Vi informo che sto lavorando a uno special... comunque domani posto l'episodio regolarmente...
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Vi informo che sto lavorando a uno special... comunque domani posto l'episodio regolarmente...
ok:ok: pensa un pò ti stavo per chiedere se postavi!? cmq nn vedo l'ora per la puntata di domani e per lo special :)
Scusa se posto solo ora, comunque sono splendide queste puntate :ok: peccato solo che non ti piacciano.
No dai, sto rivalutando il mio lavoro:ok:
Episodio 52: Verso la riunione delle sfere
Mylon riaprì gli occhi, ma gli sembrò di essere cieco; cieco della vista interiore, perchè non controllava più le menti di Vegeta e di Goku. Avvertì una rabbia e una frustrazione crescenti, per essere stato sconfitto da Kaioshin.
<<Che disdetta... nn... no....>>
Boran: <<Cos’è successo? Controlli ancora i saiyan, vero?>>.
<<NO! Kaioshin, è stato lui! Maledetto lui e la sua stirpe!>>.
Boran urlò dalla disperazione, e fu preso da un accesso di tosse, e non riuscì a parlare, mentre quasi soffocava dall’agitazione.
<<No... Mylon... tu devi impedire che il... nostro sogno si infranga... fai qualcosa...>>.
Mylon: <<E va bene... dovremo accelerare i nostri piani, e rinunciare a Trunks per il momento...>>:
<<No... Trunks è prezioso, insieme a tutti i saiyan... se Besh raccoglierà le sfere, nulla gli impedirà di diventare lui il prediletto di Talgot! A allora Besh distruggerà i miei saiyan, capisci?>>, disse Boran ansimando.
<<Devo andare su Namecc...>>.
<<Aspetta Mylon... risparmia Vegeta e Kakaroth... ricordati...>>.
Mylon non ascoltò ulteriormente il suo imperatore, svanì in una nube verde, che si dissolse senza lasciare traccia. Boran rimase solo nella vasta sala, stringendosi una mano attorno al collo, che gli ardeva come un fuoco lacerante, togliendogli il respiro. Si avvicinava la morte, lo sentiva.
“E’ tutto appeso a un filo...”
Piccolo e Keut combattevano mentre tonnellate di acqua si riversavano sopra di loro, sfrecciando attraverso l’acqua come demoni infuocati. L’acqua evaporava al loro passaggio, lasciando nubi che si riversavano come pioggia. Keut lanciò ki blast a ripetizione, ma Piccolo gli compariva alle spalle ogni volta, pronto a colpirlo. Alla fine il potente namecciano riuscì a sferrare un violentissimo calcio che scagliò Keut addosso a un pinnacolo roccioso, che si distrusse all’istante. Keut scavò una voragine, sollevando terra e lembi rocciosi, finchè si arrestò a un chilometro di distanza.
<<Makankosappo!!>>
Junior scagliò il suo colpo alla massima potenza, e Keut rispose allungando entrambe le mani e convogliando tutta la sua aura in un turbine di energia che assunse la forma di un gigantesco raggio energetico. I due colpi si incontrarono e per pochi istanti ressero l’impatto senza sbilanciarsi. Grandi quantità di fulmini e luce riempirono la regione.
<<Non mi fermerai namecciano!!>>, gridava Keut al limite della sua forza.
Piccolo intensivicò il colpo, che riuscì a far breccia infrangendo il turbine di Keut. Il cacciatore di saiyan vide arrivare il raggio veloce come la luce e si scivò appena in tempo. Il makankosappo gli colpì in pieno il braccio sinistro, e urlò in preda a un dolore immenso. Mentre si reggeva il braccio inutilizzabile, Piccolo gli si avventò contro, arrivandogli di fronte nel giro di un secondo.
<<Questo per tutti i miei fratelli namecciani...>>
Un pugno violentissimo fracassò la mascella di Keut, che dopo aver volato qualche metro barcollò indietro, reggendosi a malapena in piedi.
<<Stupido... namecciano>>, Keut sputò qualche dente e un po’ di sangue, ascigandosi poi il volto col braccio destro, <<Ti faccio vedere io!!>>.
Il braccio destro venne avvolto da una luce argentata abbagliante, e Keut si scagliò contro Piccolo a una volocità supersonica. Ma avvenne un fatto che lo stupì: non aveva colpito il namecciano. Il suo avversario gli aveva bloccato il braccio, e ora lo teneva fermo. Il terrore paralizzò le gambe a Keut.
<<Cosa dovevi farmi vedere, Keut?>>, chiese tranquillo Piccolo. Keut tremava.
Il namecciano, impietoso, colpì di taglio il braccio destro di Keut, usando il braccio libero; gli spezzò l’articolazione del gomito mettendogli fuori uso l’unico arto rimastogli integro.
Keut urlò dal dolore, mentre il braccio ricadde molle e inerte sul fianco; barcollò e cadde all’indietro, mentre Piccolo fece qualche passo.
<<Stai tremando?>>, gli chiese, <<Ma non eri imbattibile?>>.
Piccolo allungò una mano, deciso a farla finita per sempre.
Un tremito impercettibile, un brivido lungo la schieda. Un’intuizione, un sobbalzo al cuore. Piccolo voltò di scatto la testa; qualcuno li stava osservando dall’alto. Qualcuno che aveva celato la propria aura fino ad allora. Gli sguardi di Piccolo e di Keut si congelarono.
<<Guarda guarda che bel siparietto...>>, disse Besh dall’alto. Osservava il tutto a braccia conserte, compiaciuto.
Piccolo rimase imperturbabile, mentre un’espressione di sollievo si dipinse sul volto del suo avversario.
Keut: <<Eheh! Namecciano... ora vedrai... Besh ti annienterà in quattro e quattr’otto...>>
Besh guardò Keut facendo una smorfia.
<<Avanti namecciano! Cosa stai aspettando, che ti prenda quelle orecchie e te le strappi a morsi?>>, esclamò Besh, <<Quanto ci metti a farla finita?>>.
Keut inorridì davanti all’insensibilità del suo alleato.
<<Vuoi che lo elimini?>>, chiese Piccolo.
<<Non lo vuoi tu?>>, rispose Besh sorridendo.
Piccolo ci pensò un attimo e ritirò la mano. <<NO!>>
Keut non capì, credette di aver udito male: non poteva credere di aver salva la vita.
<<No?>>, interrogò Besh. Il namecciano fece cenno di no.
Besh sollevò le spalle rassegnato, allungò un dito.
Piccolo: <<No, aspetta!>>.
Besh trafisse Keut al petto senza che nessuno potesse intervenire. Keut si afflòsciò al suolo senza vita, con gli occhi vitrei, esalando l’ultimo respiro.
<<Sei un... mostro!>>, gridò Piccolo a squarcia gola.
Besh: <<Non farla troppo lunga, e dimmi dove sono le sfere...>>.
<<Cosa?>>.
<<Non fare lo gnorri. La situazione è cambiata da quando vi ho percepiti la prima volta... c’era quel terrestre, e un altro namecciano, più il tizio dai capelli bianchi, il guastafeste. Poi uno dei namecciani è scomparso, e la tua aura è incrementata magicamente. Poi è sparito il tizio dai capelli bianchi, e anche il terrestre non è più percepibile. C’era anche un saiyan mi pare, ma non riesco più a percepirlo. Ma la cosa curiosa è che ho sentito distintamente l’aura del saiyan nato dalla fusione di Vegeta e Goku. Non so cosa significhi tutta questa confusione, ma confido che mi aiuterai a vederci chiaro, amico mio...>>.
Piccolo si voltò verso di lui, mentre Besh scese al suolo.
<<Dove sono le sfere?>>.
Piccolo: <<Cosa ti fa pensare che te lo direi?>>.
Besh: <<Non mi stupisce questa risposta. Dovrò mettere alla prova la tua resistenza al dolore>>.
Piccolo era ancora stanco e provato dalla battaglia contro Keut; non avrebbe potuto sopportare un’altro scontro a quei livelli.
Besh sparì nel nulla, comparendo alle spalle di Piccolo. Gli inflisse una durissima gomitata alla schiena. Piccolo si accasciò al suolo urlando dal dolore, mentre Besh gli schiacciava il torace al suolo, premendolo sempre di più.
<<Ho appena cominciato con te, namecciano! Ho appena cominciato con tutti voi! Non mi conoscete ancora, vero? Nessuno fermerà il ritorno del Dominatore! Neanche gli sporchi saiyan traditori! Sono certo che sono stati quegli sporchi scimmioni a prendere le sfere!>>.
Vegeta e Goku si trovarono così separati, e dopo che il Sommo ebbe spiegato a loro perchè si trovavano lì, e cosa fosse successo, dovettero prendere una decisione.
Goku: <<Percepisco Kupile non molto distanda da qui, insieme a un namecciano...>>.
<<Sono soli?>>, chiese Vegeta.
<<Sì, possiamo...>>.
Si interruppe, ed entrambi si voltarono verso il luogo da cui provenivano. Avvertivano le aure di Besh e Piccolo molto intensamente.
<<Oh no!>>, esclamò Goku, <<Per quanto forte sia diventato Piccolo, persino più forte di noi, non credo che possa farcela da solo contro Besh!>>.
Vegeta strinse i pugni sicuro di sè: <<E va bene, ci vado io a togliere di mezzo quel verme! Ho ben due conti in sospeso con lui!>>.
<<Aspetta Vegeta, sei sicuro?>>, chiese Goku preoccupato.
Vegeta annuì: <<Assolutamente sì, ne va del mio orgoglio. Tu prendi le sfere, radunale tutte, e usale per rimediare a tutta... tutta questa devastazione>>.
Goku acconsentì, e mentre Vegeta faceva per allontanarsi...
<<Vegeta mi raccomando>>, disse, <<Prudenza!>>.
Il principe dei saiyan gli rivolse uno sguardo di intesa, e le loro strade si separarono. Goku raccolse le sfere, e si diresse verso l’ostacolo finale, prima della riunione di tutte e sette gli artefatti magici: Kupile lo attendeva, pronto a risolvere il duello in sospeso...
mmmmm.... nessuno dei miei abituali lettori commenta?
scusa vegge ero fuori.splendida puntata,nn ho nulla da dire se nn d rinnovarti i soliti complimenti.veramente fantastica la fanfic la migliore ke abbia mai letto.sn anke curioso d vedere ke fine hanno fatto goten e trunks...
Lo vedrai a tempo debito...;)
quoto pienamente con ludo e fantastica... ineffetti mi chiedo anch'io che fine hanno fatto :boh:
Veramente bella come ff^^
Complimenti!!!
Thank you!^^
Godetevelo...
Episodio 53: La forza di un vero saiyan
Mylon comparve in una nube verde, che si espanse dissolvendosi. Aprì gli occhi e si trovò su Namecc.
“Bene, bene... il teletrasporto è riuscito alla perfezione... devo rimediare immediatamente a questa catastrofe...”
Sollevò le mani verso il cielo, e un tremito gli percorse il corpo quando aguzzò i propri istinti e ogni suo senso.
“Avverto che le sfere sono molto vicine... sono proprio loro, le sfere nelle quali è rinchiuso il potere di Talgot... non mi sono sentito così quando ho visto le sfere terrestri, e ora non ho dubbi, sono loro! Devo andare nelle vicinanze, ma con prudenza...”
Concentrandosi, formò una nuova nube verde, e svanì nel nulla quando essa si dissolse.
Besh sollevò Piccolo, tenendolo per il cranio. Col pugno sisistro infierì ancora sul suo volto, e Piccolo stramazzò al suolo; non poteva fare nulla viste le sue condizioni, e non era riuscito a riprendersi dal duello con Keut. Era spacciato.
<<Allora, dove sono le sfere?>>, chiese ancora Besh con un sorriso stampato sul volto. Aspettò una risposta che non arrivò, e guardò Piccolo mentre si rialzava in piedi barcollando.
<<Hai deciso di rialzarti? Di combattere? Allora forza, colpiscimi!>>, disse Besh allargando le braccia.
Piccolo si voltò di scatto e scagliò una potente ki blast proprio addosso a Besh, colpendolo in pieno. L’esplosione sollevò nubi e detriti, mentre di Besh non c’era traccia. Piccolo non perse tempo e continuò a bersagliarlo di ki blast, sempre più velocemente, implacabile. All’improvviso Besh emerse dalla nube camminandogli incontro, e le ki blast rimbalzavano su di lui senza poterlo scalfire. Una sorta di potentissima aura lo circondava e lo proteggeva. Piccolo sbarrò gli occhi incredulo.
Besh: <<Tutto qua?>>
Piccolo scattò e colpì Besh all’addome con un pugno fortissimo, ma in quel preciso istante si sentì svenire. Mentre avanzava verso di lui, Besh l’aveva colpito a sua volta, molto più intensamente. Il sangue colava dalla bocca spalancata di Piccolo, mentre gli occhi divennero vitrei. Il corpo tremava convulso, preda di forti spasimi di dolore, e Besh lo guardava divertito.
<<Sei patetico, muso verde!>>
Drizzò le mani a taglio, tendendole in massima tensione; usandole come lame rapidissime infierì sulle spalla di Piccolo, scattando rapido come una cesoia, altrettanto affilato, inaspettato. Piccolo gridò a squarcia gola mentre le braccia ricaddero al suolo, separandosi dal corpo. Dalle spalle mutilate sprizzarono zampilli di sangue viola; il namecciano ricadde all’indietro barcollando, in preda a forti vertigini.
<<AHAHAH!! Sei così ridicolo!>>.
Besh allungò un dito e cominciò a divertirsi con Piccolo: sparava dei rapidissimi laser ad altissima velocità, tutt’attorno al namecciano. Se l’avesse colpito l’avrebbe trafitto, e così lo costringeva continuamente a mantenersi in piedi saltellando per evitarli.
<<AHAHAHAHAH!! CONTINUA A DANZARE! CONTINUA!!>>
Continuava a sparare sempre più velocemente, avvicinando sempre di più il tiro alle sue gambe. Alla fine gli trafisse prima i piedi, poi le caviglie, le ginocchia, i polpacci e le coscie, finchè le sue gambe non furono ridotte a molli sacchi di carne con ossa del tutto infrante. A quel punto Piccolo cadde, non più sostenuto, riverso nel fango scivoloso. Besh camminò verso di lui e gli premette il piede contro un ginocchio rotto.
Piccolo gridò dal dolore: <<AARGH!!>>
<<Ti sto facendo male? Non avevo detto che avrei misurato la tua resistenza al dolore?>>.
<<AARGH... B...basta!>>.
<<Basta?>>, si domandò Besh sollevando un attimo la benda che portava a un occhio, <<Finisce qui se mi dici che fine hanno fatto le sfere...>>.
Piccolo strinse i denti: <<Va... all’inferno...>>
Besh grugnì, sollevò una mano arcuandola in direzione di Piccolo. Da essa si scaturirono scariche elettriche che percorsero il corpo martoriato di Piccolo. Lo attraversavano in continuazione, torturandogli ogni singolo nervo, trasmettendo dolore a non finire; e Besh continuava, ancora, e ancora, e ancora, sempre più incrudelito. Abbassò entrambe le mani, unendo anche la mano sinistra, convogliando ancora fulmini e scariche su Piccolo, continuamente, senza sosta, mentre il namecciano si contorceva. Besh si interruppe.
<<E ora mio caro namecciano... poni fine alle tue sofferenze, e dimmi dome sono le sfere...>>.
Piccolo non rispose, perchè stava rapidamente perdendo i sensi. Besh si inginocchiò al suo fianco,
<<Ti torturerò ancora, in modo che la tua sofferenza continui fino alla fine, hai capito Namecciano?>>.
Piccolo mosse appena la testa e aprì gli occhi un ultima volta. Bisbigliò qualcosa che Besh non comprese.
<<Allora muori namecciano!!>>. Besh si rialzò di scatto e le mani giunte saettarono ancora scagliando la loro tempesta di scariche e fulmini su Piccolo, che ancora si contorse.
<<Muori! Muori! Muoooriiiii!!!!! ...>>.
Un piede teso in un calcio colpì Besh in pieno volto, torcendogli il collo, e scagliandolo come un bolide in lontananza: scavò un profondo fossato, sollevando polvere e roccia, fermandosi dopo poche centinaia di metri. Riemergendo, cercò subito la fonte del colpo.
<<Chi è stat... TU!>>.
Di fianco a Piccolo, stava a braccia conserte Vegeta, e lo guardava con occhi di ghiaccio. Indossava ancora la sua divisa argentata dell’armata, ma Besh intuiva che ormai si era ribellato. Si alzò in volo dicendo al saiyan, <<Tu... io lo sapevo che voi saiyan eravate solo luridi vermi, ma ora ne ho la prova assoluta! E scommetto che hai preso tu le sfere...>>
Vegeta sorrise: <<Mpf... Non so di cosa parli>>.
Besh si avvicinava sempre di più.
<<Moscerino... vorresti affrontarmi? Non farmi ridere... guarda il guerriero più forte di Namecc che fine ha fatto...>>.
Piccolo stava ancora agonizzando, sull’orlo della morte: le sue condizioni erano troppo disperate perchè le cellule rigenerative potessero agire. Vegeta si tolse la corazza rimanendo a torso nudo, e si scrocchiò le mani, pronto a combattere.
“E’ una lotta disperata, me ne rendo conto” pensava “... ma devo resistere finchè Kakaroth non riunirà le sfere del drago...”
Besh scese al suolo davanti a lui: <<Hai fretta di raggiungere i tuoi fratelli?>>
Vegeta strinse i degni dall’offesa, e si trasformò istantaneamente in ssj3. scattò verso il suo avversario, che tuttavia lo evitò con facilità, sparendo poi dalla sua vista.
<<Cosa?>>, esclamò Vegeta.
<<Sono qua?>>.
Vegeta si voltò e Besh lo colpì in pieno volto, spaccandogli il naso. Vegeta scattò in alto, figgendo da Besh, che lo inseguì senza troppa fretta; il saiyan si dirresse ancora verso di lui, e tentò di colpirlo con un calcio. Ma fu come se la gamba avesse colpito un cuscino, perchè l’aura stessa di Besh riusciva a impedire a Vegeta di colpirlo. Il saiyan ci riprovò più volte, con calci e pugni, ma i suoi colpi si arrestavano prima di colpire il suo avversario.
<<Sei cieco?>>, gli diceva Besh, <<Non riesci a colpirmi? Vuoi che ti dia una mano?>>.
Besh si divertiva a sparire e ricomparire alle spalle del suo avversario, mettendolo in confusione e aumentando la sua ira. Vegeta colpiva solo l’aria, qualsiasi tecnica tentasse, e quel che era peggio era il fatto che Besh non contrattaccava. Aveva deciso soltanto di divertirsi.
<<E’ così che mi piace fare con le mie prede saiyan>>, disse Besh, <<Vi faccio giocare... vi faccio arrabbiare, così la vostra morte sarà ancora più sofferta...>>.
<<AAH!! Taci!! Non insultare i saiyan!>>, Vegeta scagliò un big bang attack, e Besh lo deviò scagliando un raggio energetico molto potente. Il colpo esplose a qualche chilometro di distanza, scavando un profondo cratere.
<<Che ridere fai, principino saiyan... davvero, tu e tuo padre siete come due gocce d’acqua!>>.
Vegeta si arrestò.
<<Non... nominare... mio padre...>>, disse al limite della tensione.
<<Avrei voluto vedere la sua faccia... la sua faccia quando Freezer l’ha ucciso... avrei voluto guardare negli occhi uno a uno quegli scimmioni, mentre CREPAVANO come belve da macello per una MIA VOLONTA’!>>, Besh incrementò la propria aura e scatenò fulmini e saette attorno a me, <<Voi volevate impedirmi di assurgere al trono del più grande degli imperi!! Voi eravate l’ostacolo!! La minaccia!>>, protese un braccio in avanti mentre parlava, e venti furiosi cominciarono a sconvolgere la regione, <<Voi... eravate una potenza! L’imperatore vi ammirava!>>
<<Tu>>, disse Vegeta, <<Tu ci hai traditi???>>
<<AHAHAHAH!!! Io vi ho spazzato via per sempre, al diavolo l’imperatore, all’inferno Freezer! IO sarò il vero vincitore quando Talgot tornerà!!>>.
Un fulmine cadde in vicinanza, con grande fragore.
<<IO ho manipolato i saiyan, Freezer, e l’imperatore contemporaneamente, per togliervi di mezzo!! IO SONO UN GENIO!>>
<<NO!>>, gridò Vegeta, <<Sei soltanto un VERME... tu avevi PAURA di NOI!!!>>.
Besh gridò a squarciagola, e una tempesta di vento e fulmini si abbattè su una porzione estesa del pianeta, oscurando il cielo e addensando un potente vortice di nubi alte nel cielo. Vegeta non riuscì a trattenersi, e avvertì dentro di sè una forza nuova, come un grido antico e potente che aveva tutto il sapore degli antichi saiyan. E all’improvviso dentro di sè trovò la calma; improvvisamente si accorse che lo stadio di ssj3 era una sorta di eden, l’equilibrio tra il fuoco divampante che lo dilaniava e la serenità che si richiede a un vero guerriero.
Vegeta era stupito dalla nuova forza che avvertiva dentro di sè, e se ne compiacque.
<<Sono pronto>>.
Besh lo guardò dall’alto con le braccia incrociate, convinto di poter vincere. Piccolo voltò la testa verso Vegeta: sorrise.
Vegeta scattò rapido come un fulmine, e Besh non lo vide arrivare: il saiyan lo colpì alle spalle con tutta la sua forza, e mentre Besh precipitava al suolo lo colpì ancora, e ancora. Besh precipitò al suolo sotto i colpi impietosi e precisi di Vegeta. Quando si schiantò al suolo, Vegeta gli diresse un potente big bang attack, il colpo finale.
La sfera di energia si avventò su Besh, che non potè fare niente per evitarla; venne centrato in pieno, mentre tentava una disperata difesa.
Per qualche istante le sue mani riuscirono a bloccarlo, ma poi ne venne totalmente vestito, e la sua immagine si confuse nel bagliore dell’esplosione, che riportò il chiarore nel cielo.
Fantastica ......Strepitosa la forza di Vegeta e ribadisco che scrivi davvero benissimo...........avevo detto Fantastica??!!
Thanks^^
splendida puntata!!!in pratica il livello raggiunto da vegeta e lo stesso raggiunto da goten e trunks,giusto?si tratta in pratica d un ssj3 full power...
Hai capito bene:ok:
Vegge ma quando si riparlerà di Goten e Trunks??...........e quando posti??