoi movimenti erano già lenti da prima… ora cominciano a diventare anche prevedibili!” commentò l’uomo vestito di grigio. “Bastardo!” urlò 19 per poi, con un movimento improvviso, afferrare il braccio del praticante del Dai Shin Ken. “Haha!!! Finalmente ti ho preso, sciocco presuntuoso!” esclamò trionfante l’androide per poi cercare di assorbire l’energia dal corpo dell’avversario, ma con stupore, e a giustificare la totale impassibilità di Black Tiger, egli si rese conto di non riuscire a spillare nemmeno una goccia di Ki. “Ma che cos…?” sussultò C-19, per poi beccarsi un pugno in pieno volto dal terrestre, finendo scaraventato indietro di decine e decine di metri. “Che stai facendo? Vuoi combattere seriamente o no?” lo provocò Black Tiger, come se non fosse stato consapevole di cosa l’androide avesse tentato di fare. “Non capisco! Perché non riesco ad assorbire la tua energia? Sei forse un androide?” chiese 19. “Aaah… ma allora sei di coccio! Sono un essere umano! Lo vuoi capire? Ma non vedo perché dovrei volerti dare la mia energia!” rispose il terrestre. C-19 non replicò, limitandosi a ringhiare. Era assurdo! Come poteva quell’uomo opporsi al suo dispositivo di assorbimento energetico al punto da renderlo totalmente inefficace? “Basta! Sono stufo di questa lotta senza senso! Sparisci ammasso di rottami!” tuonò Black Tiger per poi scagliare una gigantesca onda di energia contro l’androide. C-19 sorrise compiaciuto “Ecco la mossa falsa che stavo aspettando!” pensò l’androide, per poi assorbire l’attacco del terrestre. “Hehehe! Hai commesso un errore! Grazie alla tua energia ora sono molto più forte! La vera partita comincia solo ora!” esclamò trionfante l’androide. “Ah si?” bofonchiò Black Tiger per poi sparire con la super velocità, facendo sussultare l’avversario. Ancora una volta C-19 era stato totalmente incapace di seguire i movimenti dell’allievo di Heyzel, che infatti gli apparve alle spalle colpendolo con un calcio, per poi materializzarsi nuovamente di fronte a lui e sferrargli un violento diretto all’addome. “Ma.. ma come? Non è cambiato assolutamente nulla! Eppure ho certamente assorbito la tua onda! E anche quella che avevi scagliato prima!” disse un allibito androide. “E infatti l’hai assorbita! E’ dentro il tuo corpo, ma non puoi usarla!” spiegò Black Tiger. “Che vuoi dire?” chiese C-19. “Si tratta della mia arte guerriera! Quella della manipolazione mistica dell’energia!” svelò il terrestre. “In altre parole… io ho il controllo totale della mia energia, posso plasmarla e controllarla per farci tutto quello che voglio! Ovunque essa si trovi!” proseguì l’allievo di Heyzel, per poi concludere “E adesso… si trova dentro di te…”. “Cosa? Non vorrai dire…!?” sussultò terrorizzato C-19, temendo di aver compreso dove volesse andare a parare il suo avversario. Senza una parola Black Tiger decise di utilizzare in concreto la propria arte guerriera. Fino a quel momento gli era bastato il Dai Shin Ken per dominare il suo avversario, ma con il suo potere finale sarebbe riuscito a distruggerlo con un solo colpo. Le mani di Black Tiger vennero circondate da sfere verdi di energia luminosa, e anche il corpo di C-19 iniziò a brillare del medesimo colore. “No! Maledizione! Il mio corpo!” esclamò terrorizzato l’androide, comprendendo come ormai per lui fosse ormai perduta ogni speranza. Black Tiger si limitò a schioccare le dita, e per il suo avversario fu la fine. “Nooooo!!!!” urlò l’androide mentre il suo corpo deflagrava in un’esplosione di luce smeraldina. Quella fu la fine di C-19, distrutto proprio dall’energia che egli stesso si era affannato ad assorbire. Black Tiger aveva dato l’ennesima riprova della sua straordinaria forza. Se usando il Dai Shin Ken la sua forza diveniva già di per se spaventosa, quando utilizzava il controllo mistico dell’energia il suo potere raggiungeva vette tali da potersi comparare ad un Super saiyan di terzo livello. Un potere contro il quale il suo avversario non aveva avuto la benché minima via di scampo. “Bene… e questo è sistemato! Andiamo a vedere come se la cavano gli altri!” pensò Black Tiger tornando allo stato normale, per poi spostarsi verso le zone dove stavano combattendo i propri compagni.
LIVELLI DI COMBATTIMENTO BLACK TIGER VS SHIN C-19
Black Tiger 10.000.000
Black Tiger (Full Dai Shin Ken) 810.000.000
Black Tiger (Manipolazione Mistica dell’Energia) 1.215.000.000
Shin C-19 760.000.000
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Spero che, dopo questa raffica di capitoli, tu non mi faccia attendere un mese e più per capire da dove sia sbucato il secondo cell :lol:.
Per quanto riguarda il capitolo, non è affatto male.
Sono solo due i punti che mi convincono poco: il pensiero iniziale del ragazzo, forse un po' prolisso e pomposo, e la personalità di lezik.
Mentre il primo appunto è più di natura stilistica, il secondo è prettamente personale. Nell'anime lezik appare sì come un essere privo di una reale natura malvagia, ma al contempo non sembra certo l'eroe che tu dipingi. L'ho trovato poco convincente rispetto ad altri personaggi da te rielaborati, gettato nella mischia con una frettolosa conversione a generico eroe.