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Dragon Slayer
Parte un po' male, parecchio fine a se stesso e scandalistico. Poi però decolla devo dire, un Von Trier che sembra trovare un equilibrio non perfetto ma soddisfacente tra provocazione, profondità narrativa ed eclettismo. Mi viene da dire che prende l'estremismo di un Antichrist e lo unisce alla teatralità di un Dogville. Temo però in una degenerazione della seconda parte, vedremo.
Non mi sento di consigliarlo in generale perché è parecchio esibizionista ed estremo, guardatelo solo se avete famigliarità con il danese e i suoi deliri.
L'ho visto anch'io. Concordo, parte male, parecchio fine a se stesso e scandalistico. E prosegue male, altroché. Ha qualche spunto interessante, ma davvero poca poca roba. È veramente fine a se stesso (oltre che mooolto tirato sotto vari punti di vista). Tecnicamente è un prodotto molto buono, ma nel complesso è schifo. Voto: 5 (ma anche 4, cioè se non fosse per le scene di sesso che volevo vedere cosa si inventava veramente la mia voglia di continuare a guardarlo era ZERO). La seconda parte la guarderei solo per vedere come va a finire, con l'uomo a cui racconta il tutto (che fra l'altro io mi domando perché) qualcosa dovrà pur avere a che fare (e infatti mi sono spoilerato il finale, se la vuole stuprare ma poi lei lo uccide ecco ora penso proprio che il secondo capitolo non lo guarderò mai)
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Buddha94
http://www.cambiaverso.it/wp-content...ta-Chihiro.jpg
L'unico film di Miyazaki che avevo visto prima di questo era Totoro che quando lo vidi non mi era piaciuto per niente.
Questo invece l'ho trovato davvero molto bello ed evocativo. Pensavo che una storia del genere, in quel tipo di ambientazione magica, difficilmente sarebbe riuscita a colpirmi e invece sono stato pienamente smentito. Prima o poi recupererò anche gli altri lavori di Miyazaki.
Ti dirò, a me non era piaciuto più di tanto. Per quanto le immagini siano molto belle mi è sembrato un po' fine a se stesso. Superato il primo impatto con gli spiriti mi sono anche un po' annoiato. Poi c'è il fatto che i finali esageratamente positivi di Myiazaki non li sopporto. Ti consiglio Porco Rosso, comunque. Per ora è il suo film che mi piaciuto di più.
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Originariamente Scritto da
Ajeje.
L'ho visto anch'io. Concordo, parte male, parecchio fine a se stesso e scandalistico. E prosegue male, altroché. Ha qualche spunto interessante, ma davvero poca poca roba. È veramente fine a se stesso (oltre che mooolto tirato sotto vari punti di vista). Tecnicamente è un prodotto molto buono, ma nel complesso è schifo. Voto: 5 (ma anche 4, cioè se non fosse per le scene di sesso che volevo vedere cosa si inventava veramente la mia voglia di continuare a guardarlo era ZERO). La seconda parte la guarderei solo per vedere come va a finire, con l'uomo a cui racconta il tutto (che fra l'altro io mi domando perché) qualcosa dovrà pur avere a che fare (e infatti mi sono spoilerato il finale, se la vuole stuprare ma poi lei lo uccide ecco ora penso proprio che il secondo capitolo non lo guarderò mai)
Ti confido un segreto: ero sarcastico.
Di profondo non ha un cazzo dai, è semplicemente il solito Von Trier che gioca a fare il maniaco sessuale. Tutta la parte drammatica sembra messa lì per "ehi, non è mica fine a se stesso, c'è anche contenuto!". Però è divertente se lo prendi come per quello che è, un porno con trama.
Per me non ha nemmeno gli spunti interessanti a livello di trama, è il b movie degli intellettualoidi.
Dato che ci sono: ho visto il remake/omaggio/sticazzi di Evil Dead. Va bene l'intento, ma la prospettiva è completamente sbagliata. A cosa serve riprendere un film horror anni '80 con una produzione moderna? Non ha niente da dire, non è un buon horror, non è black comedy. Non è nemmeno bruttissimo, è proprio anonimo. Voto: 5.
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Ma DOVE eri sarcastico, non dire cazzate
Cmq boh gli spunti li ho trovati in certi dialoghi, tipo il discorso sul tagliarsi le unghei lì, e anche durante il capitolo 3, quando fa riflettere sul concetto di amore (in maniera un po' banale probabilmente, ma comunque l'ho trovato interessante come discorso).
Comunque Von Trier, considerato uno dei registi più influenti del cinema contemporaneo, è uno dei motivi per cui considero il cinema una pseudo-arte, e l'arte stessa un circolo vizioso controllato da teste di cazzo e fine a se stessa. Chi ci perde la vita dietro è altamente scemo.
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Prendevo per il culo delle review che ho letto su rateyourmusic, che parlano di "Von Trier ha raggiunto il perfetto equilibrio nella sua arte". Ma dove, è la solita robaccia scandalistica!
Parte male perché all'inizio è solo noioso, almeno dopo diventa trash divertente, l'ho guardato con piacere. Ma rimane una porcata dai.
La roba delle unghie, di Bach ecc sono buttati lì alla cazzo di cane, presi da chissà quale anfratto del web tanto per fare l'alternativo. Comunque concordo sul fatto che sia una testa di cazzo, Von Trier, non sull'arte perché essenzialmente il discorso si potrebbe allargare a qualsiasi roba che esiste e non è manco interessante.
Qualche film che mi è piaciuto lo ha fatto però. Testa di cazzo rimane.
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E invece no, non si può allargare a qualsiasi cosa. A tante sì, ma non a tutte. Il fatto che Von Trier sia così famoso, e che lo sia solo grazie alla critica (non essendo commerciale (almeno non lo era), il pubblico lo segue solo grazie alla critica che inspiegabilmente lo idolatra) conferma il fatto che la gente diventa famosa in questo campo non per capacità tecniche effettive (che nel cinema così come nell'arte è difficile stabilire con oggettività) ma solo perché un manipolo di persone (i critici appunto) decidono a tavolino chi deve diventare famoso e chi no. Tante cose funzionano così, sono d'accordo, ma non tutte. L'arte e il cinema sì. Quindi dedicarci la vita è frustrante e lo trovo da stupidi.
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Tipo? Giusto una curiosità.
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Cosa non funziona così, cosa ha uno scopo. Ovviamente mi riferisco a un contesto e non alle robe primarie della vita, legate quindi alla mera sopravvivenza e al passaggio di geni.
Sono dell'idea che qualsiasi contesto sociale, artistico, sportivo e professionale abbia del marciume che non si può debellare, e che raramente la meritocrazia vince sull'ingiustizia. Questo però non rende inutile l'attività umana, finché aiuta in qualche modo chi ne è coinvolto a superare la giornata, che sia per retribuzione, intrattenimento o altro. Non c'è un significato universale in queste cose, ma solo una ragione biologica, il che non la rende troppo differente dal bisogno di mangiare o dormire.
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Direi le scienze tutte in generale. O più sommariamente, tutto ciò che è oggettivo e non dipende dalla soggettività. Oppure tutto ciò che non è deciso a tavolino da qualche persona la quale dice se va bene o meno arbitrariamente. Io non ho detto che il cinema è inutile, non lo penso affatto, ad esempio come intrattenimento è ottimo. Ho detto che chi ci perde la vita dietro è scemo, e intendo ad esempio essere un critico o un aspirante tale, oppure anche solo essere esageratamente cinefilo. Chi eleva il cinema a uno stato superiore.
Tu dici non c'è un significato universale in queste cose, e sono d'accordo, infatti è proprio per questo che dico che è scemo chi ci perde la vita dietro. Proprio perché chi ci perde la vita dietro dà un significato universale a queste cose; ed è grazie a questo che un regista dal nulla diventa automaticamente dio in terra per chissà quale motivo. Non è vero che tutto funziona così, il cinema stesso non funziona del tutto così, ma solo quando il cinema diventa arte. A detta di chi diventa arte? È questo il vero problema. L'arte è il vero problema. Più in generale, la soggettività lo è.
edit: faccio un esempio da ritardati per essere più pratici e meno filosofici (del tipo che se persino obs leggesse potrebbe capire): se io dedico la vita alla medicina, e studio la medicina, non è che a un certo punto arriva qualcuno che dice sì effettivamente ha studiato noumenicamente proprio bene questi batteri, sicuramente è uno degli studiosi più influenti del nostro secolo. semplicemente se fai delle scoperte effettivamente utili allora sei un campione, altrimenti rimani una specie di impiegato ricercatore. la differenza con il cinema è sostanziale.
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Che la scienza abbia uno scopo più pragmatico e legato alla sopravvivenza dell'arte è indubbio, allo stesso tempo trovo l'arte pura e semplice espressione umana, in tutte le sue sfumature. Nessuna delle due ha un significato universale. Puoi solo includerle nel contesto dell'umanità, ma se anche la Terra implodesse domani credo che il nostro sistema solare sopravviverebbe senza troppi problemi. Vabbeh, qui stiamo scadendo nella filosofia spicciola, quindi parliamo direttamente della questione interessante che hai sollevato.
Mi hai descritto qual è il cancro del cinema (non è nemmeno uno in realtà), e sono d'accordo. Pure la scienza ne ha, pensa semplicemente al fatto che necessiti di finanziamenti ingenti per la ricerca, che spesso neanche arrivano, o che sono pesantemente condizionati dagli interessi personali dell'investitore. Pensa anche solo alla degenerazione della scienza bellica, che dà scoperta scientifica benevola diventa strumento di morte.
Niente funziona perfettamente, ogni sistema ha i suoi problemi. L'unica cosa che puoi fare tu come individuo è arricchirti del meglio che può offrire, o contribuire affinché migliori. Poi che ci siano invasati e megalomani è una questione che a me interessa poco. Per fare l'esempio da ritardati, se penso che il vaccino faccia male al mio infante non lo porto a vaccinare, se guardo dei film decido io cosa mi piace e cosa, fregandomene di cosa dice il tizio random di MyMovies.
Stesso vale ovviamente chi opera nel campo, puoi scegliere se diventare un cane del governo o un ricercatore del tumore alla prostata, puoi diventare la puttana strapagata della 20Th Century Fox oppure girare quel che piace a te.
Comunque l'hai mai visto Spring Break? Sono abbastanza sicuro che entrerebbe nella tua top 10 della merda acida.
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La scienza ha un significato universale perché prescinde dall'uomo, dal singolo, l'arte no. Il paragone del cancro della scienza non tiene molto. L'arte non ha modo, neanche in un mondo ideale, di uscire dal circolo vizioso in cui è. La scienza, in un mondo perfetto, sì. A me la differenza sembra sostanziale, non scrivo oltre perché finisco col ripetermi.
Btw, parliamo di Spring Break. Come fai a dire che è merda se c'è Selena Gomez in bikini??? Solo per quello meriterebbe un giudizio a pieni voti. Seriamente, non sono del tutto obiettivo perché comunque io per via della mia infanzia malata adoro lei, ma comunque ho visto film peggiori. Nel senso, almeno l'intento del regista c'è, è come dire "ci prova dai ma poverino non ci riesce, è cretino". È un po' il Battiato della situazione. L'idea di fondo (anche se sgangherata e sviluppata totalmente a caso) c'era. Poi va beh, da quando se ne va Faith il film diventa imbarazzante (non che prima lo fosse, ma dopo proprio scade nel nosense più totale). I lati negativi comunque sono sotto gli occhi di tutti e ce ne sono a decine, una delle cose più assurde è quando sono in tribunale e rimangono nude (nude in un'aula di tribunale? boh).
Piuttosto di Korine ho disprezzato molto di più Gummo, soprattutto perché diventato pure idolo delle ragazzine cretine pseudo-hipster patetiche tipo la ragazza di quel ciccione di Blaze. Cioè dai pd fa cagare la minchia, manco l'idea di fondo c'era lì.
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Per me in un mondo perfetto coesisterebbero perfettamente, ma chiudiamola qua.
Siamo d'accordo che il film faccia cagare e sia totalmente senza senso, però non c'è nessun cazzo d'intento, non positivo almeno. Non riesco veramente a trovarci qualcosa che non sia "c'è figa". Tra l'altro il rapporto figa : sfiga è almeno di 1:10. Il più assurdo per me rimane il finale, 'ste tizie che fanno fuori una gang da sole. Eh ma è una parodia grottesca del... ok, rimane una merda.
E ha pure del seguito. La gente che dice "è controverso, come i veri capolavori". Ma prendete fuoco.
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Toh, guarda cosa ho trovato su Mymovies.
"Guardando le immagini che scorrono sullo schermo, veniamo travolti da ragazzi e ragazze in bikini che tra una bevuta e una tirata di coca, si divertono come se non ci fosse un domani. E forse, un domani non c’è davvero. Perché la maggior forza di Spring Breakers sta nello svuotare la sua narrazione, riempire di stimoli per poi ferire e lasciare inerme lo spettatore, con sequenze solo all’apparenza banali, derivazioni videoclippare troppo sature per essere vere. Ma di vero o meglio, di realistico, e la sensazione che la pellicola lascia, un senso di nulla cosmico, una generazione che ha perso se stessa, o non si è mai trovata, e cerca soddisfazioni edonistiche destinate a non durare troppo a lungo. Un film nichilista, che non lascia spazio a idealismi, se non distorti e distrutti; il vivere al massimo, l’essere protagonisti di una festa, quel brivido che scorre dopo aver ottenuto soldi illegalmente, sono il nuovo American Dream, spoglio di qualsiasi guida morale. E non è un caso che le varie scene ambientate all’interno di una chiesa sono impopolate, e non è un caso nemmeno che sarà la ragazza di nome Faith(fede) interpretata da Selena Gomez la prima ad abbandonare la deriva. Ma questo passaggio narrativo non è una speranza, e solo una resa incondizionata a una purezza ormai sfuggita, e qui il film e il suo regista compiono un atto geniale; destrutturando l’immaginario Disneiano a proprio piacere e per il proprio piacere, così che una canzone di Britney Spears suonata al pianoforte è un inno di guerra prima di atti violenti, non più melodia pacificatoria. E alla fine del film, si esce svuotati di tutto, con un profondo senso di tristezza, un film mortifero, e per questo immensamente bello, come la scena in piano sequenza della rapina, e con gli occhi ricolmi della bellezza visiva del film che sfrutta un eccellente mix cromatico, ci avviamo all’uscita, con occhi lucidi, ma con il cuore squarciato. "
AHAHAHAHAHAH
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E come fanno a coesistere in un mondo perfetto? La medicina semplicemente se non ci fossero interessi personali sotto, ma l'arte invece? Anche senza interessi sotto non funzionerebbe uguale. Come si fa con obiettività a giudicare cosa va bene o meno un prodotto che è soggettivo per natura? Veramente, non riesco a capire come tu non veda la differenza.
Giusto, il finale me l'ero dimenticato, è una cosa che non esiste, manco nei tolpolini c'era tanta superficialità e idiozia. No ma comunque non si vede l'intento nel film, zero proprio, però leggendo quello che aveva detto il regista a riguardo ho pensato "poverino dai, almeno l'idea di fare qualcosa c'era". Quella recensione l'avevo letta anch'io, sono rimasto piuttosto sbigottito. E il regista è famoso e apprezzato (lui però non da tutti per fortuna). Se non ti fa venire l'orticaria ciò...
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Nel mio mondo perfetto l'arte non deve essere oggettiva. L'hai detto tu, è un prodotto soggettivo per natura, perché dovrebbe sforzarsi a non esserlo? Non è l'arte a essere il problema, è tutta la sfera accademica che c'è dietro.
Le dichiarazioni del regista non le ho lette, proprio per non rischiare empatia ingiustificata. lulz
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sto guardando su sky questo film meraviglioso, come solo gli americani sanno fare! Da notare il commento sul link: Il mostro "mutente" Una nuova razza? ahah! http://www.mymovies.it/film/2009/hydra/
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consigliatemi degli horror decenti vi prego
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Re Animator, Basket Case e Dal Tramonto all'Alba o preferisci qualcosa di meno trash?
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Originariamente Scritto da
Ajeje.
consigliatemi degli horror decenti vi prego
Rec (2007)
"decente" eh ..