Ieri mi era partito internet... tra non molto posto...
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Ieri mi era partito internet... tra non molto posto...
ok bene
Episodio 28: Il drago Shenron
Trunks e Goten riaprirono gli occhi, credendo di essere ormai morti. Davanti a loro, Kaioshin li guardava preoccupato. Una luce verdastra illuminava il cielo, un’aria dall’odore ignoto premette loro i polmoni, e anche la gravità sembrava diversa. Di certo non erano più sulla Terra.
<<E’ il paradiso questo?>>, chiese Goten con aria trasognata.
<<Siete vivi ragazzi!>>, disse Kaioshin con voce incoraggiante, <<Fatevi forza! Ci troviamo su Namecc!>>
I ragazzi si rialzarono. Si accorsero di essere su un mondo completamente diverso dalla Terra.
<<Dove ci troviamo?>>, chiese Trunks, <<Dov’è mio padre? Dove sono Goku e Gohan??>>
Kaioshin li osservò con aria triste.
<<Purtroppo abbiamo dovuto abbandonare il pianeta per portare in salvo almeno voi, lasciando i vostri cari al loro destino. Mi dispiace molto>>.
Trunks si ribellò: <<Che cosa? Riportaci immediatamente indietro! Devo aiutare mio padre!>>
<<No. Se foste rimasti sareste stati marchiati anche voi, e sareste diventati servi dell’imperatore Boran anche voi... non lo capite? Voi siete la nostra ultima speranza, insieme a Ub!>>
<<Anche lui si è salvato?>>, domandò Goten.
<<Sì, penso che ora sia al villaggio>>
<<Villaggio?>>, chiese ancora Goten.
<<Sì. Vi ho detto che siamo su Namecc>>, Goten e Trunks si guardarono straniati, poichè quel nome non diceva a loro praticamente nulla, <<Venite!>>
Il trio fece il suo ingresso in un villaggio di namecciani, accolti dai guerrieri del villaggio. Bu stava giocando con dei bambini, mentre Ub cercava di spiegare la situazione a Satan.
<<Quindi vorresti farmi credere che questa non è la Terra! Ma che scemenze dici!>>, gridava Satan, <<Ditelo che è tutto un trucco!>>. Ub si riunì a Goten e Trunks, che furono contenti di vedere il ragazzo dopo così tanti anni. Sulla Terra non c’era stato tempo per i saluti e i convenevoli. Piccolo si trovava in mezzo alla propria gente, e stava parlando delle sfere namecciane con l’anziano del villaggio.
<<E così le avete nascoste dieci anni fa?>>, disse.
<<E’ così>>, rispose l’anziano, <<Muri, il capo anziano, decise, dopo la triste storia di Majin Bu, che non dovevamo più dipendere da poteri superiori nel condurre le nostre vite. Così le abbiamo nascoste, in luoghi di cui abbiamo ormai perso memoria.>>
<<Non avete tenuto una mappa?>>, chiese Piccolo speranzoso.
<<No. Rientrava nelle nostre volontà. Perchè dovremmo ora ritrovarle? È così grave l’emergenza di cui ci hai accennato?>>
<<Non ne conosco nemmeno io la vera identità>>, disse Piccolo, <<Kaioshin potrà dirci tutto>>. A queste parole, la massa di namecciani si aprì intorno agli stranieri.
<<Sommo Kaioshin>>, disse Piccolo rivolgendosi al vecchio, <<Chi è il nostro nemico?>>
Tutti lasciarono luogo al Sommo, che si schiarì la gola. Il suo volto divenne grave.
<<Il nemico che vi siete trovati costretti ad affrontare viene da un’altra galassia. Dalla galassia dell’est per la precisione. Un impero poderoso, guidato da un essere spietato e brutale di nome Boran, in confronto al quale Cold non è stato che una misera pulce, anche se i due imperi furono alleati per un breve periodo. Non so perchè Boran abbia deciso di tornare qui, nella galassia del Nord: noi esseri superiori non siamo molto interessati alla storia di voi mortali.>>
<<Possiamo dirvelo noi perchè>>, disse Goten, <<Cercavano le sfere del drago>>
<<Le sfere del drago! Allora credo di aver capito!>>, esclamò il Sommo, <<Dovete sapere che il Sacro Impero ha origini antichissime, gli ultimi resti del grande Impero di Talgot!>>
<<QUEL Talgot??>>, esclamò Kaioshin stupefatto, con sguardo mistro fra spavento ed eccitazione. I presenti si guardarono con aria interrogativa.
<<Ebbene sì>>, proseguì il Sommo, <<Vi narrerò la sua storia...>>
Vegeta, Goku e Gohan erano tenuti imprigionati, bloccati da poderose macchine. I loro poteri erano stati un’altra volta soppressi dalla superiore tecnologia dell’Armata. Quando finalmente riaprirono gli occhi, credettero seriamente di sognare. Nessuno di loro poteva credere realisticamente di essere ancora vivo: non aveva senso. Davanti a loro, Boran li guardava con aria estremamente compiaciuta. Al suo fianco Besh, Codre e Keut posero ai piedi di Dende sette piccole sfere.
I tre saiyan credettero di avere un incubo; non credettero ai loro occhi. Dopo tanti sforzi e tanti sacrifici, le sfere del drago erano in mano al nemico.
<<Come è possibile??>>, gridò Goku, <<Le avevamo nascoste! Nessuno avrebbe potuto trovarle, nemmeno Dende!>>.
<<Nessuno, hai proprio ragione!>>, disse Boran, <<Nessuno a parte te! Il nostro siero funziona sempre... hai confessato, saiyan!>>
Goku credette di sentire il cuore esplodergli nel petto. Gohan e Vegeta non ebbero reazioni: l’abbattimento aveva preso il sopravvento. Le sette sfere, poste davanti a Dende, cominciarono a brillare di luce propria. Dende stese i palmi sopra di esse.
<<Coraggio schiavo>>, disse Boran, <<Evoca il dio drago!>>.
Dende pronunciò le parole: il cielo si oscurò, e un cieco timore prese ciascuno dei presenti. Gli eserciti schierati, ognuno dei soldati, si inginocchiarono tutti insieme in devota preghiera. Anche Besh, Keut e Codre si inginocchiarono in profondo rispetto. Solo Boran non osava distogliere gli occhi da quello spettacolo sublime. Un’esplosione di luce scaturì dalle sfere, un lampo luminoso che serpeggiò alto nel cielo. Un sentimento di profonda serenità e di rispetto colse Boran, quando il drago Shenron apparve ai suoi occhi. Boran credeva ormai di assistere alla sua definitiva vittoria.
<<Mi avete chiamato. Quali sono i vostri tre desideri?>>, chiese Shenron.
<<Tre desideri...>>, ripetè Boran trasognato, <<Per prima cosa, drago: osserva questa urna!>>, disse indicando l’urna con i resti di Mylon, <<Desidero che Mylon torni in vita riprendendo possesso dei suoi resti!>>.
<<Questa è una semplice richiesta!>>, disse Shenron. I suoi occhi lampeggiarono e nulla accadde nell’immediato.
<<E allora??>>, gridò Boran. ma subito dopo una strana luminosità, una sorta di bagliore azzurrognolo, pervase l’urna di Mylon. Con un boato si disintegrò, e l’essere riapparve: minuscolo, avvolto in miseri cenci, poco più grande di un neonato. Solo un orribile volto da rettile. Levitava a mezz’aria.
<<Bentornato fra noi, o potente!>>, disse Boran. Mylon gli si avvicinò: <<Ebbene?>>
Boran non capì.
<<Perchè hai lasciato andare gli altri?>>, disse Mylon sibilando.
“Potresti almeno ringraziarmi, razza di mostro...”, pensò Boran.
<<E’ molto semplice>>, disse, <<Uno di quelli era già stato marchiato da te, giusto? Tu puoi richiamare il marchio quando vuoi. Aspettiamo... sono certo che riuscirà a infiltrarsi tra i ribelli di Navion. E a quel punto lo riporterai sotto il tuo controllo! E allora sapremo dove si trovano, e dove hanno portato il Daemon! In un unico colpo potremo riportare in vita il Dominatore ed eliminare definitivamente quella razza di scimmioni!>>.
Mylon rimase ad ascoltarlo guardandolo di sottecchi.
<<Sarà come dici...>>, disse, e guardò il drago Shenron, <<Sarebbe il drago?>>, poi guardò le sfere. Una smorfia d’ira si dipinse sul suo volto.
<<SONO LE SFERE SBAGLIATE!>>.
Boran raggelò sul colpo. Besh non credette alle proprie orechcie, e così Codre e Keut. I tre saiyan si guardarono, ma non proferirono parola. Avevano intuito.
<<Questa non ci voleva!!>>, gridò Mylon rivolto a Besh e a Boran, <<Sono le sfere sbagliate! Le riconosco e... lo percepisco. Non sono le prime sfere, quelle generate per Namecc!>>.
<<E’ stata sfortuna...>>, commentò laconico Boran, <<Non potevamo sapere che ne esistevano altre...>>.
<<Drago!>>, disse Mylon, <<Dove si trovano le sfere Prime?>>
<<Esse sono sul pianeta Namecc. Avete un altro desiderio?>>.
I presenti si guardarono. Boran guardò ferocemente i tre saiyan.
Un lampo. Dende stramazzò al suolo... un raggio gli aveva trapassato lo sterno. Boran si voltò di scatto, così fece Mylon. Codre e Keut sobbalzarono. Besh aveva eliminato Dende. Se ne stava lì, col braccio teso e aria innocente.
<<Beh... ha avuto ciò che si meritava>>, disse Besh sotto lo sguardo incredulo di tutti, <<Perchè non ci ha detto subito delle sfere namecciane, quel brutto muso verde??>>, Boran lo guardò con somma ira, <<Mi dispiace mio signore, ma nessuno lo rimpiangerà...>>. Quasi come a voler dimostrare il contrario, Shenron svanì in un lampo di luce, emettendo un gemito lungo e doloroso. Le sfere, mutare in pietra, si sollevarono in volo e vennero scagliate in sette direzioni diverse: il supremo era morto.
Bella, non vedo nessun errore :ok: :ok:
molto bella!!!kissà ke allenamento seguiranno goten,trunks e ub:finalmente si darà spazio alle nuove generazioni!!e kissà cm si salveranno goku,vegeta e gohan...nn mi stankerò mai d dirlo questa fanfic t appassiona sempre d più,ogni vollta c sn nuovi misteri da scoprire ke t intrigano sempre d più!!!scrivi veramente in una maniera ke m piace un sacco:m ricorda molto lo stile dei libri fantasy ke c'è sempre qualke nuova risorse o qualke mistero da scoprire e nn vedi l'ora di scoprirlo.per questa fanfic è uguale!!!
ma io avevo postato ma il mex nn c'e :cry:
vabbe...lo riscrivo
anche secondo me nn ci sono errori :D
bellissima! anke se diventa sempre + tragica...
cmq in effetti un errore c'è(sono tornato!:rotfl:): quando il creatore delle sfere muore, esse diventano d pietra ma nn si disperdono, bensì cadono al suolo...
cmq ripeto stupenda fanfic, aspetto il seguito!
lui...lui trova tutto...
Molto bella anche questa!!:ok:
forza vegge_davv88 quando continui a postare le puntate?nn vedo l'ora che continui questa fanfic!!